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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 29/04/2020

Finalmente un’economia di scala anche sul Gargano, Porto di Rodi e Porto di Vieste: due porti al prezzo di uno.

Post n°26067 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Finalmente un’economia di scala anche sul Gargano, Porto di Rodi e Porto di Vieste: due porti al prezzo di uno.  

 
  
 

In attesa della realizzazione nel 2021 del progetto di Assonautica Italiana denominato “Porti di Puglia”, due comunità garganiche hanno dato vita a un’interessante partnership tra due porti turistici. La raccontiamo attraverso tre brevi interviste ai protagonisti.

 

Grazie a un recente accordo tra Meridiana Orientale e Marinedi, rispettivamente concessionarie del Porto Turistico di Rodi Garganico e del Marina di Vieste, chi affitta un posto barca in una delle due strutture può utilizzarne uno anche nell’altra senza alcun costo aggiuntivo: l’utente si sposta da un porto all’altro a suo piacere senza sostenere i costi dell’ormeggio in transito. Un prodotto innovativo che potrà attrarre nell’area garganica e nelle Isole Tremiti una cospicua flotta di imbarcazioni sia locali sia dal nord Italia e dalla Croazia.

 

“Le due società rappresentano un fiore all’occhiello dell’innovazione – afferma il presidente di Assonautica Italiana, Alfredo Malcarne – e collaborano assieme in una formula straordinaria, in un momento così difficile per il Paese. Peraltro, le località sono destinate ad aumentare: con il sindaco delle Isole Tremiti Antonio Fentini e con il Presidente del Parco nazionale del Gargano Pasquale Pazienza, che gestiscono il campo boe dell’arcipelago, è in corso un confronto costruttivo che auguro porti buoni frutti prima dell’inizio della stagione nautica”.

 

Chiediamo a Marino Masiero, CEO del Porto Turistico di Rodi Garganico: si tratta di una sorta di pass come quello in uso sulle piste da sci?

 

Sì, il concetto è lo stesso: un utente usufruisce di un posto barca a Vieste, vuole farsi un paio di giorni a Rodi Garganico, avverte la direzione il giorno prima per essere sicuro di trovare posto (ma può farlo anche il giorno stesso), molla le cime, percorre 15 miglia tra una caletta e l’altra e, a sera, entra a Rodi Garganico. O viceversa, naturalmente. Ciò avviene senza alcuna formalità perché, in realtà, questo diportista è un residente, uno della “comunità portuale allargata”, uno della grande famiglia di Assonautica.

 

Da che cosa dipende lo sviluppo futuro del sistema?

 

Dipende dai nostri vicini di porto. Il sistema ha un senso se c’è una visione comune e un approccio ai problemi senza individualismi. Fare squadra e competere sui mercati, abbattendo i costi sia dell’organizzazione delle singole imprese sia della promozione, è un grande passo avanti per migliorare i servizi e dividere i costi.

 

Quanti posti avete riservato attualmente nelle due marine?

 

Per il momento, i posti dedicati al sistema sono 25 per ciascun porto, quindi ne abbiamo un totale di 50, per scafi dai 9 ai 45 metri. Per quanto riguarda invece l’affitto del posto barca, c’è una promozione decrescente, nel senso che funziona come il low cost degli aerei: chi arriva per primo paga meno e, a mano a mano che le banchine si riempiono, il prezzo sale.

 

Cosa può trovare il diportista lungo il tratto di mare tra Vieste e Garganico?

 

Questo è l’unico tratto di costa adriatica italiana con pareti altissime a picco sul mare, grotte uniche al mondo, falesie, baie con spiagge da “solitudine celeste”, senza contare le Tremiti a 19 miglia da Rodi.

 

Antonio Bufalari, consulente legale di Marinedi, concessionaria del Marina di Vieste: sulla base di quali considerazioni avete dato vita a questa iniziativa?

 

I nostri clienti si muovono da sempre tra queste località, ma il Gargano è il posto ideale pure per chi viene da lontano, in quanto i collegamenti autostradali permettono di arrivarci da Roma e Napoli in circa tre ore, da Pescara in quattro, da Modena e da Padova in sei.

 

Che cosa deve fare chi vuole approfittarne?

 

Chiunque sia interessato a far parte della clientela “non residente” dei porti aderenti al progetto, che abbiamo chiamato “Med Pass Port / Puglia”, può presentare una semplice richiesta via mail alle segreterie dei due marina, oppure direttamente alle reception.

nautica.it

Rodi Garganico

 
 
 

Puglia/ Marti (Lega): “Lidi balneari, dal 15 maggio consentire apertura”

Post n°26066 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Puglia/ Marti (Lega): “Lidi balneari, dal 15 maggio consentire apertura”  

  
 

“Tutti da Conte a Emiliano parlano di turismo e di spiagge, ma ad oggi non c’è alcuna certezza sui modi e i tempi di apertura. Più passano i giorni più sarà difficile per i gestori dei lidi programmare investimenti e pianificare una stagione dal precario equilibrio economico a causa del limitato numero di clienti che sarà possibile servire e per via dei costi dei protocolli sanitari e di distanziamento da applicare.

 

Se non c’è subito una data certa per l’apertura degli stabilimenti balneari molti troveranno non conveniente o impossibile persino riaprire i propri esercizi. Per questo chiediamo a Regione e Governo di consentire dal 15 maggio l’apertura degli stabilimenti balneari, senza imporre a questi lo smontaggio delle strutture nel mese di ottobre, sia per alleggerire da ulteriori costi i loro bilanci, sia per favorire una stagionalità più lunga.

 

Non appaiono sufficienti le misure sin qui approvate dal governo, che per le aziende si limitano fondamentalmente ad aprire linee di indebitamento con il sistema bancario. Occorre invece pensare a contributi a fondo perduto per le strutture e ad un abbattimento di alcune voci di costo legate allo svolgimento delle attività, prima tra tutte, l’esonero contributivo del personale stagionale assunto. Solo così si incentiverebbero davvero le aperture e l’occupazione.

 

A livello regionale, chiediamo al Presidente Emiliano una atto facile ma di concreto sostegno ai balneari: azzerare la burocrazia sulle riaperture degli stabilimenti su cui oggi gravano ben 24 pratiche e permessi da richiedere sempre ogni anno, che invece da oggi potrebbero essere riassorbiti in una unica autocertificazione che farà risparmiare tanto tempo e denaro. Nessuno, infine, immagini di scaricare sui gestori dei lidi, i costi e le responsabilità per mantenere in sicurezza le spiagge pubbliche.

 

L’unica soluzione per consentire ai cittadini la serena e sicura fruizione delle spiagge libere, è  quella di mettere a disposizione dei Sindaci il budget del reddito di emergenza per assumere (ovviamente con procedura semplificata) i lavoratori inoccupati e impiegarli in vari servizi utili, tra i quali la gestione e controllo delle spiagge e dei luoghi pubblici soggetti a possibili assembramenti”. Tanto dichiara il Sen. Roberto Marti, capo gruppo della Lega in Commissione Turismo e Attività Produttive del Senato.

 
 
 

Peschici - La protesta silenziosa dei ristoratori per il persistere della serrata di bar e ristoranti dell'emergenza COVID-19

Post n°26065 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Peschici - La protesta silenziosa dei ristoratori per il persistere della serrata di bar e ristoranti dell'emergenza COVID-19 [VIDEO]

A Peschici, ieri notte, alcuni titolari di bar, ristoranti e pizzerie, hanno simbolicamente protestato, tenendo accese le luci dei locali per tutta la notte.

 
 
 

Il Fascicolo sanitario elettronico attivabile anche nelle farmacie pugliesi da maggio prossimo: sottoscritto protocollo attuati

Post n°26064 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Il Fascicolo sanitario elettronico attivabile anche nelle farmacie pugliesi da maggio prossimo: sottoscritto protocollo attuativo tra Regione Puglia, Ordini, Federfarma e Assofarm Puglia  

  
 

I cittadini pugliesi potranno attivare il fascicolo sanitario elettronico anche nelle farmacie di comunità. La Regione Puglia dà il via, infatti, tra le prime Regioni in Italia, alla sperimentazione che, dall’11 maggio prossimo, coinvolgerà la fitta rete delle farmacie urbane e rurali che aderiranno all’iniziativa.

 

Il servizio è reso possibile da un protocollo, attuativo del progetto nazionale della Farmacia dei Servizi, sottoscritto da Regione Puglia (Dipartimento Promozione della Salute e Sezione Risorse Strumentali e Tecnologiche Sanitarie), Consulta degli Ordini dei Farmacisti, Federfarma e Assofarm Puglia.

 

Con il fascicolo sanitario elettronico i cittadini possono avere, nel rigoroso rispetto della privacy, la propria storia clinica disponibile in digitale, aggiornata e consultabile in ogni momento e, soprattutto, condivisibile con i professionisti e le strutture sanitarie che li hanno in cura, come quando si va al pronto soccorso o negli ambulatori connessi al sistema regionale. Questo è uno strumento prezioso di controllo, vigilanza e pianificazione delle politiche sanitarie in un’ottica di ottimizzazione, efficacia, efficienza e sostenibilità dei servizi ai cittadini.

 

“Un fascicolo sanitario elettronico alimentato in modo continuativo e completo favorisce un miglior processo di prevenzione, diagnosi e cura – dichiara il presidente della giunta regionale, Michele Emiliano – Agevolarne il processo di attivazione è fondamentale. L’alleanza con le farmacie della nostra regione riveste un ruolo significativo. Con questa ulteriore sperimentazione nell’ambito della Farmacia dei servizi, un modello che funziona e di cui ci siamo fatti pionieri a livello nazionale, aggiungiamo un tassello importante”.

 

 “Si rende particolarmente importante attivare questa sperimentazione – sottolinea il direttore del dipartimento promozione della salute, Vito Montanaro – nella emergenza sanitaria in corso per la pandemia da Covid-19, alla luce dei benefici che il fascicolo sanitario elettronico può apportare, in questa fase delicata, nella presa in carico dei pazienti e anche nella semplificazione dei processi per l’erogazione della ricetta dematerializzata”.

 

“La raccolta dei consensi – spiega Vito Bavaro, dirigente della sezione risorse strumentali e tecnologiche sanitarie -avviene attraverso i sistemi gestionali delle farmacie opportunamente integrati con il sistema di FSE regionale (SIST Puglia)”.

 

“La farmacia e i farmacisti hanno svolto e continuano a svolgere un ruolo chiave, come dimostrato anche nel corso di questa emergenza sanitaria – dichiara Francesco Settembrini, presidente Consulta Ordini dei Farmacisti Puglia -  La Farmacia di Comunità, grazie a questo protocollo e alla lungimiranza della Regione Puglia, diventa ora parte attiva nella realizzazione dell’intervento di evoluzione del Fascicolo sanitario elettronico ponendo le basi per una implementazione dei servizi al cittadino attraverso il potenziamento della innovazione digitale e dell’assistenza socio-sanitaria territoriale”.

 

“Le farmacie pugliesi sono pronte come sempre a fare la loro parte – dice Vito Novielli, presidente Federfarma Puglia – consapevoli di essere il punto di accesso al sistema sanitario territoriale più diretto e capillare, in grado di supportare i cittadini con la professionalità e la vicinanza necessarie. Anche grazie al supporto della rete tecnologica di cui sono dotate”.

 

“Con il Protocollo per l’attivazione del FSE – dichiara Luigi d’Ambrosio Lettieri, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Bari e Bat e vice presidente nazionale Fofi – si compie il primo passo della sperimentazione sui nuovi servizi erogati dalla Farmacia, approvato in Conferenza Stato-Regioni nello scorso ottobre.

 

Esso conferma il ruolo fondamentale svolto da farmacisti e farmacia nella sanità territoriale e rappresenta una vera pietra miliare del nuovo processo di governance sanitaria che consentirà di sviluppare i vantaggi del fascicolo sanitario elettronico a beneficio del cittadino, a cui verrà garantita una migliore assistenza, minori disagi e gli effetti positivi di una maggiore sinergia tra operatori sanitari”.

 
 
 

Danni da fauna selvatica, il Parco del Gargano liquida 36mila euro di indennizzi

Post n°26063 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Danni da fauna selvatica, il Parco del Gargano liquida 36mila euro di indennizzi  

  
 

Il Parco Nazionale del Gargano accelera la liquidazione di indennizzo dei danni da fauna selvatica alle aziende agricole e zootecniche già provate fortemente dall’emergenza sanitaria in corso. Ai 315mila euro stanziati nel 2019 per far fronte a 435 istanze presentate all’Ente per danni provocati da lupi, cinghiali e storni, si aggiungono i circa 36 milaeuro che proprio in questi giorni sono stati utilizzati per liquidare 60 pratiche presentate, dall’inizio dell’anno alla fine di febbraio 2020,da allevatori che hanno subito danni da predazione ad opera di lupi.

 

“È il risultato di una indicazione data agli uffici dell’Ente già ad ottobre dello scorso anno –dichiara il Presidente del Parco Nazionale del Gargano Pasquale Pazienza – e che oggi assume un significato ancor più pieno se si considerano le difficoltà con cui si confrontano quotidianamente le aziende del comparto zootecnico locale specie in questo periodo di emergenza sanitaria.

 

Il Parco cerca di essere il più vicino possibile alle vicende degli allevatori costretti a fare i conti con il calo delle vendite ed altre problematiche che li affliggono da tempo, consapevoli del ruolo importante che rivestono nelle dinamiche socio-economiche del nostro territorio”.

 

 

 

Per ridurre il danno economico patito dagli allevatori, l’Ente Parco già nel 2019 ha apportato delle modifiche al regolamento che disciplina le procedure, aumentando il valore degli indennizzi e prevedendo il rimborso delle spese per il certificato rilasciato dal medico veterinario e per l’eventuale smaltimento delle carcasse.

 

Un ulteriore 20% di indennizzo è previsto in caso di animale gravido. Tali interventi si aggiungono ai circa 100mila euro che annualmente l’Ente investe per la conservazione in purezza della razza podolica, pietra miliare della zootecnia garganica e presidio Slow Food.

 
 
 

Puglia/ La Consulta svuota il Piano Casa. La sentenza fa discutere. Bocciati due articoli della legge regionale

Post n°26062 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Puglia/ La Consulta svuota il Piano Casa. La sentenza fa discutere. Bocciati due articoli della legge regionale: limitate le premialità e le ricostruzioni  

  
 

L’attuale «Piano casa» del­la Regione Puglia è limitato e sostanzialmente «depotenzia­to» dalla sentenza della Corte costituzionale del 9 marzo 2020, n. 70 con imprevedibili effetti occupazionali nel set­tore delle costruzioni e incerti sul piano del diritto ammi­nistrativo per i progetti com­pletati nelle procedure dopo il 19 aprile 2019. La corte pre­sieduta da Marta Cartabia - con la pubblicazione della sen­tenza venerdì scorso - ha di­chiarato «l’illegittimità costi­tuzionale dell’art. 2 della legge della Regione Puglia 17 dicem­bre 2018, n. 59, recante “Mo­difiche e integrazioni alla leg­ge regionale 30 luglio 2009, n. 14”»; e sancito anche «l’ille­gittimità costituzionale, a par­tire dalla data del 19 aprile 2019, dell’art. 7 della legge della Regione Puglia 28 marzo 2019, n. 5, recante “Modifiche alla legge regionale 30 novembre 2000, n. 17 (Conferimento di funzioni e compiti ammini­strativi in materia di tutela ambientale) e istituzione del Sistema informativo dell’edi­lizia sismica della Puglia, non­ché modifiche alle leggi re­gionali 30 luglio 2009, n. 14 e 17 dicembre 2018, n. 59 (Modifiche ed integrazioni alla legge re­gionale 30 luglio 2009, n. 14)”». Le specificità pugliesi della Legge sul «Piano casa» pu­gliese, frutto di più interventi legislativi, vengono dunque meno, limitate dalle direttive che il governo Conte 1, con la maggioranza giallo-verde, ave­va inserito nello Sblocca can­tieri del 2019.

 

L’effetto principale riguarda l’abrogazione dell'art. 4, com­ma 5-ter, della legge regionale n. 14 del 2009, che con un passaggio legislativo consen­tiva interventi demolizione ricostruzione anche in una si­stemazione piano-volumetrica differente o con una diversa dislocazione della ricostruzio­ne nell’area di pertinenza. D’ora in poi si dovrà rico­struire sempre nel sedime pre­cedente. Anche la premialità con la maggiore edificabilità del 35% diventa molto più com­plessa (secondo alcune inter­pretazioni) rispetto al passa­to.

 

Gli effetti della sentenza del­la Consulta si faranno sentire anche sul piano occupazionale in un settore già in crisi pre-Covid, che però trovava ossigeno dalla snellezza buro­cratica e dalla rapidità di in­tervento dello strumento «Pia­no casa» per l’edilizia privata. È possibile ipotizzare che i progetti in attesa di un via o i progetti non ancora presentati subiscano un congelamento in attesa di un possibile nuovo intervento legislativo (con che maggioranza nelle Camere, visto che il prcedimento nasce dalla sensibilità urbanistica di M5S Lega?).

 

Sul tema è intervenuto il consigliere regionale Enzo Colonna di Noi a sinistra per Puglia, che evidenzia «il combinato disposto tra la norma statale, assolutamente contradditoria e superficiale, in­trodotta un anno fa nel Testo Unico dell’Edilizia e l’inter­pretazione che ne ha fornito ora la Corte Costituzionale evi­denziandone la sua vincola­tività», al fine di rilevare la necessità di un intervento in primis del parlamento per chiarire gli aspetti incerti del contesto normativo.

 

Colonna chiede anche agli uffici re­gionale dell’Urbanistica di chiarire se il vincolo di ri­costruire nel sedime preceden­te può essere superato a con­dizione di mantenere le «di­stanze legittimamente pre-esistenti». Di sicuro le aziende di costruzioni pugliesi, già im­pegnate con progetti nel piano casa, stanno in queste ore con­sultando i propri legali per avere - oltre alla chiara in­terpretazione restrittiva del «Piano casa» - un quadro degli effetti concreti di questa sen­tenza della Corte costituzionale per tutti i progetti in itinere.

 

Michele De Feudi

 

gazzettamezzogiorno

 
 
 

I Bersaglieri di Vieste e l’Ass. Marinai d’Italia donano alla Pegaso 100 mascherine

Post n°26061 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

I Bersaglieri di Vieste e l’Ass. Marinai d’Italia donano alla Pegaso 100 mascherine  

  
 

“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quando amore mettiamo nel dare.” Seguendo l’insegnamento di Madre Teresa di Calcutta che l’Associazione Nazionale Bersaglieri sezione “Generale Michele Bosco “ di Vieste e l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia hanno donato alla Protezione Civile Pegaso 102 mascherine.

 

Un piccolo e generoso segno di solidarietà e amore verso il prossimo. Forse non è solo donando parte di se stessi agli altri, senza pretendere nulla in cambio, che si può definire una vita degna di questo nome ?

 
 
 

Joseph Tusiani/ Riprendiamo qui di seguito l'articolo scritto nel marzo 2012 dal giornalista viestano Michele La Marca

Post n°26060 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Joseph Tusiani/ Riprendiamo qui di seguito l'articolo scritto nel marzo 2012 dal giornalista viestano Michele La Marca per l'agenzia di stampa “AGV- Il Velino”  

  
 

Poesia: un docufilm su Tusiani, “nemo propheta in patria” - La regista Digregorio racconta in presa diretta la vita del docente e letterato italoamericano a cavallo fra due mondi. Di origine garganica, è sconosciuto in Italia, nonostante la fama raggiunta negli Stati Uniti -

 

(Il Velino/AGV) Roma - “Nemo propheta in patria”: l’antica locuzione si adatta perfettamente al poeta, traduttore e docente italoamericano Joseph Tusiani. Intanto perché, molto semplicemente, è sconosciuto in Italia sebbene sia famoso e apprezzato negli Stati Uniti.

 

E poi perché si tratta di uno dei maggiori latinisti ancora in vita, e la lingua degli antichi romani è stata da lui utilizzata anche per comporre poesie. “Finding Joseph Tusiani – The poet of two lands” è un docufilm – presentato sabato in anteprima a Roma – diretto da Sabrina Digregorio che cerca di raccontare un poeta contemporaneo attraverso uno dei suoi temi più ricorrenti: l’emigrazione e l’identità, a cavallo fra la sua terra, il Gargano, e gli Stati Uniti. Prodotto da Athena Films, il documentario si regge sulla voce narrante e sulla presenza dello stesso Tusiani, coadiuvato dall’attrice Daiana Giorgi nei panni di una biografa impegnata nello scrivere la vita del poeta attraverso ricerche bibliografiche e colloqui diretti. Ma il lavoro della regista Digregorio è anche un riconoscimento, un omaggio alla figura culturale rappresentata da Tusiani e pressoché sconosciuta in Italia.

Su questo punto, Furio Colombo (intervenuto all'anteprima e protagonista dell'inizio del documentario), ha parlato di “una cecità (quella italiana, ndr) che stupisce e allarma”. Il giornalista ha raccontato di come, da responsabile dell’Istituto di Cultura italiana in America, avesse intervistato il poeta più volte e di come avesse provato invano a farlo conoscere nel Belpaese, pubblicando la sua storia su due noti quotidiani nazionali.

 

Ma il docente italoamericano è famoso a San Marco in Lamis, il paese garganico nel quale è nato nel 1924 e nel quale torna ogni anno. Il documentario si svolge, appunto, attraverso questa “tensione” fra i due mondi che ha attraversato (e attraversa ancora) la vita del docente. Ripercorrendo le tappe fondamentali della sua biografia, cercando – soprattutto, e senza forzature – di far emergere “l’uomo, il garganico” prima che la sua figura poetica e la sua straordinaria cultura letteraria.

 

Trasferitosi con la madre negli Stati Uniti nel 1947 per raggiungere il padre mai conosciuto prima (era emigrato prima che nascesse e il rapporto con il padre “di carta” – visto sempre in foto fino all’età di 23 anni - sarà uno dei temi della sua poesia), Tusiani diventò in breve tempo docente al College of Mount S. Vincent e iniziò a staccarsi – su suggerimento della scrittrice Francesca Vinciguerra – dai circoli culturali italoamericani per scrivere in inglese.

Nel primo viaggio di rientro a San Marco in Lamis, scrisse “The Return” che gli valse nel 1956 il prestigioso “Greenwood Prize” della Poetry Society of England, che concesse questo premio per la prima volta a un “americano”.

 

La vittoria gli fruttò l’apprezzamento di John F. Kennedy, che gli chiese di registrare la sua voce affinché potesse essere conservata fra le voci dei poeti custodite nell’archivio del Congresso.

 

Tutti episodi rievocati dallo stesso Tusiani nel corso del documentario. Perfettamente integrato negli Stati Uniti (“è stato – ha ricordato Colombo - presidente della Società dei poeti americani di lingua inglese, non dei poeti italiani in esilio”), Tusiani non ha mai perso i contatti e soprattutto non ha mai tagliato le radici che lo legavano alla sua cultura di provenienza. Infatti ha continuato a scrivere poesie in inglese, in italiano, in latino (tradotte anche in altre lingue) e in dialetto garganico.

Nel corso del documentario, inoltre, il poeta ha declamato alcune delle sue poesie più famose nelle lingue in cui sono state composte. Il docente è diventato famoso anche come traduttore: a lui si deve la versione inglese degli scritti di Michelangelo, “La Gerusalemme Liberata” e “Il mondo creato” di Torquato Tasso e, tra l'altro, “Il Morgante” del Pulci.

 

Tra i tanti riconoscimenti, va ricordata la “Medaglia di merito” del Congresso americano, ricevuta nel 1984. Ma, nel documentario, Tusiani ha raccontato anche gli emigranti che non si sono mai completamente integrati, come quelli che hanno rinnegato le proprie radici. Il suggerimento del poeta è quello di affrontare con serenità i drammi e i problemi dell’emigrazione.

 

Anche perché, ha sottolineato, “la vita vera è quella che ricordiamo di aver vissuto”. E quindi, in molti casi, bisogna essere abili a superare i dolori affinché non se ne rimanga schiacciati. In questo, ha concluso Tusiani, “la poesia e la musica sono un valido ausilio”. 

 

Michele La Marca

 

per AGV-Il Velino 12/3/2012.

 

Tusiani è venuto a mancare l'11 aprile a New York.

 
 
 

Vico/ Suolo pubblico gratis per aiutare le attività

Post n°26059 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Vico/ Suolo pubblico gratis per aiutare le attività  

  
 

Dimezzata l’imposta di soggiorno, rinviato l’avvio della nuova sosta tariffata. Il Comune di Vico tra i primi in Italia ad Approvare il consuntivo, avanzo di 750mila euro. Allo studio un Fondo comunale di Solidarietà per dare risorse alle imprese.

 

L’occupazione del suolo pubblico a vantaggio delle attività commerciali sarà concessa gratuitamente; l’imposta di soggiorno per i mesi estivi è stata diminuita da 2 a 1 euro; l’avvio del nuovo servizio di sosta tariffata per le auto, all’interno del solo centro urbano di Vico del Gargano, potrebbe essere posticipato a maggio 2021: sono questi i principali provvedimenti scaturiti dalla riunione di maggioranza tenutasi a Vico del Gargano giovedì 23 aprile, comunicati oggi 28 aprile al Consiglio comunale e deliberati dall’Amministrazione comunale.

 

“Si tratta di provvedimenti con i quali il Comune di Vico del Gargano intende attivare misure utili a sostenere le attività economiche duramente colpite dall’emergenza sanitaria”, ha dichiarato il sindaco Michele Sementino.“Il provvedimento sul suolo pubblico è mirato a favorire le attività commerciali. Non ci è possibile azzerare l’imposta di soggiorno, allora l’abbiamo dimezzata”, ha aggiunto il sindaco di Vico del Gargano.

 

“Per settembre, stiamo seriamente valutando la possibilità di attivare un Fondo di Solidarietà per aiutare le attività produttive”, ha annunciato il primo cittadino. “Si tratta di provvedimenti che si aggiungono a quelli già adottati nelle scorse settimane con i bonus spesa, per i quali il Comune di Vico del Gargano ha incrementato di 40mila euro i fondi provenienti dal governo nazionale, e con la sospensione della TARI”, ha ricordato Sementino.

 

“Siamo tra i primi comuni d’Italia ad aver approvato il Consuntivo”, ha proseguito il primo cittadino. “Abbiamo un avanzo pari a 750mila euro, però attenzione: si tratta di risorse vincolate per opere pubbliche, debiti fuori bilancio e spese per le quali la legge non contempla usi differenti”, ha spiegato Sementino.

 

“Stiamo facendo tutto ciò che è possibile per alleviare, in qualche modo, i disagi causati ai nostri cittadini da questa drammatica emergenza sanitaria. Alle misure adottate nelle scorse settimane e a quelle approvate oggi, si aggiungeranno nuovi provvedimenti. Impegneremo 23mila euro di fondi regionali per l’acquisto e la distribuzione di beni di prima necessità”, ha aggiunto Michele Sementino.

 

“Anche i Comuni sono in sofferenza, per questo dovremo aspettare settembre per valutare quali margini avremo per attivare il Fondo di Solidarietà e, più in generale, altre misure di sostegno alle attività commerciali e imprenditoriali. L’obiettivo di ogni nostro ragionamento e di tutte le azioni che abbiamo intrapreso e di quelle che metteremo in atto è sempre lo stesso: aiutare Vico del Gargano ad affrontare al meglio l’emergenza che ci è piombata addosso”.

 

“Stiamo vivendo la crisi più grave e devastante che si sia mai verificata a partiredalla seconda guerra mondiale, ed è purtroppo normale che ci siano polemiche, paura, inquietudine, però finora la popolazione di Vico del Gargano sta dando prova di grande responsabilità.L’emergenza sanitaria non terminerà il 4 maggio, dovremo continuare ad avere un’attenzione molto alta nei nostri comportamenti, continuando a mettere in pratica il distanziamento sociale e le altre misure di sicurezza per contrastare il contagio”, ha concluso Sementino.

 
 
 

Salvataggio del turismo in Puglia? Proposte e interventi della task force regionale. Al vaglio per la Fase 2

Post n°26058 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Salvataggio del turismo in Puglia? Proposte e interventi della task force regionale. Al vaglio per la Fase 2 uno studio di alcuni interventi per la stagione estiva e per aiutare gli operatori turistici  

  
 

Con le associazioni organizzatrice delle sagre, feste popolari e appuntamenti culturali e con il coinvolgimento anche delle imprese del settore delle luminarie, la task force regionale sta studiando come salvare gli eventi estivi, attrazione per vacanzieri nonché componente dell’offerta turistica pugliesi. «Stiamo approntando con il professore Pierluigi Lopalco un «manuale di sicurezza», tra qualche giorno sarà pronta una prima bozza», dichiara l’assessora regionale al Turismo, Loredana Capone.

 

«Si tratta - spiega di un protocollo con regole per tutelare la salute. E’ evidente che non si potranno svolgere, nemmeno dopo la riapertura, le sagre e le feste nelle modalità a cui siamo abituati e che animano i nostri borghi e le nostre città. Ma dall’altra parte vogliamo individuare un percorso che, evitando gli assembramenti, ci permetta anche di salvare le nostre tradizioni». Tra le ipotesi al vaglio, ad esempio, quella di trasmettere in streaming alcuni eventi, come può essere un concerto musicale o un evento religioso. Si sta vagliando l'ipotesi di ingressi contingentati e ordinati per le sagre popolari, ma si tratta di idee che verranno valutate dagli esperti della task force coordinata dall’epidemiologo Lopalco. "Gli operatori devono programmare gli interventi, quindi a breve avremo una bozza su cui confrontarci tutti. Il turismo in tutte le sue sfaccettature è uno dei settori trainanti dell’economia pugliese, quindi abbiamo il dovere di tutelarlo, mettendo comunque sempre la salute avanti a tutto», conclude Capone.

 

LA PROPOSTA DEL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE - «Arte, cultura, gastronomia unite a un mare caraibico e ad una natura unica: sono queste le doti per ripartire, assicurando la sicurezza sanitaria, per la Puglia post Covid-19, puntando e incentivando l’immediato rilancio del turismo, non solo estivo». Così il vicepresidente del Consiglio regionale, Peppino Longo, elogia l’iniziativa di un’azienda barese che, grazie a un protocollo d’intesa con Assohotel Puglia Confesercenti, ha scelto la propria regione per le vacanze dei dipendenti delle sedi sparse su tutto il territorio nazionale. "Un’occasione per chiedere a tutti i pugliesi di scegliere la propria regione per le imminenti vacanze estive». Da qui l'appello al governo affinché gli incentivi economici annunciati nel dl di aprile siano «non solo confermati ma rafforzati ulteriormente, a tutela di un settore fondamentale per l'economia italiana, del Sud e della Puglia».

 

IN-FORMATI, SEZIONE DEL DMS DELLA REGIONE - Come sarà la destinazione turistica di domani? Il futuro sono i viaggi emozionali? Possono gli influencer contribuire? A queste e ad altre domande si trovano risposte interessanti nei video pubblicati in In-Formati il nuovo ambiente digitale sul DMS destinato agli operatori turistici, porta di accesso all'Ecosistema Turismo Cultura della Regione Puglia.

 

In-Formati permette di conoscere, apprendere, informarsi su tutto ciò che lega le attività istituzionali e promozionali dell’agenzia Pugliapromozione e della Regione all’operatività degli addetti ai lavori del turismo.  Al DMS ci si può iscrivere come persona, possono farlo tutti, preferibilmente con SPID. Entrando in area riservata, è disponibile subito, l'accesso a Tutorial su Ecosistema, SPID, fiere del turismo, ecc., Video, registrazioni tematiche di esperti, e Manuali, regolamenti e linee guida. Pubblicata anche una sezione sul turismo Muslim Friendly, con approfondimenti sul tema anche video. A breve anche percorsi di E-learning mediante la piattaforma regionale  Innovapuglia.

 
 
 

Crollo delle vendite di olio in Puglia per il blocco Ho.Re.Ca

Post n°26057 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Crollo delle vendite di olio in Puglia per il blocco Ho.Re.Ca  

  
 

Scivolano le vendite dell’olio extravergine in Puglia a causa della chiusura prolungata dei ristoranti e del blocco totale del canale Ho.Re. Ca, con le esportazioni ormai a singhiozzo. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Puglia sugli ef­fetti del lockdown prolungato al primo giugno. “I magazzini di stoccaggio in Puglia sono pie­ni di 82 milioni di litri di olio extravergine di oliva, il 93% in piu’ rispetto all’anno scorso.

 

Il rallentamento delle esportazioni e la chiusura forzata del canale Ho.Re.Ca, con i consumato­ri impossibilitati a fare scelte di acquisto cons­apevoli per i limiti alla movimentazione a cau­sa dell’emergenza Coronavirus, stanno dando un duro colpo al settore, per cui abbiamo chie­sto alla Regione Puglia la dichiarazione di sta­to di crisi”, denuncia Savino Muraglia, pres­idente di Coldiretti Puglia.

 

Una anticipazione dell’apertura e’ necessaria per gli agriturismi - aggiunge Coldiretti Puglia - che hanno con­tribuito a creare la cultura dell’olio, lanciando e promuovendo l’oleoturismo nelle aree ru­rali e facendo dell'olio extravergine di oliva il cavallo di battaglia del Made in Italy nel mon­do.

 

“Cooperative, frantoi e aziende agricole che hanno sempre fatto olio extravergine di quali­tà - aggiunge Muraglia - non rinunciano certa­mente ad una scelta aziendale di trasparenza e al rapporto fiduciario con i consumatori, tan­to che si stanno moltiplicando le aziende dis­ponibili a consegnare a domicilio anche l’olio extravergine, oltre ai tradizionali canali di ven­dita on line, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività”’.

 

La Pug­lia produce oltre il 50% dell’olio extravergine di oliva italiano, con un grande sforzo - dice Coldi­retti Puglia - da parte di olivicoltori e frantoiani di arrivare sui mercati nazionali ed esteri con un prodotto di alta qualità’ e una rinnovata im­magine e visibilità’, rispondendo alla crescen­te domanda mondiale su cui incide la maggio­re consapevolezza degli effetti positivi sulla sa­lute associati al consumo di olio di oliva, prova­ti da numerosi studi scientifici che hanno fat­to impennare le richieste di quel segmento di popolazione.

 

La Puglia detiene un patrimonio di 60 milioni di ulivi - conclude Coldiretti Pug­lia - su una superficie di 383.650 ettari, con una PLV (Produzione Lorda Vendibile) del compar­to olivicolo-oleario pari al 20% della totale PLV del settore agricolo.

 
 
 

Calcio Eccellenza/ “La stagione si avvia al definitivo stop”. Le parole di Vito Tisci presidente della Figc Puglia

Post n°26056 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Calcio Eccellenza/ “La stagione si avvia al definitivo stop”. Le parole di Vito Tisci presidente della Figc Puglia  

  
 

“Svesto per un attimo i panni di presidente del Comitato Regionale e offro un’in­terpretazione personale, secondo me non si tor­nerà a giocare in questa stagione sportiva, so­prattutto per quanto riguarda i nostri cam­pionati dilettantistici”. Lo dice Vito Tisci, sto­rico numero uno della Figc di Puglia nonché presidente nazionale del Settore Giovanile e Scolastico, intervenuto ai microfoni di Radio Centro.

 

«Gli organi preposti stanno lavorando per individuare un protocollo sanitario la cui applicazione sarà in ogni caso inattuabile per il calcio non professionistico. Non esistono le condizioni affinché le società si facciano carico di determinati costi. Penso alle spese per gli esami sierologici, per i tamponi o per la sanificazione delle strutture sportive due volte a settimana, oltre all’impossibilità di assicurare la distanza di un metro tra gli atleti all’interno degli spo­gliatoi, spesso stretti e angusti.

 

Senza dimen­ticare la figura del medico, di fatto assente dal campionato di Promozione in giù. Detto questo, bisogna individuare il modo migliore per archiviare questa stagione e per far ripartire la prossima. Siamo di fronte a società che hanno investito tanto ed erano in piena lotta per salire di categoria, dovremo trovare il punto di equi­librio per soddisfare gli interessi di tutti e ser­viranno senza dubbio rilevanti interventi eco­nomici per il futuro. Tanti club dovranno far fronte alla perdita degli sponsor e degli introiti dal botteghino».

 

Intanto nei giorni scorsi diverse società pu­gliesi, tra cui l’Unione Calcio, hanno chiesto pubblicamente a Tisci di ufficializzare la so­spensione definitiva della stagione. «Ho letto la nota ed ho parlato di persona col presidente Pedone riportandogli la totale condivisione del­le sue ragioni.

 

Ho risposto, però, che la de­cisione di stoppare i campionati regionali spet­ta al presidente della Lega Nazionale Dilettanti, il quale è in continuo contatto con i Ministeri della Salute e dello Sport. Quello tra sport, po­litica e comunità scientifica è un rapporto de­licato in cui ognuno deve fare la propria parte anteponendo la salute a qualsiasi altra cosa, è probabile che dopo il consiglio federale dell’8 maggio siano assunti provvedimenti importan­ti. Le mie previsioni?

 

Mi auguro che i dirigenti trovino l’entusiasmo giusto per ripartire con le massime condizioni di sicurezza dei tesserati. Il vaccino può e deve rappresentare la salvezza. Nell’attesa occorrerà riprendere gradualmente l’attività in autunno affidandosi a tutte le pre­cauzioni che saranno stabilite, con la speranza che a settembre la situazione sia migliorata e non siano necessari protocolli onerosi».

 

Mino Dell’Orco

 
 
 

Monte S. Angelo/ “Forza Italia” e “Verso il Futuro”: Sostegno agli operatori economici e alle famiglie da parte del Comune: occ

Post n°26055 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Monte S. Angelo/ “Forza Italia” e “Verso il Futuro”: Sostegno agli operatori economici e alle famiglie da parte del Comune: occorre fare presto  

  

La diffusione del Coronavirus ha costretto molti esercizi commerciali e imprese artigianali a sospendere le proprie attività: un gran numero di persone ha perso il posto di lavoro e l’unica fonte di reddito. Nei confronti di questa moltitudine di soggetti è doveroso manifestare solidarietà con interventi concreti.

 

In primo luogo, il Comune è chiamato a fare la sua parte e le Forze Politiche, di maggioranza e di minoranza, hanno l’obbligo morale di assumere concordemente provvedimenti efficaci di sostegno, utilizzando anche le risorse finanziarie comunali.

 

Con il consenso di tutti, sono stati assegnati i buoni spesa, impegnando in parte il contributo di 105mila euro concesso dal Governo Nazionale. Ora bisogna procedere speditamente sulla strada della solidarietà.

 

I movimenti politici “Forza Italia” e “Verso il Futuro” chiedono al Presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Vergura, e al Sindaco Pierpaolo d’Arienzo che venga approvato nel più breve tempo possibile il Conto Consuntivo relativo all’esercizio finanziario 2019 al fine di poter utilizzare l’avanzo di amministrazione.

 

I movimenti politici “Forza Italia” e “Verso il Futuro” invitano l’Assessore alle Attività Produttive Generoso Rignanese a stilare l’elenco degli imprenditori commerciali e artigianali che sono stati costretti a interrompere le proprie attività totalmente o parzialmente.

 

Dai dati forniti dall’Ufficio di Ragioneria del Comune risulta un avanzo provvisorio di amministrazione di circa 1.400.000 euro. Può darsi che nel 2019 si siano verificate minori entrate, per cui si potrebbe utilizzare una parte di queste risorse finanziarie per ridurre consistentemente la TARI sia per gli operatori economici sia per le famiglie.

 

Le restrizioni contenute nell’ultimo Decreto del Presidente Conte non consentiranno il normale utilizzo degli spazi interni dei bar e dei ristoranti. Pertanto, è opportuno che il Comune conceda gratuitamente a questi operatori altro suolo pubblico nel rispetto del Codice della strada, così come hanno già deliberato altri Comuni, quali Vieste, Vico, Bari ecc.

 

Risulta, inoltre, che il Governo Nazionale, su richiesta dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), sta per mettere a disposizione degli Enti Locali 3 miliardi di euro per far fronte alla diminuzione delle entrate. Al Comune di Monte Sant’Angelo, sulla base del parametro demografico, spetterà un contributo di 750/800mila euro.

 

“Forza Italia” e “Verso il Futuro” propongono che il Consiglio Comunale destini almeno il 50% di queste altre risorse finanziarie agli operatori economici duramente colpiti dalla crisi provocata dal lockdown (confinamento), assegnando loro un sostanzioso contributo a fondo perduto.

 

“FORZA ITALIA” E “VERSO IL FUTURO” invocano UNITÀ NELLA SOLIDARIETÀ per superare questo momento drammatico della storia nazionale e locale.

 
 
 

Casa Sollievo della Sofferenza: gli aiuti della Cei per arginare la pandemia

Post n°26054 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Casa Sollievo della Sofferenza: gli aiuti della Cei per arginare la pandemia  

  
 

Intervista con monsignor Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia–Vieste-San Giovanni Rotondo: lo Stato equipari Casa Sollievo della Sofferenza, perlomeno per molti aspetti economici, agli ospedali pubblici

 

 Complessivamente, sono oltre 2 milioni e 400 mila euro i fondi, provenienti dall’otto per mille, garantiti recentemente dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei) per sostenere alcune strutture ospedaliere. Si aggiungono ai 6 milioni di euro già stanziati nelle scorse settimane. In particolare, i fondi messi a disposizione dalla Cei verranno utilizzati da Casa Sollievo della Sofferenza, voluta da Padre Pio, per far fronte a questa emergenza sanitaria legata alla pandemia. È quanto sottolinea monsignor Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia–Vieste-San Giovanni Rotondo e presidente della Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza. La situazione attuale relativa alla diffusione del virus, spiega il presule, è in progressivo miglioramento. Il contesto economico resta invece complesso: Casa Sollievo della Sofferenza - osserva monsignor Moscone - venga equiparata, per molti aspetti, agli ospedali pubblici.

 
  1. - Ringrazio la Conferenza episcopale italiana che si è ricordata anche dell'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza come opera cattolica al servizio e impegnata nella lotta all’epidemia. Siamo centro Covid  per la provincia di Foggia ormai da due mesi e le spese sono gravose. I fondi, che arriveranno a fine mese, non so esattamente a quanto ammontino. Verranno utilizzati per l’urgenza di questo momento. Le spese legate ai dispositivi personali di sicurezza, per le medicine, per la messa a punto costante della rianimazione sono ingenti e sono aumentate rispetto a quella che era la normale e ordinaria attività del presidio ospedaliero.
 

Quindi i fondi verranno utilizzati, essenzialmente, per rendere possibile l’attività dell’ospedale come centro Covid. La situazione, economicamente, per Casa Sollievo della Sofferenza non era facile neppure prima di questa emergenza. Aver risposto immediatamente a questa urgenza ci ha anche fatto mettere alla ricerca di aiuti economici per assicurare il nostro contributo nel modo migliore e senza far mancare nulla.

 

Sono anche necessarie delle agevolazioni pubbliche da parte delle istituzioni statali. Anche questo è un fronte importante…

 
  1. - Casa Sollievo della Sofferenza agisce come ospedale pubblico in convenzione con la Regione. Ma non abbiamo stessi privilegi e attenzioni che, invece, vengono garantiti agli ospedali pubblici. Tocca poi a noi farci carico di tanti altri aspetti che, da parte pubblica, non vengono coperti. Questo si riscontra già in un contesto di normalità e, a maggior ragione, in questa particolare situazione. Veniamo in parte considerati come una grande azienda. Però è un azienda al servizio del bene pubblico e non di interessi privati.
 

Cosa chiedete alle istituzioni, allo Stato?

 
  1. - Che ci riconosca alla pari degli ospedali pubblici: facciamo lo stesso lavoro e per alcuni aspetti non solo in supplenza ma anche in anticipo. Chiediamo di essere equiparati, perlomeno per molti aspetti economici e non di essere considerati ad un livello inferiore.
 

Casa Sollievo della Sofferenza è una bella realtà al servizio del bene pubblico. Ricordiamo che in questo momento è uno dei centri Covid. Quale è la situazione attuale relativa alla diffusione del virus?

 
  1. - La nostra impressione, come centro ospedaliero Covid, è questa: all’inizio dell’epidemia, la situazione era molto complessa e anche con rischi grandi. In questo momento, si assiste ad miglioramento: anche noi riscontriamo la situazione che emerge dai dati comunicati tutti i giorni dalla Protezione Civile. Dati che attestano una progressiva diminuzione della pressione sui presidi ospedalieri sia nelle terapie intensive sia in quelle subintensive. Verifichiamo anche noi questo. L’impressione è che si sta andando verso una situazione di maggior equilibrio, di maggiore tranquillità con una cura migliore ed anche vari effetti positivi, tra cui l’incremento del numero delle persone dimesse perché guarite. C’è quindi spazio per nuovi pazienti contagiati che quotidianamente, comunque, arrivano.
 

Alla cura di queste persone, colpite dal Covid, si aggiungono misure a favore del personale sanitario. Tra queste, il progetto “Una casa nella casa”. Di cosa si tratta?

 
  1. - Si tratta di aver messo a disposizione una struttura che fa capo alla Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza e destinata a medici, infermieri e operatori sanitari. Una volta terminato il loro turno di lavoro in ospedale nella zona Covid, preferiscono non rientrare nelle loro case e utilizzano questa struttura per non rischiare di contagiare i loro familiari. Chi si trova nella zona Covid è infatti in una fortissima situazione di rischio. Può diventare un “trasportatore” involontario del virus.
 

Questa drammatica esperienza legata alla pandemia avrà un impatto anche a lungo termine sulla vita di Casa Sollievo della Sofferenza?

 

R.- Senza dubbio andranno riconsiderate le realtà non solo di Casa Sollievo della Sofferenza, ma anche tutti gli altri presidi ospedalieri. Non si può tornare alla situazione di prima. Bisogna essere preparati al ritorno, al ripresentarsi di situazioni di questo genere. E se siamo preparati, riusciremo anche ad affrontarle meglio con minori rischi e con maggior beneficio per tutti. Bisogna fare memoria e far tesoro di quanto si è appreso. Se pensiamo di tornare esattamente nella situazione di prima, sbaglieremmo molto e non avremmo imparato niente. Sarebbe un segno di ottusità mentale e non di apertura a quello che la storia ci sta insegnando. Credo che questo valga per tutto ed anche per la Chiesa, in generale, e per la pastorale.

 

Amedeo Lomonaco

 

Città del Vaticano

 

vaticannews.va

 
 
 

Vieste/ Ecco come si svolgerà la Festa a S. Maria di quest’anno

Post n°26053 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Vieste/ Ecco come si svolgerà la Festa a S. Maria di quest’anno  

  
 

Nella certezza, beneaugurante,che il prossimo anno tutto tornerà come prima, comunichiamo quali saranno le variazioni per la festa religiosa, concordata alla presenza del Presidente Alfredo Micale e di alcuni Rappresentanti delle Forze Armate, della chiesa locale e dell'Amministrazione Comunale.

 

Come di consueto alle ore 10,00 del 30 aprile il simulacro della Madonna, ornata dei suoi ori, sarà intronizzato  sul suo baldacchino processionale (cassa di città), che sarà collocato dietro l’altare maggiore con un piccolo addobbo. Non ci saranno le statue dei Santi. Seguirà la celebrazione della Santa Messa presieduta dal Reverendo Don Giorgio Trotta, rettore del Santuario diocesano di Merino.

 

Il tutto avverrà a porte chiuse e senza la presenza dei fedeli. Saranno ovviamente presenti alcuni confratelli della confraternita di Santa Maria di Merino e due rappresentanti del Comitato. Animeranno tutte le funzioni religiose alcuni rappresentanti del coro interparrocchiale. In rispetto delle tante vittime della pandemia, non ci saranno i tradizionali 21 spari di fuoco d’artificio.Sarà possibile assistere alla celebrazione attraverso i canali televisivi dell’emittente Gargano TV, che ringraziamo per la loro generosa collaborazione.

 

Alle ore 18,00 di tutte le sere sarà celebrato il novenario con la celebrazione della Santa Messa. Anche queste verranno teletrasmesse dalla emittente Gargano TV.

 

Salvo diverse indicazioni, in nessun giorno del novenario sarà possibile l’accesso per la preghiera personale, questo per evitare assembramenti come da indicazioni Ministeriali.

 

Ai vespri dell’8 maggio non ci sarà il consueto omaggio floreale in “pompa magna” con la presenza dell’Amministrazione Comunale e dell’intero Comitato. E’ prevista comunque una rappresentanza del Sindaco e ( probabilmente) del Presidente del Comitato direttamente nella basilica cattedrale.A questo appuntamento non dovrebbe mancare il nostro Arcivescovo.

 

Per il giorno 9 Maggio, non avendo ancora ricevuto alcuna notizia, ci riserviamo di comunicarla appena possibile.

 

Il dieci maggio, come da tradizione, alle ore 10.00 verrà celebrata la Santa Messa per la riposizione della Madonna nella cappella del popolo. Oltre ai sacerdoti , sarà possibile solo la presenza di alcuni confratelli della congrega di Santa Maria e di due rappresentanti del Comitato. Anche per questo rito non ci saranno i 21 colpi di fuoco d’artificio. Anche questa celebrazione sarà teletrasmessa da Gargano TV. Non seguirà ovviamente la tradizionale processione di ritorno  delle statue di Sant'Antonio e di San Giuseppe verso la chiesa di San Francesco.

 

Tutti gli eventuali aggiornamenti saranno tempestivamente comunicati. Ci rendiamo conto della situazione strana e anomala alla quale tutti stiamo assistendo in modo inerme. Non avremmo mai pensato che nel tempo attuale saremmo caduti in una tale emergenza pericolosa che ci avrebbe riportato ai secoli passati. Ma è successo!!

 

E, per dirla come ha esortato il Papa, ognuno di noi ha il dovere di obbedire alle disposizioni del Governo. E noi obbediamo, implorando la Madonna di farci ritornare liberi subito!

 

IL COMITATO FESTIVITA' SANTA MARIA DI MERINO

 
 
 
 
 

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