Creato da forddisseche il 03/01/2008
Un sorriso , un po di musica per pensare un pò.
 

Benvenuti :)

.

 

MUSICA ITALIANA

 

Contatta l'autore

Nickname: forddisseche
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 65
Prov: FG
 

Peschici 24/lug/2007 per non dimendicare

 

 

Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2020 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
LA LEGGE
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'.

Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

Le immagini usate sono prese dalla rete
Per qualsiasi esigenza di copyright contattatemi privatamente.
 

OndaRadio - Redazione San Nicandro Frequenza FM

OndaRadio - Redazione San Nicandro
Frequenza FM 100.9

Ascolta la radio in diretta streaming
Servizio in fase di test, per le segnalazioni info@sannicandro.org

 

Oroscopo

 


                 width="200" height="250" scrolling=no marginwidth=0 marginheight=0 frameborder=0 border=0 style="border:0;margin:0;padding:0;">
    

 

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Premio

 

Premio brillante Weblog

(perché valorizza la sua terra, il Gargano).

premiato da,

http://digiland.libero.it//profilo.phtml?nick=ferrarazzo

 

 

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

Tarantella del Gargano - Stupenda versione

 

 

Meteo Gargano

 

ondaradio la radio del Gargano

http://ondaradio.info/

Ondaradio la radio del Gargano.

 

Programmi tv

 

tv.zam.it

 

 

Ultime visite al Blog

forddissechelaboratoriotvQuartoProvvisorioViolentina8380sin69m12ps12milano2009stufissimoassaidaniele.devita1996france20010francotrottakaren_71Silvia11973cassetta2
 

Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

Area personale

 

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/202

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/2020/07/RADIO-GARDEN-300x176.png

 


Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

 

San Giorgio protettore di Vieste.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2020 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 01/06/2020

MANFREDONIA, E LE STELE STANNO A GUARDARE. IL POLO MUSEALE E LA DIREZIONE DEL CASTELLO RESPINGONO LA PROPOSTA DI POP

Post n°26313 pubblicato il 01 Giugno 2020 da forddisseche

MANFREDONIA, E LE STELE STANNO A GUARDARE. IL POLO MUSEALE E LA DIREZIONE DEL CASTELLO RESPINGONO LA PROPOSTA DI POP  

  
 

Polo Museale della Puglia e Direzione del Castello di Manfredonia respingono la proposta gratuita di fruizione e valorizzazione “Siamo Figli delle Stele” di  “Pop_Officine Popolari”

 

“C’è chi dice no, io non mi muovo”, canta in una delle sue canzoni più celebri Vasco Rossi. Ebbene, un no detto tra i denti e che lascia tutto stantio come nella più vetusta ed impolverata sala di statue immobili, è arrivato a “Pop_Officine Popolari” rispetto all’idea progettuale “Figli delle Stele”, simbolo dell’identità sipontina e di grande interesse turistico e culturale; una diretta web, dalla Sala delle Stele del Museo Archeologico Nazionale, che consentisse a cittadini, amanti e studiosi di poter rivedere, anche solo per un po’, il più importante lascito dei Dauni che la storia e il tempo hanno trasmesso fino a noi.

 

Dall’invio formale della proposta, che nel frattempo ha raccolto il supporto e l’entusiasmo di diverse migliaia di persone (non solo addetti ai lavori), sono passati ben trenta giorni senza risposte formali da parte del Polo regionale museale e della Direzione del Castello di Manfredonia.

 

Un’operazione, si badi bene, a costo zero per il MiBACT e i suoi uffici regionali e periferici, dal momento che strumentazione, tecnologia e risorse umane le avrebbe fornite gratuitamente “Pop_Officine Popolari”.

 

“Ebbene – afferma con rammarico Saverio Mazzone, Presidente di POP -  dal Polo non è giunta alcuna risposta ufficiale; ostinati, abbiamo continuato a telefonare per avere informazioni riguardo alla nostra richiesta e, dopo diversi tentativi, rimpalli, rinvii e promesse di richiamarci, una funzionaria imbarazzata ci ha comunicato che no, non si può fare, presto il Castello e le Sale del museo saranno di nuovo un cantiere e no, non ci potrà entrare nessuno. Come da 5 dannati anni a questa parte – sottolinea Mazzone -. Inutile dire che dalla nostra domanda alla narrata ripresa dei lavori di recupero e valorizzazione è passato un tempo che ci avrebbe consentito di fare un numero di dirette da Guinness dei primati. Un atteggiamento che chiaramente cozza con la forma mentis del Ministro Franceschini (massima valorizzazione e più ampia fruizione del patrimonio culturale, sancita anche dalle leggi di riforma del Ministero, che hanno avuto l’apice proprio nella nascita dei Poli regionali). Il risultato è sotto gli occhi di tutti: si ostinano a fare di musei come il nostro delle vere e proprie Fortezze inespugnabili, più di quanto un Castello svevo o giù di lì avesse mai potuto essere finanche nei sogni del Re suo fattore”.

 

Sono anni, infatti, che ai cittadini di Manfredonia, ai visitatori ed agli studiosi è negato l’accesso al più importante lascito del passato. Lastre di pietre (per le quali è stato anche avviato l’iter per la candidatura Unesco come patrimonio dell’umanità) sulle quali i nostri avi hanno inciso per sempre la propria identità. E creatività. Manufatti d’arte che hanno attraversato più di 2.500 anni di storia per ritrovarsi a prendere polvere nelle sale di un Museo da troppo tempo chiuso al pubblico per lavori.

 

Pop_Offine Popolari”, dunque, proponeva un appuntamento in diretta streaming che ci fecesse tornare a vederle, queste Stele, ormai abbandonate a filmati di repertorio che fanno tenerezza; un webinar che, con la voce dell’esperto, ce le raccontasse di nuovo, facendocene riscoprire l’incanto.

 

“Figli delle Stele” è un modo per tornare a reimpossessarci della nostra Storia, nei giorni in cui la Storia sembra essersi fermata di colpo. Un’occasione per tornare a riflettere su un sistema, quello culturale e artistico, spesso ai margini delle preoccupazioni e delle pagine di decreti ed ordinanze straordinarie, nonché per porre solide basi per la ripartenza dell’offerta turistica, tassello fondamentale dell’economia e dell’occupazione locale.

 

“Un patrimonio culturale è un bene che appartiene in primo luogo ai cittadini del territorio che lo ha prodotto e alla comunità mondiale di appassionati e studiosi che scrivono di Storia – conclude il Presidente di Pop -.  Quella vera, quella che finirà nei libri della scuola. Non come la storia del nostro Museo e dei suoi tesori, che al massimo finiranno nell’ennesimo libro scandalo che racconta di una burocrazia Moloch che, se non ci farà morire di fame, ci farà appassire di bruttezza. Che almeno il nostro pianto diventi una nenia rumorosa: unisci le tue lacrime alle nostre, hai visto mai che il flusso arrivi fino a Roma?”.

 
 
 

Lettini e ombrelloni, paura del calo di domanda: gli stabilimenti non alzano i prezzi

Post n°26312 pubblicato il 01 Giugno 2020 da forddisseche

Lettini e ombrelloni, paura del calo di domanda: gli stabilimenti non alzano i prezzi  

  
 

Dal 3 giugno non ci saranno più divieti di spostamenti fra le regioni, ora che l’indice di contagio (RT) è sotto il livello di allarme, e pertanto in tutte le regioni affacciate sul mare può cominciare la stagione balneare. Quanto potranno pesare positivamente sulla tenuta della economia turistica italiana i 2,4 mld di Bonus vacanza messi a disposizione delle famiglie con Isee sotto i 40mila euro, anche alla luce delle limitazioni di spostamenti per milioni di turisti tedeschi e del Nord Europa? A dare una riposta è l’indagine del Centro Studi Nazionale Ircaf che registra i prezzi del noleggio di un ombrellone e due lettini nel mese di giugno nei bagni delle nostre coste. L’indagine tiene conto, nei prezzi e nel servizio, delle nuove linee guida del Governo (DPCM del 17 maggio) e delle ordinanze locali, e ha coinvolto una quarantina di stabilimenti balneari nelle località più rinomate in tutte le regioni, che sono stati contattati telefonicamente nei giorni di giovedì, venerdì e sabato 30 maggio scorso dai ricercatori del Centro Studi Nazionale Ircaf .

 

Prezzi stabili rispetto l’anno scorso

 

20,93 euro è la spesa media nazionale del campione per il mese di giugno di quest’anno (inclusi i costi di sanificazione antivirus) comprensiva di due lettini ed un ombrellone in quarta fila per un solo giorno di sabato o domenica. L’anno scorso la spesa annua media era stata di 20,54 euro con un aumento medio del +1,89% sul 2020. “Abbiamo rilevato anche la spesa media settimanale – spiega Mauro Zanini, presidente del Centro studi – nel 2020 si attesta a 119,30 euro a fronte di una spesa annua dell’anno scorso pari a 117,18 euro, con un aumento medio del 1,8%”. Da evidenziare che ben l’82,5% degli stabilimenti balneari interpellati ha mantenuto le tariffe uguali a quelle dell’anno scorso. Del 17,5 % degli stabilimenti che hanno aumentato i prezzi, quasi tutti avevano tariffe medie fra le più basse e l’aumento medio per il giornaliero si attesta a 2,64 euro e 12,28 euro per il settimanale, che corrisponde ad un +15% in entrambi i casi

 

La ragione di una mancata corsa ai rincari, almeno per il momento, potrebbe essere dovuta al fatto che dalle interviste agli operatori emerge chiaramente una preoccupazione sul possibile calo della domanda. La stragrande maggioranza di loro ha mantenuto i prezzi dell’anno scorso nonostante l’aumento dei costi legati alle nuove norme anticovid: siamo all’inizio della bassa stagione e sarà importante capire come andrà nel prossimo periodo. Nel mese di Luglio le politiche dei prezzi potranno subire variazioni alla luce delle richieste che arriveranno, senza escludere soluzioni per garantire la vacanza ai turisti che da anni vengono nelle loro spiagge. Resta l’esigenza di verificare la correttezza tra prezzi e servizi forniti in questo nuovo contesto pandemico e su cui fondamentale il controllo di tutte le autorità a tutela della salute pubblica e del cittadino turista. Cosi come anche noi continueremo il monitoraggio delle politiche dei prezzi e servizi .

 

Grandi differenze di prezzo da nord a sud

 

 A Praia Mare, a Vieste e a Grado per un giornaliero abbiamo trovato che si paga 10 euro; abbiamo registrato prezzi contenuti (12 euro) anche a Rodi Gargano , a Gabicce Mare, ad Alcamo e a Policoro. Per quanto riguarda gli stabilimenti, il prezzo più alto si trova nelle località della Versilia, con un costo giornaliero di 40 euro, seguito da Sabaudia a 36 euro, e a Milano Marittima e a Fregene con 35 euro. Va detto che i prezzi riflettono anche differenti servizi messi a disposizione, che variano molto anche nello stesso territorio. Nell’ industria del turismo di massa come quello della riviera adriatica romagnola abbiamo prezzi di “tutte le taglie “.

 

L’Adriatico batte il Tirreno in convenienza

 

Per i bagni che si trovano sul mare Adriatico e Ionio la spesa media si attesta a 17,95 euro per il giornaliero e 93,90 per il settimanale, ovvero il 35% in meno di spesa per il giornaliero rispetto agli stabilimenti che si trovano sul mare Tirreno e Ligure (dove si paga 24,21 euro) e il 58% in meno per il settimanale (dove si paga 149,11 euro). Naturalmente la Sardegna è molto più cara rispetto al mar Tirreno per le spiagge a pagamento, ma è da evidenziare che c’è un numero superiore di spiagge libere.

 

“Rendere green gli stabilimenti”

 

Zanini commenta: “Pur in quadro di forte preoccupazione per gli effetti della pandemia sul settore, è fondamentale che nel realizzare una migliore qualificazione dei servizi di spiaggia, della balneazione, della qualità del mare e della tutela delle coste, non si faccia mancare anche l’impegno per una ristrutturazione sostenibile dello stabilimento balneare, adottando politiche di contenimento dei rifiuti e di riciclo dell’acqua, utilizzando materiali sostenibili e biodegradabili in sostituzione della plastica, senza arrendersi alle “difficoltà odierne”. Sono questi gli aspetti, oltre al prezzo che il turista consumatore saprà apprezzare e premiare nelle scelte del posto e dello stabilimento. 

 

 

 

Leonardo Masnata

 

ilsalvagente.it

 
 
 

Riprendono i voli giornalieri Alitalia tra Bari e Milano

Post n°26311 pubblicato il 01 Giugno 2020 da forddisseche

Riprendono i voli giornalieri Alitalia tra Bari e Milano  

  
 

Da Milano Malpensa, il volo per Bari è previsto ogni giorno alle ore 9:30, mentre da Roma Fiumicino la partenza per la Puglia è tutti i giorni alle 9:20 e da Bari verso la Capitale alle 11:10.

 

Alitalia riprende lunedì a collegare direttamente Bari e Milano con il volo AZ 1630 in partenza dall’aeroporto «Karol Wojtyla» alle ore 13 per Malpensa. Il collegamento sarà effettuato tutti i giorni e si aggiunge al servizio quotidiano con Roma Fiumicino, rimasto sempre attivo durante il periodo di lockdown dell’Italia per la pandemia da Covid-19.

 

Lo rende noto la Compagnia. Da Milano Malpensa, il volo per Bari è previsto ogni giorno alle ore 9:30, mentre da Roma Fiumicino la partenza per la Puglia è tutti i giorni alle 9:20 e da Bari verso la Capitale alle 11:10. «Tutti i voli Alitalia vengono effettuati con capienza degli aerei contingentata, per rispettare le attuali disposizioni di legge sul mantenimento del distanziamento minimo», è sottolineato.

 
 
 

Eccellenza/ Confermate S. Severo, Vieste, OrtaNova e il S. Marco in Lamis. Il campionato attende l’arrivo del Manfredonia, 2° i

Post n°26310 pubblicato il 01 Giugno 2020 da forddisseche

Eccellenza/ Confermate S. Severo, Vieste, OrtaNova e il S. Marco in Lamis. Il campionato attende l’arrivo del Manfredonia, 2° in promozione.  

  
 

Si aspetta solo l’ufficialità, ma ormai è sicuro: confermate le quattro compagini foggiane nell’eccellenza pugliese che diventerebbero cinque con l’arrivo del Manfredonia. Sarà record. Restano nel massimo campio­nato regionale San Severo, Orta No­va, Vieste e San Marco che nella sta­gione fermata dal Coronavirus hanno lottato per mantenere la categoria.

 

Appare dunque ormai certa la ri­conferma in Eccellenza pugliese del San Marco che stava disputando la sua prima e storica apparizione nel massimo campionato regionale. La società sta pensando ad eventuali strategie per rimettere in moto il mo­vimento calcistico locale compreso tutto il settore giovanile. Futuro da decifrare, ma la società celestegra­nata si dice pronta a sfidare se stessa con un altro campionato di presti­gio.

 

In casa del San Severo i soci pen­sano a nuove strategie societarie ed al rafforzamento dirigenziale in vista di una possibile ripartenza a settembre sempre nel torneo di eccellenza pu­gliese. La salvezza del San Severo non arriverà dal campo ma probabilmen­te dal Governo regionale del calcio che bloccherà le retrocessioni e con­fermerà i giallogranata nel massimo torneo pugliese.

 

Ecco perché è il momento di pen­sare a quello che sarà e cercare di gettare le basi solide per il futuro visto che anche il calcio dilettantistico troverà serie difficoltà nella rac­colta di fondi per affrontare la sta­gione tra l’altro costosa come quella dell’eccellenza pugliese.

 

Non ci sarà nessun toto-allenatore per le cinque foggiane. Tutti ricon­fermeranno lo stesso allenatore tran­ne il San Severo che cambierà Gen­naro Cavallo con Danilo Rufini (un ritorno il suo). Il Vieste proseguirà ancora con il molisano Francesco Bo­netti.

 

Il tecnico in queste ultime tre stagioni ha fatto decisamente bene anche per la crescita di alcuni giovani che attualmente sono nel mirino di squadre di C e D. Stessa cosa in casa del San Marco dove il tecnico Mar­cello Iannacone resterà per il sesto anno alla guida dei celestegranata che potrebbero così disputare il se­condo storico campionato di eccel­lenza pugliese.

 

L’Orta Nova con mol­ta probabilità continuerà con il gio­vane e rampante tecnico. Cristian Carbone che nella stagione fermata da Coronavirus ha rilevato Antonio Ciurlia sulla panchina dei biancoaz­zurri. Riconferma quasi sicuramente anche per Pino Lopolito sulla panchina del Manfredonia.

 

A cambiare padrone potrebbe es­sere, invece, quella del San Severo con una voce che vorrebbe il ritorno di Danilo Rufini sulla panchina dei giallogranata si fa sempre più insi­stente negli ambienti sanseveresi. Sa­rebbe un gradito ritorno del tecnico dopo che l’allenatore ha scritto parte della storia dei giallogranata in que­sti ultimi 10 anni con la storica pro­mozione dall’Eccellenza alla Serie D di 7 anni fa. Come ce ne sarà la pos­sibilità, in casa del San Severo Calcio verrà immediatamente indetta una riunione tra i soci per pensare a nuo­ve strategie societarie ed al raffor­zamento dirigenziale in vista di una possibile ripartenza a settembre sem­pre nel torneo di Eccellenza puglie­se.

 

Antonio Villani

 
 
 

La Moldaunia si fa sentire. Amodeo scrive a Gatta.

Post n°26309 pubblicato il 01 Giugno 2020 da forddisseche

La Moldaunia si fa sentire. Amodeo scrive a Gatta.  

  
 

Dal momento che si è allentata la morsa del Coronavirus, passando alla seconda fase di riapertura di tutte le attività pubbliche e private, sarebbe opportuno riprendere le fila del discorso interrotto il 19 gennaio scorso sull'approvazione della delibera provinciale sul referendum per il passaggio dalla regione Puglia al Molise. Visto l'enorme tempo trascorso dalla richiesta, formalizzatale in data 31 agosto 2019, sarebbe opportuno che Lei ci confermasse la disponibità espressa, de visu, nell'incontro diretto avuto a Palazzo Dogana, alla presenza del segretario Scalzulli e dell'avv. Gianfranco Di Mattia. E' scontato che un suo riconoscimento del diritto costituzionale all'autodeterminazione della Capitanata potrà contare, domani, sulla sensibilità di tutto il popolo della Moldaunia per un eventuale sostegno politico-elettorale a favore di qualunque suo uomo di fiducia vorrà candidarsi alle prossime Regionali.

 

il presidente

 

Gennaro Amodeo

 
 
 

Parco Nazionale del Gargano, insediata la nuova direttrice Maria Villani

Post n°26308 pubblicato il 01 Giugno 2020 da forddisseche

Parco Nazionale del Gargano, insediata la nuova direttrice Maria Villani  

  
 

Si è insediata oggi presso la sede di Monte Sant’Angelo la nuova Direttrice dell’Ente Parco Nazionale del Gargano Maria Villani. Trentott’anni, originaria di Foggia, una lunga esperienza maturata all'interno dell’organizzazione di Federparchi-Europarc Italia, Maria Villani è stata nominata dal Ministro dell'Ambiente Sergio Costa e ricoprirà l’incarico per cinque anni. 

 

È un onore per me assumere questo prestigioso incarico nel territorio in cui sono nata, dichiara la direttrice Maria Villani. Sarà un impegno complesso per il quale darò il massimo, portando avanti la mission del Parco: conservazione e tutela della biodiversità e sviluppo sostenibile. Il Gargano è una gemma preziosa di bellezze naturali, flora e fauna da preservare e valorizzare.

 

Dalla Foresta Umbra alle Isole Tremiti, passando per luoghi dove natura e cultura si incontrano, qui ci sono luoghi di eccezionale bellezza e habitat naturali di grande valore. Alla funzione di conservazione naturalistica si associa la necessità di uno sviluppo sostenibile, funzioni da attuare secondo gli indirizzi prospettati dalla governance dell’Ente. Alla luce dell’emergenza sanitaria e della ripresa delle attività produttive, i Parchi e quello del Gargano in particolare, possono offrire un importante contributo allo sviluppo del territorio e delle comunità, nel segno della compatibilità ambientale.”.

 

Alla nuova direttrice gli auguri del Presidente del Parco Pasquale Pazienza.

 

A nome mio personale e del Consiglio direttivo, certo di interpretare anche il sentimento dell’intera Comunità dei sindaci, porgo i migliori auguri di buon lavoro alla Direttrice Maria Villani, nella certezza di avere davanti un orizzonte utile per fare del Parco un laboratorio di esperienze e progetti per lo sviluppo sostenibile del territorio locale dove la tutela dell’ambiente è presupposto fondante della sua valorizzazione economica. Un ringraziamento doveroso va a Carmela Strizzi per il lavoro fin qui svolto in qualità di direttrice facente funzioni dell’Ente”.

 
 
 

Vieste - Istituzione parcheggi a pagamento dal 15/06/2020 al 15/09/2020

Post n°26307 pubblicato il 01 Giugno 2020 da forddisseche

Vieste - Istituzione parcheggi a pagamento dal 15/06/2020 al 15/09/2020  

 

Qui di seguito, si riportano le tariffe dei parcheggi a pagamento per l'anno 2020 con sosta a tempo nell’ambito del Comune di Vieste, approvate con Delibere di Consiglio Comunale n. 66 del 20/12/2019 e successive Delibere di Giunta Municipale n. 111 del 21.05.2020 e n. 117 del 29.05.2020:

TARIFFE:
In generale le tariffe sulle Aree di sosta a pagamento dalle ore 08:00 alle ore 24:00 sono le seguenti:
Tariffa oraria € 1,00 per la prima ora e successive;
Tariffa giornaliera € 7,00.
 
Fanno eccezioni:
Solo sul L.mare Europa e L.mare Enrico Mattei il sabato e la domenica :
Tariffa oraria € 2,00 per la prima ora e successive;
Tariffa giornaliera € 10,00;
 
All’interno del Parcheggio  denominato “Parcheggio Piazzale Lungomare Europa”:
Tariffa oraria € 1,00 per la prima ora e successive;
Tariffa giornaliera € 5,00;
 
Tariffa giornaliera Caravan € 15,00
Tariffa giornaliera Autobus Gran-Turismo € 35,00
 
Abbonamenti strutture ricettive richiedenti:
per n. 1 mese € 60,00;
per n. 2 mesi  € 100,00;
per n. 3 mesi  € 130,00;
 
Solo per le seguenti strade: P.le Manzoni -V.le XXIV Maggio- Via Veneto – Via Santa Maria di Merino C.so L. Fazzini - – V.le Marinai d’Italia e L.re Colombo in cui è prevista l’isola pedonale alle seguenti tariffe:
 
Tariffa oraria € 2,00 per la prima ora e successive;
Tariffa giornaliera € 10,00.

Abbonamenti per Residenti :
per n. 1 mese € 10,00;
per n. 2 mesi  € 20,00;
per n. 3 mesi  € 25,00;
 
Abbonamenti per Residenti Zone R1-R2:
per la prima auto GRATUITA
dalla seconda auto per l’intero periodo € 10,00
 
Abbonamenti Non Residenti ma proprietari di appartamento in Vieste:
per n. 15 gg   € 20,00
per n. 1 mese € 35,00;
per n. 2 mesi  € 70,00;
per n. 3 mesi  € 100,00;
 
Abbonamenti titolari Piccola Pesca (parcheggio solo in ambito portuale):
per n. 3 mesi  € 10,00

Abbonamenti non residenti da farsi direttamente con app. myCicero (scaricabile per Android da GooglePlayStore e da Apple da AppleStore):
Settimanale        € 40,00;
Bisettimanale      € 70,00;
Mensile               € 100,00.

Abbonamenti per i soli residenti della  “ZONA R1” e "ZONA R2" così come istituita con delibera di G.M. n. 117 del 29.05.2020:

Su tutti i parcheggi comunali è prevista l'esenzione per disabili residenti nel Comune di Vieste.

Dal 01.06.2020 sarà possibile inoltrare la richiesta di abbonamento per le aree di sosta a pagamento istituite nel Comune di Vieste per l'anno 2020 al seguente indirizzo mail abbonamentiparcheggi@comune.vieste.fg.it utilizzando l’apposito modello scaricabile qui di seguito modello_parcheggi_2020.
N:B.:NEL CASO DI IMPOSSIBILITA' DI INOLTRO TELEMATICO E' POSSIBILE CONSEGNARE LE PRATICHE DEBITAMENTE COMPILATE, FIRMATE E CON ALLEGATA LA RELATIVA RICEVUTA DI PAGAMENTO PRESSO LA GUARDIOLA. IL RITIRO AVVERRA' NELLA STESSA MODALITA'.
 

 
Vieste il 01.06.2.020
 
                                         La Dirigente del Settore Economico Finanziario
                                                                 Dott.ssa Sofia Ruggieri

e2dc3f4c-3453-41bd-abca-b996702f9a2a.jpg

 
 
Pubblicato in Avvisi
Etichettato sotto

 
 
 

Vieste/ Cannarozzi: “no all’abbattimento della pineta del piazzale Paolo VI”

Post n°26306 pubblicato il 01 Giugno 2020 da forddisseche

Vieste/ Cannarozzi: “no all’abbattimento della pineta del piazzale Paolo VI”  

  
 

Al Sindaco del Comune di Vieste

 

All’assessore all’ambiente del Comune di Vieste

 

All’assessore ai lavori pubblici del Comune di Vieste

 

e, p.c. Al Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gargano

 

Al Soprintendente Sabap - Foggia

 

OGGETTO: VIESTE - NO ALL’ABBATTIMENTO DELLA PINETA DEL PIAZZALE PAOLO VI

 

Abbiamo appreso di recente, in una delle interviste del Sindaco che quasi quotidianamente Garganotv ci propone, che a breve si procederà all’abbattimento dei pini ubicati nel piazzale Paolo VI (mercatino della frutta) e alla loro sostituzione con alberi di leccio.

 

Secondo il parere del nostro gruppo questa procedura avrebbe un senso se i pini in questione fossero ormai andati, ma in realtà si tratta di alberi pienamente vitali che, per la scarsa manutenzione negli anni, hanno parzialmente sollevato la pavimentazione del piazzale di cui sopra.

 

Abbiamo da sempre dichiarato la nostra contrarietà verso l’abbattimento delle piante, un atto che a noi pare veramente criminale,e in più occasioni abbiamo invitato il sindaco, la giunta e il gruppo consiliare Viesteseitu a trovare una soluzione alternativa all’abbattimento, ma come sempre i nostri inviti non vengono raccolti.

 

A nostro modo di vedere, trattandosi di un piazzale e non di un’arteria stradale, si potrebbe sfoltire la pineta eventualmente abbattendo qualche albero sovrannumerario, eliminare qualche radice superficiale (così come abbiamo visto fare a Vico del Gargano nei giardini pubblici dove non hanno abbattuto nessun albero di pino), trovare un sistema che impedisca lo sviluppo superficiale delle radici ed aumentare leggermente il livello del calpestio.

 

Questa soluzione non solo ci permetterebbe di godere ancora i benefici effetti di questi alberi che sono nostri amici da una vita, ma limiterebbe anche la spesa per la loro sostituzione.

 

Invitiamo pertanto per l’ennesima volta sindaco, giunta e gruppo consiliare Viesteseitu a voler ripensare questa decisione in modo da consentire alla nostra cittadina di godere ancora dello spettacolo che questi alberi ci offrono da sempre senza trascurare il risparmio di cui beneficerebbero le nostre casse comunali, che in questo periodo non sarebbe male, visto che la sostituzione di alberi in buono stato di salute con altri alberi ha comunque un costo.

 

 

 

Comune Di Vieste – Gruppo consiliare “Democratici”

 

Rita Incoronata CANNAROZZI – Capogruppo

 

Paolo PRUDENTE – Consigliere comunale

 
 
 

Regione/ Contributi per disabili gravi, al via le domande. Stanziati 41,5 milioni dalla Regione. Aiuto rivolto pure ad anziani

Post n°26305 pubblicato il 01 Giugno 2020 da forddisseche

Regione/ Contributi per disabili gravi, al via le domande. Stanziati 41,5 milioni dalla Regione. Aiuto rivolto pure ad anziani  

  
 

Sono aperti i termini per presentare le domande per il sostegno economico per persone gravemente non autosufficienti. La Regione Puglia, infatti, ha dato il via alla presentazione delle istanze per accedere al supporto economico straordinario per coprire le spese sostenute dal 1 gennaio al 31 luglio 2020 per persone gravemente non autosufficienti, assistite presso il proprio domicilio, per i quali interviene un care giver familiare o altre figure professionali da cui gli stessi gravissimi non autosufficienti dipendono in modo vitale.

Le modalità di presentazione delle domande sono riportate sul portale della Regione che ha diviso le scadenze delle richieste in due distinti momenti. In una prima fase, infatti, verranno accettate le domande che riguardano persone affette dai gravissima mancanza di autosufficienza accertata già in passato.

Per gli interessati le domande potranno essere inoltrate entro il 26 giugno. In una fase successiva, invece, potranno presentare istanza tutti coloro non in possesso del Codice Famiglia e la cui la condizione di gravissima non autosufficienza non sia stata già accertata dalle aziende sanitarie locali, chiamate comunque a prendere in carico le istanze per la successiva fase istruttoria. Per questi ultimi i termini di presentazione delle domande vanno dal 9 giugno al 9 luglio.

La platea dei beneficiari in tutta la Puglia si aggira intorno a 7400 persone tra disabili gravi e anziani in condizione di gravissima non autosufficienza, con la Regione Puglia che investirà circa 41.500.000 euro per garantire un contributo mensile di 800 euro.

 
 
 

Olio di Puglia, al via il Consorzio per la valorizzazione dell’IGP. “Negli ultimi 25 anni c'è stato un aumento pari al +49% dei

Post n°26304 pubblicato il 01 Giugno 2020 da forddisseche

Olio di Puglia, al via il Consorzio per la valorizzazione dell’IGP. “Negli ultimi 25 anni c'è stato un aumento pari al +49% dei consumi mondiali dell'olio EVO.”  

  
 

La strategia di promozione dell’Evo pugliese è pronta per partire grazie alla costituzione del Consorzio per la tutela e la valorizzazione dell’olio extravergine a Denominazione di Indicazione Geografica Protetta di Puglia.

 

A dare la notizia Coldiretti Puglia, che ha reso nota la chiusura del percorso formale della IGP “Olio di Puglia”. Il suo marchio IGP sarà ora ben riconoscibile per il logo distintivo, caratterizzato da un’antica moneta romana che simboleggia l’unità della regione Puglia ed il suo legame storico con la coltivazione dell’olivo.

 

Come specificato dal Presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, il brand IGP garantirà che l’olio extravergine sia di qualità e che rispetti i giusti parametri chimico-fisici.

 

Quale olio può diventare IGP

 

Il disciplinare, infatti, prevede che solo oli con un elevato livello di polifenoli, i più importanti antiossidanti naturali, possano diventare IGP: per fare ciò è necessario certificare le proprietà con un apposito claim salutistico in etichetta previsto dall’UE. Oltre ad essere sempre fresco, l’olio deve poter essere imbottigliato entro l’anno di produzione e il suo confezionamento dovrà essere effettuato a una distanza definita dal luogo di produzione.

 

Questo progetto di trasparenza e valorizzazione sarà un ulteriore strumento di trasparenza che aiuterà l’olio d’oliva nostrano ad essere maggiormente consumato nel resto del mondo. Come ricordato da Coldiretti Puglia, in una sola generazione la sua produzione ha fatto un balzo di quasi il 49%. Grazie alla sua esportazione è stata cambiata la dieta di molti Paesi: dal Giappone al Brasile, dalla Russia agli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna alla Germania, sulla scia del successo della Dieta Mediterranea, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

 

Il suo incredibile successo, dopotutto, ha permesso all’olio extravergine di avere una Produzione Lorda Vendibile pari al 20% della totale PLV del settore agricolo, per un valore di 750 milioni di euro.

 

Per salvaguardare i requisiti qualitativi e in particolare la caratteristica tipizzante IGP Olio di Puglia, sono necessari anche l’imbottigliamento e il confezionamento nella zona geografica delimitata. Questo, ha ricordato Coldiretti Puglia, permetterà di garantire il vero autentico dell’olio extra vergine di Puglia e la tracciabilità del prodotto, assicurandone il controllo.

 
 
 

Vieste - Da oggi aperto il mercato ortofrutticolo di via Jenner. L’ORDINANZA

Post n°26303 pubblicato il 01 Giugno 2020 da forddisseche

Vieste - Da oggi aperto il mercato ortofrutticolo di via Jenner. L’ORDINANZA  

  

 
 
 

Da oggi in Puglia c’è «Immuni»: per sperimentarla servono 100mila persone

Post n°26302 pubblicato il 01 Giugno 2020 da forddisseche

Da oggi in Puglia c’è «Immuni»: per sperimentarla servono 100mila persone  

  
 

La app sarà scaricabile in giornata, gratuitamente, attraverso gli store digitali di Apple e Google. Ma la sperimentazione inizierà, materialmente, mercoledì. La Puglia è una delle tre regioni che proverà Immuni, la app per il «contact tracing» che dovrebbe aiutare l’Italia a gestire l’eventuale ritorno della pandemia: ed è per questo che stamattina il dipartimento Salute guidato da Vito Montanaro riunirà le Asl. Perché spetta a loro - in base a quanto stabilito dal ministero della Salute - portare avanti le attività di sorveglianza epidemiologica attraverso l’utilizzo della app.

 

Come scaricare l’app Immuni

 

Immuni sarà disponibile solo per gli smartphone che montano sistemi operativi Android e iOS, e quindi scaricabile solo da Play Store e App Store. Non un grosso limite, visto in Italia che le percentuali di chi monta un altro sistema operativo sono trascurabili. Quello che bisogna controllare è di aver installato sul proprio dispositivo l’ultima versione disponibile del sistema operativo. Se avete Android, questa è la procedura da seguire per controllare di avere tutto aggiornato:

 

 

 
  • Apri l’app Impostazioni del telefono
  • Nella parte inferiore, tocca Sistema, poi Avanzate e poi Aggiornamento di sistema
  • Controlla le sezioni Versione di Android e Livello patch di sicurezza
 

Se invece avete un dispositivo Apple e usate il sistema operativo iOS la procedura da seguire è questa:

 
  • Apri l’app Impostazioni del telefono
  • Seleziona Generali
  • Tocca su Info

 
 
 

Parco/ Bruciatura dei residui potatura, Monteleone ammette deroghe per ragioni fitosanitarie ma non può essere generalizzabile.

Post n°26301 pubblicato il 01 Giugno 2020 da forddisseche

Parco/ Bruciatura dei residui potatura, Monteleone ammette deroghe per ragioni fitosanitarie ma non può essere generalizzabile.  

  
 

Preoccupa l’azione assunta dal Presidente del Parco Nazionale del Gargano. Si apprende dall’archivio notizie del sito web dell’Ente che, per iniziativa del Presidente dell’Ente, è stata chiesta una rivisitazione della norma regionale in merito alla bruciatura dei residui di potatura.

 

A tal fine, si afferma,èstato avviato un dialogo con i consiglieri regionali dell’area garganica (Paolo Campo, Napoleone Cera, Giandiego Gatta) e l’assessore regionale Raffaele Piemontese.

 

L’iniziativa, rimanendone ancora ampiamente incerti i contenuti e gli obiettivi, appare per lo meno incauta ed esige un preciso chiarimento. Se, come si teme, volesse avere una portata generale, ovvero al di là di particolari circostanze in cui sussistano rischi fitosanitari, ciò esige un confronto più ampio e partecipato.

 

Siamo all’indomani della presentazione pubblica, da parte della Commissione Europea, delle strategie elaborate col disegno “Green Deal”. Mi riferisco alla strategia sull’agroalimentare (cosiddetta “from farm, to fork”) e sulla “biodiversità”. C’è da rimanere attoniti su come, con la crisi covid-19 ancora in atto, ma forse proprio per questo, la Commissione Europea dispieghi un ventaglio di obiettivi mai così determinati. Tagliare l’uso dei pesticidi del 50% e dei fertilizzanti del 20%;trasformare il 10% delle terre agricole in elementi di paesaggio collegati tra loro;istituire aree protette sul 30% della superficie territoriale;dimezzare le vendite di antibiotici agli allevamenti e agli impianti di acquacoltura;liberare 25.000 chilometri di fiumi dalle barriere artificiali;portare a coltivazione biologica il 25% dei terreni agricoli.

 

Ebbene, occorrerebbe assumere questesfide come obiettivo comune e rilanciarne la portata in termini ancor più ambiziosi (in considerazione che il riferimento territoriale è ad un’area parco). Invece, facendo leva su un tema ad alta sensibilità come quello fitosanitario(assai “caldo” in Puglia, in particolare riguardo all’olivo), c’è il “sentore” che si voglia dispiegare una generalizzazione improvvida che non considera il complesso delle condizioni al contorno ed i molteplici motivi d’incompatibilità della bruciatura dei residui.Si afferma infatti: <<Il divieto di bruciatura imposto dalla vigente normativa regionale nelle Aree Naturali protette e nei Siti Natura 2000, ha causato il ricorso ad alcune pratiche agronomiche che stanno incremento dei danni alle colture e alle produzioni a causa di patogeni e fitofagi (non contrastabili in altro modo se non con l’abbruciamento delle ramaglie), che rendono sempre più evidenti i fenomeni di disseccamento delle chiome degli ulivi>>. Si invertono i rapporti di causa ed effetto e si estrapola una conclusione generale sulla base di un elemento parziale. Meglio sarebbe dire che a causa di operazioni incontrollate ed imprudenti di bruciatura dei residui di potatura, che arrecano gravi danni all’ambiente, alle cose ed alle persone, occorre intervenire (come si è fatto a livello europeo, nazionale e regionale) vietandone la pratica e disciplinando rigorosamente le eventualità di deroga (come per l’appunto quelle di tipo fitosanitario).

 

Diversamente, partendo dai presupposti così enunciati, si vorrebbeavallare la generalizzazione di una pratica (la bruciatura dei residui) oggi ritenuta del tutto inopportuna e controproducente (tecnicamente e normativamente, se non per motivi fitosanitari, appunto).

 

Occorre ribadire che la bruciatura dei residui colturali non è pratica corretta (un patrimonio tecnico-agronomico ormai consolidato lo afferma ormai da più di 20 anni). La bruciatura libera in atmosfera inquinanti e polveri sottili assai pericolosi, contribuisce al verificarsi di incendi ed infortuni spesso di grave portata, costituisce uno spreco irrazionale di sostanza organica non più a vantaggio della fertilità dei suoli. Se, al contrario,i suoli ne fossero arricchiti, potrebbero efficacemente contribuire alla mitigazione del riscaldamento globale (agendo come sink di carbonio). Il fuoco che percorre il suolo degrada l’ecosistema agrario, elimina la sostanza organica presente negli strati più superficiali, annienta la flora e la fauna microbica presente nel suolo e lo predispone ad una maggiore incidenza dei processi erosivi. La presenza dei residui in superficie (opportunamente trinciati) realizza uno strato pacciamante utile a contenere gli estremi termici, limitale perdite idriche e favorisce l’infiltrazione dell’acqua nel suolo, evitando che vada persa per ruscellamento, ciò che accentua la perdita del suolo più fertile per erosione ed instaura processi eutrofici a carico delle acque superficiali. In questi anni si sono particolarmente diffuse le tecniche di agricoltura “conservativa” che, oltre alla minima o non lavorazione meccanica dei suoli, prevedono l’inerbimento del frutteto ed il mantenimento dei residui di potatura in superficie. Da più parti questa è considerata una gestione ideale del sistema agrario, tanto da essere finanziata col PSR della Regione Puglia.

 

Sebbene la bruciatura dei residui di coltivazionesia vietata, nelleZone di Protezione Speciale (ZPS) e nelle Zone Speciali di Conservazione (ZSC), una specifica deroga è già prevista nel caso in cui sussistano seri e comprovati rischi fitosanitari. Non si comprende, pertanto, quali siano le richieste avanzate dal Presidente del Parco, considerando che ciò che lui paventa ha già una precisa copertura normativa. Attendiamo, pertanto, chiarimenti in merito.

 

Ciò detto, occorrerebbe investire tutte le nostre energie per migliorare la resistenza (capacità di fronteggiare ex-ante) e la resilienza (capacità di superare ex-post) nei riguardi delle perturbazioni che insetti nocivi o pericolosi patogeni possono arrecare alle piante agrarie (e agli oliveti in particolare). Questo richiede un approccio innovativo che, contemperando strategie di contrasto diretto (a base esclusivamente chimica), possa traguardare l’obiettivo di un agroecosistema biologicamente più ricco, strutturalmente meno omogeneo, contraddistinto da un tasso superiore di biodiversità funzionalmente attiva, in grado di garantire un controllo tendenzialmente naturale da parte di una complessa biocenosi. Al contrario, la semplificazione e la surrogazione massiccia operata dall’uomo tendono ad annullare questa ricchezza e ad annientare i processi biologici di controllo e regolazione. Non sorprende che su queste basi di degrado ecosistemico le colture agrarie, impianti arborei inclusi, mostrino una spiccata vulnerabilità ad attacchi che, in condizioni ordinarie di equilibrio e di cura del suolo, sarebbero invece controllabili.

 

Occorre dunque più saggezza, più cautela, più spirito d’innovazione, maggiore consapevolezza che la gestione agraria è attività complessa, ad imprescindibile base naturale. Non esistono soluzioni univoche, ma occorre agire in modo tecnicamente consapevole per gestire un ventaglio ampio ed articolato di processi dalla cui integrazione il sistema agricolo trae il vantaggio di una maggiore stabilità. Avrei auspicato che su questo fronte avanzato il Presidente del Parco assumesse iniziative. Constato, con delusione, che le sue sono invece sfide di retroguardia.

 

 

 

Prof. Massimo Monteleone

 

Docente di “Ecologia Agraria”, Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente, Università di Foggia

 

Componente del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Nazionale del Gargano

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963