Creato da forddisseche il 03/01/2008
Un sorriso , un po di musica per pensare un pò.
 

Benvenuti :)

.

 

MUSICA ITALIANA

 

Contatta l'autore

Nickname: forddisseche
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 65
Prov: FG
 

Peschici 24/lug/2007 per non dimendicare

 

 

Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
LA LEGGE
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'.

Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

Le immagini usate sono prese dalla rete
Per qualsiasi esigenza di copyright contattatemi privatamente.
 

OndaRadio - Redazione San Nicandro Frequenza FM

OndaRadio - Redazione San Nicandro
Frequenza FM 100.9

Ascolta la radio in diretta streaming
Servizio in fase di test, per le segnalazioni info@sannicandro.org

 

Oroscopo

 


                 width="200" height="250" scrolling=no marginwidth=0 marginheight=0 frameborder=0 border=0 style="border:0;margin:0;padding:0;">
    

 

 

Vieste / Petizione per : Smantelliamo il Ripetit

Vieste / Petizione per :

Smantelliamo il Ripetitore 5G che Disturba il Nostro Paese .
Il link per firmare e questo :  https://chng.it/xvFYh5RSk2

Grazie .

 

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Premio

 

Premio brillante Weblog

(perché valorizza la sua terra, il Gargano).

premiato da,

http://digiland.libero.it//profilo.phtml?nick=ferrarazzo

 

 

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

Tarantella del Gargano - Stupenda versione

 

 

Meteo Gargano

 

ondaradio la radio del Gargano

http://ondaradio.info/

Ondaradio la radio del Gargano.

 

Programmi tv

 

tv.zam.it

 

 

Ultime visite al Blog

forddissechelaboratoriotvQuartoProvvisorioViolentina8380sin69m12ps12milano2009stufissimoassaidaniele.devita1996france20010francotrottakaren_71Silvia11973cassetta2
 

Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

Area personale

 

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/202

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/2020/07/RADIO-GARDEN-300x176.png

 


Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

 

San Giorgio protettore di Vieste.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 19/09/2019

SUL GARGANO nelle corrispondenze del 1902 della scrittrice statunitense Caterina Hooker. Versione dall’inglese del 1958 di Livi

Post n°24420 pubblicato il 19 Settembre 2019 da forddisseche

SUL GARGANO nelle corrispondenze del 1902 della scrittrice statunitense Caterina Hooker. Versione dall’inglese del 1958 di Livia Vocino. PRIMA PARTE.

SUL GARGANO nelle corrispondenze del 1902  della scrittrice statunitense Caterina Hooker. Versione dall’inglese del 1958 di Livia Vocino. PRIMA PARTE.

PRESENTAZIONE

La scrittrice statunitense Caterina Hooker ha visitato a più riprese l’Italia, rimanendovi talvolta anche per più di un anno, cosi da conoscerla minutamente tanto da far scrivere dal suo editore: «Non vi è paese che non le sia familiare, della familiarità di un amico che conosce, comprende ed ama il popolo italiano». Ella aveva già pubblicato due volumi, (nel 1902 Way- farers in Italy — «Viaggiatori in Italia» — che ebbe 6 edizioni; e nel 1918 Byway in Southern Tuscany — «Vie della Toscana del Sud»), quando inserì nei suoi itinerari anche la Puglia che percorse in automobile guidata da un intelligente autista italiano (il quale le fu prezioso, ella dice, sia nella ricerca e sistemazione degli alloggi, sia per la interpretazione dei dialetti), unita ad un suo congiunto, M.O. Hooker, che fu il fotografo della comitiva, e forse da un’amica, «la cara vecchia Dennis», come ella la chiama. Poi scrisse il suo terzo volume di viaggi, Through thè Hoel of Italy — «Attraverso il Tallone d’Italia» — pubblicato nel 1927 in elegante veste tipografica dalla Rae D. Heukel Co. Ine. di New York. Questo libro è diviso in 12 capitoli, di cui i 2 primi sono dedicati al Gargano, il 3° a Lucera, Biccari, Troia, Bovino, Barletta; il 4° a Bari e a Bisceglie; il 5° ad Andria, Castel del Monte, Raro, Trani, Bitonto, Mola, poligna.no; il 6° ad Alberobello, Tolve, Turi, Gioia del Colle, Altamura, Gravina; il 7° a Potenza e a Lagopesole; l’8° ad Avigliano, Acercnza, Pietragalla; il 9° a Venosa; il 10° ad Atella, Rionero, Barile, Rapolla, il Vulture, Melfi, Lavello, Canosa; l’11° ad Ostuni, Oria, Francavilla, Massafra, Lecce, Novoli, Arnesano, Copertine), Nardo; e il 12° ad Otranto, Galatina, Galatone, Gallipoli, Scorrano e Corigliano.

Poiché, per quanto ci consta, il libro non è stato tradotto in altre lingue, riteniamo interessante per i lettori garganici, e non solamente per loro, pubblicare tradotti in italiano i due primi capitoli non perchè in essi vi siano nozioni o notizie relative al Promontorio che non siano già note e largamente divulgate (le notizie storiche son tratte, spesso di peso, dai miei libri di argomento garganico e dal noto volume del Beltramelli), ma per far conoscere le fresche impressioni, i pensieri, i commenti, ed anche i palpiti di schietta ammirazione che i nostri paesi e le nostre genti possono aver suscitato nell’animo aperto ad ogni emozione e ad ogni sorpresa, sgombro da prevenzioni, da avversioni, o da predilezioni, di una visitatrice che è nata ed è vissuta in paesi tanto diversi dai nostri, e vi è venuta di lontano, d’oltre oceano, sobbarcandosi a disagi di viaggio e di dimora per appagare il suo desiderio di conoscere il mondo. Nel libro non mancano rilievi di qualche nostra deficienza, che tuttavia è sempre mostrata con garbo; ma occorre tener presente che esso è stato scritto più di trentanni (la pubblicazione in riferimento è datata 1958 ndr) or sono, e molte cose d'allora anche sul Gargano, come ad esempio per l’acquedotto, sono cambiate in meglio. Comunque, se qualcuna di quelle deficienze tuttora permane, vuol dire che il garbato rilievo di una straniera vorrà servire di spinta ad emendarla; e tutto il quadro può indurre ad un gustoso raffronto tra come erano allora e come sono oggi i nostri paesi, col bene e col male. Qualche piccola inesattezza di dettaglio non mette conto rilevarla, e non si è creduto necessario perciò rettificarla in nota, poiché il lettore lo farà da sé, senza darci peso, visto che in errori ben più grossi incorrono ancora adesso scrittori nostrani pur avendo ben altre possibilità di consultazioni bibliografiche che la straniera viaggiatrice non aveva. L’Autrice, che era nata nel 1840 a Milwaukee e che normalmente risiedeva in California, è morta quasi centenaria dopo il 1943.

MICHELE VOCINO (1958)

 

SUL GARGANO

Quando a Firenze preparavo il mio viaggio nel Sud mi si chiedeva: «Perchè va in Puglia?» Ed io non ero pronta a rispondere ad una così sconcertante domanda, sebbene avessi potuto dire che in Italia non vi era luogo che non desiderassi vedere, massime quelli meno frequentati. Quale cosa infatti avrebbe potuto essere più seducente di un viaggio in una grande regione dove non avreste incontrato nessuno che vi avrebbe riconosciuto come turista, dove per settimane non vi sareste imbattuto in nessuno che capisse l’inglese tranne qualche emigrante per caso rimpatriato, e dove la popolazione è tutta, italiana? Certo non mi recavo colà in cerca principalmente di bellezze panoramiche poiché la Puglia non ne è tanto ricca quanto il Nord, benché anche in questo le opinioni siano discordi. Comunque, prima di partire, io parlai del viaggio con un colto pugliese, il quale mi descrisse la sua terra così: «E' la più bella regione d’Italia, le ferrovie sono eccellenti, le strade per le macchine sono perfette, vi sono molti alberghi, si viaggia con sicurezza dovunque, la popolazione non vi darà molestie, essa è migliore di quella toscana». Del resto non v’era pure il mio vivo interesse a visitare una regione, come quella, ristretta e tuttavia onusta di una grande e nobile storia, ricca di chiese architettoniche e di piccole gentili città disseminate lungo la marina, esotiche ed orientali più di quanto si passa immaginare che ne esistano in Europa? Partii; e lentamente fermandomi spesso dove volevo, attraversai l'Umbria e l’Abruzzo, e varcai i cancelli del remoto Sud. Appena in Puglia, la prima grande città che s’incontra è Foggia, e lì mi son fermata qualche giorno come base per le mie gite e per studiare le carte topografiche, massime quelle ottime del Touring Club Italiano. Si può pensare nulla di più allettante delle carte, le quali ti prospettano le possibilità di viaggio, ti accendono la fantasia, ti eccitano lo spirito di esplorazione? Esaminai dunque il territorio prossimo, e mi fermai a guardare verso il Gargano, il promontorio che si protende a levante sull’Adriatico, ed è chiamato anche Sperone d’Italia, di cui le pendici meridionali sono più o meno conosciute dai viaggiatori, ma le settentrionali non lo sono affatto. In queste non ci sono tesori d’arte, non chiese famose, non ferrovie, nè ve nè accenno nelle guide turistiche. Era dunque la mia una sfida alla curiosità. E scoprii per questo una buona fonte d’informazioni in un piccolo libro del sig. Michele Vocino, che è nativo di quella regione ed è amante di essa; del quale mi professo piacevolmente debitrice. Fu quindi deciso che il Gargano sarebbe stato scelto per il nostro viaggio esplorativo. Certo, per una tal quale prudenza, esso non poteva non essere preceduto da una qualche inchiesta, e perciò chiesi, in Foggia, se in quella gita noi avremmo almeno trovato posti da dormire: allora ci indicarono Vieste, il paese più lontano e più grande. Quindi telegrafammo a Vieste per fissare le camere. Dice una leggenda che il Gargano si sollevò dalle profondità del mare per unirsi al continente come ad una sposa, ma gli scienziati, fuori da questa leggenda romantica, sostengono che nel passato geologico esso era un'isola. La tradizione narra anche come Diomede, re degli Argivi, quando tornò in patria dalla guerra di Troia e vi trovò sua moglie in adulterio, provò tanto dolore e tanta indignazione che più filosoficamente di molti mariti traditi, prese il largo sul mare con i suoi compagni ed approdò alle Tremiti, le isole che stanno proprio di fronte al promontorio garganico, e che, per questo approdo per lungo tempo si chiamarono Diomedee. Di là egli si mosse alla conquista del continente, che rapidamente e valorosamente assoggettò, e vi sposò la figlia di Dauno, re di quella regione, che come canta Ovidio, egli poi ebbe in dote, e fu chiamata Daunia; nome che in seguito i Romani mutarono nell’altro di Apulia. Il giorno dopo ci raccomandammo a S. Giuliano, patrono dei viaggiatori, e partimmo. C’è sempre un senso di euforia in ogni partenza mattutina pur se non le si dà importanza, ed avendo bene alloggiato la notte si sente un tal quale eccitamento nella prospettiva di un nuovo giorno con nuove cose da scoprire; così era per noi in quel mattino. Salimmo di collina in collina con orizzonti sempre più vasti; indi scendemmo in una distesa irregolare di basse valli qua e là intersecata da stretti burroni ed ampi pascoli in cui ogni tanto una casetta solitaria appariva con intorno un breve spiazzo coltivato, un campicello di grano o di lino dal delicato colore glauco come il cielo, che ci stupiva al pensiero del raccolto che avrebbe potuto dare una cosi minuscola coltivazione. Ecco dunque sull’ultima altura già si vede occhieggiare in fondo il mare blu-pavone; ed io non vi so dire quanto sia stata per noi gentile e seducente quella vista. In curve degradanti lentamente si snoda la strada bianca per chilometri di campagna deserta, tra macchieti ed alberi che si alternano con verdi pianori deliziosamente tinti di piccole chiazze gialle di zafferano e purpuree di timo. Lontano, lungo il litorale, luccicano due silenziosi laghi divisi dal mare da una fulva duna di sabbia, i quali riflettono i cieli variamente colorati d’ombre e di luci. Noi per quella strada scendemmo; e poi svoltammo a levante dopo avere attraversato un bosco di faggi. Nessuna foresta può essere tanto gioiosa come quella dei faggi, coi loro enormi tronchi grigio-argento ed il fogliame frullante ai barbagli del sole, mentre nel sottobosco le ginestre, le rose selvatiche, i caprifogli son troppo belli per essere abbandonati alla loro felice solitudine. Vi ci indugiammo a lungo, quanto ci parve prudente; poi lasciandoci alle spalle quel ridente faggete, entrammo in una solenne meravigliosa navata di alberi di pini, in una foresta cioè di un altro genere. In quel pomeriggio dorato nessun albero ci parve triste, però essi ci fecero sognare. Con le impressioni di quelle due dissimili fareste ecco che fummo sorpresi arrivando in un paese, Vico, che ha un’architettura nuova, in contrasto con quella delle case delle città della pianura. E qui avemmo la prima visione dell’aspetto fortemente orientale di questa parte della Puglia. Sul pendio della ripida collina vi erano case addossate a case in un solido ammassamento con ogni sorte di irregolarità, con ogni specie d’incrostazioni, archi enormi e profondi che sostengono tratti di facciate, interrotti da logge, sormontati da comignoli svettanti come obelischi, il tutto nell’oro rovente del tramonto del sole. Facce brune, dai grandi occhi lampeggianti guardavano dalle finestre, gruppi di uomini si avvicinavano nella strada quasi a sbarrare la nostra macchina presi da stupore e da curiosità. Era una folla, non così linda come le bianche pareti delle case, che mostrava un senso di disagio ed un atteggiamento in apparenza non ospitale. Decidemmo perciò di non scendere, e proseguimmo; ma dopo questa decisione ce ne siamo pentiti. Un proverbio italiano dice: «la prima è ispirazione, la seconda è tentazione». Perchè avemmo paura? perchè non ci avventurammo un poco di più? quegli occhi neri, brillanti in quelle facce brune, avrebbero ben potuto essere ammansati; certo non ci potevamo aspettare l’ospitale cordialità toscana, ma nemmeno vi avvremmo trovata una ostilità dichiarata, e poche parole avrebbero potuto alla fine procurarci almeno una tolleranza In viaggio, del resto, non mancano mai riflessioni, perplessità, e rimpianti. «Quando rivedemmo il mare fu da un alto costone sul quale si ergeva una bassa e massiccia torre quadra, leggermente rastremata in alto; e la scoperta di essa fu per noi un inaspettato piacere: dunque le torri di guardia non erano ancora scomparse del tutto! Nei secoli XV e XVI vi era una catena di queste torri costruite lungo il litorale por segnalare la minaccia dei pirati turchi, che imperversavano in quei mari contro quelle popolazioni. Oggi là non vi è nessun villaggio, nessuna capanna di pastori, tuttavia quella diserta torre silenziosamente e fedelmente continua a fare buona guardia. Noi ci fermammo a guardare verso levante, verso la costa albanese che stava li, di fronte, oltre la tenue linea azzurra dell’orizzonte. Poi scendemmo lungo la via verso il mare, allo sbocco di una stretta valle: ed ecco in alto Peschici, svettante di contro al cielo tinto di rosa.

Fine prima parte

 
 
 

Vieste/ Domenica 22 Settembre si inaugura il primo Nordic Walking Park della Puglia

Post n°24419 pubblicato il 19 Settembre 2019 da forddisseche

Vieste/ Domenica 22 Settembre si inaugura il primo Nordic Walking Park della Puglia Domenica a Vieste si daranno appuntamento walkers, camminatori e amanti della MTB proveniente da tutta la Puglia 

 
Vieste/ Domenica 22 Settembre si inaugura il primo Nordic Walking Park della Puglia Domenica a Vieste si daranno appuntamento walkers, camminatori e amanti della MTB proveniente da tutta la Puglia
 
 

Finalmente ci siamo, Domenica 22 Settembre a Vieste verrà inaugurato il primo Nordic Walking Park della Puglia dedicato agli amanti della camminata nordica e non solo. Il percorso, già certificato dalla Scuola Italiana di Nordic Walking, prenderà il nome di Nordic Walking Park “Gargano” ed è adatto anche per trekker e amanti della MTB. Gli appassionati potranno scegliere tra tre tracciati nella zona di Sfinale, Acquaviva e Ambrenella, lungo complessivamente circa 12 km e che ricadono al interno del Parco Nazionale del Gargano. Il primo percorso, è rappresentato da un sentiero che percorre l’intera area collinare di Sfinalicchio e giunge alla vecchia cava di tufo e al Riparo preistorico di Sfinale sino al primo anello, di Acquaviva, che insieme a quello dell’Ambrenella , lunghi entrambi 3 km, si trovano al interno di un’area mista tra alberi di ulivo secolari, pineta e macchia mediterranea.

 

Un ringraziamento particolare al Comune di Vieste per la grande disponibilità mostrata ed il deciso passo in avanti a favore della mobilità lenta che permetterà di valorizzare le bellezze del nostro territorio.

 

Programma

 

ore 8.30 Raduno e accoglienza partecipanti Località Sfinalicchio ;

 

ore 8.45 Apertura del Nordic Walking Park con camminata di 14 km (andata e ritorno);

 

ore 10.00 Arrivo sul tracciato Acquaviva con inaugurazione e taglio del nastro;

 

ore 11.00 Ritorno al punto di incontro e trasferimento sul percorso Ambrenella;

 

ore 13.00 Rinfresco presso l'Agriturismo Ranch Ambrenella;

 

ore 14.30 Inaugurazione e taglio del nastro Percorso Ambrenella;

 

Per ulteriori informazioni o chiarimenti: 3493740191 Valentino

 
 
 

19 Settembre 2019 - 19:13:20 Castiglione della Pescaia – AL G20 DELLE SPIAGGE ITALIANE FIRMATO PROTOCOLLO

Post n°24418 pubblicato il 19 Settembre 2019 da forddisseche

19 Settembre 2019 - 19:13:20
Castiglione della Pescaia – AL G20 DELLE SPIAGGE ITALIANE FIRMATO PROTOCOLLO CON ENIT [Video]
Il Sindaco di Castiglione della Pescaia Giancarlo Farnetani commenta la firma del protocollo con l' ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo e che anticipa i risultati dei lavori in corso in questi giorni a Castiglione della Pescaia e che verranno presentati ufficialmente domani nella conferenza conclusiva. Leggi tutto...

 
 
 
 
 

Regione/ Promozione e sostegno della Street Art. La cultura si fa strada

Post n°24416 pubblicato il 19 Settembre 2019 da forddisseche

Regione/ Promozione e sostegno della Street Art. La cultura si fa strada 

 
Regione/ Promozione e sostegno della Street Art. La cultura si fa strada
 
 

Capone: già finanziabili i progetti di Aradeo, Caprarica di Lecce, Gallipoli, Racale, Muro Leccese, Galatone, Sant’Agata di Puglia, Vieste, Foggia, Vico del Gargano, Andria e Altamura.

 


Si è svolto nel padiglione 152 della Fiera del Levante la presentazione della misura “Promozione e sostegno della Street Art” innovativa iniziativa della sezione valorizzazione territoriale della Regione Puglia, finanziata dalla legge di bilancio regionale (LR 67/2018, art. 50 – emendamento Colona - Zinni). La misura favorisce i percorsi di costruzione pubblica e collettiva degli spazi urbani, intesi nella dimensione di patrimonio sociale, civico e culturale e si inserisce nell’ambito della misura strategica “la cultura si fa strada”, presentata lo scorso 20 giugno.

 

L’assessore Loredana Capone ha incontrato le oltre novanta amministrazioni pubbliche che hanno candidato le idee progettuali definendo i prossimi step procedurali, accompagnata dal delegato dell’Anci Sindaco di Capurso Francesco Crudele e dal consigliere estensore della norma di bilancio regionale  Enzo Colonna. 12  le istanze  già finanziabili presentate nel corso dell’evento: Aradeo, Caprarica di Lecce, Gallipoli, Racale, Muro Leccese, Galatone, Sant’Agata di Puglia, Vieste, Foggia, Vico del Gargano, Andria  e Altamura (Istituto scolastico Bosco – Fiore).
“Un bando per promuovere la street art come strumento di rigenerazione e riqualificazione delle periferie e delle aree più degradate delle nostre città. 150mila euro e 92 bellissime proposte pervenute – dichiara Loredana Capone - Oggi, in Fiera del Levante, presentiamo i primi 12 progetti cantierabili entro il prossimo 31 ottobre. Siamo orgogliosi di questo grande risultato perché consideriamo quest’arte come una grande occasione per vivere più a fondo la città e per costruire relazioni che creano comunità. Ecco, con questa misura vogliamo stimolare laboratori di bellezza capaci di generare innanzitutto una rigenerazione sociale”.

 
 
 

Castiglione della Pescaia - AL G20S DELLE PRINCIPALI LOCALITÀ BALNEARI ITALIANE ANCHE VIESTE HA FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA

Post n°24415 pubblicato il 19 Settembre 2019 da forddisseche

Castiglione della Pescaia - AL G20S DELLE PRINCIPALI LOCALITÀ BALNEARI ITALIANE ANCHE VIESTE HA FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA CON L’ENIT 

 
Castiglione della Pescaia - AL G20S DELLE PRINCIPALI LOCALITÀ BALNEARI ITALIANE ANCHE VIESTE HA FIRMATO  IL PROTOCOLLO D’INTESA CON L’ENIT
 
 

 

Conclusa la prima giornata di lavori del G20s delle Spiagge Italiane, il summit delle principali località balneari che insieme accolgono più di 70 milioni di turisti, organizzato quest’anno dal Comune di Castiglione della Pescaia (GR) in collaborazione con Toscana Promozione Turistica e Regione Toscana.

 

L’evento, che gode del patrocinio di ANCI, ENIT, Camera di Commercio Maremma e Tirreno e della Provincia di Grosseto, è iniziato oggi e fino al 20 settembre riunirà a Castiglione della Pescaia alcuni dei più importanti player turistici del nostro Paese che si confronteranno su tematiche di grande attualità come la sostenibilità ambientale, l’accessibilità, e la competitività delle nostre spiagge, continuando dunque il lavoro iniziato l’anno scorso a Bibione (VE).

 

Mentre oggi i lavori sono concentrati sui tavoli tecnici, l’evento di punta della giornata d’apertura del G20s è stato senza dubbio la firma del protocollo d’intesa con l’ENIT. “Con questo protocollo – ha sottolineato il sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti   –  le località del G20s, che rappresentano un fetta importante del turismo italiano, danno vita ad una collaborazione concreta con l’ENIT con un tavolo di coordinamento composto dal Direttore Esecutivo dell’ENIT, e dalla segreteria tecnica e un gruppo di rappresentanti dei Comuni del G20s”.

 

Sul palco del G20s anche il presidente dell’ENIT Giorgio Palmucci: “Il balneare muove l’economia del turismo a ritmi più sostenuti. Per la vacanza al mare i turisti stranieri hanno speso nel Belpaese 6,6 miliardi di euro ossia il 20% in più nel 2018 sul 2017. Proprio partendo dalle potenzialità del settore Enit vuole rafforzare l’intesa con gli operatori del settore e gli enti coinvolti affinché l’Italia offra la migliore ospitalità possibile e servizi coordinati”.

 

Proprio in questa direzione si inserisce il protocollo che rappresenta il primo risultato concreto di un movimento nato dal basso e che punta a creare una pressione positiva sulle istituzioni per migliorare e rendere ancora più competitivo il nostro turismo.

 

 

 

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963