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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 05/05/2020

Vieste/ Guardia Costiera: nuova ordinanza sul diporto

Post n°26129 pubblicato il 05 Maggio 2020 da forddisseche

Vieste/ Guardia Costiera: nuova ordinanza sul diporto  

  
 

In data 30 aprile, sulla scia di quanto normato dalla Capitaneria di Porto di Manfredonia, è stata emanata da parte dell’Ufficio Circondariale marittimo di Vieste l’ordinanza n°07/2020 relativa alle procedure da espletare per le imbarcazioni da diporto che scalano i porti, le rade, gli approdi e/o i sodalizi nautici presenti nel Circondario marittimo di Vieste.

 

Le modifiche adottate con l’ultima ordinanza emanata da questo Comando e previste dal regolamento (UE) 2016/299 (codice frontiere Schengen) sono state al centro del tavolo tecnico tenutosi nei mesi scorsi presso gli uffici della Capitaneria di Porto di Manfredonia a cui hanno preso parte le altre forze di polizia coinvolte nell’espletamento dei controlli oltre che da rappresentati dell’ Agenzia delle dogane per quanto attiene ai relativi compiti.

 

L’ordinanza, composta da 12 articoli, fornisce nel dettaglio le incombenze amministrative, compreso i format da compilare e da inviare alle autorità preposte, a carico delle imbarcazioni da diporto (sia con uso commerciale che non) provenienti o dirette da porti appartenenti a Paesi extra Schengen al fine di permettere alle autorità preposte di esperire i previsti controlli di polizia e doganali.

 

Nel dettaglio viene sancito l’obbligo da parte delle imbarcazioni da diporto che intendono fare scalo presso porti, rade o sodalizi nautici presenti nel Circondario di Vieste di fare scalo prima presso il porto di Manfredonia o quello di Termoli o altro sorgitore annoverato quale valico di “frontiera esterna” così come definito ai sensi della vigente normativa al fine di permettere agli organi preposti di porre in essere le dovute verifiche.

 

Si precisa che l’ordinanza appena adottata non si applica ai natanti da diporto ovvero alle barche aventi lunghezza inferiore ai dieci metri (che per legge non possono navigare fuori dalle acque nazionali).

 
 
 

Terapia al Plasma contro il Covid-19: la regione Puglia inizia la sperimentazione

Post n°26128 pubblicato il 05 Maggio 2020 da forddisseche

Terapia al Plasma contro il Covid-19: la regione Puglia inizia la sperimentazione  

  
 

La Regione Puglia inizia la sperimentazione per la immunoterapia passiva con plasma raccolto da pazienti guariti da infezione Covid-19. L’Azienda Ospedaliera - Università di Padova ha confermato la collaborazione con la Regione Puglia per la determinazione del titolo di Anticorpi neutralizzanti anti-SARS-CoV-2 sui campioni di sangue di pazienti guariti.

 

E l'Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata sta completando gli adeguamenti organizzativi necessari all'esecuzione del test, quindi entro poche settimane anche la Puglia potrà contare di un laboratorio per la sperimentazione sul proprio territorio.“Saranno coinvolti nella sperimentazione tutti i reparti Covid pugliesi individuati dal piano ospedaliero dell’emergenza - dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – La battaglia contro il Covid passa così dalla difesa e dalla prevenzione, all’attacco, attraverso la ricerca.

 

Sono pochissimi in Italia i laboratori per la determinazione del titolo di Anticorpi neutralizzanti: da un lato quindi ci stiamo attrezzando per avere a Foggia con l'Istituto zooprofilattico tutto il necessario e dall'altro facciamo rete con altre eccellenze italiane, si parte subito con la collaborazione con il Laboratorio di microbiologia dell’Azienda Ospedaliera e universitaria di Padova che ringrazio. E ringrazio sin d’ora tutti i pugliesi guariti che stanno dando il loro assenso alla donazione di plasma. Un piccolo gesto di enorme importanza per tutti”.

 

Il Comitato etico dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Bari il 10 aprile ha approvato tempestivamente il protocollo “Studio interventistico per valutare l’efficacia e la sicurezza della immunoterapia passiva con plasma raccolto da pazienti guariti da infezione Covid-19 (“convalescent plasma” o “plasma iperimmune”), nel trattamento delle forme moderate/severe di Covid-19.

 

Il 16 aprile è stato approvato in via definitiva dal Centro Nazionale Sangue.Secondo una prima stima del Direttore del Centro Regionale Sangue, abbiamo già 50 pazienti guariti potenziali donatori dimessi dall’Azienda Policlinico oltre i pazienti dimessi dagli altri Ospedali COVID regionali , che potrebbero avere le caratteristiche richieste dal protocollo.

 

La particolarità del protocollo della Regione Puglia è che non ci si è limitati ad individuare un solo ospedale, abbiamo inteso coinvolgere tutti gli ospedali inseriti nella rete ospedaliera COVID, ciò significa che potremo estendere la sperimentazione su tutto il territorio regionale.In questa fase, il Centro Regionale Sangue dovrà organizzare l'applicazione del protocollo in collaborazione con i Servizi trasfusionali degli Ospedali COVID, al fine di poter reclutare i pazienti.

 

Confidiamo nel gesto di solidarietà dei pazienti guariti, perché possano contribuire a donare speranza a chi è affetto da COVID.“La terapia con il plasma, già utilizzata per Ebola e Sars, è una immunoterapia passiva sperimentale e consiste nella somministrazione al paziente degli anticorpi presenti nel plasma dei pazienti guariti – spiega Angelo Ostuni, direttore dell'Unità operativa di Medicina Trasfusionale del Policlinico di Bari – le unità operative di Malattie Infettive e Medicina Interna Murri del Policlinico di Bari ci hanno già trasmesso un elenco di pazienti guariti che stiamo contattando per fare lo screening iniziale pre-donazione.

 

Sulla base della valutazione anamnestica potremo individuare gli idonei alla donazione del plasma. Per l'applicazione terapeutica, prevista in pazienti con malattia di grado moderato e severo, si farà riferimento ai reparti clinici di Rianimazione e Pneumologia”.Per il direttore del dipartimento Politiche per la Salute Vito Montanaro “La campagna "donaemozioni" ha ancora più valore in questo particolare periodo.

 

Pur comprendendo la volontà dei pazienti guariti dal Covid di cancellare l'esperienza vissuta, la donazione del proprio plasma, può aiutare a guardare al futuro con ottimismo, nella consapevolezza di aver aiutato chi ancora sta soffrendo”.“Firmiamo una convenzione tra Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico di Bari e Azienda ospedaliera Università di Padova che è molto più di un atto amministrativo, è un'alleanza per la ricerca e rappresenta una scommessa per il futuro – dichiara il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore – la collaborazione tra aziende ospedaliere e sistemi sanitari che permette sperimentazione e innovazione e mette a confronto le eccellenze scientifiche costituisce il più efficace patto per la salute che possiamo stipulare con i cittadini”.

 
 
 

S. Giovanni Rotondo/ Casa Sollievo riattiva le visite specialistiche e gli esami diagnostici per la “fase 2”

Post n°26127 pubblicato il 05 Maggio 2020 da forddisseche

S. Giovanni Rotondo/ Casa Sollievo riattiva le visite specialistiche e gli esami diagnostici per la “fase 2”  

  
 

La Regione Puglia ha disposto dal 4 maggio la riattivazione delle attività sanitarie di “specialistica ambulatoriale” (visite specialistiche ed esami diagnostici), fornendo, a tutte le strutture ospedaliere pubbliche, private accreditate e autorizzate, indicazioni per ripartire in tutta sicurezza.

 

L’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo si è da subito attivata per valutare la propria capacità produttiva in considerazione dei fattori di carattere organizzativo, clinico e assistenziale al fine di assicurare una riapertura delle attività graduale e progressiva.

 

Nel documento regionale si sottolinea la necessità di ripartire con un “recall”, cioè richiamando i pazienti già prenotati nel periodo della sospensione, e si ribadisce la necessità di accedere alle strutture ospedaliere solo previo appuntamento/prenotazione.

 

All’atto della prenotazione, gli utenti saranno informati sulla necessità di indossare dispositivi di protezione individuale, sulle norme di distanziamento sociale, sulla prevenzione della trasmissione per “droplet” (goccioline di saliva) e sull’importanza dell’igiene delle mani.

 

In attesa delle modalità operative di riattivazione e di prenotazione delle visite specialistiche e degli esami diagnostici, che saranno redatte dalla Direzione Sanitaria e che verranno comunicate al più presto con la massima visibilità su tutti canali istituzionali, si ritiene opportuno anticipare le seguenti norme di carattere generale contenute nel documento regionale: accesso e deflusso dei pazienti avverranno da varchi distinti; non saranno ammessi accompagnatori, tranne per: minori, disabili, utenti fragili, non autosufficienti o con difficoltà linguistiche-culturali. In tutti questi casi sarà consentito l’accesso di un solo accompagnatore; verrà verificata la temperatura corporea, e non sarà consentito l’accesso al paziente (ed eventuale accompagnatore) con temperatura maggiore di 37,5° (o in presenza di altre motivazioni che controindichino all’ingresso); verrà verificata l’idonea copertura di naso e bocca. Agli utenti sprovvisti verrà fornita una mascherina; verrà fornito il gel alcolico per l’igiene delle mani.

 

Inoltre, per rispettare il distanziamento sociale saranno regolamentate le sale d’attesa e tutti gli spazi comuni con apposite segnalazioni e mediante personale preposto al rispetto della distanza di almeno 1 metro.

 
 
 

Turismo - I Sindaci dei Comuni G20s pressano il Governo sulla data di apertura delle spiagge italiane

Post n°26126 pubblicato il 05 Maggio 2020 da forddisseche

Turismo - I Sindaci dei Comuni G20s pressano il Governo sulla data di apertura delle spiagge italiane  

  
 

“Non abbiamo altre chance, abbiamo solo l’estate. Noi il 1 giugno saremo pronti!” -----

 

Dopo diverse lettere inviate al Governo con richieste di interventi urgenti e di incontri diretti, oggi, nella call con la Sottosegretario sono state messe sul tavolo le istanze più urgenti: data di apertura delle spiagge, protocollo sanitario per lavorare in sicurezza, interventi a sostegno di imprese e lavoratori della filiera turistica e promozione.

 

Durante l’incontro, i Sindaci hanno raccolto l’attenzione del Ministero che si impegna a sostenere nelle diverse sedi le richieste dei Sindaci del G20s: Consiglio dei Ministri, Comitato Tecnico Scientifico, Conferenza Stato-Regioni, tanti passaggi che speriamo non rallentino l’iter di apertura delle spiagge.

 

La Sottosegretario Bonaccorsi ha assicurato che si farà portavoce delle istanze dei Sindaci dei Comuni delle più importanti spiagge italiane e le porterà nel prossimo Consiglio dei Ministri, che dovrà entro questa settimana deliberare il prossimo Decreto.

 

Per quanto riguarda la predisposizione dei protocolli sanitari necessari ad aprire la stagione per tutto il comparto turistico e delle spiagge, in questi giorni sono state raccolte le varie bozze che sono state sottoposte al Comitato Tecnico Scientifico che farà sintesi rispetto all’andamento dei numeri e dei dati sul contagio e le discuterà nel prossimo incontro con la Conferenza Stato-Regioni.

 

Nel decreto di fine settimana sarà previsto un pacchetto di aiuti a favore delle piccole imprese – e in queste rientreranno anche quelle della filiera turistica – dei bilanci comunali, dei lavoratori che non hanno usufruito di aiuti nei precedenti decreti.

 

Un primo passo per dare un po’ di ossigeno ad un intero sistema che in questo momento è agonizzante e chiede indicazioni precise e aiuti veri per ripartire. 

 

I Sindaci chiedono di più al Governo, vogliono un impegno preciso quantomeno sulla data, da lì si potrà costruire a ritroso tutto l’iter per arrivare con un minimo di sevizi pronti per cercare di salvare la stagione.

 

Si sono messi a disposizione già da oggi con il Sottosegretario per fornire tutte le informazioni utili da “spendere” nei diversi tavoli che dovranno decidere, garantendo sul livello della sicurezza che possono mettere in campo nei loro territori.

 

La decisione corale dei Sindaci è una sola: “Non abbiamo altre chance. Abbiamo solo l’estate! Noi il 1 giugno saremo pronti”

 
 
 

La ripartenza sprint della Puglia. Ripreso quasi il 60% delle attività industriali e commerciali

Post n°26125 pubblicato il 05 Maggio 2020 da forddisseche

La ripartenza sprint della Puglia. Ripreso quasi il 60% delle attività industriali e commerciali  

  
 

Circa 203 mila pugliesi, pari al 57% degli occupati fermati dall’emergenza Covid, sono tornati al lavoro in fabbriche, aziende o attività di carattere commerciale. È questo il dato più significativo della fase 2 in Puglia, cominciata ieri con la ripresa di una vita pressoché normale nelle città.

 

Lo spec­chio è quanto si è registrato a Bari, dove il centro è stato pre­so d’assalto dalle auto, il traf­fico è tornato ai suoi livelli abituali e la gente si è accalca­ta davanti alle banche e agli uffici postali. Probabilmente per paura di contagi, sono stati poco usati i bus e i mezzi pubblici peraltro a capienza limitata per via delle restrizio­ni sui posti.

 
 
 

Emergenza covid-19/ Dalla Regione 10 milioni di euro ai Comuni. Il consiglio regionale approva una proposta di legge che autori

Post n°26124 pubblicato il 05 Maggio 2020 da forddisseche

Emergenza covid-19/ Dalla Regione 10 milioni di euro ai Comuni. Il consiglio regionale approva una proposta di legge che autorizza la Giunta ad utilizzare fondi in favore delle fasce più deboli  

  
 

La Giunta regionale potrà utilizzare 10 milioni di euro, da erogare ai Comuni, in proporzione al numero di abitanti. Una legge, questa approvata ieri in consiglio, dettata dalla necessità in questa fase di "Misure straordinarie per fronteggiare le conseguenze socio-economiche derivanti dalla pandemia Covid-19".

La dichiarazione di pandemia da covid-19 ed i conseguenti provvedimenti di contenimento sociale suggeriti dal mondo scientifico quale unica possibilità di diluizione nel tempo del numero dei contagiati, così da gestire al meglio la domanda di cure specialistiche, ha fatto emergere numerosi problemi di ordine economico e sociale. Per fronteggiarli le amministrazioni pubbliche, in particolare quella statale, stanno adottando provvedimenti contenenti numerose misure di sostegno per diverse categorie professionali.

Per la dimensione del fenomeno e per l'entità sempre crescente del fabbisogno economico, risultano allo stato non considerate le esigenze di persone o nuclei familiari con particolari fragilità sociali, invisibili finanche agli "occhi" di ogni forma in corso di sostegno economico-sociale, ovvero di lavoratori autonomi privi di reddito a seguito dell'emanazione dei provvedimenti di contenimento sociale e non destinatari - allo stato - di alcuna misura di sostegno prevista dalla normativa statale.

Per consentire alla Regione Puglia di finanziare misure anticovid, la disposizione normativa consente, in linea con le disposizioni comunitarie, di utilizzare i fondi del POR Puglia e di concorrere a livello nazionale mediante il taglio del FSC di competenza delle amministrazioni centrali che per legge sono assegnate per l'80% al SUD e il 20% al Centro-Nord.

 
 
 

Vieste/ C'è bisogno di sangue. Giovedì 7 la giornata delle donazioni. Presso la sede Fratres adiacente il distributore Esso, in

Post n°26123 pubblicato il 05 Maggio 2020 da forddisseche

Vieste/ C'è bisogno di sangue. Giovedì 7 la giornata delle donazioni. Presso la sede Fratres adiacente il distributore Esso, inizio lungomare Mattei  

  
 

Fedele alla sua missione, da oltre 40 anni, il Gruppo Donatori Sangue Fratres Vieste, torna a bussare alle anime più sensibili. In questo periodo più che mai si segnala un calo delle donazioni dovuto alla paura del Coronavirus.

 

Si rischiano così, gravi ripercussioni sulle terapie necessarie. Chi non è considerato a rischio di contagio ed è in buona salute può tranquillamente donare. Giovedì 7 maggio, è la giornata donazione a Vieste che verrà effettuata dalle ore 8 alle 12, presso la sede Fratres, adiacente il distributore carburanti Esso, inizio lungomare Mattei.

 
 
 

Cagnano Varano/ Postazione 118 intitolata a soccorritore vittima di Coronavirus. Nicola Ciccomascolo, in servizio alla Sanitase

Post n°26122 pubblicato il 05 Maggio 2020 da forddisseche

Cagnano Varano/ Postazione 118 intitolata a soccorritore vittima di Coronavirus. Nicola Ciccomascolo, in servizio alla Sanitaservice, morì lo scorso 27 marzo dopo essere risultato positivo al Covid 19  

  
 

La ASL Foggia ha deciso di intitolare la postazione del 118 di Cagnano Varano e l’ambulanza di servizio a Nicola Ciccomascolo, il soccorritore in servizio alla Sanitaservice deceduto lo scorso 27 marzo e risultato positivo al virus Covid 19.

 

È quanto comunica Vito Piazzolla - direttore generale della Asl Foggia - che spiega di aver ritenuto doveroso: «Intitolare la sede al nostro soccorritore che ha perso la vita dopo aver contratto il Covid-19 durante un intervento a San Nicandro Garganico. La scelta del 1 maggio come data di pubblicazione della delibera di intitolazione - conclude Piazzolla - vuole essere un tributo a Nicola e a tutti i lavoratori che, in questi mesi, stanno combattendo in prima linea la durissima battaglia».

 
 
 

Peschici/ Rientro nelle seconde case per i non residenti? Sindaco lancia sondaggio sul web. Fa discutere la domanda del primo c

Post n°26121 pubblicato il 05 Maggio 2020 da forddisseche

Peschici/ Rientro nelle seconde case per i non residenti? Sindaco lancia sondaggio sul web. Fa discutere la domanda del primo cittadino Franco Tavaglione: opinione pubblica divisa a metà  

  
 

Sta facendo discutere il sondaggio lanciato sui social dal sindaco di Peschici Franco Tavaglione, rivolto a tutti i suoi concittadini affinché si esprimano sull'opportunità di dare ai non residenti la possibilità di raggiungere il comune da lui amministrato per fare la manutenzione delle seconda case. Il sondaggio è stato lanciato sabato sera nel corso di una diretta Facebook ed ha spaccato in due l’opinione pubblica.

 

Peschici da una decina di giorni è una delle poche zone bianche della provincia di Foggia, ovvero comune dove non si registrano contagi da Covid 19. «Io personalmente - commenta Tavaglione - ero più propenso a un rinvio di questa possibilità.

 

Ma se la Regione ha deciso in tal senso e se noi siamo tutti d’accordo vuol dire che verrà applicata questa decisione». «Sarà un po' difficile - prosegue nel corso della diretta Facebook - riuscire a monitorare tutte queste persone che potranno venire a Peschici per la manutenzione delle seconde case.

 

Diventa complicato il controllo e occorrerebbero eserciti di persone: bisognerebbe andare casa per casa per vedere quanti effettivamente sono all’interno».
Poi Tavaglione chiede il parere ai propri cittadini. «Voglio chiedere ai peschiciani cosa ne pensano».

 

Il sindaco chiede di ricevere una risposta in pochi giorni. «Fate pervenire il vostro parere al comune, in forma ufficiale o via on line, con segnalazioni agli uomini della protezione civile, con segnalazioni alla polizia locale». Poi Tavaglione si spinge anche oltre: " potete utilizzare anche il numero di telefono del sindaco. Io sono disponibile a prendere un provvedimento di ulteriore restrizione limitatamente a questo aspetto».

 
 
 

Vieste - PUNTO DI RACCOLTA ALIMENTARE DI NONNI VIGILI E RAPPRESENTANTI DI QUARTIERE

Post n°26120 pubblicato il 05 Maggio 2020 da forddisseche

Vieste - PUNTO DI RACCOLTA ALIMENTARE DI NONNI VIGILI E RAPPRESENTANTI DI QUARTIERE  

  
 

Si è conclusa con un grande successo l’iniziativa del “Punto Di Raccolta Alimentare” attivato presso i locali del Cineadriatico e promossa dai Nonni Vigili e dai Rappresentanti di Quartiere.

 

L’attivazione del nuovo punto di raccolta alimentare, grazie all’impegno del consigliere Matteo Petrone, delegato dal Sindaco, che ha assicurato la disponibilità dei locali, ha consentito a numerosi cittadini di poter dare un proprio contributo con l’acquisto di prodotti alimentari, prontamente prelevati dall’Associazione di Protezione Civile Pegaso e resi disponibili  per accrescere  il Parco Alimenti a disposizione del servizio di soccorso alimentare attivato dall’Amministrazione Comunale presso la ex Scuola Materna Manzoni, quale misura di sostegno sociale per l’emergenza Coronavirus.

 

Il punto di raccolta dei Nonni Vigili e Rappresentanti di Quartiere ha intercettato una cospicua  disponibilità da parte di numerosi cittadini nel voler contribuire con un proprio acquisto di generi alimentari, manifestando in forma rigorosamente anonima un segno di  concreta solidarietà in un drammatico momento di disagio sociale collegata all’emergenza da Coronavirus .

 

Particolarmente rincuorante la  quantità di alimenti raccolti, che costituiscono un apporto cospicuo alla disponibilità complessiva di prodotti destinati alla continuazione del servizio di soccorso alimentare, tuttora attivo.

 

Un ringraziamento accorato va in primis a tutti i cittadini che hanno assicurato il loro contributo ed a quanti in ogni forma ne hanno garantito promozione, realizzazione e successo.

 

Vieste, 5 maggio 2020

 

 

 

Comitato NONNI VIGILI e RAPPRESENTANTI DI QUARTIERE

 
 
 

Cagnano Varano/ Festa Patronale, il Comitato da appuntamento al 2021. "Festeggeremo più forte di prima"

Post n°26119 pubblicato il 05 Maggio 2020 da forddisseche

Cagnano Varano/ Festa Patronale, il Comitato da appuntamento al 2021. "Festeggeremo più forte di prima" Per la prima volta salta la celebrazione dei Santi Michele e Cataldo prevista come da tradizione dall'8 al 10 maggio  

  
 

Con una lettera alla cittadinanza, Il Comitato Feste Patronali di Cagnano Varano da appuntamento al 2021 con la celebrazione dei Santi Michele e Cataldo prevista come da tradizione dall'8 al 10 maggio con riti religiosi, come il pellegrinaggio alla Grotta Santuario di San Michele e la Processione per le vie del paese, e civili (fiera e spettacoli).

 

"Carissime concittadine e concittadini - scrive in una lettera il presidente Giuseppe Sanzone a nome del Comitato - in questi primi giorni di maggio un anno fa eravamo intenti a mettere a punto gli ultimi dettagli della nostra festa, il paese veniva addobbato con le scenografiche luminarie e ci preparavamo spiritualmente con la Novena ai Santi Patroni.

 

Quest’anno, purtroppo, ci ritroviamo fermi in una incerta fase di riapertura dopo la prima ondata di coronavirus che ha travolto le nostre vite e che ci ha portato via anche persone care alla comunità, nei peggiori casi.

 

A questa fase di chiusura e di apprensione sanitaria, si aggiunge la preoccupazione per il futuro, per la nostra salute e per la nostra economia. Non sappiamo cosa ci aspetta ma speriamo che il mondo possa riprendersi da questo maledetto virus.

 

In questo momento storico così difficile, è ovviamente impossibile celebrare in grande stile come gli altri anni i nostri Santi Patroni, sia perché le misure di contenimento non ce lo consentono, sia perché pur potendo, non ci sarebbe la serenità e la spensieratezza che la nostra festa riflette nelle nostre vite.
Per noi cagnanesi festeggiare San Michele e San Cataldo è un appuntamento con la nostra tradizione, una sorta di saluto alla bella stagione, una immancabile tappa che unisce liturgia, spettacolo e, perché no, promozione del territorio: Cagnano diventa un’attrazione anche per gli abitanti dei paesi vicini e non solo, con giovamento per la nostra economia.

 

Quest’anno dall’8 al 10 maggio Cagnano non sarà caotica e frizzante come gli altri anni, ma questo non significa che smetteremo di pregare i Santi Michele e Cataldo, che a maggior ragione in un periodo buio come questo, continueranno a indicarci la strada verso l’Altissimo, intercederanno per noi e ci proteggeranno dal male. Sarà una celebrazione intima, incentrata sulla preghiera, e magari può essere l’occasione per riscoprire il lato più autentico e spirituale della nostra festa.

 

Torneremo a festeggiare l’anno prossimo, per i nostri Santi Patroni e per la nostra comunità, nella speranza di poter festeggiare con più forza e ritrovata tradizione i nostri Santi Patroni, tornando a cantare ‘Evviva San Michele’ e ‘Santo Nostro Protettore’, tornando a illuminare il paese di luci colorate e di suoni festanti, pregando tutti insieme per i punti di riferimento della nostra comunità, i nostri amatissimi Santi Michele e Cataldo."

 
 
 
 
 
 
 

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