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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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San Giorgio protettore di Vieste.

 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 14/08/2020

Ferragosto, autovelox e telelaser sulle strade del Gargano. Massima prudenza!

Post n°26857 pubblicato il 14 Agosto 2020 da forddisseche

Ferragosto, autovelox e telelaser sulle strade del Gargano. Massima prudenza!  

  
 

Servizi ordinari di vigilanza stradale finalizzati alla prevenzione dei reati stradali con particolare attenzione ai limiti di velocità imposti con sistemi di rilevazione del tipo "telelaser" ed "autovelox", ed ancora prevenzione sui sorpassi in galleria. Sono questi i servizi principali che la Polizia Stradale di Vieste, con a capo il neo comandante Matteo Taronna, effettuerà in questi giorni di traffico da bollino nero sulle strade del Gargano. Inoltre  già da stasera scatta il servizio per la prevenzione della guida in stato di ebbrezza con etilometro. Le strade dove si prevede il maggiore flusso di veicoli tra oggi e domenica, quando è previsto il primo controesodo dalle vacanze, sono la statale 89 Garganica tra Foggia e Manfredonia e da Manfredonia a Mattinata; la sp 53 Mattinata-Vieste, la SSV del Gargano tra Poggio Imperiale e Peschici, la sp 141 delle Saline tra Barletta e Manfredonia. Su tutte queste arterie la Polizia Stradale raccomanda massima prudenza.

 
 
 

Vieste/ Ritrovati gli amici ciclisti che si erano persi nella Foresta Umbra, disidratati per la lunga permanenza nel bosco

Post n°26856 pubblicato il 14 Agosto 2020 da forddisseche

Vieste/ Ritrovati gli amici ciclisti che si erano persi nella Foresta Umbra, disidratati per la lunga permanenza nel bosco, ma in buone condizioni  

  
 

Si erano smarriti ieri mattina nella Foresta Umbra ma sono stati rintracciati e soccorsi all'imbrunire dai Carabinieri forestali. E' la disavventura capitata a due appassionati emiliani di mountain bike, che si erano inoltrati con le loro biciclette in una zona impervia del comune di Vieste. I due amici dispersi sono stati trovati disidratati per la lunga permanenza nel bosco, ma comunque in buone condizioni.

 
 
 

Eccellenza/ Atletico Vieste, Simone Equestre in biancazzurro

Post n°26855 pubblicato il 14 Agosto 2020 da forddisseche

Eccellenza/ Atletico Vieste, Simone Equestre in biancazzurro  

  
 

Il Gruppo Sportivo dell'Atletico Vieste comunica di aver raggiunto, nelle scorse ore, l'accordo per l'ingaggio del portiere Simone Equestre. 

 

L'estremo difensore vanta un trascorso importante nei settori giovanili di Pavia (2017/2018) e Potenza (2018/2019) sempre a contatto con la prima squadra. 

 

Nella passata annata invece, il giovane classe 2001, nella prima parte di stagione ha vestito la maglia della Fidelis Andria in Serie D, prima del passaggio all'Atletico Vieste nel mercato di dicembre con cui ha collezionato diverse presenze nel campionato di Eccellenza. 

 

Bentornato, Simone! 

 

Antonio D’Aprile

 
 
 

Ischitella/ Tutto pronto per i festeggiamenti a Santa Maria Assunta e San Rocco

Post n°26854 pubblicato il 14 Agosto 2020 da forddisseche

Ischitella/ Tutto pronto per i festeggiamenti a Santa Maria Assunta e San Rocco  

  
 

Ischitella si prepara a festeggiare Santa Maria Assunta e San Rocco, un momento molto sentito per la comunità anche per quest’anno, nonostante l’emergenza pandemica ha annullato le consuete iniziative. Saranno consentite soltanto le funzioni religiose interne, senza la processione per le vie del paese.

 

Quattro le messe per la giornata del 15 agosto, Solennità di Santa Maria Assunta in Cielo, celebrate in Chiesa Madre dal parroco Don Berardino Iacovone nei seguenti orari: 9:00, 11:00, 19:00 e 20:30.

 

Giornata molto attesa quella di domenica 16 agosto dedicata ai festeggiamenti di San Rocco, con la Solenne Messa alle ore 11:00, sempre in Chiesa Madre, presieduta da Mons. Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo. La celebrazione eucaristica sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook di IschitellaGargano. Le successive funzioni religiose proseguiranno alle ore 19:00 e alle ore 20:30.

 

Una festa più sobria e autentica che sarà comunque vivacizzata dalle bande musicali cittadine. Il Corpo Musicale Cittadino Pietro Giannone si esibirà nel concerto di Ferragosto del 15 agosto, alle ore 21:00, nel piazzale antistante il Convento di San Francesco. Nella giornata del 16 agosto, invece, toccherà alla Banda Azzurra che esibirà il suo repertorio lungo le strade di Ischitella.

 

Valerio Agricola

 

statoquotidiano.it

 
 
 

San Menaio (1950 – 1960): gli imperdibili anni (ultima puntata) di Giuseppe Maratea

Post n°26853 pubblicato il 14 Agosto 2020 da forddisseche

San Menaio (1950 – 1960): gli imperdibili anni (ultima puntata)

di Giuseppe Maratea

 

 

Per Giuseppe D’Addetta, avvocato, direttore del mensile Il Gargano, organo di rinascita del Promontorio (il periodico, non dismettendo il bon ton del “salotto buono”, aveva spesso intrapreso meritorie battaglie civili contro le Istituzioni sonnolente e inadempienti), la difesa delle autentiche tradizioni garganiche e sanmenaiole fu una vera religione.

Nel 1953 – un fulmine a ciel sereno – Tommaso Fiore ne “Il cafone all’inferno” tracciò un quadro impietoso e fortemente ideologizzato di una borghesia garganica manierata e un po’ fasulla, attestata su posizioni di retriva conservazione.

Lasciato il Gargano (nel suo “viaggio” era accompagnato dal giovane Giuseppe Cassieri) il famoso meridionalista altamurano espresse un giudizio devastante sull’intellighenzia locale: “Ne ho fin sopra i capelli: è una fucina di pettegolezzi, una fiera delle vanità, una messinscena, una mascherata permanente, un’espressione archeologica”.

Si trattò, probabilmente, di esagerazioni, che fecero, però, comprendere che i “tempi nuovi” erano alle porte.

Nonostante l’intemerata di Fiore, Francesco Delli Muti (“don Cecchino”) fu capace di accreditarsi come uomo colto e prolifico scrittore (“Le Isole Tremiti”, “L’Archeologia garganica”…): fama di gran signore e (più presunta che vera) di sublime jettatore, a seguito di rapporti ravvicinati, spesso amichevoli, intessuti con decine di persone che contavano, aveva avuto dal Regime benefici forse sproporzionati rispetto ai suoi meriti. Con l’avvento della Repubblica, seguì la moda e si lasciò andare a imbarazzanti dichiarazioni di fede democristiana, che sarebbero servite a poco, se non avesse avuto la fortuna di intercettare la benevolenza dell’onorevole Gustavo De Meo che lo prese sotto la sua protezione: geometra, “possidente”, organizzatore di eventi culturali tesi sempre alla promozione turistica del territorio, finanziere, imprenditore, uomo di molteplici relazioni pubbliche e private, “don Cecchino” conosceva profondamente San Menaio, le sue vestigia, la sua anima antica. La stampa lo cercava, scriveva di lui, faceva pubblicità alle sue strutture turistiche (Bellariva, Villa Maria, il Camping della “pro San Menaio”…) e ai suoi libri (quello sulle Isole Tremiti è tuttora un classico della letteratura odeporica sulle Diomedee, e “l’Archeologia garganica” resta una silloge preziosa sulle campagne di scavo sul Gargano di Rellini, Battaglia, Ferri, Corrain…) “don Cecchino” aveva uno strano carisma, molti lo temevano, e gli operai della “pro San Menaio”, che lavoravano per lui, non lo amavano anche perché li pagava poco. Gli appoggi politici, però, gli consentivano di rimanere a galla e di eliminare dalla sua strada i concorrenti più agguerriti. Eppoi, lui si occupava di San Menaio, cui non aveva mai pensato nessuno e intuiva quali possibilità di sviluppo e di prosperità nascondesse, mentre i suoi avversari si abbandonavano alla solita sconvolgente geremiade di insinuazioni.



Oggi, a “Villa Nunzia”, la classicheggiante villa di famiglia, il rifugio più appartato e remoto di San Menaio, insieme con “Capotondo” di Della Bella, “Capone” di Panunzio e “Villa D’Altilia” alle Murge Nere, brandelli di intonaco colorato attestano la furia degli elementi e l’incuria dell’uomo: corre il tempo…

Nel 1960 il direttore provinciale dell’EPT (Ente Provinciale per il Turismo) Raffaele Rosiello, che a San Menaio era di casa, cominciò a snocciolare dati sconfortanti; le felici stagioni, ormai, erano un ricordo e a mano a mano il bel mondo, che aveva scelto San Menaio come “capitale” della mondanità, emigrava verso altri lidi. Per superare il momento difficile anche Bellariva dovette adattarsi, accettando ospiti che usufruivano di “pacchetti” turistici particolarmente vantaggiosi.

Già dai primi anni ’50, la quiete, i ritmi, l’eleganza dell’esclusiva località vennero scossi da sciami di dopolavoristi, di impiegati, da comitive da cui rimbombavano con fragore le cadenze dialettali Sannicandro, Cagnano: si era scoperto da poco il piacere del viaggio, e la gita domenicale al mare rappresentava una conquista sociale. Le tariffe straccate dei treni speciali, con convogli di terza classe, consentivano a masse sempre più consistenti, di scorrazzare su e giù.

Ulteriore contributo a quel tipo di turismo venne dalle colonie estive per l’infanzia a Postiglione ai Ferrovieri, che diedero vita alle cure “elio-talassologiche” consistenti in bagni di mare e di sole. Difficile contare la marea di figli di dopolavoristi che le popolavano: c’era posto per tutti in un clima simpatico di miseria e nobiltà.



A Postiglione, la sera, si notava puntualmente appoggiato alla sua Lambretta, e con l’occhio rivolto a consultare l’ora dal suo elegante orologio da polso di marca “Omega”, Peppino Lanzetta. Peppino era in trepida attesa della direttrice, la bella milanese Maurizia, dai capelli ramati, alla quale mostrava i luoghi più belli e, naturalmente, più appartati della costa: fu un flirt durato, però, una sola estate.

Ai Ferrovieri, invece, nelle prime ore pomeridiane, senza soste e senza regole, il gracchiante altoparlante usato da un’annunciatrice verace anticipatrice della scuola demitiana, che confonde l’occlusiva dentale sorda con quella sorda, sconvolgeva il riposo di Franco De Vito, che non si lasciò scappare l’occasione per un delizioso “corsivo”, che apparve su “Il Gargano”, dal titolo “Prondo, prondo (sic), e addio quiete”.

Il boom di questo turismo popolare trovò tutti impreparati: l’arrivo dei treni la domenica, venne descritto come un’invasione barbarica. Solo il capostazione, don Filippo, indaffaratissimo per l’arrivo dei treni supplementari, e i coniugi Di Monte, gestori del bar, davano l’idea festosa della vacanza, fatta di sole, di riverberi sgargianti, di vocii, di saluti rumorosi e della singolare mescolanza del profumo della pineta e dei fumi della locomotiva.

Scoppiarono le prime polemiche: come ci si doveva comportare davanti ai crescenti assalti di questo turismo? Respingere l’assedio delle truppe “mordi e fuggi” o organizzarsi per accogliere i “parvenus” della vacanza?

Il dibattito fu orchestrato dai soliti Ciampi, Follieri, Tibollo, Ventrella, D’Addetta, esponenti di punta del gruppo di intellettuali che avevano scelto San Menaio come punto di incontro e di riposo e che, già da un po’ di tempo, con le loro famiglie, avevano cominciato a dire che il loro “luogo del cuore” non era più quello di un tempo, che la bella gente si vedeva sempre meno, che la confusione era insopportabile.

Le loro cronache rappresentavano lo stato d’animo di questo “gruppo di potere” che, però, stentò a rendersi conto che la soluzione consisteva nell’aggiornare i programmi, non demonizzando il turismo di massa, ma organizzandolo, dirigendolo e, per così dire “ingentilendolo”. Alla fine, Ciampi, Follieri, Tibollo, Ventrella (l’intellighenzia d’elezione) che, con le famiglie storiche di San Menaio avevano creato scampoli di una “dolce vita” casalinga e, proprio per questo, più genuina e meno siliconata, si accinsero ad abbandonarla (si discostò da questa decisione D’Addetta, in vivace polemica con gli antichi sodali): per un verso o per l’altro non vi si riconoscevano più. Il loro passato, le loro relazioni, il loro “potere” non garantivano più corsie preferenziali. Erano presi da una vaga rassegnazione e si riducevano, ignorando il nuovo contesto politico e sociale, a occuparsi di futili vanità (stucchevoli riti amichevoli, litigate, invidie professionali, gelosie sui premi letterari e sulle carriere): il gruppo era ormai frantumato.

E così tutto diventava anonimo ed era ingrigito, anche se tutti ammettevano che San Menaio era rimasta indenne (e non era poco) dalla violenza e dalla brutalità comuni a molti luoghi costieri.

Con lo spirare degli anni ’50, nessuno sembrava più divertirsi, non si organizzavano più feste, non si animavano serate danzanti: si assisteva agli ultimi sprazzi, si spegnevano le luci della ribalta, tutto era deserto, San Menaio si spopolava.

E dove era il “baraccone Mastrovalerio” due barche dormivano sulla fiducia delle ancore e, stanche di insidiare i pesci, le reti si asciugavano al sole, mentre, intorno, si avvertivano l’odore del pesce e il fiato solito delle località di mare.

Siamo, ahimè in pochi, a poter ricostruire anche nel racconto, i guizzi finali della “belle époque” di San Menaio che costituiscono un lontano ricordo ben fissato nella memoria o forse il “rêve”.

Se continuassimo a insistere nel confronto, l’odierna realtà molto diversa finirebbe per sbiadire o cancellare quelle immagini di ricordanza aurata.

Alma Bernt, Jeronimo Lopez (del gruppo dei progettisti della Moschea di Roma) e Marcello Pirro cercarono (era il 1969) di rinverdirne i fasti, ma non furono capiti.

Quando penso a Marcello Pirro, è un fluire di ricordi: la giovinezza impetuosa, le passeggiate interminabili, le illusioni, i deliri… Marcello, di Apricena, pittore, scultore, poeta, a Venezia aveva fondato una prestigiosa rivista, “La città” dove erano apparse “le grande firme” della sinistra colta e innovativa (Massimo Cacciari, Emilio Vedova, Renzo Vespignani, Titina e “Citto” Maselli, Virgilio Guidi, Hans Richter, Biagio Marin…).

Nella casa di Calenella, a Cappelletta, con i suoi alti e bassi di umori, le sue collere, le sue tenerezze, le sue pantagrueliche libagioni, il luminoso senso del colore e la manifesta incapacità di mercificare l’arte, Marcello era rimasto puro, irriducibile, romantico, “bohémienne”, emblema di un’età scapigliata che, d’un tratto, si concluse.

Avemmo la sensazione che anche una parte di noi, quella più giovane e candida, se ne andasse con lui. Si prospettava, infatti, l’età della “ragionevolezza”. Ma, nel profondo del cuore, sapevamo, che sarebbe stata più quieta solo perché più compromissoria.




 
 
 
 
 

Manfredonia/ “Ferragosto Sicuro con la Guardia Costiera” Stampa Email Manfredonia/ “Ferragosto Sicuro con la Guardia Cos

Post n°26851 pubblicato il 14 Agosto 2020 da forddisseche

Manfredonia/ “Ferragosto Sicuro con la Guardia Costiera”  

  
 

In previsione del week end di Ferragosto, e in vista del consueto picco di presenze di bagnanti e diportisti lungo le coste, la Guardia Costiera ha predisposto, secondo le direttive emanate in tal senso dalla Direzione Marittima di Bari nell’ambito dell’operazione nazionale denominata “Mare Sicuro”, un assetto operativo rinforzato per garantire la massima capacità di intervento a mare, nei porti e lungo tutto il litorale del Gargano.

 

Il programma di vigilanza e pattugliamento terrestre e marino, prevederà una diffusa presenza di uomini e mezzi sugli oltre 150 km chilometri di costa (da Zapponeta a Marina di Chieuti) con l’obiettivo quello della tutela della sicurezza in mare, della corretta fruibilità degli arenili e dell’ambiente marino.

 

Per tutto il week end saranno impiegati 47 militari imbarcati sulle unità navali, 43 militari su pattuglie automontate e 15 militari nelle Sale operative. In mare pattuglieranno oltre 7 mezzi navali, tra unità navali specializzate nella ricerca e soccorso (SAR) e mezzi nautici minori al fine di garantire la massima sicurezza dei bagnanti e tutte le attività connesse.

 

Un impegno tangibile da parte della Guardia costiera che rappresenta l’apice dell’operazione “Mare Sicuro” che, esprime la vocazione del Corpo a garantire la sicurezza della navigazione e la salvaguardia di bagnanti, diportisti e subacquei. Verrà posta la massima attenzione alla verifica e all’osservanza dei limiti di navigazione dei natanti in prossimità della costa e alla salvaguardia della fascia riservata alla balneazione.

 

Il Capo del Compartimento marittimo di Manfredonia, Capitano di Fregata (CP) Giuseppe TURIANO, rimarcando il particolare impegno che verrà profuso dai propri militari nell’intero week end di ferragosto, culmine della stagione balneare e momento di svago per molti, farà visita agli uffici marittimi dipendenti di Vieste, Peschici, Rodi e Lesina, che oltre alla Capitaneria di Manfredonia intendono garantire, grazie alla capillare distribuzione sul territorio, vicinanza a turisti e operatori, nonché rapida risposta ad ogni esigenza in mare.

 

A seguito della riunione di coordinamento provinciale delle Forze di Polizia convocata dal sig. Prefetto di Foggia dott. Raffele GRASSI, si è tenuta, presso il comando di Manfredonia, una riunione tecnico/operativa con le Forze di Polizia che sono dotate di unità navali (Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza e Compagnia

 

Carabinieri) finalizzata a coordinare e razionalizzare i controlli in mare e lungo le coste sempre nel rispetto delle specifiche competenze istituzionali. Saranno adottati dispositivi integrati di vigilanza marittima così come disposto dall’ Ufficio di Governo Territoriale e secondo le direttive ministeriali.

 

In considerazione, della crescente affluenza nei siti balneari, la Guardia costiera fa appello alla prudenza ed al buon senso di tutti coloro i quali decideranno di trascorrere questi giorni di mare lungo i litorali di giurisdizione.

 

Si ricorda, infine, a tutti gli utenti del mare di consultare sempre le ordinanze di sicurezza emanate dalle locali Capitanerie di Porto e che la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Manfredonia che opera 24h su 24h, 7 giorni su 7, e può essere contattata telefonicamente attraverso il "NUMERO BLU" 1530 per le sole emergenze in mare oppure al numero 0884/583871-2(CP Manfredonia) e 0884/708791 (CP Vieste) per eventuali segnalazioni.

 
 
 

Mediterraneo da Remare, approda a Vieste la campagna promossa dall'ex ministro Pecoraro Scanio

Post n°26850 pubblicato il 14 Agosto 2020 da forddisseche

Mediterraneo da Remare, approda a Vieste la campagna promossa dall'ex ministro Pecoraro Scanio  

  

Mediterraneo da remare, la campagna nazionale itinerante promossa dalla Fondazione UniVerde, in collaborazione con Marevivo e con l’adesione del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, è sbarcata oggi a Vieste nella suggestiva Baia di Campi. 

 

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare i turisti e i gestori degli stabilimenti balneari al rispetto del mare, incentivando l’uso di imbarcazioni a remi, canoe e pedalò rispetto a quelle a motore e contrastando l’inquinamento derivato dalla dispersione di plastiche negli specchi blu, con il focus #PlasticFree.

 

In occasione della tappa garganica, il presidente della Fondazione Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio, ha incontrato il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti e l'assessore al Turismo, Rossella Falcone. "Il Gargano e Vieste ha affermato Pecoraro Scanio  - non potevano mancare a questo nostro appuntamento itinerante che rappresenta un ulteriore momento di promozione della nostra campagna sulla salvaguardia del mare. Un segnale forte dell'azione che si deve svolgere per tutelare il Mediterraneo e per rilanciare l'offerta turistica". Il sindaco Nobiletti ringrazia e ribadiscce che la missione principale della sua amministrazione è quella di rendere Vieste sempre più green e sostenibile".

 
 
 

Vieste/ Campo sportivo, presto eliminate anche le barrire architettoniche

Post n°26849 pubblicato il 14 Agosto 2020 da forddisseche

Vieste/ Campo sportivo, presto eliminate anche le barrire architettoniche  

  

Sono 42 i Co­muni della provincia di Fog­gia che beneficeranno del po­tenziamento degli impianti sportivi con fondi della Re­gione Puglia. Tra questi, an­che Vieste con un finanzia­mento di l00mila euro che consentirà di mettere in ul­teriore sicurezza lo stadio “Riccardo Spina”.

 

Grazie a questo importante intervento della Regione Pu­glia, saranno abbattute le bar­riere architettoniche fuori e dentro l’impianto, verranno realizzate diverse porte di emergenza e vie di fuga, verrà costruita una adeguata sala stampa ed infine un’arram­picata sportiva.

 

A Bari presso la sede della Regione Puglia per il Comune di Vieste era presente l’assessore allo sport, Dario Carlino, che alla presenza del presidente della Regione Puglia, Michele Emi­liano, e dell’assessore regio­nale allo sport, Raffaele Pie­montese, ha stipulato l’accor­do preliminare alla sottoscri­zione.

 

Le risorse che la Regione mette a disposizione dei Co­muni pugliesi ammontano a circa milioni di euro per la realizzazione di interventi di potenziamento del patrimo­nio impiantistico nelle sei province pugliesi.

 

Per le strutture sportive, la Regione ha investito negli ul­timi cinque anni 40 milioni complessivamente, una som­ma senza precedenti per la Puglia e un primato tra le regioni italiane.

 

«Per Vieste - ha affermato l’assessore Dario Carlino - si tratta di un altro risultato importante. Ringrazio la Re­gione che con il finanziamen­to ci permette di potenziare i nostri impianti sportivi, ad iniziare dal campo sportivo.

 

Amplieremo e miglioreremo l’offerta di attività e servizi con la riqualificazione dell’in­tero impianto, e soprattutto lo adegueremo alle norme di si­curezza e igienico-sanitarie. Ma la cosa più importante è che ci sarà l’abbattimento del­le barriere architettoniche in modo da permettere l’accesso anche ai soggetti con disa­bilità».

 

A breve si passerà alla fase esecutiva del progetto spe­rando che possa terminare prima dell’inizio della pros­sima stagione anche se non si sa se gli spettatori potranno fruire o meno del campo per via dell’emergenza Covid.

 
 
 

Ferragosto, sul Gargano settimana da tutto esaurito: Peschici e Vieste le regine. In ascesa Manfredonia

Post n°26848 pubblicato il 14 Agosto 2020 da forddisseche

Ferragosto, sul Gargano settimana da tutto esaurito: Peschici e Vieste le regine. In ascesa Manfredonia  

  
 

Non c'è un posto nemmeno a peso d'oro. Il Gargano anche quest'anno a Ferragosto si conferma la meta più gettonata della Puglia, più del Salento, anche se sui giornali si legge il contario. Tutti italiani, mancano gli stranieri, ma era prevedibile, vista l'emergenza sanitaria. Una cosa è certa gli italiani non rinunciano alla vacanza al mare, e da oggi fino almeno al 23 agosto invaderanno le nostre spiagge per un breve periodo di relax. Vieste e Peschici le regine dell'estate garganica, ma tutto esaurito anche a Manfredonia e Rodi Garganico, così come alle Isole Tremiti. Niente last minute o booking. Chi non ha prenotato per tempo dovrà rimandare la sua vacanza sul Gargano a dopo il 23 agosto, o dirigersi altrove. Quindici giorni al top per gli hotel, i b&b, le case vacanze e gli agriturismo. E sono tornati a gremirsi anche i vecchi ma sempre affascinanti campeggi. Da parte dei sindaci del Promontorio arrivano gli auguri di buon ferragosto a tutti, un ferragosto soleggiato e caldo con mare calmo e soprattutto pulito. Buone vacanze!

 
 
 

Università / Medicina, boom Puglia raddoppiano le “Borse”. I posti per le specializzazioni a Bari e Foggia passano da 382 a 650

Post n°26847 pubblicato il 14 Agosto 2020 da forddisseche

Università / Medicina, boom Puglia raddoppiano le “Borse”. I posti per le specializzazioni a Bari e Foggia passano da 382 a 650  

  
 

Le borse di specializzazione medica a livello nazionale sono schizzate da 8mila a 14.200, il 67% in più rispetto allo scorso anno. E la Puglia è cresciuta ancora di più, del 76%: il prossimo anno (il ciclo si aprirà il 30 dicembre) saranno 650 i posti nelle Scuole di medicina di Bari e Foggia, contro i 382 disponibili nell’ul­timo ciclo. Il numero più alto di posti mai raggiunto nella storia.

 

Tantissimi, forse addirittura troppi, anche grazie al recu­pero di cinque spe­cialità che avevano perso l’accreditamento. I rettori di Bari e Foggia, Stefano Bronzini e Pierpao­lo Limone, sono giustamente soddi­sfatti. Un risultato senza precedenti”

 
 
 
 
 

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