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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 09/11/2024

REGIONE/ CENTRALE OPERATIVA E SERVIZIO 118 PASSANO ALL’ASL DI FOGGIA 9 Novembre 2024

Post n°32883 pubblicato il 09 Novembre 2024 da forddisseche

REGIONE/ CENTRALE OPERATIVA E SERVIZIO 118 PASSANO  ALL’ASL DI FOGGIA

Dal 1° novembre 2024 la Centrale Operativa 118 che gestisce le chiamate di soccorso in arrivo da tutto il territorio della provincia di Foggia è ufficialmente una struttura dell’Azienda Sanitaria Locale di Foggia. 

Stamattina, nella Centrale di via Perosi, nel capoluogo dauno, sono stati illustrati i passaggi del trasferimento e consegnate le nuove ambulanze acquistate con risorse regionali, alla presenza del vicepresidente della Regione Puglia e assessore alla Sanità, Benessere animale e Sport per tutti Raffaele Piemontese, del Direttore Generale della ASL di Foggia Antonio Nigri, del Direttore Sanitario del Policlinico Riuniti di Foggia Leonardo Miscio, dell’Amministratore Unico di Sanitaservice Angelo Tomaro, del Direttore della Centrale Operativa 118 Stefano Colelli e di tutti gli operatori del Servizio.

“Il passaggio del 118 all’ASL di Foggia risponde all’esigenza funzionale di migliorare la gestione di un coordinamento che deve servire un territorio provinciale grande, esteso e complesso”, ha sottolineato l’assessore Piemontese, aggiungendo l’importanza della dotazione di 26 nuove ambulanze di ultima generazione “come ulteriore novità positiva rispetto all’obiettivo di aumentare il livello di efficacia del sistema sanitario regionale, mettendo al centro del sistema i cittadini a cui i nostri servizi si rivolgono e nei confronti dei quali abbiamo delle responsabilità”. 

Istituita nel 1999 all’interno del Policlinico “Riuniti” di Foggia, la Centrale è transitata alle dipendenze dell’ASL di Capitanata in ottemperanza alla Delibera di Giunta Regionale n. 1385 del 3 ottobre 2024. Il trasferimento, atteso da oltre 20 anni e che precede quello che riguarderà anche Policlinico e ASL di Bari, è elemento cardine della riorganizzazione della rete dell’Emergenza Urgenza.

“Ringraziamo la Regione Puglia – ha commentato il DG dell’ASL Foggia Nigri – per aver accolto la nostra proposta organizzativa e il neo assessore alla Salute, Raffaele Piemontese, che ha seguito le attività in prima persona: il trasferimento della Centrale e dei suoi operatori consentirà di ottimizzare l’assetto organizzativo del sistema, migliorando il coordinamento delle attività anche grazie a una più razionale gestione delle risorse umane a disposizione, così potremo offrire una più efficace e incisiva risposta alle emergenze”.

“Negli anni – ha aggiunto Nigri – d’intesa con la direzione generale del Policlinico, abbiamo perorato la causa di questo trasferimento e, appena insediatosi il neo-assessore alla Sanità, l’operazione di trasferimento ha avuto una forte accelerazione: per questo, la Direzione strategica ha lavorato alacremente, insieme alla tecnostruttura dell’ASL, per rispettare i tempi previsti dalla Regione Puglia”.

Sono stati molti, infatti, gli adempimenti amministrativi collegati alla riorganizzazione, che vanno dall’aggiornamento dell’atto aziendale della ASL, in modo da includere la nuova struttura nel Piano Triennale di Fabbisogno del Personale, al trasferimento del personale, a cui è stata data facoltà di decidere se transitare in ASL o restare al Policlinico, oltre che dei beni e delle attrezzature. 

L’immobile che attualmente ospita la Centrale Operativa è stato ceduto in comodato d’uso gratuito all’ASL di Foggia.

A transitare in ASL Foggia è stato quasi tutto il personale: 6 medici, 23 infermieri, 1 coordinatore infermieristico, 1 assistente amministrativo. Per coprire i posti vacanti previsti in pianta organica saranno avviate le relative procedure concorsuali.

“La rete di emergenza urgenza – ha dichiarato il Direttore della Centrale Operativa Colelli – assume una valenza strategica in quanto ponte tra territorio e ospedale. La riorganizzazione ci consentirà di ottimizzare l’efficacia e la tempestività delle risposte alle emergenze, in linea con la normativa regionale, e di garantire al territorio un’assistenza sanitaria di emergenza qualitativa e capillare”. 

Ulteriore tassello della riorganizzazione sarà l’internalizzazione degli infermieri di Sanitaservice che attualmente sono impiegati nel 118. 

“Mettiamo su strada da oggi le prime 10 delle nuove 26 ambulanze acquistate con risorse regionali – ha detto dal canto suo l’amministratore di Sanitaservice Tomaro – arrivando, così, a gestire un parco automezzi dell’ASL Foggia di 66 ambulanze complessive: i nuovi automezzi, dotati di strumentazione altamente tecnologica, sono destinati a implementare l’assistenza nelle  postazioni di Emergenza Territoriale 118 e nelle postazioni medicalizzate fisse di Vieste e di Monte Sant’Angelo”.

“Meno burocratizzazione e velocizzazione delle procedure ci aiutano a far compiere un passo avanti nella qualità dell’assistenza sanitaria”, ha concluso l’assessore regionale alla Sanità Piemontese, dando appuntamento “al prossimo autunno per misurare quanto le novità che abbiamo presentato oggi abbiano fatto conseguire miglioramenti nei servizi rispetto alla scorsa stagione estiva, periodo dell’anno di massima pressione sulla rete dell’emergenza-urgenza”.

La rete Emergenza Urgenza in provincia di Foggia

La rete Emergenza Urgenza della provincia di Foggia, dall’istituzione della Centrale Operativa 118 del 1999, nel corso degli anni è stata implementata diventando un sistema altamente complesso, operativo 365 giorni l’anno. 

Oggi si compone di: 

– Centrale Operativa 118: effettua la valutazione del grado di complessità dell’intervento, definisce il grado di criticità dell’evento e attiva l’intervento più idoneo.

– 49 Postazioni Territoriali:

• n. 20 PET 118 “MIKE” medicalizzate (medico, infermiere, soccorritore e autista a bordo);

• n. 3 Automediche (Autista e medico a bordo);

• n. 23 PET 118 “INDIA” non medicalizzate (infermiere, soccorritore e autista a bordo); ultime in ordine cronologico di attivazione sono quelle di Borgo Incoronata, Troia e (in via sperimentale) Stornara;

• n. 2 PET 118 “VICTOR” con solo soccorritore e autista a bordo;

– Elisoccorso h 24 (equipe composta da medico anestesista e infermiere abilitato ad elisoccorso) di stanza a Foggia e ad uso esclusivo del territorio della ASL Foggia;

– n. 5 Postazioni Fisse Medicalizzate 118 (P.F.M.) operative H24 e composte da un Medico, due infermieri in turno di giorno ed un infermiere di notte, un autista con ambulanza di soccorso avanzato;

– n. 1 Ambulanza Bariatrica con sede a Foggia per soccorso a pazienti obesi su tutta la Provincia (equipe attivata su chiamata dalla Centrale Operativa 118 in caso di necessità);

– Presidio di Primo Soccorso Sanitario presso Aeroporto “Gino Lisa” di Foggia composto da: medico, infermiere, ambulanza di soccorso avanzato (attivo da settembre 2022 secondo linee guida ENAC).

– Rete Ospedaliera dell’emergenza:

• DEA (Dipartimento Emergenza e Accettazione) di I Livello (spoke) del Presidio Ospedaliero di Cerignola (ASL Foggia);

• DEA (Dipartimento Emergenza e Accettazione) di I Livello (spoke) del  Presidio Ospedaliero di San Severo (ASL Foggia);

• Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Manfredonia (ASL Foggia).

Completano e integrano la rete provinciale:

– DEA (Dipartimento Emergenza e Accettazione) di II Livello (hub) del Policlinico Riuniti di Foggia (Sede Foggia); 

– Pronto Soccorso del DEA del Policlinico di Foggia con sede nel plesso di Lucera; 

– DEA (Dipartimento Emergenza e Accettazione) di I Livello (spoke) dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo.

 

 
 
 

VICO/ RIAPRE IL PARCO GIOCHI INCLUSIVO “NICHOLAS GREEN” 9 Novembre 2024 Attraverso la partecipazione all’avviso pubblico regio

Post n°32882 pubblicato il 09 Novembre 2024 da forddisseche

VICO/ RIAPRE IL PARCO GIOCHI INCLUSIVO “NICHOLAS GREEN”

Attraverso la partecipazione all’avviso pubblico regionale per l’assegnazione delle risorse afferenti il fondo per l’inclusione delle persone con disabilità, il nostro parco giochi appare ora in una nuova e più moderna veste per accogliere tutti i bambini senza barriere né esclusioni.

Gli interventi hanno riguardato, oltre alla ristrutturazione degli spazi ludici, la posa di diversi giochi in affiancamento a quelli esistenti, con altri con caratteristiche di inclusività e senza barriere architettoniche.

I particolari materiali utilizzati per la pavimentazione, in gettata unica, hanno permesso di ottenere una superficie omogenea e a quota terra che ne facilita l’utilizzo dei giochi da parte dei bambini con diverse abilità o costretti a muoversi in carrozzina. 

A disposizione di tutti i bambini abbiamo ora uno spazio moderno progettato a garanzia del diritto di ogni fanciullo di poter giocare, crescere ed apprendere nel rispetto dei suoi desideri ed esigenze.

Un luogo pensato affinché non ci siano barriere, con giochi veramente per tutti, per favorire la conoscenza e il confronto tra i più piccini.

“Siamo felici – dice il primo cittadino Raffaele Sciscio – di mettere a disposizione della comunità questo importante e significativo spazio per i bambini” . “Ogni area di divertimento e incontro per i più piccoli, è uno spazio di comunità e socialità per tutti, nessuno escluso”.

 

 
 
 

SANITÀ/ ANCORA CONTI IN ROSSO PER LA PUGLIA: PREVISTO UN DISAVANZO DI 160 MILIONI DI EURO 9 Novembre 2024

Post n°32881 pubblicato il 09 Novembre 2024 da forddisseche

SANITÀ/ ANCORA CONTI IN ROSSO PER LA PUGLIA: PREVISTO UN DISAVANZO DI 160 MILIONI DI EURO

In realtà, il dato ufficiale del disavanzo delle Asl verrà accertato nei primi mesi del 2025, a chiusura dei conti. Ma la tendenza è nota ed è costantemente monitorata negli uffici della Regione. Ora che la fine dell’anno si avvicina, la dimensione appare sempre più nitida. Se ne sta parlando in questi giorni negli uffici del neo assessore al bilancio Fabiano Amati, alle prese con l’assestamento di Bilancio di previsione 2024. Il relativo disegno di legge sarà esaminato in giunta lunedì.

Tra le previsioni più importanti dell’assestamento, si nota uno stanziamento di 60 milioni a favore della sanità (un trasferimento dal bilancio autonomo al Fondo sanitario regionale). Una parte, 45 milioni, andrà a coprire gli investimenti decisi dalle Asl per macchine, arredi e ristrutturazioni. Altri 15 vengono appostati proprio in previsione esplicita del deficit delle Asl.

Sempre nell’assestamento vengono previsti una decina di milioni a copertura dei costi sostenuti dai pronto soccorso dei privati convenzionati (San Giovanni Rotondo, Panico di Tricase, Miulli, Mater Dei). Si tratta di costi non prevedibili e dunque non sottoposti al tetto che vale per tutti i privati accreditati: occorre dunque integrare a fine anno.

Prevista poi la copertura della spesa già sostenuta – per circa 1,3 milioni – relativa alla somministrazione della terapia genica ad un neonato palestinese ammalato di Sma (come per altri 7 bambini pugliesi, ha goduto del trattamento che consente di frenare o fermare la malattia). Poi vi è contributo straordinario per consentire il collaudo (mai avvenuto) della diga del Locone. L’approvazione da parte del Consiglio deve avvenire entro la fine del mese di novembre. Poi comincerà la sessione di Bilancio di previsione 2025. E in quella sede saranno previsti, sicuramente, altri stanziamenti a favore della sanità, a copertura del deficit.

Nel 2023 i conti portarono a un disavanzo delle Asl pari a 126 milioni. Furono coperti per 37 milioni con l’assestamento dell’anno passato (a fine novembre) e poi con 50 milioni inseriti nel Bilancio di previsione. Restarono scoperti 39 milioni, quelli ufficiali. Furono coperti con la possibilità di prelevare risorse dai cosiddetti «avanzi vincolati di parte corrente» del bilancio autonomo, dopo l’autorizzazione concessa in tale direzione dal governo centrale.

È probabile che anche quest’anno si possa andare in questa direzione. In sintesi: il disavanzo sanitario sarà coperto con i fondi dell’assestamento ‘24, le risorse che saranno previste nel Bilancio di previsione 2025 e il probabile prelevamento dagli avanzi.

Nel pomeriggio dell’8 novembre si è riunito il gruppo del Pd. I dem si sono detti molto preoccupati dello sfilacciamento della maggioranza dopo la nomina di Amati e le proteste successive: di Azione (che ha disconosciuto l’assessore) e dei brindisini, conterranei dello stesso Amati. Ci sono da approvare importanti provvedimenti entro fine anno: le due manovre di bilancio e la legge sulle aree idonee per le fonti rinnovabili. Il capogruppo dem Paolo Campo rivolgerà un invito ai partner di maggioranza a serrare le fila per evitare passi falsi.

Il gruppo ha discusso anche della presidenza della prima commissione (Bilancio), rimasta scoperta dopo la nomina di Amati. La carica dovrebbe toccare ad Azione, da cui Amati proviene. Solo che i due azionisti del Consiglio non possono assumerla: uno è capogruppo (Mennea), l’altro (Clemente) segretario di Aula. Potrebbe andare – ed è la soluzione più probabile – a Saverio Tammacco: viene da Per la Puglia ma da settimane si mostra vicino ad Azione. Se, invece, dal confronto tra i gruppi si concordasse di affidarla al Pd, il nome più probabile sarebbe quello dell’ex assessore Pier Luigi Lopalco.

corrieredelmezzogiorno

 

 
 
 

PESCHICI/ UNA FINESTRA SULLE SCRITTE A MEMORIA DEL PASSAGGIO DEL GIRO D’ITALIA. FRANCO TAVAGLIONE: “LA STORIA È IMMODIFICABILE,

Post n°32880 pubblicato il 09 Novembre 2024 da forddisseche

PESCHICI/ UNA FINESTRA SULLE SCRITTE A MEMORIA DEL PASSAGGIO DEL GIRO D’ITALIA. FRANCO TAVAGLIONE: “LA STORIA È IMMODIFICABILE, SI PUÒ SFREGIARE MA NON CANCELLARE”.

“IL tempo è galantuomo, restituisce tutto a tutti.

Un gesto inaccettabile, uno sfregio alla memoria “viva” di chi ha cercato di dare lustro alla Comunità, uno sfregio alla Storia di Peschici.

La Storia è immodificabile, si può sfregiare ma non cancellare.

FORZA PESCHICI! “

 

 
 
 

NEL GARGANO DEI GRANDI VIAGGIATORI (6) 9 Novembre 2024 L’ITALIE INCONNUE. VOYAGES DANS L’ANCIEN ROYAUME DE NAPLES 1899 Stori

Post n°32879 pubblicato il 09 Novembre 2024 da forddisseche

NEL GARGANO DEI GRANDI VIAGGIATORI (6)

L’ITALIE INCONNUE. VOYAGES DANS L’ANCIEN ROYAUME DE NAPLES

1899

Storico dell’arte e acuto conoscitore di monumenti e testimonianze artistiche dell’Italia meridionale, Émile Bertaux (1869-1917) mostra quasi infatuazione per la montagna garganica.

Nella monografia descrittiva L’Italie inconnue. Voyages dans l’ancien Royaume de Naples, pubblicata nella rivista Le Tour du Monde del 17 giugno 1889, si chie­de: “Dov’è, in tutta Europa, un’altra regione che offre dei contrasti più stupefa­centi di questa montagna, piena di leggende e misteri?”.

Una regionescriverà qualche anno dopo in Visioni italiche il pittore piacentino Giulio Ferrari“dove sono fiori d’arte mediovale preziosissimi; dove salgono ancora i veri romei, gli antichi pellegrini dal bastone ornato del ramo di pino, cogli immutati riti, con quella fede che teneva le menti nel più fervido medioe­vo”.

Il testo riportato dal Bertaux è stato tradotto da Antonella Soccio. Il regno fantastico di Diomede

Da Rodi vedevo l’arcipelago delle Tremiti stagliarsi sull’orizzonte del mare e non potevo resistere alla tentazione di recarmici per guardare da vicino le isole che, col Gargano e il Tavoliere, un tempo hanno dato vita al regno fantastico di Diomede.

Molti ricordi storici mi spingevano là. Se non potevo sperare di sco­prire la tomba di Giulia, nipote di Augusto, che morì esiliata in questo scoglio sperduto, contavo di trovare alcune rovine dell’abbazia che, al tempo della po­tenza benedettina, fu un Monte Cassino in mare aperto.

Noleggiai dunque una barca di pescatori in una bella mattinata e un buon vento di scirocco. Il viaggio hi accidentato. I marinai, prudenti come i compagni di Ulisse, evitarono di lasciarsi trascinare dal vento contrario, diritto sulle isole. Seguendo l’usanza an­tica, costeggiarono la montagna fino alla punta che separa le due lagune di Lesina e di Varano, e che dista da Tremiti non più di venti miglia marine. Ma a mezzogiorno cadde la calma, che i marinai dell’Adriatico chiamano la «bonaccia morta».

Dopo avere appreso in poche ore tutte le bestemmie che un pescatore del Gargano può proferire contro i Santi e Cristo in persona, quando è sconten­to di loro, arrivata la sera, gettammo l’ancora dinanzi alla spiaggia deserta di Varano e dormimmo, né bene né male, nella barca stessa, sotto la vela.

 L’indomani prima dell’alba, il vento di terra ci trascinò al largo e alle undici del matti­no, più di venti quattro ore dalla partenza da Rodi, sbarcavo finalmente alla piccola «marina» dell’isola di San Nicola. Carabinieri e guardiaciurme, armati fino ai denti, ci aspettavano sulla spiaggia: quest’isola, infatti, come l’Elba e una delle Ponza, oggi funge da bagno penale.

Tiro dalla tasca l’autorizzazione ufficia­le a visitare le prigioni e le caserme, che mi era stata concessa, con la più perfetta cortestia, dal governo italiano, e, sotto buona scorta, mi incammino per sentieri coperti, oltrepassando postierle fiancheggiate da torri e percorrendo tutto un dedalo di fortificazioni del XVI secolo. Il direttore della prigione mi riceve mol­to amabilmente, mi invita a pranzo e mi fa preparare una stanza.

Un pomeriggio e un’intera mattinata sono appena sufficienti per esaminare attentamente il ter­reno e le costruzioni. Le Tremiti sono tre: l’isola di San Nicola, cinta dalle co­struzioni dell’abbazia fortificata, oggi trasformata in luogo di detenzione; l’isola di San Domino, interamente boscosa o coltivata, dove i benedettini facevano un eccellente vino che serve ancora alla messa del buon prete dell’isola vicina, e di cui io posso, conoscendolo, vantare l’aroma e il bouquet.

L’isola Caprara, molto più piccola delle altre due, è arida e deserta. Dall’alto del faro dell’isola di San Nicola si scorge ad est Pianosa, dove, con una buona vista, si possono distingue­re due capanne di pescatori. Più lontano ancora, proprio in mezzo all’Adriatico, è Pelagosa che non appartiene più all’Italia. Da pochi anni, l’Austria ha in pos­sesso quest’isola deserta, come res nullius il che provocò le proteste violente del deputato Carlo Imbriani, il terribile ragazzo dell’irredentismo.

Ho potuto, nel corso di un viaggio a bordo del Sénégal, passare a mezzo miglio da Pelagosa. Quest’isola è una sorella delle Tremiti, così perfettamente identica alle isole italiane, da sembrare uscita dallo stesso blocco di calcare. Della stessa formazione sono le grandi isole dalmate, di cui la più vicina è Lagosta. Si deve dire però che le Tremiti, con la foresta di San Domino e la faccia pelata di Caprara, sembrano un piccolo Gargano con le sue due regioni, una arida, l’altra verdeggiante, che un cataclisma avrebbe mandato in pezzi.

E nel vedere le pareti frantumate di queste isole, che sembrano essere state violentemente separate, si è presi dall’evidenza di questa ipotesi, messa in luce da Suess: la montagna italica e le isole vicine hanno fatto parte di un grande continente adriatico, un giorno crollato, come le isole dalmate.

L’abbazia, così arditamente costruita su questi scogli, che sembrano pronti essi stessi a sprofondarsi in un terremoto, non ha conservato costruzioni anterio­ri alla fine del secolo XVI. Solo la chiesa contiene pezzi considerevoli di un pavimento istoriato del XII secolo e un magnifico retablo veneziano di legno scolpito e dorato.

La faccia, decorata con buone sculture, porta i buchi delle palle di cannone che nel 1809 la flotta austro-russa lanciò contro il battaglione cisalpino che difendeva l’isola, in nome di Napoleone. Già, nel XVI secolo, la superba fortezza dei benedettini, allora in possesso dei Regolari Lateranensi, aveva resistito coraggiosamente all’attacco dei vascelli turchi, comandati dal pascià Pialy.

Quando volli lasciare l’isola, il vento si era alzato, e, per ritrovare la terra ferma, dovetti prendere una barca di pescatori dell’isola di San Nicola e far rotta per Termoli. La bora aspra e fredda sollevò la barca leggera; le onde alte spumeg­giavano e sbattevano contro la bordatura. Un branco di delfini apparve sulla nostra scia e ci sfidò alla corsa.

Allora io mi ritenni fuori del nostro secolo in questo battellino, simile a quelli che avevano portato verso la montagna cinta di nuvole, i pirati ellenici o illirici, in mezzo ai familiari delfìni che ascoltavano la musica delle isole greche popolate di poeti, e che avevano trasportato sui flutti dell’arcipelago il cantore di Lesbo. I gabbiani che sfioravano la barca, lanciando­ci un grido di richiamo, non erano i compagni di Diomede che Zeus, dopo la morte dell’eroe, trasformò in uccelli marini?

Così mi lasciavo andare sul filo dei ricordi classici, quando un marinaio si mise a intonare una canzone contrastante col ritmo lento e doloroso dei canti dei montanari del Gargano. Un nome mi colpì: «Caserio!».

E capii, ascoltando altre parole che suonavano stranamente sulla bocca di questi uomini semplici: «Sociale», «l’Internazionale»… Un altro marinaio, trascinato dall’esempio, prese a cantare l’«Inno dei lavoratori». Quelli che avevano portato questi canti di nuove battaglie nell’isola di Diomede, di Giulia Augusta e dei monaci di San Benedetto, erano gli ottocento uomini di ogni nazione, di ogni sorte, che il capriccio di un ministro dittatore aveva riuni­to su quest’isola, in cui dovevano trovare, secondo un amabile eufemismo, il domicilio forzato, domicilio coatto. Gli isolani di Tremiti cantavano al mare le canzoni sovversive degli «anarchici» di Crispi.

Émile Bertaux (1869-1917)

 

 
 
 

PRIMA E SECONDA CATEGORIA/ LA VI GIORNATA: SPORTING APRICENA-REAL S.GIOVANNI LA PARTITISSIMA. L’ATLETICO GARGANO IN VISITA AL S.

Post n°32878 pubblicato il 09 Novembre 2024 da forddisseche

PRIMA E SECONDA CATEGORIA/ LA VI GIORNATA: SPORTING APRICENA-REAL S.GIOVANNI LA PARTITISSIMA. L’ATLETICO GARGANO IN VISITA AL S. FERDINANDO

In Seconda spicca il derby Bovino-Ascoli l’Accademia Monte SAngelo a secco di vittorie

In Seconda spicca il derby Bovino-Ascoli l’Accademia Monte S. Angelo a secco di vittorie.

La sesta giornata nei cam­pionati di Prima e Seconda ca­tegoria di Puglia presenta tanti scontri diretti sia in alto che nella parte bassa della classifica. In Pri­ma spicca Sporting Apricena-Real San Giovanni Rotondo con le due squadre ultime in clas­sifica con 5 sconfitte in altrettante gare.

In Seconda categoria Virtus Stomarella-Eagles Bisceglie po­trebbe valere la vetta della gra­duatoria.

Queste le gare in Prima categoria:

 Audace Cagnano-Atletico Apricena;

 Canosium-Sporting Manfredonia;

 Gioventù San Severo-Triggiano;

 Olimpia Bitonto-Etra Barletta;

 Sporting Apri­cena- Real San Giovanni;

 Uniti per Cerignola-Ideale Bari;

 San Ferdinando-Atletico Gargano

Queste, invece, le gare in Seconda categoria:

 Accademia Monte S.Angelo-Marconi Ischitella;

 Bovino-Ascoli;

 Elce Deliceto-Ruvo;

 Real Rodi-Real Zapponeta;

Virtus Stomarella-Eagles Bisceglie;

 Red Heart Sannicandro-Terlizzi

 Il Biancofiore San Giovanni ri­posa.

 Cerca la prima vittoria sta­gionale l’Audace Cagnano del tec­nico Matteo Zito che attende l’ar­rivo dell’Atletico Apricena di mi­ster Emanuele De Pasquale. Sul terreno della favorita Canosium ci andrà lo Sporting Manfredonia di mister Elia Gravinese. In casa la Gioventù calcio San Severo che attende il Triggiano.

In Seconda categoria vuole il primo successo l’Accademia Monte Sant’Angelo che attende un Marconi Ischitella con il vento in poppa: gli ospiti, matricola in questo torneo, hanno colleziona­to due successi di seguito. Derby delle deluse tra Bovino e Ascoli Satriano con i padroni di casa fermi al palo. Ultima in classifica anche il Deliceto che attende il Ruvo. Vuole i primi punti della stagione il Real Rodi Garganico che ospiterà il Real Zapponeta, mentre toccherà alla Red Heart

Sannicandro fermare la corsa del­la capolista Terlizzi con il Bian­cofiore San Giovanni che ripo­serà. Tra i marcatori da ricor­dare: Pio Pollino (Biancofiore San Giovanni), Cosimo Ferrante (Real Rodi Garganico), Luigi Stu­fano (Virtus Stomarella), Ennio D’Amaro (Sannicandro), Giusep­pe Mastrullo (Ascoli Satriano).

 

 
 
 

IN TERZA CATEGORIA S.AGATA-ATLETICO FOGGIA VALE IL PRIMO POSTO. DERBY TRA IL PESCHICI CALCIO E IL REAL VICO 9 Novembre 2024

Post n°32877 pubblicato il 09 Novembre 2024 da forddisseche

IN TERZA CATEGORIA S.AGATA-ATLETICO FOGGIA VALE IL PRIMO POSTO. DERBY TRA IL PESCHICI CALCIO E IL REAL VICO

Terza giornata con tanti scontri diretti nel torneo di Terza categoria a cui partecipano 14 società della Capitanata: Sant’Aga­ta e Atletico Foggia una di fronte all’altra dopo che le due hanno vinto nelle prime due giornate e sono a punteggio pieno.

Riflettori anche sul derby tra il Peschici Calcio e il Real Vico con il “Maggiano” che potrebbe presentare un bel colpo d’occhio. Que­ste le gare in programma:

 Gs Sant’Agata-Atletico Foggia;

 Spor­ting Torremaggiore-Virtus Carpino;

 Orta Nova-Virtus Sammarco;

 Gargano Academy-Virtus Foggia;

 Peschici Calcio-Real Vico;

 Punto Foggia-Herdonia

Universal Foggia-Audax San Severo.

 Un torneo seguitissimo, quello di Terza categoria con tanti spet­tatori sugli spalti. In cerca del terzo successo consecutivo il Gs Sant’Agata del patron Rocco Messaggero che attendono l’arrivo di un Atletico Fog­gia che nelle pri­me due gare di campionato ha dimostrato di avere le carte in regola per poter restare nelle pri­me posizioni.

Sa­rà una bella sfi­da che però si giocherà a porte chiuse sul cam­po di Stomara (10,30) per via dell’inagibilità delle tribune.

Vuole il successo lo Sporting Torremaggiore del tecnico Antonio Vetrone (anche se i rossoblu del patron Felice Iuso giocano alle 10,30 al Ricciardelli di San Severo) contro la Virtus Carpino. In casa del Punto Foggia l’altra capolista Herdonia: impegno difficile per gli ospiti con i padroni di casa di Paolo Cifro che sul terreno amico concedono poco o nulla.

A Stomarella si gioca Orta No­va-Virtus Sammarco. Tra i marcatori che si sono messi in evi­denza in queste prime giornate da ricordare Davide Bruno (Atle­tico Foggia), Omar Camara (Virtus Sammarco), Stefano Mafucci (Herdonia), Andrea Di Bisceglia (Virtus Foggia), Alessandro Capotosto (Sant’Agata) e Michele Donatacci (Audax San Severo).

 

 
 
 

LA FIERA DI S. MARTINO OGGI AD ISCHITELLA 9 Novembre 2024

Post n°32876 pubblicato il 09 Novembre 2024 da forddisseche

LA FIERA DI S. MARTINO OGGI AD ISCHITELLA

 San Martino e il trionfo dei sapori autunnali a Ischitella e Ro­seto Valfortore. Attesa nella cit­tadina garganica per l’evento “San Martino in Fiera” in pro­gramma oggi sabato 9 novembre in Piazza Cesare Battisti promos­so dalla ProLoco Uria (info 3382875744) in collaborazione con il Comune di Ischitella, l’Unpli e il Servizio Civile Universale.

L’apertura dei mercatini locali al­le ore 18 darà il via alle celebra­zioni offrendo ai visitatori ima va­sta gamma di prodotti tipici e ar­tigianali.

Alle 19 gli stand enogastronomici esporranno e deli­zieranno i partecipanti con le spe­cialità locali: caldarroste, fama’t (polenta ischitellana), colata di ce­ri, caciocavallo impiccato, dolci tipici ischitellani, vino e vin bru­lé.

La serata proseguirà alle 20 con un concerto del gruppo musicale Acoustic Pro 710, che allieterà il pubblico con musica dal vivo.

“Il programma della serata promette un mix di tradizioni, sapori e di­vertimento – assicurano gli orga­nizzatori – Tutti i piatti autunnali saranno accompagnati dai sapori della stagione e con l’animazione di un divertente luna park”.

 

 
 
 
 
 

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