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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

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Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 12/11/2024

CELEBRAZIONI NAZIONALI DELLA FESTA DI SANTA CECILIA: SAN GIOVANNI ROTONDO OSPITA LE BANDE CITTADINE DI TUTTA ITALIA 12 Novembre

Post n°32915 pubblicato il 12 Novembre 2024 da forddisseche

CELEBRAZIONI NAZIONALI DELLA FESTA DI SANTA CECILIA: SAN GIOVANNI ROTONDO OSPITA LE BANDE CITTADINE DI TUTTA ITALIA

Torino passa il testimone a San Giovanni Rotondo per la festa di Santa Cecilia 2024

In occasione delle celebrazioni nazionali in onore di Santa Cecilia, patrona della musica, domenica 17 novembre, San Giovanni Rotondo si prepara ad ospitare il raduno nazionale delle bande musicali cittadine provenienti, numerose, da tutta Italia.

In una giornata ricchissima di momenti di spettacolo, la città di San Pio vedrà sfilare le bande musicali sulle principali arterie della città: da Piazza Europa, angolo via Aldo Moro, fino al santuario di San Pio, percorrendo viale Cappuccini, dove alle ore 11.30 si celebrerà la Santa Messa. Un’atmosfera impreziosita di colore e musica di altissimo livello pronta a coinvolgere attivamente i cittadini e i turisti, in un imperdibile appuntamento con la tradizione bandistica italiana.

«La banda musicale è parte integrante del nostro tessuto sociale e della nostra storia: poter celebrare un raduno nazionale delle bande cittadine vuol dire riavvicinarci alle nostre tradizioni, dar loro nuovamente il prestigio che meritano. – Dichiara il sindaco Filippo Barbano – L’appuntamento con i festeggiamenti in onore di Santa Cecilia restituiscono ancora più rilevanza a tale evento: la tradizione bandistica italiana è un vanto e sono fermamente sicuro che i nostri cittadini e i turisti, attratti dalla portata dell’evento, sapranno apprezzare un giorno così speciale per la nostra San Giovanni Rotondo». Conclude Barbano.

La giornata è stata organizzata da ANBIMA APS Rete Associativa in sinergia con il Comune di San Giovanni Rotondo, l’Arcidiocesi di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo e i Frati Minori Cappuccini di San Giovanni Rotondo.

Il programma completo:

Domenica 17 novembre

ore 9.30, sfilata delle Bande partecipanti.

ore 11.30 Santa Messa nella Chiesa di San Pio da Pietrelcina, che sarà trasmessa in diretta su Padre Pio TV (canale 145 del digitale terrestre, canale 445 di Tivùsat, canale 852 di Sky) e in streaming su www.padrepio.tv

ore 19.30, la Chiesa di San Pio da Pietrelcina ospiterà il concerto della Banda Giovanile Regionale ANBIMA Puglia, diretta dal M° Nicola Cotugno, Direttore della Fanfara del Comando Scuole dell’Aeronautica Militare 3ª Regione Aerea di Bari.

 

 
 
 

A MANFREDONIA LA PRIMA GIORNATA DELLA BUONA AMMINISTRAZIONE E DELLA TRASPARENZA 12 Novembre 2024

Post n°32914 pubblicato il 12 Novembre 2024 da forddisseche

A MANFREDONIA LA PRIMA GIORNATA DELLA BUONA AMMINISTRAZIONE E DELLA TRASPARENZA

Porre al centro dell’azione di governo la prevenzione e il contrasto ad ogni forma di illegalità, anche alla luce degli eventi che hanno caratterizzato il recente passato del Comune di Manfredonia, sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2019. Sono gli obiettivi della nuova Amministrazione Comunale di Manfredonia, che guideranno anche la “Giornata della buona amministrazione e della trasparenza”, promossa dal Comune con il patrocinio di A.N.A.C.

L’evento, che si svolgerà sotto forma di tavola rotonda mercoledì 13 novembre dalle ore 9 alle ore 13 presso l’Auditorium “Serricchio” Palazzo dei Celestini, sarà aperto al contributo di amministratori e RCPT che hanno vissuto l’esperienza amministrativa del “post scioglimento” e a chi intende formarsi su temi di così grande attualità.

Dopo i saluti istituzionali di Domenico la Marca, Sindaco della Città di Manfredonia, interverranno:

Dott.ssa Nicolina Miscia – Viceprefetto – Dirigente Area I: Ordine e Sicurezza Pubblica e

Tutela della Legalità Territoriale – Prefettura di Foggia

Avv. Consuelo del Balzo – Consigliere A.N.A.C.

Dott. Michele Bisceglia – Componente Direttivo ANCI Puglia

Dott. Pierpaolo D’Arienzo – Coordinatore Regionale Avviso Pubblico

Dott. Giacomo Scalzulli – Segretario Generale e R.P.C.T. del Comune di Manfredonia

 

 
 
 

I VINCITORI DEL PREMIO LETTERARIO TRATTURO MAGNO 2024 12 Novembre 2024 L’Associazione Il Tratturo Magno 4.0 ha presentato la q

Post n°32913 pubblicato il 12 Novembre 2024 da forddisseche

I VINCITORI DEL PREMIO LETTERARIO TRATTURO MAGNO 2024

L’Associazione Il Tratturo Magno 4.0 ha presentato la quarta edizione del Concorso Letterario “Tratturo Magno”. La premiazione si è tenuta a Chieti il 9 novembre 2024.

    L’Associazione Il Tratturo Magno 4.0 quest’anno ribadisce la portata ed il respiro di questo premio letterario con opere inedite in prosa, poesia e saggistica. Un premio che propone la rigenerazione dei luoghi della transumanza attraverso la letteratura: un ponte tra le memorie del passato ed il futuro, abbracciando la natura pluriregionale dei territori del Regio Tratturo Magno.

La cerimonia di premiazione quest’anno si è tenuta nella città di Chieti, punto di passaggio della storica epopea della Transumanza (patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO dal 2019) nel primo pomeriggio del 9 novembre 2024, presso il Palazzo della Camera di Commercio-Sala Cascella, a Chieti, in occasione del Festival del Tratturo che si è svolto con la fase convegnistica nel corso della mattinata.

Il bando del concorso è stato pubblicato a metà aprile ed è gemellato, sin dalla prima edizione, con il concorso letterario “Il Rovo”, come ci ricorda Rita Pelusi, coordinatrice del “Premio Tratturo Magno” nonché componente del “Concorso Letterario Il Rovo” di Cagnano Varano (Foggia). Una vera Transumanza culturale ed umana che ogni anno si consolida sempre più, con un’osmosi letteraria che riguarda gli autori di entrambi i concorsi letterari.

ECCO I VINCITORI E LE MOTIVAZIONI DELLA GIURIA SULLE TRE SEZIONI DEL PREMIO TRATTURO MAGNO 2024

MOTIVAZIONI SEZIONE POESIA

Primo classificato Lucio Toma: “Chi lo avrebbe detto a Marx”. La pandemia, accanto alle croci disseminate nei cuori, ci ha lasciato in eredità il lavoro da remoto; un cambiamento epocale che neanche Marx, ideatore di audaci teorie sul lavoro, avrebbe potuto prevedere. Il poeta, con rara maestria poetica, suggerisce di fare tesoro di questa opportunità per tornare sulle rotte degli antichi tratturi, così lontani dal fragore delle città, e creare una nuova economia, il cui asse passa per un sistema di vie valoriali.

Secondo Classificato Fabrizio Nardone:“Esisto”. L’invito dell’autore, attraverso versi di ieratica potenza, è a farsi sedurre e rapire, per tornare alla vita essenziale, nella quale la nudità fisica diventa valoriale e la terra assurge ad unica possibilità di salvezza dell’io svenduto alla modernità, ma che si riveste dei panni degli avi e può ingravidare la terra, per dare alla luce un futuro più luminoso del presente.

Terza classificata ex aequo Nunzia Nista: “E’ tempo di tornare”. La poetessa, con un linguaggio essenziale eppure carico di evocazioni, adamantino, purissimo e perciò prezioso, esorta a tornare nei luoghi che hanno visto dipanarsi momenti di vita diventata storia. Proprio là il futuro che avanza può essere accolto, se solo consideriamo il sentiero dei Tratturi il terreno fertile che fa germogliare ancora valori sempiterni.

Terzo classificato ex aequo Luigi Zampino: “Mamma Rocca Calascio”: La lirica è un accorato, vibrante inno ai luoghi della Transumanza, in particolare a Rocca Calascio, e a tutto ciò che questo evento ha significato a livello sociale, culturale, antropologico ed economico, con la speranza che i segni antichi che ci ha lasciato tornino ad essere vive, pulsanti arterie di rigenerazione individuale e comunitaria.

Menzione speciali della Giuria

Maria Assunta Oddi: “Camminare verso l’infinito”- Lasciare la realtà frustrante del digitale e il suo assordante fragore, con l’audacia dei puri, per tornare ad un mondo fatto di cose semplici, essenziali e perciò preziose: questo è l’invito che la poetessa rivolge con versi appassionati e suadenti. Sulle vie dei tratturi è possibile tracciare segni per un futuro nuovo, in cui il cuore è appagato, perché respira il mondo degli avi e sente il suono delle greggi.

MOTIVAZIONI SEZIONE PROSA 2024 TRATTURO MAGNO

Primo classificato: Luigi Presutto: “Hotel Scoiattolo”. Questo commovente racconto usa come plot l’integrazione; i personaggi sono coloro che hanno bisogno di una terra in cui vivere dignitosamente. Durante la narrazione, quelli che erano il problema ne divengono la soluzione. Grazie a loro, infatti, si potranno ripopolare luoghi che hanno segnato la storia degli autoctoni e che ora stanno morendo. L’autore sceglie una narrazione moderna, un lessico a tratti tecnico, entrambi padroneggiati con sicurezza, per creare, in divenire, un’atmosfera lieve e poetica, che arriva esattamente al centro del cuore dei lettori.

Secondo classificato: Francesco Totaro “Geronimo Pascale”. La storia di Geronimo, risalente al Cinquecento, arriva fino a noi attraverso un documento di archivio. L’autore caratterizza il personaggio, facendo emergere i tratti della persona, attraverso il linguaggio antico, che rimanda a note ataviche.  Sulle vie del Tratturo corre il sentimento di solidarietà, che schiude le porte alla speranza, ne incarna i valori, per la realizzazione di una nuova civiltà che rinasca da radici transumanti eppur solidissime.

Terza classificata: Graziana di Nunzio “La figlia di un pastore”: l’autrice, con linguaggio emotivamente avvincente, narra, a tratti liricamente, eventi del passato della propria famiglia, eventi tanto potentemente radicati dentro di lei da darle la forza e il coraggio di fare scelte esistenziali, che tratteggiano un futuro che è esso stesso atavica radice.

Menzioni speciali della Giuria

Rosa Serra: “Tratturi-tratteggi di memorie”. La memoria è lo spazio dove le cose accadono una seconda volta. Con questa pregevole citazione di Paul Auster, l’autrice conclude il suo bellissimo racconto che, attraverso una prosa poetica e un lessico lieve, narra la vita del transumante, per poi arrivare alle proposte sostenibili di una economia possibile, che sta affascinando le nuove generazioni e che sta provando a tessere la trama di un futuro, che faccia rivivere la civiltà tratturale, non solo nella memoria.

Elena Verna “Suoni dell’entroterra”. Il racconto presenta più piani narrativi, tracciati da linee moderne e a tratti surreali. Il progetto alternativo per rianimare i tratturi, che è la base della prosa, nella realtà letteraria si genera, si alimenta, pur non dando i frutti sperati; alla nostra realtà dona la possibilità di realizzarlo, dopo averne compreso lo spirito, veicolato da un linguaggio coinvolgente.

    MOTIVAZIONI PREMI  SEZIONE SAGGI

Primo classificato Giuseppe Carlone: Il cammino della transumanza nel disegno dei territori e delle città. L’Autore elabora un saggio articolato, che denota un’approfondita conoscenza della trasformazione, in una prospettiva di “lungo periodo”, del paesaggio agrario  un tempo attraversato dai tratturi regi. Usa fonti di diverso tipo per sviluppare una trattazione esaustiva e critica su un tema interessante: la  cartografia del paesaggio redatta da professionalità elevate del tempo; agrimensori come Antonio e Michele della Rovere per l’Atlante  delle Concessioni o Angelo di Croce (antenato di Benedetto Croce *) compassatore, agrimensore diplomato, che redige l’atlante dell’agrimensore “Croce”  composto da  63 fogli e 88 piante che descrivono il Tavoliere e 10 tratturi regi; tecnici e   agrimensori  formatisi all’Università di Napoli, con un bagaglio culturale europeo. Un patrimonio cartografico oggi conservato in vari Archivi di Stato italiani, in primis Foggia e Napoli. Una fonte importante per elaborare futuri progetti di “riuso dei tratturi” come “cammini” ed altro. Ampia bibliografia. (*) Nota della Giuria:  Benedetto Croce nella Storia del Regno di Napoli, trattando in appendice di Montenerodomo, il paesello di origine della propria famiglia, cita appunto “Angelo di Croce Agrimensore della Dogana di Foggia, ed i figli (Donato, Martino, Michele, prete)  che acquistano nel 1720 un gregge di 1500 pecore dalla cappella San Rocco di Lanciano: è da qui che ha origine la fortuna agro-pastorale della famiglia.

Secondo classificato Ruggero Dibitonto: Lungo il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela. L’Autore organizza in modo completo, collocandole nella giusta prospettiva spazio-temporale, le informazioni e i dati storici. Il suo focus è riferibile al tratto irpino dove è già in atto la valorizzazione del percorso tratturale e dei “cammini” della fede. L’autore evidenzia la complessa stratigrafia sociale ed economica di questi luoghi, limitati, specifici, con toponomastica e riferimenti importanti. Si evidenziano i gruppi sociali che si sono avvicendati  nel tempo e la trasformazione del territorio che ne è derivata. Si osserva una esemplificazione metodologica utile ed  applicabile anche in contesti diversi sugli altri  tratturi regi e in particolare per approfondire gli studi sul Tratturo Pescasseroli-Candela, per il Celano-Foggia e, ovviamente, per il tratturo L’Aquila-Foggia.  Ampia bibliografia.

Terzo classificato Fortunato Zinni: Terra Scura. L’Autore, nel suo coinvolgente testo,  rievoca episodi di vita vissuta, richiamando dimensioni familiari e sociali che hanno come riferimento  gli spazi dei tratturi e i tempi della transumanza. En passant, riporta vicende nazionali drammatiche che lo hanno visto spettatore, suo malgrado (strage di piazza Fontana). Un intreccio di vita propria   che si sovrappone, come onda  spazio-temporale, ad un segmento  importante del Tratturo magno, nel tratto attraversato dal fiume Sangro verso la foce (Torino di Sangro), dove si svolge uno scontro sanguinoso tra eserciti alleati e nazisti in ritirata. Luoghi  dove vi sono oggi cimiteri di giovani soldati americani caduti nel conflitto sul fiume. I luoghi citati da Zinni sono luoghi ove D’Annunzio descrive le greggi …”..il sole imbionda sì la viva lana che quasi dalla sabbia non divaria…”. L’Autore fa emergere  la forza evocativa dei luoghi del territorio attraversato dal Tratturo Magno, non solo con riferimenti antichi, ma anche con  episodi dell’ultimo secolo. Sono tracce importanti da evidenziare quando si vuole dare vita ad un “uso contemporaneo dei tratturi”. Un intreccio tra storia personale, storia locale e nazionale. La transumanza ed i tratturi, testimoni a volte muti, come i pastori, di grandi tragedie, ma anche in grado di ispirare grandi ideali  (il grande Raffaele Mattioli che parla di pecore e pastori).

Menzioni speciali della Giuria

Mariangela Picucci: Al di là della terra. L’Autrice mette in risalto la valenza del patrimonio storico- culturale e umano della transumanza,  basando  il suo testo sulle sue esperienze di archeologa sui siti del percorso tratturale, auspicando la loro tutela e valorizzazione per un turismo culturale di pregio. Lessico fluido e d’effetto.

Beniamino Pascale: Il Tratturo 4.0 che racconta la transumanza ai nativi digitali. L’Autore individua interessanti informazioni sul tema richiesto, proponendo il suo punto di vista su un futuribile  progetto di recupero del territorio percorso dai transumanti sul Tratturo magno. Valide le riflessioni sulla valenza  del turismo culturale e sulla necessità del ripopolamento di territori in forte calo demografico: i tratturi devono diventare le direttrici e i vettori di nuovi arrivi, di gente che va e che può restare, come una volta.

Nicandro Marinacci: Transumanza: Radici Risorsa tra passato e futuro. L’Autore elabora alcune proposte per il futuro scandite in un trekking  lungo il Tratturo, dove un’umanità operosa si muoveva  scambiandosi  usi, costumi, idiomi, tradizioni. Collega la transumanza del passato con le forme attuali, focalizzando le difficoltà incontrate dai pastori all’interno di un sistema economico comunitario omologante ed evidenziando la necessità di una normativa che tuteli le loro produzioni. Utile il richiamo alle attività e al valore economico del mondo pastorale da fare interagire,  in modo adeguato, con il  settore turistico.

maria teresa rauzino

 

 
 
 

VIESTE – Auguri a nonna “Graziella”, domani 105 anni Il Nov 12, 2024

Post n°32912 pubblicato il 12 Novembre 2024 da forddisseche

VIESTE – Auguri a nonna “Graziella”, domani 105 anni

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Quota 105. Tanti sono gli anni che domani, 13 novembre 2024, compirà la nostra concittadina, Grazia Maria Vescera, che festeggerà, come sempre, attorniata da figli, nipoti e pronipoti.
Grazia Maria Vescera, meglio conosciuta come “Graziella”, vedova di Gaetano Maiorano, deceduto nel 1988, è madre di tre figli, Giovanni, Antonio e Maria Michela, nonna di 10 nipoti e di 13 pronipoti (tra lei e la più piccola pronipote vi sono ben 102 anni di differenza). Tutti insieme, certamente, le hanno regaleranno una stupenda festa per la bella circostanza.
La sua è una famiglia di ultracentenari. La madre, Mariuccia Ruggieri, è deceduta a 102 anni, e la sorella, Santa, a 104 anni. Record invidiabili, senz’altro. Ora è lei che sventola la bandiera della longevità.
Alla signora Grazia Maria Vescera, gli auguri più sinceri di lunga vita ancora, da parte di tutta la redazione di Garganotv Vieste.

 

 
 
 

VIESTE – Domenica 1 dicembre nella chiesa di San Francesco messa per la pace nel mondo Il Nov 12, 2024

Post n°32910 pubblicato il 12 Novembre 2024 da forddisseche

VIESTE – Domenica 1 dicembre nella chiesa di San Francesco messa per la pace nel mondo

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Domenica, 1 dicembre 2024, alle ore 17:45, nella chiesa di San Francesco, don Pasquale Vescera, accogliendo l’invito di molti, celebrerà una messa di supplica per la fine di tutte le guerre e in suffragio di tutte le vittime delle stesse e che stanno insanguidando tante parti del mondo, a cominciare dall’Ucraina per finire alla Palestina.
In questo momento, in cui il fragore delle armi non accenna a diminuire e chi può decidere per la pace sembra essere sordo agli appelli che salgono da ogni lato, è più che mai necessario unirsi in preghiera perchè cessino le guerre e trionfi ovunque la pace e la concordia. E’ un modo, anche, di stringersi più che mai al santo Padre Francesco, che non smette mai di chiedere la cessazione delle armi e di rivolgere molteplici appelli per la pace. E’ importante, per i cristiani, credere nella potenza della preghiera e perciò occore continuare a chiedere al Dio della pace che conceda quanto non si riesce ad ottenere con le capacità dell’uomo.
Pertanto, l’invito è rivolto a tutti, perchè domenica 1 dicembre, ci si ritrovi insieme, uniti per invocare a Dio, per intercesione di San Francesco, il grande dono della pace nel mondo.

 

 
 
 

GARGANO – Centro antiviolenza, si rinsalda la rete con i servizi socio-sanitari Il Nov 12, 2024

Post n°32909 pubblicato il 12 Novembre 2024 da forddisseche

GARGANO – Centro antiviolenza, si rinsalda la rete con i servizi socio-sanitari

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La cooperativa sociale Il Filo di Arianna e l’ASL Foggia hanno sottoscritto un ‘Accordo di collaborazione distrettuale per le azioni di prevenzione, accoglienza e contrasto alla violenza contro le donne’, nell’ambito del progetto Zona franca, sostenuto da Fondazione CON IL SUD.
Il protocollo operativo contribuisce a definire le modalità di lancio dell’alert e la metodologia di presa in carico, da parte delle operatrici del Cav, delle donne vittime di violenza che si rivolgono ai Servizi Sanitari e Sociali nel Distretto Socio-Sanitario 53 di Vico del Gargano e, nello specifico, nei presidi di primo soccorso di Vico del Gargano, Vieste e Rodi Garganico, anche per sostenerle nel delicato processo che potrebbe condurre alla denuncia, in raccordo con le strutture di primo soccorso.
L’Accordo di collaborazione distrettuale è stato firmato nella sede della Direzione Generale dell’ASL Foggia dal Direttore Generale dott. Antonio Giuseppe Nigri, dalla Direttrice della Struttura Complessa del Distretto Socio Sanitario di Vico del Gargano, dott.ssa Cinzia Piccaluga, e dalla Presidente della cooperativa sociale Il Filo di Arianna, che gestisce il Centro Antiviolenza dell’Ambito Territoriale di Vico del Gargano, Barbara Rosaria Patetta.
Erano presenti anche la project manager del progetto Zona franca, Daniela Eronia, e Annalina d’Angelo, consulente Direzione Strategica ASL Foggia.
L’Accordo di collaborazione distrettuale formula le linee guida per la procedura di assistenza alle vittime e recepisce le buone prassi per l’accoglienza e la gestione dei casi di violenza di genere o di abuso e maltrattamento di donne e minori in un percorso integrato, omogeneo e coordinato tra Servizi Sociosanitari e CAV.
È stata predisposta una specifica cartella medico-legale, allegata all’Accordo con i moduli per il consenso e l’informativa all’Autorità Giudiziaria.

 

 
 
 

FOGGIA/ L’ASSOCIAZIONE PER LA LEGALITÀ NON PAGA LA TASSA SUI RIFIUTI: NOTIFICATA CARTELLA ESATTORIALE DA 25 MILA EURO 12 Novembr

Post n°32908 pubblicato il 12 Novembre 2024 da forddisseche

FOGGIA/ L’ASSOCIAZIONE PER LA LEGALITÀ NON PAGA LA TASSA SUI RIFIUTI: NOTIFICATA CARTELLA ESATTORIALE DA 25 MILA EURO

L’associazione Parcocittà – che dal 25 settembre è stata sfrattata dall’anfiteatro San Felice – deve pagare la Tari per un periodo che va dal 2019 al 2024, mentre per il periodo precedente la tassa si è prescritta.

Il Comune di Foggia ha notificato una cartella esattoriale da circa 25 mila euro all’associazione Parcocittà, reclamando il mancato pagamento della tassa sui rifiuti per un periodo che va dal 2019 al 2024 (in realtà, inclusi gli arretrati antecedenti al 2019, l’ammontare saliva a 50mila, metà dei quali cancellati dalla «prescrizione quinquennale» dei tributi locali).

Parcocittà è l’associazione temporanea di scopo – tra i cui principali sostenitori ci sono anche l’ex presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Peppino D’Urso, e l’attuale assessora alla cultura, Alice Amatore che dal 2019 al 2021 l’ha diretta – che per otto anni ha gestito le attività sociali e culturali organizzate all’interno dell’anfiteatro San Felice, dal nome del parco urbano che lo ospita.

Dal 2016 al 2024 l’affidamento dell’anfiteatro San Felice si è basato su una convenzione sbilanciata in danno del Comune e in favore di Parcocittà, che prevedeva il versamento all’amministrazione «del 3% sull’importo degli incassi dell’attività di sbigliettamento dichiarata alla Siae», rinunciando a ogni altra entrata proveniente dall’uso privato di un bene pubblico. Risalendo ai versamenti effettuati dal 2016 in poi, un’inchiesta del Corriere ha evidenziato come i bonifici di Parcocittà in favore del Comune ammontino a soli 367,71 euro (mediamente 46 euro l’anno, 11 centesimi al giorno), suscitando l’incredulità dell’opposizione e l’imbarazzo della maggioranza «per l’allegra gestione di un bene della collettività».

Scaduta nel 2020, le iniquità contenute nella vecchia convenzione sono transitate nelle proroghe che di fatto hanno trasformato il rapporto tra Parcocittà e Comune da sbilanciato in monopolista, finché è stata la stessa amministrazione – attraverso il dirigente dei servizi finanziari, Carlo Dicesare – a chiederne la cessazione per «le violazioni commesse in danno di un bene pubblico trattato come proprietà privata».

Lo scorso 25 settembre la dirigente alla cultura, Silvia Siciliano, ha sfrattato l’associazione Parcocittà concedendogli «un mese per la riconsegna della struttura». Ravvedimento che tuttavia non ha scongiurato le aspre critiche dell’opposizione, secondo cui la dirigente «ha fatto un favore all’assessora alla cultura, poiché quello sfratto doveva essere eseguito dopo aver inoltrato le carte in Procura e alla Corte dei Conti, chiedendo i danni erariali causati da questa vicenda».

Alla nostra inchiesta è seguito un dibattito sulle condizioni in cui Parcocittà operava professando la propria «vocazione di avamposto della cultura della legalità», condizioni ritenute più che approssimative giacché tra le tante contestazioni mosse dall’amministrazione all’associazione c’è «che la struttura anfiteatro sia stata concessa anche a terzi, per spettacoli ed eventi a fronte di un’entrata economica non autorizzata. Di fatto una “sublocazione” della quale questo Ente non è a conoscenza». Inadempienze cui adesso si aggiunge il mancato pagamento della Tari per circa 25mila euro.

Sentiti dal Corriere all’indomani dell’esplosione del caso, Simona Padalino – presidente di Energiovane, l’associazione capofila di Parcocittà – aveva dichiarato «nessuna violazione è stata compiuta, la nostra amministrazione si svolge secondo le prescrizioni della convenzione», mentre l’assessore alla legalità Giulio de Santis aveva assicurato «entro fine anno sarà pubblicato il nuovo bando per l’assegnazione dell’anfiteatro ad altra realtà associativa». Sta di fatto che, ad oggi, le chiavi della struttura non sarebbero state ancora riconsegnate al Comune, come intimato dalla Siciliano ormai un mese e mezzo fa. L’ultimo spettacolo andato in scena lo scorso 5 settembre, prima della chiusura di Parcocittà, è stato Franco: liberamente ispirato a Francesco Marcone, il direttore dell’Ufficio del registro di Foggia che il 31 marzo 1995 fu ucciso sulle scale di casa per aver scoperto una maxi evasione fiscale.

corrieredelmezzogiorno

 

 
 
 

WELFARE, QUATTRO NUOVI AVVISI PUBBLICI IN FAVORE DELLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA 12 Novembre 2024 Prosegue l’impegno del dipar

Post n°32907 pubblicato il 12 Novembre 2024 da forddisseche

WELFARE, QUATTRO NUOVI AVVISI PUBBLICI IN FAVORE DELLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

Prosegue l’impegno del dipartimento Welfare della Regione Puglia a tutela delle donne vittime di violenza in carico ai Centri antiviolenza regionali, pubblici e privati.

Quattro gli Avvisi pubblici approvati, per un finanziamento complessivo pari a € 3.369.343,39: l’Avviso pubblico per l’accesso ai contributi destinati alle Case Rifugio di I e II livello, con risorse impegnate pari a € 923.270,92; l’Avviso pubblico per l’accesso ai contributi destinati ai soggetti titolari e gestori dei Centri antiviolenza con somme disponibili pari ad € 1.436.072,47; l’Avviso pubblico per l’accesso al contributo per il consolidamento e/o l’attivazione di sportelli di ascolto con risorse finanziarie pari a € 160.000 rivolto a soggetti titolari e gestori dei Centri antiviolenza; l’Avviso per il finanziamento della “Dote per l’empowerment e l’autonomia”, con una dotazione finanziaria pari a € 850.000 ripartita tra Cav privati e pubblici.

Le somme finanzieranno, nello specifico, iniziative utili al sostegno e rafforzamento della rete dei Centri antiviolenza operanti sul territorio regionale anche attraverso l’attivazione di sportelli per l’ascolto, per rendere più capillare la presenza del servizio e garantire il presidio antiviolenza nei territori ancora privi, oltre al potenziamento degli interventi di assistenza, accoglienza e accompagnamento alle donne vittime di violenza e ai loro figli.
Segue la stessa direzione l’Avviso per il rafforzamento della rete delle Case Rifugio per la protezione di I e II livello operanti sul territorio regionale. Una dotazione finanziaria cospicua interesserà, altresì, le donne prese in carico dai Centri antiviolenza pugliesi, sostenute nel percorso verso l’empowerment e l’autonomia grazie a misure di sostegno abitativo, reinserimento lavorativo e più in generale accompagnamento nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Le modalità ed i termini di accesso ai contributi sono indicate all’interno di ogni singolo Avviso.

“I nuovi Avvisi rafforzano il lavoro sinora svolto finalizzato al contrasto della violenza di genere e alla tutela delle donne e dei loro figli. I dati elaborati dal dipartimento Welfare hanno evidenziato, per l’annualità 2023, un incremento degli accessi presso i Centri antiviolenza pari a 740 unità per un totale di 3.000. La crescita attesta la maggiore capacità di intercettare il fenomeno, grazie all’azione incessante e di prossimità messa in campo dai Cav e dai servizi pubblici operanti sul territorio nell’ambito della strategia regionale.

E’ in tale contesto che la Regione Puglia, oltre a puntare sull’attività di formazione del personale e ad avviare la realizzazione di Case di emergenza e di Centri per uomini autori di violenza, intende consolidare la rete dei servizi, potenziando altresì la realizzazione di progetti personalizzati che prevedano il miglioramento della condizione abitativa, economica e professionale della donna vittima di violenza” – dichiara la direttrice del dipartimento Welfare della Regione Puglia, Valentina Romano.

 

 
 
 

SIPONTO/ IL FURTO DELLE PIANTE ALL’OASI “LAGUNA DEL RE”. “ATTO MESCHINO, UN GESTO CHE OFFENDE LA NATURA E LA COMUNITÀ” 12 Novem

Post n°32906 pubblicato il 12 Novembre 2024 da forddisseche

 SIPONTO/ IL FURTO DELLE PIANTE ALL’OASI “LAGUNA DEL RE”. “ATTO MESCHINO, UN GESTO CHE OFFENDE LA NATURA E LA COMUNITÀ”

Con grande rammarico, il Centro Studi Naturalistici – Pro Natura e i volontari dell’Oasi Laguna del Re denunciano “un atto incivile che colpisce profondamente non solo l’ambiente, ma anche il cuore della comunità locale. Nei giorni scorsi – scrivono in una nota -, diverse piante fiorite sono state sottratte dalle aiuole allestite con cura e dedizione all’ingresso dell’oasi, pensate per accogliere gli insetti impollinatori e i visitatori. Questo gesto non rappresenta soltanto un furto materiale, ma una vera e propria ferita inflitta al patrimonio naturale e collettivo di cui tutti siamo custodi.

Le aiuole erano state progettate e realizzate con l’obiettivo di offrire uno spazio vitale per specie fondamentali come api, farfalle e altri impollinatori, essenziali per l’equilibrio degli ecosistemi. La scelta delle piante, autoctone e adatte a favorire la biodiversità, non rispondeva solo a criteri estetici, ma a una visione ecologica ben precisa: garantire un ambiente ospitale per gli insetti che, ogni giorno, svolgono un ruolo insostituibile nella nostra catena alimentare e nel mantenimento della vita sulla Terra”.

E ancora: “Un crimine contro la bellezza e la natura. Come ricordava Marguerite Yourcenar, ‘Tutta la natura visibile è solo immagine e simbolo’. Le piante rubate non erano semplici ornamenti decorativi, ma simboli di vita e speranza. Erano un invito alla riflessione sul nostro ruolo come custodi di un mondo che non ci appartiene, ma che dobbiamo proteggere e preservare per le generazioni future. Con il loro gesto egoistico, gli autori del furto hanno dimostrato di ignorare l’importanza di questo delicato equilibrio, colpendo al cuore non solo l’oasi, ma l’intera comunità di esseri viventi che dipendono da questi spazi”.

“È importante sottolineare, afferma il Centro Studi Naturalistici, che le piante sottratte non solo erano vitali per gli impollinatori, ma erano state scelte anche per accogliere i visitatori con un’immagine di bellezza e armonia, favorendo la connessione emotiva tra uomo e natura. Un concetto caro a E.O. Wilson, che così scriveva: ‘Anche il più piccolo fiore dimostra la complessità e la bellezza della natura. Ogni pianta, ogni giardino, ogni fiore è un richiamo a preservare e rispettare il mondo naturale’. Le aiuole dell’oasi erano pensate per questo: permettere a ciascun visitatore di fermarsi, respirare e contemplare la meraviglia del mondo naturale, ricordandoci che anche nelle piccole cose risiede una bellezza che va protetta”.

“Un danno ambientale e morale. Il furto delle piante non ha solo un impatto estetico o emozionale: si tratta di un danno reale e tangibile per l’ecosistema dell’oasi. Ogni pianta ha un ruolo specifico all’interno di un sistema ecologico complesso: fornire cibo, riparo e sostegno a una varietà di specie, molte delle quali oggi minacciate dall’azione umana. Le aiuole allestite erano state pensate per favorire questo equilibrio, in un’area già sottoposta a pressioni ambientali dovute ai cambiamenti climatici e all’impatto antropico. L’atto vandalico di rubare le piante compromette il lavoro di mesi di progettazione e manutenzione, ma, soprattutto, riduce le risorse vitali per gli insetti impollinatori, la cui sopravvivenza è legata alla disponibilità di spazi come quello creato all’ingresso dell’oasi”.

“Pertanto, afferma il vicepresidente nazionale della Federazione Pro Natura Vincenzo Rizzi, noi volontari dell’Oasi Laguna del Re lanciamo un appello a coloro che con tanta superficialità si lasciano andare ad atti così meschini. La cura dell’ambiente è un dovere di tutti, e proteggere spazi come questo richiede uno sforzo collettivo. Ogni cittadino è invitato a vigilare e a segnalare eventuali atti di vandalismo o furto, affinché simili episodi non si ripetano. Inoltre, è importante sottolineare che l’oasi non è solo un luogo fisico, ma un simbolo di rispetto reciproco tra esseri umani e natura. Le piante che vi crescono, gli insetti che vi volano e gli animali che vi abitano formano un unico, grande sistema di cui siamo parte integrante. Continuare a tutelare questo equilibrio è non solo un dovere morale, ma una responsabilità collettiva che dobbiamo onorare ogni giorno”.

“In conclusione. Vi invitiamo a diventare volontari e a impegnarvi a ripristinare le aiuole danneggiate insieme a noi del Centro Studi Naturalistici, perché la cura del bello richiede la collaborazione di tutti per far sì che questo spazio naturale possa continuare a offrire rifugio agli impollinatori e un luogo di contemplazione e benessere per i visitatori. Il furto delle piante è un’offesa alla natura e alla comunità, ma è anche un’occasione per riflettere sull’importanza di proteggere ciò che è prezioso”.

 

 
 
 

QUEST’ANNO LA GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE SARÀ SABATO, 16 NOVEMBRE 2024. PARTECIPA ANCHE TU 12 Novembre 2024

Post n°32905 pubblicato il 12 Novembre 2024 da forddisseche

QUEST’ANNO LA GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE SARÀ SABATO, 16 NOVEMBRE 2024. PARTECIPA ANCHE TU

Recati in uno degli 11.600 supermercati d’Italia aderenti all’iniziativa e dona la spesa per chi è in difficoltà.

Quest’anno i prodotti che ti chiediamo sono:

  • Olio 
  • Verdure o legumi in scatola
  • Conserve di pomodoro
  • Tonno o carne in scatola
  • Alimenti per l’infanzia

L’iniziativa prevede la presenza di volontari presso i Punti Vendita aderenti della Grande Distribuzione Organizzata che invitano centinaia di migliaia di persone che vanno a fare la spesa a donare una parte della propria spesa per le persone in difficoltà. 

L’obiettivo di questo evento è sensibilizzare la società civile sul problema della povertà, richiamando ai concetti di condivisione, gratuità e carità e raccogliere alimenti attraverso le donazioni delle persone che vi partecipano secondo il principio educativo “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”.

ADERISCONO A VIESTE:

EUROSPIN

MD

COOP

CARREFOUR

CONAD MARGHERITA

CONAD CITY

OLMO

MARKET QUITADAMO

SUPERMERCATO BONTÀ

 

 
 
 

PARROCO A CERIGNOLA, ‘IO AGGREDITO DA STRANIERO UBRIACO’. DENUNCIA SUI SOCIAL. VICE SINDACA:GOVERNO INCIDA SU IMMIGRAZIONE 12 No

Post n°32904 pubblicato il 12 Novembre 2024 da forddisseche

PARROCO A CERIGNOLA, ‘IO AGGREDITO DA STRANIERO UBRIACO’. DENUNCIA SUI SOCIAL. VICE SINDACA:GOVERNO INCIDA SU IMMIGRAZIONE

Don Ignazio Pedone, parroco della Chiesa ‘Buon Consiglio’ di Cerignola, nel Foggiano, ha denunciato con un post su Facebook di essere stato aggredito da un cittadino straniero in stato di ebbrezza.

“Concludere la giornata – scrive Don Ignazio – con un’aggressione da parte di uno straniero strafatto, pieno di alcol peggio di una spugna satura, all’interno dei locali della parrocchia, non è proprio il massimo.

Purtroppo la pattuglia della Polizia, che ringrazio per l’intervento, è arrivata in ritardo. Ci è mancato poco per finire in ospedale. Ma io mi chiedo, possiamo assistere a questo scempio? Ogni anno sappiamo che arrivano gli stagionali ma la situazione è recidiva, ogni anno la stessa storia. Chiediamoci perchè? Cosa non funziona?”.
    “Condanniamo fermamente l’aggressione subita da don Ignazio nei locali della parrocchia, luogo che da sempre è rifugio per i più deboli e, tra questi, per tanti migranti che lavorano nei nostri campi”, afferma la vice sindaca e assessora alle politiche sociali Maria Dibisceglia, che sottolinea come “appena qualche giorno fa, su iniziativa dell’assessora alla sicurezza Teresa Cicolella, abbiamo effettuato un sopralluogo all’insediamento di via Pavoni.

Abbiamo verificato la notevole riduzione del numero di migranti presenti e di tende, segno che l’accampamento si sta svuotando”. La vice sindaca ritiene che ” l’aggressione subita da don Ignazio sia da ricondurre alla nota e problematica presenza di un ristretto gruppo di cittadini stranieri nella zona di via Melfi e non alla comunità informale dei lavoratori stagionali di via Pavoni.

La priorità sarà quella di sollecitare ulteriormente le forze dell’ordine ad intensificare i controlli. Tuttavia, la risposta più significativa è attesa dal governo, che appare troppo impegnato a varare misure estemporanee sull’immigrazione, trascurando – sostiene – soluzioni serie e ben strutturate per l’integrazione e l’inclusione sociale e urbana”.

 

 
 
 

ZONA FRANCA, SUL GARGANO IL FILO DI ARIANNA E ASL FOGGIA INSIEME CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE 12 Novembre 2024 Zona franca

Post n°32903 pubblicato il 12 Novembre 2024 da forddisseche

ZONA FRANCA, SUL GARGANO IL FILO DI ARIANNA E ASL FOGGIA INSIEME CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE

    Zona franca, sul Gargano Il Filo di Arianna e Asl Foggia insieme contro la violenza di genere. Firmato l’Accordo di collaborazione distrettuale. Si rinsalda la rete tra servizi socio-sanitari e CAV.

La cooperativa sociale Il Filo di Arianna e l’ASL Foggia hanno sottoscritto un ‘Accordo di collaborazione distrettuale per le azioni di prevenzione, accoglienza e contrasto alla violenza contro le donne’, nell’ambito del progetto Zona franca, sostenuto da Fondazione CON IL SUD.

Il protocollo operativo contribuisce a definire le modalità di lancio dell’alert e la metodologia di presa in carico, da parte delle operatrici del Cav, delle donne vittime di violenza che si rivolgono ai Servizi Sanitari e Sociali nel Distretto Socio-Sanitario 53 di Vico del Gargano e, nello specifico, nei presidi di primo soccorso di Vico del Gargano, Vieste e Rodi Garganico, anche per sostenerle nel delicato processo che potrebbe condurre alla denuncia, in raccordo con le strutture di primo soccorso.

L’Accordo di collaborazione distrettuale è stato firmato nella sede della Direzione Generale dell’ASL Foggia dal Direttore Generale dott. Antonio Giuseppe Nigri, dalla Direttrice della Struttura Complessa del Distretto Socio Sanitario di Vico del Gargano, dott.ssa Cinzia Piccaluga, e dalla Presidente della cooperativa sociale Il Filo di Arianna, che gestisce il Centro Antiviolenza dell’Ambito Territoriale di Vico del Gargano, Barbara Rosaria Patetta.

Erano presenti anche la project manager del progetto Zona franca, Daniela Eronia, e Annalina d’Angelo, consulente Direzione Strategica ASL Foggia.

L’Accordo di collaborazione distrettuale formula le linee guida per la procedura di assistenza alle vittime e recepisce le buone prassi per l’accoglienza e la gestione dei casi di violenza di genere o di abuso e maltrattamento di donne e minori in un percorso integrato, omogeneo e coordinato tra Servizi Sociosanitari e CAV.

È stata predisposta una specifica cartella medico-legale, allegata all’Accordo con i moduli per il consenso e l’informativa all’Autorità Giudiziaria.

Il Filo di Arianna e l’ASL Foggia si impegnano, tra le altre cose, ad attivare, corsi di formazione per il personale sanitario medico e non, incontri formativi e di sensibilizzazione sulla violenza di genere. 

“Il tema del contrasto alla violenza di genere è trasversale, non solo culturale e di carattere educativo, ma credo che nella nostra provincia debba pervadere tutte le nostre attività. La sottoscrizione di questo protocollo è un tassello di questo percorso che rende più forte la strada che stiamo percorrendo insieme. Un’altra parola chiave è proprio ‘insieme’, perché queste tematiche si affrontano solo mettendo in rete le esperienze, le volontà e le professionalità”, ha dichiarato il Direttore Generale dell’ASL Foggia, dott. Antonio Nigri.

“La firma di questo protocollo con Il Filo di Arianna suggella un rapporto iniziato già da molto tempo e che sicuramente proseguirà con altre iniziative, in un territorio che necessita di questi interventi e con una sensibilità particolare da parte del Distretto Socio-Sanitario di Vico del Gargano al tema”, ha dichiarato la Direttrice del Distretto Socio Sanitario di Vico del Gargano, dott.ssa Cinzia Piccaluga.

“La stipula di questo protocollo nell’ambito del progetto Zona franca consente alla cooperativa Il Filo di Arianna, ente gestore del Centro Antiviolenza, di rinsaldare la sua rete con gli enti territoriali”, ha rimarcato la presidente della cooperativa sociale Barbara Rosaria Patetta.

COSA PREVEDE L’ACCORDO | La Legge Regionale n. 29 del 4 luglio 2014 ‘Norme per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, il sostegno alle vittime, la promozione della libertà e dell’autodeterminazione delle donne’ rappresenta un riferimento fondamentale per l’azione locale in materia di contrasto alla violenza di genere, affinché l’intera rete dei servizi socioassistenziali e sanitari integrata dall’attività dei CAV possa muoversi in un’unica direzione.

L’Accordo di collaborazione distrettuale si prefigge di favorire, all’interno del Distretto Socio-Sanitario di Vico del Gargano, l’analisi ed il monitoraggio del fenomeno; il coordinamento delle azioni e la collaborazione fra i servizi socio-sanitari e il CAV; la formazione degli operatori per l’approccio e la gestione delle diverse manifestazioni della violenza di genere; il sostegno alla vittima che si rivolge ai servizi del DSS di Vico del Gargano, garantendo un percorso di accoglienza protetta che riduca il disagio fisico e psichico; l’assistenza alle donne vittime di violenza e/o ai minori in un percorso omogeneo di accoglienza e gestione della situazione tra servizi sanitari, sociali e CAV.

L’Art. 2 dell’Accordo (Coordinamento e attivazione della rete), nel rispetto delle Linee Guida Nazionali, prevede che nell’ambito del Distretto Socio-Sanitario di Vico del Gargano venga individuato un referente sanitario, preferibilmente un operatore del Consultorio Familiare, per la presa in carico delle vittime di violenza di genere e per le opportune comunicazioni con il Centro Antiviolenza e, nel caso, con gli altri soggetti della rete antiviolenza territoriale tra cui i Servizi Sociali del Comune di residenza.

Si tratta di una figura di collegamento tra i servizi interessati dal caso di violenza di genere e/o sui minori, comprese le Forze dell’Ordine e l’Autorità Giudiziaria.

Nel Presidio Territoriale di Assistenza viene individuato, inoltre, un ambiente idoneo e riservato per la visita medica.

L’Accordo punta a garantire un progetto di continuità assistenziale e di sostegno, con l’offerta di follow-up medico e di un intervento psicosociale e legale, in stretta integrazione sanità-territorio.

IL PROGETTO | Zona franca – Luoghi sicuri e percorsi di non violenza, sostenuto da Fondazione CON IL SUD in occasione della seconda edizione del Bando per il contrasto della violenza di genere, rappresenta una strategia complessa di presa in carico del fenomeno della violenza e delle sue vittime, progettata dalla cooperativa sociale Il Filo di Arianna in partenariato con l’Ambito Territoriale di Vico del Gargano, l’Università di Foggia, la cooperativa sociale BeFree di Roma e l’Associazione di promozione sociale Followus.

Il progetto, che ha consentito di attivare nuovi Sportelli Antiviolenza sul Gargano, a Rodi Garganico e Ischitella, prima sprovvisti del servizio, e di ampliare gli orari di apertura degli Sportelli Antiviolenza di Vieste, Peschici e Cagnano Varano, prevede una serie di attività e azioni con l’ambizioso obiettivo, anche attraverso la formazione e l’informazione, di creare le condizioni per una zona franca, un territorio ‘violence-free’.

Zona franca mette a sistema la metodologia di presa in carico, che non è fatta solo di cura e supporto alle donne vittime di violenza e dei loro eventuali figli minori, che si rivolgono al CAV, e si ripropone di realizzare una strategia di rete con i presidi sanitari del territorio che si concretizza con la stipula dell’Accordo di collaborazione distrettuale.

 

 
 
 

LUIGI ZUPPETTA, PROTAGONISTA DEL RISORGIMENTO ITALIANO. GIURISTA E DEPUTATO, FIGURA MILIARE DELLA STORIA IN UN INCONTRO DEL CRD

Post n°32902 pubblicato il 12 Novembre 2024 da forddisseche

LUIGI ZUPPETTA, PROTAGONISTA DEL RISORGIMENTO ITALIANO. GIURISTA E DEPUTATO, FIGURA MILIARE DELLA STORIA IN UN INCONTRO DEL CRD STORIA CAPITANATA

Luigi Zuppetta protagonista del prossimo appuntamento con il CRD Storia Capitanata. Il suo ruolo nel Risorgimento Italiano sarà affrontato da studiosi e ricercatori in un incontro in programma giovedì 14 novembre 2024 (ore 17.30, Biblioteca Comunale Largo Sanità). Dopo l’introduzione di Dina Contò, presidente del CRS Storia Capitanata, sono previsti gli interventi di Giuseppe Clemente, presidente onorario del CRD Storia Capitanata, Gabriele Falcone M.V. Loggia Raimondo de Sangro, Daniele Stasi dell’Università di Foggia, Carmine Pinto, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno; conclusioni di Michele Presutto dell’Istituto per la Storiqa del Risorgimento Italiano. Saluti istituzionali di Donatella Curtotti, pro rettore dell’Università di Foggia, Guerino De Luca, sindaco di Castelnuovo della Daunia, e Lidya Colangelo, sindaco di San Severo.

Docente di Diritto Penale all’Università di Napoli, Zuppetta scrisse la “Carta Costituzionale dei Moti del 1848 a Napoli”. Al fianco di Giuseppe Mazzini nella Repubblica Romana, tentò – invano – di tenere lezioni di diritto tra i componenti del movimento. Successivamente si stabilì a Malta dove pubblicò la “Raccolta de’ migliori articoli legali e letterari”, che comprendeva molti suoi saggi, compresa la fortunata “Metafisica della scienza delle leggi penali”

Fu giudice d’appello della Repubblica dI San Marino per la quale compilò il codice penale pubblicato il 15 settembre 1865. Il suo “Corso completo di legislazione penale comparata” (3 voll., 1856) emerge tra le altre opere esegetico-critiche della seconda metà del 19.mo sec. per larghezza d’impostazione. Fece parte del primo Parlamento italiano (1861-1865), quale deputato del Collegio di San Severo. All’inaugurazione dei lavori entrò in aula al fianco di Giuseppe Garibaldi.

 

 
 
 

FOGGIA/ IMPRESE E CITTÁ, CONFCOMMERCIO ORGANIZZA UN CONVEGNO IL 13 NOVEMBRE 12 Novembre 2024

Post n°32900 pubblicato il 12 Novembre 2024 da forddisseche

FOGGIA/ IMPRESE E CITTÁ, CONFCOMMERCIO ORGANIZZA UN CONVEGNO IL 13 NOVEMBRE

Abitare la prossimità riscoprire la città, è questo il titolo del convegno promosso dall’Associazione Confcommercio Imprese per l’Italia provincia di Foggia che si terrà il 13 novembre alle ore 15.00 presso la Camera di Commercio di Foggia.

Interverranno: Paolo Testa, responsabile del settore Urbanisitica e del progetto Cities di Confcommercio Imprese per l’Italia, il vice presidente di Anci Puglia, Noè Andreano, l’assessore all’Urbanistica, Lavori Pubblici e Rigenerazione Urbana del Comune di Foggia, Giuseppe Galasso e il presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Foggia, Francesco Faccilongo.

Perché la Confcommercio oggi parla di città? La risposta è molto semplice: le nostre città, come spesso afferma il presidente Carlo Sangalli, “sono disegnate dalle nostre attività economiche, dal commercio su area pubblica alla ristorazione, dai negozi storici alle imprese della cultura”. Pensare, quindi, le città senza la componente dell’economia prodotta dai negozi di prossimità significa disegnarle senza un player importante e necessario per la stessa tenuta sociale.
Le imprese di prossimità sono fattori irrinunciabili per l’identità di una città. I negozi e, in generale, le micro e piccole imprese indipendenti che si affacciano sulle strade, garantiscono certamente servizi di prossimità, ma anche opportunità di lavoro e di creazione d’impresa per i giovani, vitalità nei quartieri, senso di sicurezza per chi li abita.

“Da tempo pensavamo di organizzare un convegno su questo tema perché molto spesso ci si dimentica che le luci delle nostre città rimangono accese anche – e forse soprattutto – grazie alla presenza dei negozi e delle piccole imprese. Sono sicuro riscopriremo il loro valore con i nostri stimati relatori, e con la presentazione del progetto Cities di Confcommercio che propone le città come laboratori del cambiamento, piattaforme fisiche per sperimentare al meglio la collaborazione tra Amministrazioni e imprese”, ha dichiarato il presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia provincia di Foggia, Antonio Metauro.

 

 
 
 

emilio di pumpo/SOLIDARIETÀ AL SINDACO DI VIESTE GIUSEPPE NOBILETTI 12 Novembre 2024 Esprimo piena solidarietà al presidente d

Post n°32899 pubblicato il 12 Novembre 2024 da forddisseche

emilio di pumpo/SOLIDARIETÀ AL SINDACO DI VIESTE GIUSEPPE NOBILETTI

Esprimo piena solidarietà al presidente della Provincia di Foggia, il Sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti, in seguito all’ignobile aggressione subita da suo padre.

Ancora una volta la sua famiglia viene colpita da minacce e atti violenti. Non possono e non devono essere tollerati simili atti, poiché danneggiano l’immagine e minano il tessuto civile dell’intera comunità dei comuni della provincia di Foggia.

In questi momenti, è fondamentale che le istituzioni e i cittadini si uniscano nel condannare la violenza e nel promuovere la legalità e la giustizia.

A nome mio e dell’intera comunità di Torremaggiore esprimo vicinanza alla famiglia Nobiletti, rinnovando il nostro impegno per costruire assieme un futuro fondato sul rispetto e la sicurezza di tutti.

Questo messaggio di vicinanza mira a condannare fermamente l’accaduto, oltre a lanciare un appello all’unità della comunità contro ogni forma di violenza.

Emilio Di Pumpo

Sindaco di Torremaggiore

 

 
 
 

AGGRESSIONE PADRE NOBILETTI/ IL VESCOVO MOSCONE: “NON SI PUÒ TACERE DAVANTI A QUESTO ENNESIMO ATTO DI MINACCE, RIVOLTE INDIRETTA

Post n°32898 pubblicato il 12 Novembre 2024 da forddisseche

AGGRESSIONE PADRE NOBILETTI/ IL VESCOVO MOSCONE: “NON SI PUÒ TACERE DAVANTI A QUESTO ENNESIMO ATTO DI MINACCE, RIVOLTE INDIRETTAMENTE AI RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI”

L’aggressione fisica e verbale avvenuta, in strada, all’anziano genitore del sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, è un ulteriore episodio di illegalità diffusa nel nostro amato Gargano.

Non si può tacere davanti a questo ennesimo atto di minacce, rivolte indirettamente ai rappresentanti delle Istituzioni, in particolare al Sindaco di Vieste nonché Presidente della Provincia di Foggia, e alla sua famiglia, cui va tutta la mia solidarietà personale e dell’intera Chiesa Diocesana.

Ne siamo certi e lo ripetiamo con costanza: nelle nostre belle città garganiche non si devono tollerare atteggiamenti di chi vuole o sa solo usare la violenza per imporre i propri personali interessi o la propria visione di parte.

La mia vicinanza e rinnovata stima in questo momento perciò va al Sindaco e Presidente Nobiletti ed alla sua famiglia per questo atto inconsulto subito, che sento come rivolto alla mia persona, come anche a tutto il popolo del Gargano, che sta cercando di rialzarsi e porre fine ai tanti lacci delle illegalità striscianti che pretendono di ottenere il proprio tornaconto e condizionare le Istituzioni.

Quella della Chiesa locale è voce di condanna, che si alza nei confronti di queste mentalità e modalità che infestano il nostro ‘amato Gargano’, ma anche voce di conforto ed incoraggiamento per un popolo che ha una storia ed una volontà di bene da difendere e far maturare.

Per questo ricordo a tutti che non c’è giustizia, né tantomeno libertà se si perseguono logiche perverse e di parte.

Al Sindaco e Presidente Giuseppe Nobiletti e a quanti si impegnano quotidianamente dentro e fuori le Istituzioni, ad ogni titolo e grado, nella lotta per la trasparenza e la legalità, continuo a ripetere: coraggio, andiamo avanti, è la strada giusta!

p. Franco Moscone crs

Arcivescovo

 

 
 
 

VIESTE – LA GIUNTA COMUNALE STANZIA 99MILA EURO PER GLI EVENTI NATALIZI 11 Novembre 2024 L’Amministrazione Comunale di Vieste,

Post n°32897 pubblicato il 12 Novembre 2024 da forddisseche

VIESTE – LA GIUNTA COMUNALE STANZIA 99MILA EURO PER GLI EVENTI NATALIZI

L’Amministrazione Comunale di Vieste, in occasione delle imminenti festività natalizie intende organizzare degli eventi che abbiano la finalità di “tenere viva la tradizione del Natale, ricreare la sua atmosfera, valorizzare le vie, le piazze e gli angoli più suggestivi della città” ed “al contempo, un’occasione per valorizzare il territorio, anche attraverso iniziative finalizzate ad incrementarne le opportunità di attrazione”.
Si ritiene altresì “importante sottolineare e ribadire la necessità di essere solidali con i cittadini meno fortunati, attraverso la distribuzione di pacchi natalizi, per le famiglie in difficoltà economiche, debitamente individuate dall’Ufficio Servizi Sociali dell’Ente, al fine di aiutarli ad alleviare uno stato di emarginazione e solitudine maggiormente presente in occasione delle festività”.
Sono questi i passaggi iniziali della delibera con cui la Giunta comunale di Vieste ha deliberato di stanziare 99mila euro in occasione delle festività natalizie 2024.
Con queste risorse si andranno a realizzare le seguenti iniziative:

  • il Mercatino di Natale, con guardiania;
  • le manifestazioni e spettacoli natalizi dedicati ai bambini che allietino il tradizionale clima di festa;
  • tre appuntamenti di show coking per la preparazione di ricette tipiche natalizie del nostro territorio;
  • la realizzazione di un concerto gospel;
  • l’appuntamento con il gruppo di zampognari che eseguiranno musiche pastorali natalizie;
  • l’esibizione dei gruppi folkloristici e bande cittadine;
  • l’allestimento de “La fabbrica di cioccolato”, con organizzazione di spettacoli, intrattenimento,
    laboratori ed animazione per bambini;
  • la realizzazione dell’evento “Le vie del vino”, un percorso eno-gastronomico volto a creare un’atmosfera di festa;
  • la stampa di manifesti e locandine e la realizzazione di video pubblicitari degli eventi;
  • l’addobbo delle vie del paese con ghirlande, l
    sagome di elfi e fornitura di rivestimenti
    per i pali della luce e per i dissuasori;
  • la fornitura e la distribuzione di pacchi natalizi, ai bambini ed agli anziani, appositamente individuati
    dal servizio sociale del Comune in base
    alla situazione socio-economica-familiare;
  • la realizzazione del Concerto del Nuovo Anno.

 

 
 
 
 
 

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