Strada Statale 89 Garganica, località Macchia – Da giorni un branco di cinghiali si aggira indisturbato tra le carreggiate, in un tratto ad alta percorrenza: è urgente intervenire.
C’è una zona del Gargano dove il traffico non è l’unico elemento da tenere sotto controllo durante la guida. A lanciare l’allarme è un cittadino che, per la terza volta in pochi giorni, ha avvistato — e questa volta anche documentato con un video — un numeroso branco di cinghiali intenti ad attraversare la Strada Statale 89 Garganica, in località Macchia, all’altezza della rotatoria per Monte Sant’Angelo, poco prima di Macchia Libera. Un tratto notoriamente trafficato e strategico per i collegamenti tra Manfredonia e il cuore del Gargano.
“Li ho visti per la prima volta fermi nella rotatoria, completamente tranquilli e indisturbati, quasi fossero nel loro habitat naturale”, racconta chi ha effettuato la segnalazione. “Poi altre due volte, sempre più o meno tra le 22 e le 23. Un orario in cui la strada è ancora percorsa da molti veicoli. Ieri sera mi sono fermato per filmare tutto, perché credo sia importante mostrare concretamente il pericolo che si corre ogni notte in quella zona”.
Sono almeno una decina – che attraversano lentamente la carreggiata, costringendo gli automobilisti a brusche frenate o a manovre di emergenza. “Non si tratta di un episodio isolato. La ripetitività e la costanza degli avvistamenti, nello stesso punto e alla stessa ora, rende evidente che il branco ha adottato quell’area come rotta abituale. Questo rappresenta un pericolo serio, non solo per chi è alla guida, ma anche per gli stessi animali”.
Il fenomeno della presenza crescente di fauna selvatica nelle aree urbane e periurbane non è nuovo in Puglia, ma l’intensificarsi degli avvistamenti lungo arterie stradali così rilevanti impone una riflessione urgente e interventi concreti. La Strada Statale 89 è quotidianamente percorsa da pendolari, mezzi pubblici e trasportatori. Un impatto con un cinghiale — spesso di grandi dimensioni — può causare danni ingenti ai veicoli e ferite anche gravi agli occupanti.
Le cause del fenomeno sono molteplici: la scarsità di cibo nei boschi, l’assenza di predatori naturali e un aumento incontrollato della popolazione di cinghiali negli ultimi anni, favorito da una gestione non sempre efficace del territorio. Le aree boschive del Gargano rappresentano un habitat ideale per questa specie, ma sempre più spesso i confini naturali vengono superati, con invasioni nei centri abitati e, come in questo caso, lungo le arterie stradali.
Si chiede ora un intervento tempestivo da parte delle autorità competenti: Prefettura, Polizia Locale, Provincia di Foggia e Anas. Tra le possibili soluzioni: il potenziamento della segnaletica luminosa, l’installazione di dissuasori acustici o ottici, reti di contenimento e, laddove necessario, anche piani di contenimento della fauna selvatica in esubero.
Intanto, il consiglio per gli automobilisti è uno solo: massima prudenza. In particolare nelle ore serali, mantenere una velocità moderata, tenere alta l’attenzione nelle zone già note per la presenza degli animali, e in caso di avvistamento, segnalare immediatamente alle autorità.
Non si tratta solo di sicurezza stradale, ma di una questione ambientale e gestionale che, se non affrontata, rischia di aggravarsi con l’arrivo della stagione estiva e l’aumento del traffico sulla Garganica.
Per ora, però, chi attraversa quel tratto deve sapere: tra le 22 e le 23, all’altezza della rotatoria per Monte Sant’Angelo, non si è soli sulla strada.
statoquotidiano
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