Creato da forddisseche il 03/01/2008
Un sorriso , un po di musica per pensare un pò.
 

Benvenuti :)

.

 

MUSICA ITALIANA

 

Contatta l'autore

Nickname: forddisseche
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 66
Prov: FG
 

Peschici 24/lug/2007 per non dimendicare

 

 

Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

Archivio messaggi

 
 << Novembre 2025 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
LA LEGGE
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'.

Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

Le immagini usate sono prese dalla rete
Per qualsiasi esigenza di copyright contattatemi privatamente.
 

OndaRadio - Redazione San Nicandro Frequenza FM

 

Oroscopo

 


                 width="200" height="250" scrolling=no marginwidth=0 marginheight=0 frameborder=0 border=0 style="border:0;margin:0;padding:0;">
    

 

 

Vieste / Petizione per : Smantelliamo il Ripetit

Vieste / Petizione per :

Smantelliamo il Ripetitore 5G che Disturba il Nostro Paese .
Il link per firmare e questo :  https://chng.it/xvFYh5RSk2

Grazie .

 

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Premio

 

Premio brillante Weblog

(perché valorizza la sua terra, il Gargano).

premiato da,

http://digiland.libero.it//profilo.phtml?nick=ferrarazzo

 

 

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

Tarantella del Gargano - Stupenda versione

 

 

Meteo Gargano

 

ondaradio la radio del Gargano

http://ondaradio.info/

Ondaradio la radio del Gargano.

 

Programmi tv

 

tv.zam.it

 

 

Ultime visite al Blog

forddissechelaboratoriotvQuartoProvvisoriofernandez1983alemont77corseixgiuspiemontesedaniela.g0Estelle_kcassetta2iltuocognatino2ernestoandolinaMabelle22ontibia2007
 

Ultimi commenti

Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

Area personale

 

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/202

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/2020/07/RADIO-GARDEN-300x176.png

 


Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

 

San Giorgio protettore di Vieste.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

Archivio messaggi

 
 << Novembre 2025 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 13/10/2025

UNA K CHE FA LA DIFFERENZA: UN DOCUMENTO È LA PROVA DELL’ORIGINE BIZANTINA DI KALENA 13 Ottobre 2025

Post n°33902 pubblicato il 13 Ottobre 2025 da forddisseche

UNA K CHE FA LA DIFFERENZA: UN DOCUMENTO È LA PROVA DELL’ORIGINE BIZANTINA DI KALENA

Una lettera, la K, custodita in un manoscritto napoletano del Duecento riaccende la storia: il toponimo Kalena, donato dalla Chiesa di Siponto ai benedettini delle Tremiti nel 1023, rivela radici greco-bizantine e apre nuove piste sulla storia sacra del Gargano

Nel cuore silenzioso della Biblioteca Nazionale di Napoli, un antico manoscritto del XIII secolo ha riportato alla luce una storia dimenticata: il legame profondo tra le Isole Tremiti, l’abbazia benedettina di Santa Maria e un piccolo luogo del Gargano chiamato – con una grafia insolita ma originale – Kalena.

Non «Calena», come spesso si legge oggi, ma Kalena con la «K». Questa denominazione compare nel Préambule della carta di donazione del luglio 1023, redatta dall’arcivescovo Leone di Siponto. Ma questo dettaglio, apparentemente minore, emerso grazie agli studi dello storico francese Jules Gay nel 1897, rivela molto più di una semplice variazione ortografica.

Una donazione monastica e una toponomastica dimenticata

Il documento – parte di un cartulario inedito del monastero di Tremiti, oggi conservato nel fondo manoscritti della biblioteca napoletana (Ms. XIV. A. 30), – riporta le parole con cui l’arcivescovo Leone dona ai monaci dell’isola una chiesa rurale abbandonata di Peschici. «Una ecclesia deserta in loco que vocatur Kalena, cujus vocabulum est Sancta Maria» – si legge nel testo che riporta la donazione dell’anno 1023 – viene offerta al monastero di Tremiti per il suo recupero spirituale e agricolo.

La storia nelle lettere: nota filologica, Kalena o Calena?

La scelta di usare la K, rarissima nei testi latini medievali d’Italia, non è casuale. Riflette un toponimo arcaico, forse di origine prelatina o greco-orientale, conservato nell’uso clericale durante la lunga influenza bizantina sulla Capitanata. Il documento è datato «nel 62° anno dell’impero di Basilio e Costantino», segnando con precisione il contesto culturale greco-latino in cui fu redatto. Questa forma arcaica è stata rivalutata e adottata dal Centro Studi «Giuseppe Martella» – promotore di iniziative di tutela del sito – nel volume di Autori vari curato da Liana Bertoldi Lenoci, “Salviamo Kalena. Un’agonia di pietra” (Edizioni del Parco, Foggia, 2003). L’adozione della grafia Kalena intende ripristinare la forma storica del nome, oltre a evidenziare la continuità culturale con le fonti medievali e a distinguere il sito come bene storico-architettonico, non ridotto a semplice toponimo locale. Il passaggio da «Kalena» a «Calena» è avvenuto lentamente nei secoli successivi, probabilmente per influsso della lingua volgare e della standardizzazione latina. Ma il documento del 1023 ci restituisce l’autenticità del toponimo così come veniva percepito e scritto nel pieno Medioevo, durante la transizione tra il dominio bizantino e l’affermazione normanna in Puglia. Dal punto di vista della toponomastica storica, la forma «Kalena» apre nuove piste di ricerca: potrebbe derivare da una radice greco-orientale (forse kale, «bella»); da un antico termine italico riferito a un’area naturale o sacra; oppure ancora, riflettere l’uso formale bizantino nella documentazione vescovile del tempo.

Dal silenzio degli archivi al dibattito storico

A riportare all’attenzione questo prezioso documento è stato Jules Gay, studioso di storia medievale dell’Italia meridionale, che nel 1897 pubblicò su «Mélanges d’archéologie et d’histoire» un saggio fondamentale intitolato *Le monastère de Tremiti au XIe siècle d’après un cartulaire inédit”. Lì, Gay evidenzia per la prima volta la portata storica del cartulario ritrovato a Napoli, contenente oltre cento atti tra l’XI e il XII secolo, che offrono uno sguardo dettagliato sul potere, le terre e le strategie di sopravvivenza di uno dei monasteri più remoti e combattivi dell’Adriatico. Il caso di «Kalena» è emblematico. Non solo conferma l’antichità della chiesa rurale di Santa Maria, nei pressi dell’attuale Peschici, ma mostra anche come i monaci di Tremiti agissero da pionieri nel recupero delle terre incolte abbandonate dai vescovi e dal clero urbano.

Un invito alla riscoperta

La riscoperta di «Kalena», e del cartulario delle Tremiti, è più che una curiosità filologica. È la testimonianza concreta di un paesaggio monastico, in cui le isole e la terraferma erano unite da reti di potere, spiritualità, agricoltura e diplomazia ecclesiastica. È anche un richiamo all’importanza delle fonti manoscritte conservate nei nostri archivi, spesso dimenticate, ma ancora capaci di riscrivere la storia con una sola lettera – in questo caso, una K.

L’autore del primo ritrovamento

Jules Gay, lo storico francese che ha raccontato il Medioevo

Nato a Strasburgo il 14 gennaio 1867, Jules Gay è stato uno degli storici francesi più attenti e raffinati del suo tempo, capace di spaziare dalla complessa storia del Medioevo europeo alle dinamiche politiche della Francia contemporanea. Con una carriera accademica che lo ha portato a insegnare in importanti istituzioni come l’Università di Lilla, Grenoble e l’Istituto Francese di Firenze, Gay ha lasciato un’impronta significativa nella storiografia del Novecento. La sua fama si deve soprattutto agli studi sul Medioevo, ambito in cui ha saputo combinare rigore documentario e profondità interpretativa.

Le opere principali

Tra le sue opere principali si distingue “L’Italia meridionale e l’Impero bizantino dal regno di Basilio I alla caduta di Bari (867–1075)”, pubblicata a Parigi nel 1904 e tradotta in italiano nel 1917: un testo fondamentale per comprendere i rapporti tra Bisanzio e l’Italia del Sud, in un’epoca di profonde trasformazioni politiche e culturali. Altre opere di rilievo sono ‘Il papa Clemente VI e le questioni d’Oriente (1342–1352)” e “I papi dell’XI secolo e la cristianità”, anch’esse tradotte in italiano e tuttora apprezzate da storici e studiosi. Gay ha inoltre collaborato con la prestigiosa Scuola Francese di Roma per l’edizione critica dei registri pontifici medievali, curando il volume dedicato a Nicolò III (1277–1280).

Non solo storia antica

Ma l’interesse di Jules Gay non si è fermato al passato remoto. Attento osservatore della realtà del suo tempo, nel 1911 pubblicò “Il movimento democratico e i cattolici francesi dal 1830 al 1880”, uno studio pionieristico sui rapporti – spesso tesi – tra Chiesa e politica in età moderna. Nel 1931 tornò a occuparsi di storia contemporanea con “Le due Rome e l’opinione pubblica francese”, un’analisi dei rapporti franco-italiani a partire dal Congresso di Vienna del 1815.

Nel corso della sua carriera, Jules Gay ha firmato anche numerosi articoli e contributi in riviste e raccolte collettive, partecipando attivamente al dibattito culturale del suo tempo. Un autore che merita di essere riscoperto, soprattutto per la sua capacità di coniugare metodo storico e visione d’insieme, sempre con grande chiarezza e passione.

Il saggio di Teresa Maria Rauzino è stato pubblicato su “L’Edicola” del 12 ottobre 2025

La prof. ssa  Rauzino ringrazia il prof. Francesco Innangi per averle fornito il documento del cartulario inedito del monastero di Tremiti, oggi conservato nel fondo manoscritti della biblioteca napoletana (Ms. XIV. A. 30).

teresa maria rauzino

 

 
 
 

I BERSAGLIERI DI VIESTE CELEBRANO LA LORO PATRONA: LA MADONNA DEL CAMMINO. DOMENICA 19 OTTOBRE UN RICCO PROGRAMMA DI EVENTI RELI

Post n°33901 pubblicato il 13 Ottobre 2025 da forddisseche

I BERSAGLIERI DI VIESTE CELEBRANO LA LORO PATRONA: LA MADONNA DEL CAMMINO. DOMENICA 19 OTTOBRE UN RICCO PROGRAMMA DI EVENTI RELIGIOSI E MUSICALI

Domenica 19 ottobre i Bersaglieri di Vieste si riuniranno per rendere omaggio alla loro Santa Patrona, la Madonna del Cammino, con una giornata di celebrazioni e momenti commemorativi.

Il programma avrà inizio alle ore 12:15 presso il Cimitero comunale, dove saranno resi gli onori alla tomba del Generale Michele Bosco, figura di spicco per la comunità bersaglieresca locale.

In serata, alle 18:30, sarà celebrata la Santa Messa nella chiesa del Gesù Buon Pastore, officiata da Don Antonio De Padova, parroco della comunità.

A seguire, alle 19:15, la giornata si concluderà con il concerto “Ai Piedi di Maria”, proposto dal Trio Gargano Music, composto da:

  • Rosalba Jula, soprano
  • Andrea Vescera, tromba
  • Giuseppe Fabrizio, pianoforte

L’evento musicale si terrà anch’esso presso la Chiesa del Gesù Buon Pastore e offrirà un momento di riflessione e bellezza artistica, nel segno della devozione e della tradizione.

 

 
 
 

Cotone 100% italiano, si riparte dalla Capitanata: a San Severo la prima raccolta dopo settant’anni Martedì 14 ottobre, dalle 9

Post n°33900 pubblicato il 13 Ottobre 2025 da forddisseche

Cotone 100% italiano, si riparte dalla Capitanata: a San Severo la prima raccolta dopo settant’anniMartedì 14 ottobre, dalle 9.30, le raccoglitrici in azione nell’azienda agricola Luciani: Coldiretti presenta il report “La rinascita del cotone italiano”Di Redazione13 Ottobre 2025in Economia, San Severo e Alto TavoliereCondividi su FacebookCondividi su TwitterTorna il cotone nei campi italiani. Domani, martedì 14 ottobre, alle 9.30, in contrada Valle di Laccio a San Severo, le raccoglitrici entreranno in azione nei terreni dell’azienda Luciani per la prima raccolta 2025 di cotone interamente italiano. Un ritorno storico per la Capitanata e per il Paese, dove la coltura – antica e pregiata – era scomparsa da oltre settant’anni, travolta dall’avanzata delle fibre sintetiche.Un ritorno simbolico per agricoltura e filiera tessileIl rilancio nel Foggiano segna un passaggio chiave per la diversificazione colturale e per la filiera moda–tessile nazionale, sempre più orientata a materie prime tracciabili. L’appeal del “made in Italy” e la domanda di tessuti naturali aprono spazi di mercato con possibili ricadute su occupazione e indotto.L’appuntamento nei campi di San SeveroLa raccolta si terrà nei terreni dell’azienda Luciani in contrada Valle di Laccio. Agricoltori, tecnici e operatori della filiera assisteranno alle operazioni delle raccoglitrici dedicate, primo banco di prova per rese, qualità della fibra e sostenibilità economica nell’Alto Tavoliere.Il report di Coldiretti su dati, costi e climaIn occasione dell’evento, Coldiretti diffonderà l’analisi “La rinascita del cotone italiano”, con focus su superfici coltivate, impatto dei cambiamenti climatici, costi di produzione e scenari di mercato, inclusa la crescente attenzione delle maison che cercano forniture nazionali per linee di alta gamma.Tra memoria rurale e prospettiva industrialeIl ritorno del cotone in Capitanata recupera una tradizione agricola del dopoguerra e la reinterpreta in chiave contemporanea: filiere corte, tracciabilità e qualità certificata come leva competitiva, in un dialogo più stretto tra campi e manifattura.

 
 
 

VIESTE – “Mobilità dolce”, nuova area di servizio e accoglienza al lungomare Europa Il Ott 13, 2025

Post n°33899 pubblicato il 13 Ottobre 2025 da forddisseche

VIESTE – “Mobilità dolce”, nuova area di servizio e accoglienza al lungomare Europa
713

“Con grande soddisfazione – dichiara l’assessora ai Lavori Pubblici Mariella Pecorelli – comunico che il Comune di Vieste ha ottenuto un importante finanziamento per la riqualificazione dell’area relitta tra il Lungomare Europa e Via dell’Antico Porto Aviane, in prossimità del Terminal Bus del Piazzale Europa, dove in passato erano state realizzate opere abusive successivamente abbattute. Un’area alle porte della città che per anni è rimasta simbolo di incuria e degrado, e che oggi, grazie al lavoro di programmazione dell’Amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Nobiletti, torna finalmente a disposizione della comunità.”
Il progetto, denominato “Service Area Europa”, prevede un investimento complessivo di 303.872,39 euro, di cui 125.000 euro finanziati dalla Regione Puglia attraverso il FUNT – Fondo Unico Nazionale per il Turismo, e la restante quota cofinanziata dal Comune di Vieste.
“L’obiettivo – prosegue l’assessora Pecorelli – è trasformare un’area urbana oggetto di demolizione per abusivismo edilizio in una nuova area di servizio e accoglienza, a supporto della mobilità sostenibile e dei percorsi naturalistici che attraversano il nostro territorio. Gli spazi recuperati alla legalità devono tornare ad essere luoghi di vita, incontro e utilità collettiva.”
L’intervento proposto risponde alla crescente esigenza di sviluppare infrastrutture sostenibili dedicate alla mobilità dolce, con un duplice obiettivo: migliorare la sicurezza stradale e promuovere l’adozione di mezzi di trasporto ecologici come la bicicletta, oltre a incentivare la mobilità pedonale sia per gli spostamenti quotidiani che per finalità turistiche. Questo approccio non solo contribuisce a ridurre le emissioni di CO2, ma favorisce anche l’adozione di stili di vita più salutari, sensibilizzando la cittadinanza sull’importanza di una mobilità rispettosa dell’ambiente. A livello globale, l’intervento si configura come una strategia concreta per ridurre l’impatto pro capite delle emissioni e mitigare gli effetti negativi dell’inquinamento ambientale. La creazione di infrastrutture ciclabili, aree pedonali e spazi di sosta attrezzati rappresenta una risposta efficace per incentivare modalità di trasporto sostenibili, riducendo la dipendenza dall’auto privata e contribuendo a decongestionare il traffico urbano. In particolare, l’intervento risponde alla crescente pressione turistica che Vieste ha registrato negli ultimi anni, soprattutto durante la stagione estiva. La realizzazione di un nodo multifunzionale di sosta, ristoro e interscambio turistico mira a soddisfare le esigenze di residenti e turisti, offrendo spazi attrezzati per la sosta delle biciclette, punti di ristoro eco-compatibili e aree informative per promuovere un turismo sostenibile. L’obiettivo è ottimizzare i flussi veicolari, ridurre l’impatto ambientale e creare un modello di sviluppo urbano sostenibile e accessibile a tutti.
Il progetto mira a incentivare la mobilità dolce e sostenibile attraverso la realizzazione di una nuova area attrezzata con l’installazione di moderne rastrelliere per biciclette e l’introduzione di sistemi efficienti di bike-sharing. Queste iniziative, monitorate attraverso il conteggio del numero di pedoni e ciclisti al giorno, consentiranno di valutare concretamente il grado di utilizzo dell’infrastruttura e l’impatto positivo sulle abitudini di mobilità della popolazione locale.
Un obiettivo cruciale del progetto è la riduzione dell’impatto ambientale, che verrà perseguito mediante la misurazione del traffico veicolare privato e la promozione di mezzi ecologici, accompagnata dall’impiego di materiali ecosostenibili nelle opere pubbliche. Queste azioni permetteranno di ridurre significativamente le emissioni di CO₂ e migliorare la qualità dell’aria, con misurazioni costanti per quantificare i benefici ambientali ottenuti.
Parallelamente, grande attenzione verrà rivolta al miglioramento della sicurezza stradale con la realizzazione di una specifica viabilità in ingresso e in uscita adeguatamente separata per ciclisti e pedoni, unici fruitori dell’area in cui verrà impedito ogni accesso a mezzi motorizzati a 4 ruote. Sarà predisposta una segnaletica dedicata e una efficace illuminazione LED per garantire spostamenti più sicuri. La riduzione degli incidenti sarà monitorata attraverso specifici dati relativi all’incidentalità nella zona di intervento, al fine di confermare l’efficacia delle misure adottate.
Il progetto pone particolare attenzione anche alla valorizzazione turistica sostenibile. Saranno predisposte aree informative ben attrezzate, postazioni multimediali interattive per scoprire e valorizzare le attrazioni locali e punti di ristoro ecocompatibili. Tali interventi mirano a incrementare il numero di turisti attratti dalla sostenibilità e dalla qualità dei servizi offerti, valutando periodicamente il livello di soddisfazione degli utenti attraverso indagini mirate e raccogliendo eventuali suggerimenti per miglioramenti futuri.
Infine, il tema dell’accessibilità universale rappresenta un aspetto fondamentale del progetto. Verranno realizzate infrastrutture prive di barriere architettoniche, aree di sosta ergonomiche e accessi facilitati, agevolando così gli spostamenti anche per le categorie più vulnerabili come anziani e persone con disabilità. L’accessibilità sarà migliorata attraverso una connessione efficiente tra centri abitati e aree di interesse, monitorando regolarmente il livello di fruibilità raggiunto grazie a feedback diretti degli utenti.
Grazie all’insieme coordinato di queste misure e al monitoraggio costante dei relativi indicatori di prestazione, l’intervento rappresenta un passo significativo verso un modello di mobilità più sicuro, ecologico e in armonia con il territorio, offrendo benefici tangibili per la qualità della vita dei residenti e il potenziale turistico dell’area.

 

 
 
 

Guardie Ambientali Italiane: “A Manfredonia manca un cartello di benvenuto come ingresso in città” byRedazione 13 Ottobre 2025

Post n°33898 pubblicato il 13 Ottobre 2025 da forddisseche

Guardie Ambientali Italiane: “A Manfredonia manca un cartello di benvenuto come ingresso in città”

Un cartello di benvenuto non è solo un’insegna, ma un segno di identità, accoglienza e orgoglio per la propria città. Manfredonia, città storica, culla di cultura e natura, meriterebbe sicuramente un ingresso degno del suo nome.

Un cartello che reciti ad esempio Benvenuti a Manfredonia – Città di Re Manfredi, porta del Gargano – darebbe valore al territorio, ai turisti e anche ai residenti, richiamando storia, tradizione e appartenenza al Parco Nazionale del Gargano.

Manzella: perché una città così importante non celebra la propria identità già all’ingresso?

 

 
 
 

VIESTE/ L’ASSESSORE PECORELLI: “SARÀ RIQUALIFICAZIONE L’AREA RELITTA TRA IL LUNGOMARE EUROPA E VIA DELL’ANTICO PORTO AVIANE” 13

Post n°33897 pubblicato il 13 Ottobre 2025 da forddisseche

VIESTE/ L’ASSESSORE PECORELLI: “SARÀ RIQUALIFICAZIONE L’AREA RELITTA TRA IL LUNGOMARE EUROPA E VIA DELL’ANTICO PORTO AVIANE”

 “Con grande soddisfazione – dichiara l’assessora ai Lavori Pubblici Mariella Pecorelli – comunico che il Comune di Vieste ha ottenuto un importante finanziamento per la riqualificazione dell’area relitta tra il Lungomare Europa e Via dell’Antico Porto Aviane, in prossimità del Terminal Bus del Piazzale Europa, dove in passato erano state realizzate opere abusive successivamente abbattute. Un’area alle porte della città che per anni è rimasta simbolo di incuria e degrado, e che oggi, grazie al lavoro di programmazione dell’Amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Nobiletti, torna finalmente a disposizione della comunità.”

Il progetto, denominato “Service Area Europa”, prevede un investimento complessivo di 303.872,39 euro, di cui 125.000 euro finanziati dalla Regione Puglia attraverso il FUNT – Fondo Unico Nazionale per il Turismo, e la restante quota cofinanziata dal Comune di Vieste.

“L’obiettivo – prosegue l’assessora Pecorelli – è trasformare un’area urbana oggetto di demolizione per abusivismo edilizio in una nuova area di servizio e accoglienza, a supporto della mobilità sostenibile e dei percorsi naturalistici che attraversano il nostro territorio. Gli spazi recuperati alla legalità devono tornare ad essere luoghi di vita, incontro e utilità collettiva.”

 

 
 
 

RALLY PORTA DEL GARGANO – Bergantino-Di Vincenzo (Skoda Fabia R5) vincono all’ultimo metro Ultimo aggiornamento Ott 13, 2025

Post n°33896 pubblicato il 13 Ottobre 2025 da forddisseche

RALLY PORTA DEL GARGANO – Bergantino-Di Vincenzo (Skoda Fabia R5) vincono all’ultimo metro
113

Non poteva essere più ricco di emozioni, il 15° Rally Porta del Gargano – 5° Trofeo Città di Vieste, che si è concluso ieri nel piazzale di Marina Piccola, “perla” della città garganica. La gara allestita quest’anno dalla ASD Piloti Sipontini è destinata a essere ricordata a lungo, nella storia di questa manifestazione, grazie all’inarrestabile rimonta messa in atto da Giuseppe Bergantino e Mirko Di Vincenzo, che hanno ottenuto una vittoria insperata dopo aver spremuto quanto più possibile la loro Skoda Fabia R5 di Classe Rally2. La gara di Vieste ha così concluo nel migliore dei modi la Coppa Rally Aci Sport di Zona 8 (comprensiva delle regioni Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria, essendo la tappa finale del calendario 2025.
Giuseppe Bergantino, vincitore per l’undicesima volta su queste strade, ha condotto una gara a handicap, dopo la penalizzazione di 1’ che ieri gli era stata comminata in avvio di manifestazione. Ciò a causa di un disguido a uno dei controlli orario iniziali, dove l’equipaggio è transitato in anticipo rispetto alla tabella di marcia. Nel già serrato duello che subito si era acceso con l’altro equipaggio favorito, composto da Carmine Tribuzio e Mattia Cipriani (Skoda Fabia RS), il divario si è subito mostrato molto ampio: Tribuzio è passato in testa, con Bergantino a inseguire dal 14. posto, ma troppo staccato per poter pensare a un risultato eclatante. Bergantino ha dovuto rosicchiare il vantaggio in partenza di Tribuzio, segnando il miglior tempo su ognuna della 9 Prove Speciali. Così il distacco di quasi un minuto tra i due si è assottigliato, diventando di soli 5”6 quando mancava da disputare l’ultima Prova Speciale a Peschici. Lungo i circa 13 Km di strada restante, Bergantino si è scatenato, al punto da vincere anche l’ultimo tratto cronometrato, con un vantaggio di 12”2: sufficiente per scavalcare Tribuzio e presentarsi da vincitore al rientro a Vieste, davanti al suo pubblico.
Partiti da Vieste nella serata di ieri, i 42 equipaggi in gara la gara hanno attraversato il lato nord-orientale del Gargano, scandendo inizialmente verso Mattinata, per poi risalire sulle strade di Peschici e Vico del Gargano. È stato coinvolto ogni comune attraversato, oltre quello di Vieste che ha ospitato la base del rally e la spettacolare Superprova su circuito cittadino al Porto Turistico, disputatasi ieri sera. Lungo questo percorso, che dai complessivi 307,69 Km ne ha avuto 71,91 di Prove Speciali, si è esaltata anche la gara di Alessandro D’Avelli e Luigi D’Annibale, che con la loro Peugeot 208 di Classe Rally4 si sono classificati al terzo posto. Il giovane pilota di Castro dei Volsci (FR) ha concluso una gara straordinaria, risultando primo tra le auto a 2 ruote motrici, dietro le due Skoda a trazione integrale che lo hanno preceduto. Ma soprattutto, grazie a questo risultato si è aggiudicato la Coppa Aci Sport per la sua categoria.
Appuntamento al 2026, con il plauso delle Autorità locali e sportive. Il riepilogo della gara da Aci Sport TV.
È stata folta la rappresentanza istituzionale all’arrivo a Vieste, a partire dal Sindaco Giuseppe Nobiletti e dagli Assessori Graziamaria Starace per il Turismo e la Cultura, Gaetano Desimio per Sport, Trasporti e Attività Produttive e Gaetano Paglialonga per i Grandi Eventi. Non sono naturalmente mancate le Autorità Sportive, con il Presidente dell’Automobile Club Foggia, Raimondo Ursitti, e il Fiduciario Provinciale del CONI, Nicola Pellegrino. Un ringraziamento degli organizzatori va anche alla Regione Puglia, per il sostegno ricevuto con l’inclusione della manifestazione viestana nella campagna di promozione turistico “#We are in Puglia”. In questo contesto, con il 5° Trofeo Città di Vieste, è stata
premiata la Lancia Delta Integrale portata in gara dall’equipaggio salentino di Massimiliano Centonze e Saverio Cotrufo: decorata in livrea Jolly Club – Totip, è stata giudicata la vettura dalla carrozzeria più bella e colorata della manifestazione.
Conclusa a Marina Piccola un’edizione dalle grandi emozioni.

 

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963