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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 05/07/2019

Sole, mare, cultura, musica, sport e spettacoli: A VIESTE E’ GRANDE ESTATE!

Post n°23930 pubblicato il 05 Luglio 2019 da forddisseche

Sole, mare, cultura, musica, sport e spettacoli: A VIESTE E’ GRANDE ESTATE! 

 
Sole, mare, cultura, musica, sport e spettacoli: A VIESTE E’ GRANDE ESTATE!
 
 

Vieste si conferma regina del turismo pugliese, e lo fa attraverso una serie di eventi che vanno a completare la già qualitativa offerta turistica. In cartellone una serie di eventi che vanno dalla cultura, alle tradizioni popolari, dallo sport allo spettacolo, alla musica, ma anche archeologia e magia.

 

Il programma completo di Viestestate 2019 è disponibile sul sito e sulle pagine social del Comune di Vieste.

 
 
 

Domani la giornata mondiale del bacio. È un crimine, non baciarsi ancora.

Post n°23929 pubblicato il 05 Luglio 2019 da forddisseche

Domani la giornata mondiale del bacio. È un crimine, non baciarsi ancora. 

 
Domani la giornata mondiale del bacio. È un crimine, non baciarsi ancora.
 
 

I baci oliano le cerniere del corpo e l'equilibrio interiore. Nel bacio ci affondi, ti scaldi, ti perdi e ti nascondi. Inghiotti l'altro, che diventa tuo. I baci li rivedi dopo ore, li risenti nella pancia all'improvviso, ti rallentano un movimento o una parola, ti impediscono un passo, ti scaraventano altrove. E in un altro momento. Si fingono tante cose ma un bacio non lo imbrogli. E quando non ci si ama, baciarsi è più sgradevole della folla del tram, ti vengono le ossa dure e il corpo si chiude. Perché il bacio è un aprirsi e un accogliere. È farsi assalire in fretta dalla felicità e poi godersi il suo lento, intermittente rilascio.

 

Sono i baci «creati» o immortalati dall'obiettivo di Alfred Eisenstaedt o di Robert Doisneau, è quello dipinto da Francesco Hayez, declinato in mille modi sul grande e sul piccolo schermo. È il bacio, appunto, in Time Square tra un marinaio e un'infermiera. Lui le cinge la vita, le sorregge il collo mentre la inclina e la avvolge. E lei si consegna, inerme e felice, la riga sulle calze di seta bianche, la gonna che si solleva sotto il suo inarcarsi. E nemmeno si vedono quei visi paonazzi e in estasi, eccitati dal promettente ignoto che si spalanca tra di loro. Anche per questo ognuno può immaginare i propri, di visi.

 

Intorno a quell'abbraccio c'è un momento luminoso della storia: è il 1945 e la guerra è finita. Si può pensare finalmente alla vita e la vita è quella, cercare, trovare qualcuno con cui darle senso e farla valere, riempirla fino a gonfiare ogni secondo. Perché finalmente il prossimo è una promessa e si è padroni dei giorni. Ed è lo stesso per quei due in mezzo alla folla davanti all'Hotel de Ville di Parigi, stavolta è il 1950: un altro momento in cui il tempo è gravido di promesse. Domani è il giorno mondiale del bacio, sì fa sorridere pensare a come lo si possa stabilire, fatto sta che è così. E allora dei baci ci viene la nostalgia. Perché ce li hanno rubati, svuotati, uccisi. Dovrebbe essere proibito abusare dei baci, usarli male, farli diventare altro. È un piccolo, ignobile crimine. I baci oggi sono clavi ideologiche, strumenti di rottura, di affermazione e di lotta. Sono guerre travestite da tenerezze, emblemi di libertà, scambi di ribellione. Ci si appoggia ad altre labbra in pubblico, sui palchi, in mondovisione, labbra dello stesso sesso, labbra estranee, labbra agguerrite e arrabbiate. Ci si bacia ostentatamente per rivendicare, per sancire, per stupire. Contro le discriminazioni, contro i pregiudizi, a favore del MeToo, per fare audience, per provocazione, per rispondere ai politici. E intanto si ammazzano i baci. Sporcandoli, li si disinfetta.

 

Gli si abbassa la temperatura, li si rende potenti ma innocui, li si toglie dall'amore e li si ascrive ad altro, li si usa per altro. Sono baci politici, come quello fraterno e socialista tra Leonid Brezhnev ed Erich Honecker nel 1979. Sono baci di lotta, come quello di Asia Argento e Vladimir Luxuria, sono baci di ribellione e ostentazione come quello tra le due calciatrici ai mondiali: Magdalena Eriksson e la sua fidanzata danese Perville. Ci sono i baci di solidarietà, come quello di Alessia Marcuzzi a Nadia Toffa, o quelli provocatori di Madonna e Britney Spears, di Victoria Cabello e Alba Parietti, e i baci di sintonia tra Mara Venier e Ornella Vanoni; i baci di sodalizio artistico tra Paolo Bonolis e Luca Laurenti, o tra i comici Luca e Paolo; e quelli impegnati e illuminati: i baci radical di Valeria Golino e Alba Rohrwacer sul red carpet del Festival di Berlino. E poi i baci superflui, come quello tra Belen Rodriguez e Ilary Blasi in televisione.

 

Tutta roba che andrebbe in ogni caso vietata, per altro ancor prima che per buongusto e pudore. Almeno domani, nella giornata del bacio. Perché è un prendere fiato e appoggiare le labbra all'apnea dell'altro. E questo non è baciarsi, è rovinare i baci. Baciarsi è un'altra cosa: è l'epicentro di ogni brivido. Come avviene per il primo, che è quello di tua madre quando vieni al mondo, la tua carne che diventa altro da te: quel primo conoscersi che è un riconoscersi. E poi, per tutto il resto della vita, si cercano altre labbra. Labbra estranee che diventino il tuo Paese.

 

È un crimine, non baciarsi ancora.

 

Valeria Braghieri

 
 
 

Isole Tremiti, l'ASL Foggia interviene per migliorare l'assistenza sanitaria

Post n°23928 pubblicato il 05 Luglio 2019 da forddisseche

Isole Tremiti, l'ASL Foggia interviene per migliorare l'assistenza sanitaria

Tariffe agevolate per i trasferimenti degli operatori sanitari dalla terraferma; attivazione del servizio di emergenza e soccorso sanitario in mare; cura degli spazi verdi; rifacimento del manto stradale nel rispetto dei vincoli paesaggistici; sostituzione della segnaletica obsoleta.

Sono le iniziative avvitate dalla Direzione Generale della ASL Foggia per garantire alla comunità delle Isole Tremiti e ai turisti l’accesso in sicurezza ai servizi sanitari e luoghi decorosi in cui ricevere l’adeguata assistenza.

Assicurare a tutti i cittadini il diritto alla salute – dichiara il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla - è da sempre una priorità di questa Direzione Generale, soprattutto in quei territori disagiati e con un contesto di elevata complessità come le Isole minori. Garantire l’accesso ai servizi sanitari anche in queste specifiche realtà rappresenta una sfida per la moderna Sanità pubblica e un dovere per chi amministra un’Azienda Sanitaria”.

Le Tremiti, con il loro contesto di elevata complessità (in considerazione del quale sono riconosciute “area disagiatissima” da Direttive Europee), rappresentano una eccezione sull’intero territorio. Eccezione che ha richiesto misure straordinarie per trovare le soluzioni più adeguate alle criticità emerse durante l’espletamento del servizio e segnalate dagli operatori al Direttore Generale nel corso di un sopralluogo effettuato ai primi di marzo.

Le interlocuzioni avviate negli ultimi mesi con le aziende che curano i collegamenti marittimi e aerei hanno portato i primi frutti. L’Azienda “Alidaunia” si è, infatti, resa disponibile ad applicare a infermieri e soccorritori, anche in alta stagione, le tariffe riservate ai residenti.

È stato confermato, inoltre, il servizio di emergenza e soccorso sanitario in mare “Emersanmare” a potenziamento e supporto delle attività curate dal Soccorso Marittimo della Capitaneria di Porto.

Il servizio, grazie all’utilizzo di una idroambulanza, in dotazione alla ASL Foggia, consente, inoltre, il trasferimento in sicurezza degli infermi e degli operatori dall’Isola di San Nicola all’Isola di San Domino.

Per agevolare, invece, il trasporto degli operatori e degli infermi all’interno delle isole, in particolare nella più complessa San Nicola, la Direzione ha chiesto ad “Alidaunia” di utilizzare la auto elettrica dotata di portalettiga ricevuta in gestione dalla Regione Puglia, in attesa della conclusione delle procedure di acquisto di un mezzo con caratteristiche analoghe.

Ulteriori interventi hanno interessato la sede dei servizi aziendali presso l’Isola di San Domino: il manto stradale è stato sistemato con l’utilizzo di materiali previsti dai vincoli paesaggistici; è stata affidata ad una azienda del luogo la cura degli spazi verdi annessi alla struttura; è stata sostituita la segnaletica obsoleta con una più adatta ad orientare i turisti che necessitano di cure.

Il tutto per rendere i luoghi dedicati all’assistenza sanitaria più dignitosi, accoglienti e ospitali per operatori e utenza.

 
 
 

Foresta Umbra, banca di carbonio. Il 7 luglio il secondo compleanno del riconoscimento UNESCO

Post n°23927 pubblicato il 05 Luglio 2019 da forddisseche

Foresta Umbra, banca di carbonio. Il 7 luglio il secondo compleanno del riconoscimento UNESCO 

 
Foresta Umbra, banca di carbonio. Il 7 luglio il secondo compleanno del riconoscimento UNESCO
 
 

I faggi vetusti assorbono per secoli l’anidride carbonica prodotta da tante auto in un anno, diventando così uno strumento unico nella lotta ai cambiamenti climatici

 

Gli antichi faggi del Gargano pesano oltre 10 tonnellate e il singolo albero conserva nei propri tessuti per secoli (anche più di 300 anni) la quantità di anidride carbonica prodotta da diverse automobili in un anno. Ecco perché queste foreste vetuste mediterranee rappresentano uno strumento unico contro i cambiamenti climatici. Sono gli importanti dati che emergono dal progetto di ricerca condotto in Foresta Umbra, per conto della National Geographic Society, dalla squadra di ricercatori dell’Università della Tuscia di Viterbo, capeggiati dal professore di botanica Alfredo Di Filippo, che ha seguito l’iter di candidatura UNESCO di tutti i siti italiani. Notizie che arrivano alla vigilia del 7 luglio, giorno del secondo compleanno del riconoscimento UNESCO delle faggete vetuste di Umbra, conferito a Cracovia nell’ambito della manifestazione “The World Heritage Commitee”.

 

Sono passati due anni da quell’ambizioso riconoscimento – racconta Di Filippo- ma i giganti del Gargano continuano a sorprendere. Siamo saliti in cima all’albero più maestoso del Gargano, la cui altezza record è di 45 metri. Soltanto così siamo riusciti a comprendere come gli alberi diventino vecchi in condizioni ambientali estremamente diverse, a quantificare il loro contributo al ciclo del carbonio e a descrivere lo stato di conservazione in risposta alle variazioni climatiche degli ultimi decenni”.

 

Il progetto ha consentito di descrivere per la prima volta la struttura dei colossali faggi vetusti della Foresta Umbra, dimostrando il loro insostituibile servizio eco-sistemico. “All’anidride carbonica assorbita dal fusto si deve aggiungere anche quella quasi equivalente trattenuta dalle radici e dal suolo ‘indisturbato’, tipico delle foreste naturali, il cui valore è enorme. Se a questo si aggiunge che i faggi vetusti della Foresta Umbra sono davvero tanti e hanno una sorprendente produzione legnosa - aggiunge Di Filippo- si comprende bene come queste foreste mediterranee rappresentino uno strumento unico nella lotta per la mitigazione dei cambiamenti climatici”. I risultati scientifici finali della ricerca saranno presentati nei prossimi mesi”.

 

La nostra Foresta Umbra– conclude Claudio Costanzucci, vicepresidente del Parco Nazionale del Gargano- è una importantissima banca di carbonio capace di rispondere alle grandi sfide globali. Questi progetti di conservazione e divulgazione sono importantissimi perché fanno luce sulle nostre immense ricchezze che come Parco continueremo a tutelare e valorizzare”.

 

In occasione del secondo compleanno del riconoscimento UNESCO delle faggete vetuste, sarà possibile vedere da vicino i giganti della Foresta Umbra, grazie ad una passeggiata notturna in programma domenica 7 luglio alle 21.00. Per info e prenotazioni: +390884562062 | infopoint@turismomontesantangelo.it.

 
 
 

DESCRIZIONE DEGLI STEMMI DELLE CITTÀ DELLA CAPITANATA FRA CINQUECENTO E SETTECENTO

Post n°23926 pubblicato il 05 Luglio 2019 da forddisseche

DESCRIZIONE DEGLI STEMMI DELLE CITTÀ DELLA CAPITANATA FRA CINQUECENTO E SETTECENTO 

 
DESCRIZIONE DEGLI STEMMI DELLE CITTÀ DELLA CAPITANATA FRA CINQUECENTO E SETTECENTO
 
 

Una ricerca sugli stemmi di buona parte dei comuni della Capitanata fra Cinquecento e Settecento a cura di Francesco  Innangi  [TESTO]

 
 
 

In Puglia, 6 grandinate e una gelata nei primi 7 mesi del 2019

Post n°23925 pubblicato il 05 Luglio 2019 da forddisseche

In Puglia, 6 grandinate e una gelata nei primi 7 mesi del 2019 

 
In Puglia, 6 grandinate e una gelata nei primi 7 mesi del 2019
 
 

A gennaio le gelate, poi il ghiaccio dal cielo ad aprile, maggio, giugno e nelle ultime 48 ore Carrabba (Cia Puglia): “Eventi più frequenti, intesi e a minore distanza l’uno dall’altro”. Tutta la regione colpita dalla “tropicalizzazione” e dal crescente rischio desertificazione.

 

Nei primi 7 mesi del 2019, con luglio appena iniziato, si sono già verificate 6 grandinate di eccezionale intensità in Puglia, precedute dalla grande gelata che tenne in scacco tutta la Regione nei primi giorni di gennaio. Lo scorso 14 aprile, i chicchi di ghiaccio scesi dal cielo si abbatterono sulle province di Lecce e Taranto. Dal 12 al 14 maggio, invece, furono colpite le province di Bari e di Taranto, con danni enormi soprattutto alle ciliegie. Il 2 giugno, nuove grandinate colpirono duramente le coltivazioni nelle province di Foggia (Alto Tavoliere), Lecce e Taranto. Il 18 giugno a essere colpita fu la Capitanata, soprattutto nella zona dei Monti Dauni Meridionali con ghiaccio dal cielo a Candela e Ascoli Satriano. L’ultimo episodio risale a ieri, giovedì 4 luglio, con pioggia torrenziale, allagamenti e grandine a Candela, Ascoli Satriano e Manfredonia in provincia di Foggia, nello stesso momento è stata colpita dalle grandinate anche la provincia di Taranto.

 

PIU’ EVENTI, MAGGIORE INTENSITA’. “Gli eventi calamitosi, ormai, hanno una cadenza più costante rispetto a quanto accadeva in passato, e si verificano a distanza più ravvicinata l’uno dall’altro”, ha fatto rilevare Raffaele Carrabba, presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani di Puglia. “Un altro aspetto è la maggiore intensità dei fenomeni: durano di più e sono più devastanti: i chicchi di grandine scendono come proiettili e ricoprono i campi con un effetto neve che impressiona”, ha aggiunto Carrabba. “Questo vuol dire soprattutto che i danni all’agricoltura sono sempre più ingenti”.

 

I CAMBIAMENTI CLIMATICI. Il fenomeno che preoccupa maggiormente è quello di un cambiamento generale del clima, con una tropicalizzazione piuttosto evidente e ormai consolidata sulla Puglia: a periodi di grande siccità, si alternano brevissime e devastanti “stagioni delle piogge” che acuiscono i problemi relativi al dissesto idrogeologico, rappresentano un pericolo per le popolazioni e mettono a repentaglio i cicli produttivi di un’intera annata. Studi autorevoli hanno lanciato da tempo l’allarme desertificazione. Molto complesso è anche il problema riguardante l’approvvigionamento idrico e la risorsa acqua per l’agricoltura, con schemi irrigui da aggiornare e adeguare alle rinnovate esigenze e emergenze, soprattutto nella parte meridionale della Puglia, ma con questioni aperte come la nuova diga di Piano dei Limiti anche in provincia di Foggia.

 

PRATICHE PER LE CALAMITA’ DI FEBBRAIO 2018. Intanto, in tutte le sedi provinciali e locali di CIA Agricoltori Italiani di Puglia, tecnici e personale dell’organizzazione sono a disposizione degli agricoltori per compilare le domande relative alle calamità che si verificarono dal 26 al 28 febbraio 2018: “Gli agricoltori possono recarsi nelle nostre sedi”, ha ricordato Carrabba, così da avere completa assistenza per compilare le domande, il contributo in conto capitale, il prestito e ammortamento quinquennale a tasso agevolato, la proroga delle operazioni di credito agrario e le agevolazioni previdenziali. CIA Agricoltori Italiani di Puglia, da tempo, sta chiedendo a tutti i livelli istituzionali di intervenire sulla questione del sistema assicurativo. Bisogna dare a tutti la possibilità di un’assicurazione accessibile e sostenibile, che metta almeno in parte al riparo da rovesci che vanificano il lavoro di un’intera stagione e spesso mettono a rischio la stessa possibilità di sopravvivenza per un’azienda agricola già massacrata da annate assurde e pesantissime. Occorre che il Governo convochi le associazioni agricole per discutere le modifiche alla legge sulle calamità e i possibili interventi sul sistema delle assicurazioni contro gli eventi calamitosi, senza dimenticare che gli agricoltori pugliesi aspettano ancora i ristori conseguenti alle nevicate e al relativo stato di calamità del 2017.

 
 
 

Vieste, torna l'Agility Dog: appuntamento in piazzale Manzoni venerdì 5 e sabato 6 luglio

Post n°23924 pubblicato il 05 Luglio 2019 da forddisseche

Vieste, torna l'Agility Dog: appuntamento in piazzale Manzoni venerdì 5 e sabato 6 luglio

Venerdì 5 e sabato 6 luglio a Vieste torna l'agility dog, uno sport cinofilo che consiste in una gara ad ostacoli, ispirata al percorso ippico, nel quale il cane deve affrontarli nell'ordine previsto, possibilmente senza ricevere penalità e nel minor tempo possibile. Dopo il successo dello scorso anno, l'assessorato allo sport del comune di Vieste ha riproposto di far svolgere nuovamente nella città garganica le seguitissime gare di agility dog Enci. L'appuntamento è  presso il centro sportivo in Piazzale Manzoni a partire dalle ore 20. "Vieste - ha rimarcato l'assessore allo Sport, Dario Carlino, è una delle poche città friendly che grazie al progetto zero cani in canile è diventata nel tempo meta degli amanti dei 4 zampe. Il messaggio che deve trapelare da questa manifestazione è quello di avere molto più rispetto per gli animali". 

Città di Vieste - Assessorato allo Sport

 
 
 

Vieste/ Don Antonio Spalatro: una vita per la santità.

Post n°23923 pubblicato il 05 Luglio 2019 da forddisseche

Vieste/ Don Antonio Spalatro: una vita per la santità. 

 
Vieste/ Don Antonio Spalatro: una vita per la santità.
 
 

Una serata sulla spiaggia Lido la Bussola, per raccontare alcuni episodi dell’ultimo libro sulla vita del Servo di Dio. A presentare l’evento, il presidente dell’associazione Amici di Don Antonio Spalatro, Paolo Soldano che si è rivolto ad un pubblico scelto del popolo viestano che ha letto, scritto e conosciuto direttamente la sua figura. Il presidente, dopo aver salutato i presenti, si è rivolto all’assessore alla cultura presente Grazia Maria Starace, esprimendo il desiderio di tutti coloro che hanno a cuore l’immagine del servo di Dio, la volontà di poter intitolare una via della città a Don Antonio, in particolare Corso Tripoli. Una via molto frequentata da Don Antonio negli anni più importanti della sua predicazione, soprattutto per alleggerire le gravi difficoltà degli abitanti. La seconda parte della serata è stata dedicata alla presentazione del libro “Don Antonio Spalatro, una vita per la santità" dalla relatrice Prof.ssa Loreta Lombardi, che ha voluto portare a conoscenza gli aspetti fondamentali del libro, considerando la struttura espositiva efficace, accessibile, lineare che attraversa in maniera sintetica,tutte le parti essenziali della vita del Servo di Dio. Importanti gli interventi del postulatore della causa di Beatificazione, Don Giorgio Trotta e di Don Pasquale Vescera, che ha concluso i lavori del tribunale per la causa dei santi. "Don Antonio è oggi un Santo, non come un ricamo di parole belle, ma un monumento di opere visibili nella società, che ha sete di uomini e donne che lavorino per le necessità della società contemporanea"

 

Tiziana Vescera

 
 
 

Vestestate 2019: Mario Tozzi presenta a Vieste la sua “Italia Intatta”

Post n°23922 pubblicato il 05 Luglio 2019 da forddisseche

Vestestate 2019: Mario Tozzi presenta a Vieste la sua “Italia Intatta” 

 
Vestestate 2019: Mario Tozzi presenta a Vieste la sua “Italia Intatta”
 
 

  “ L’Italia intatta”, l’ultimo lavoro editoriale del geologo e divulgatore scientifico, Mario Tozzi, sarà presentato venerdì 5 luglio alle ore 20 presso il Museo Civico di Vieste. L’iniziativa rientra nell’ambito di Viestestate 2019” ed è organizzata dall’assessorato alla cultura in collaborazione con il Festival “Il Libro Possibile”. L’Italia intatta è un viaggio verso le destinazioni ancora lontane dal turismo di massa: dal ghiacciaio dell’Adamello alle Alpi liguri, dalle Isole Eolie, alla Barbagia, all’Aspromonte, al Gargano segreto. Ad introdurre Tozzi saranno il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, e l’assessore alla Cultura, Grazia Maria Starace, mentre a dialogare con l’autore sarà il giornalista Gianni Sollitto.

 

  Mario Tozzi è il Primo Ricercatore presso il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e si occupa dell’evoluzione geologica del Mediterraneo centro-orientale. E’ autore di oltre 50 pubblicazioni scientifiche su riviste italiane e internazionali. E’ membro del Consiglio Scientifico del WWF. Ha condotto sulle emittenti televisive italiane diversi programmi: attualmente “Atlantide” (La7); “La Gaia Scienza” (La7 – 2009-2010); “Terzo Pianeta” (RaiTre – 2007-2008); “Gaia – il pianeta che vive” (RaiTre – 2000-2007) e altri ancora.

 

CITTA' DI VIESTE - Assessorato alla Cultura

 
 
 

Peschici/ "...Ho la danza nel sangue..." - Il Maestro, Alessandro D'Abramo.

Post n°23921 pubblicato il 05 Luglio 2019 da forddisseche

Peschici/ "...Ho la danza nel sangue..." - Il Maestro, Alessandro D'Abramo.

"Un anno pieno di soddisfazioni in quel di Peschici. Ottimi talenti si sono distinti nei vari palchi, partendo da "Tu sci che val", passando dalle gare e concludendo col saggio di fine anno, "Passion For Dance 2019" dello scorso 16 giugno. Il talent-show di paese mi ha riempito il cuore di orgoglio e vedere i primi 2 gradini del podio occupati da miei allievi é stata una gioia immensa. Il saggio é stato fantastico!!! Antonello Bonsanto con i suoi insegnanti Emanuela Lupi,  Eliana Masella e il sottoscritto, hanno alternato le proprie discipline per creare un bellissimo show. Le ragazze grandi sono state un ottima conferma e nonostante fossero solo in 4, hanno riempito il palcoscenico. Le ragazze dell intermedio Magnifiche! Non hanno sofferto minimamente l'aumento di difficoltà in coreografia, superando le aspettative di tutti. Per ultimi, ma non meno importanti, il gruppo dei piccolissimi, un enorme rivelazione di energia di fronte a un pubblico numerosissimo che ha funto da carburante per questi piccoli mostri. Con il cuore pieno di orgoglio auguro agli Allievi della Fitness Dance Company di Peschici una buona ESTATE."

Alessandro D'Abramo 

 
 
 
 
 

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