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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 22/04/2020

Coronavirus, l'ASL FG riapre il PTA di San Marco in Lamis dopo il focolaio di oggi

Post n°25978 pubblicato il 22 Aprile 2020 da forddisseche

Coronavirus, l'ASL FG riapre il PTA di San Marco in Lamis dopo il focolaio di oggi  

  
 

In riferimento ai casi di contagio da Covid-19 registrati nel Presidio Territoriale di Assistenza di San Marco in Lamis si conferma la positività al tampone di 4 operatori sanitari e 4 ospiti.

 

Dalla ricostruzione della catena dei contatti è emerso che il contagio è partito, verosimilmente, da un operatore sanitario che ha contratto il virus in ambito familiare.

 

Sono state sottoposte a tampone 87 persone tra operatori sanitari e ospiti della struttura residenziale.

 

Ad eccezione dei 4 ospiti, trasferiti al policlinico di Foggia, e dei 4 operatori, in isolamento domiciliare, tutte le altre persone sottoposte al tampone sono risultate negative.

 

Nell’immediatezza si è provveduto, come da protocollo, a sanificare i locali. Il PTA è nuovamente operativo.

 
 
 

LA REGIONE PUGLIA METTE IN PISTA #ACCASA, LA PIATTAFORMA DI TELEASSISTENZA CLINICA PER IL MONITORAGGIO DEL VIRUS A DOMICILIO

Post n°25977 pubblicato il 22 Aprile 2020 da forddisseche

LA REGIONE PUGLIA METTE IN PISTA #ACCASA, LA PIATTAFORMA DI TELEASSISTENZA CLINICA PER IL MONITORAGGIO DEL VIRUS A DOMICILIO  

  

Parte dalla Regione Puglia la prima soluzione di monitoraggio “a casa” dei pazienti costretti alla quarantena per il Covid-19 grazie alla piattaforma di teleassistenza clinica H-Casa, hashtag #accasa.

 


La soluzione si basa su un duplice livello di assistenza, che interviene su target diversi:
- una web app a uso del cittadino, per procedere ad una prima auto-diagnosi informativa mediante questionario, stabilendo un contatto con il medico di famiglia che, se opportuno, lo ricontatterà per eseguire un pre-triage telefonico;
- un portale web per gli operatori sanitari che consente di analizzare e categorizzare le informazioni fornite dai cittadini in sede di pre-triage per il monitoraggio della sintomatologia, di programmare eventuali interventi domiciliari di supporto specializzato (es. tampone, farmaci e ausili) e, conseguentemente, di attivare il teleconsulto (audio e/o video) e telemonitoraggio;
- dispositivi di diagnostica-strumentale per la trasmissione di dati clinici dal domicilio del paziente in piattaforma.

La prima funzionalità era stata già attivata da Regione Puglia sin dall’inizio dell’emergenza con il modulo online di autosegnalazione tramite sistema informativo sanitario Edotto.

La seconda, decisamente innovativa sul panorama nazionale, oltre a consentire un controllo continuo della malattia presso il domicilio dei pazienti con l’ausilio del teleconsulto e di dispositivi medicali di misurazione (es. saturimetri, ecg, pulsossimetri), permette anche la discussione collegiale tra professionisti sullo specifico caso e la pronta ridestinazione del paziente su strutture sanitarie Covid.

La soluzione è, pertanto, pensata per intervenire in continuità con il modello organizzativo per la gestione dell’emergenza Covid-19, fornendo strumenti a supporto di quelle che le ultime linee guida ministeriali chiamano Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA), del triage telefonico dei cittadini, dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta e degli specialisti di patologia.

Il progetto si giova dell’integrazione con il sistema informativo sanitario regionale Edotto e del sistema GIAVA-COVID19 (entrambi nelle cure del Dipartimento Salute e di Innovapuglia) che sin dall’inizio dell’epidemia hanno garantito il monitoraggio epidemiologico dell’infezione - tra i più aggiornati in Italia – con il supporto di data management di AReSS Puglia.

Per il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano “questo sistema nato per l’emergenza ci consentirà di essere più vicini ai pugliesi grazie all’innovazione tecnologica e potrà essere utilizzato in futuro anche per le patologie Non-Covid. A testarlo per la prima settimana saranno i cittadini più fragili, malati rari e pazienti oncologici”.

Per AReSS Puglia, che detiene il coordinamento regionale degli sviluppi nel campo della sanità digitale e che è attrice in diverse progettualità italiane ed europee sul tema, è forse la prova di funzionalità dirimente perché dovrà integrare in corsa professionisti della salute, cittadini e tecnologie avanzate.

“Stiamo passando dall’esperimento alla pratica – dichiara Giovanni Gorgoni, direttore generale di AReSS Puglia – i progetti sperimentali sul tema che stiamo seguendo sono molteplici, vedi Talisman, Gatekeeper, Hospital@Home, TeleDyalisis; questa che presentiamo oggi è la prima traduzione su scala più ampia e per finalità stabili realizzata con il contributo cospicuo di saperi e risorse regionali”.

“L’avvio del monitoraggio a casa – spiega il direttore Dipartimento Politiche per la Salute Vito Montanaro - consentirà il miglioramento dell’assistenza ai pazienti CoVid domiciliati, oltre che ai malati rari. Si aggiunge un altro importante tassello al modello organizzativo al quale puntiamo da tempo che prevede l’assistenza in telemonitoraggio nell’ambito di un progetto che vedrà lavorare in modo sinergico ed evoluto il medico di medicina generale, il pediatra di libera scelta ed il farmacista, tutti con l’obiettivo di assistere in modo agevole e tempestivo il paziente a casa”.

Per l’AOU Policlinico di Bari, che da cinque anni ospita e gestisce il Centro regionale di TeleCardiologia da cui si refertano annualmente quasi 200mila elettrocardiogrammi provenienti dai 400 veicoli del 118, è un’occasione importante per fare un salto di competenza particolarmente decisivo anche per i tempi futuri di minore allarme e su altre tipologie patologiche.

“Da tempo il Policlinico – dichiara il direttore Giovanni Migliore - ha maturato un’esperienza specifica nella telemedicina e con questo progetto consolida un modello di funzionamento agile che, attraverso la continuità assistenziale, consente di prendere in carico i pazienti anticipando il manifestarsi dei problemi clinici. Anche grazie all’utilizzo di professionalità multidisciplinari, traghettiamo l’ospedale ad una versione smart”.

La soluzione è stata sviluppata da Dedalus Italia, primario gruppo industriale specializzato in software clinico sanitario che, tramite i prodotti comunemente impiegati dagli operatori sanitari, gestisce una quota rilevante dei documenti clinici del Servizio Sanitario Nazionale, partner della Regione Puglia sia in HLCM che in Talisman; la sperimentazione rappresenta una inattesa, per quanto parziale, messa alla prova delle architetture tecniche e organizzative messe in piedi sulle due linee progettuali.

Per Giorgio Moretti, Presidente di Dedalus Holding, "l’aver applicato nei progetti HLCM e Talisman la tecnologia a micro servizi e micro componenti, base della nostra piattaforma D4, ha permesso la realizzazione in tempi record di un sistema integrato oltre che per la presa in carico e gestione clinica multidisciplinare dei pazienti cronici e fragili, anche per la gestione dei pazienti affetti da Covid-19”.

Per Giuseppina Annicchiarico, coordinatrice rete malattie rare Puglia: “I malati rari sono in quarantena da sempre e da sempre le famiglie hanno imparato a reinventarsi. Non solo, sono bambini e persone già propense all'innovazione che viene da frontiere anche molto lontane: sperimentazioni di farmaci ed elettromedicali ad altissimo costo, organizzazione della cura a limite tra realtà e creatività che si spinge dall'ospedale al domicilio. Pertanto un ambito di salute pubblica in Puglia di 21mila malati diversissimi tra loro e una rete di alleanza tra associazioni, medici, infermieri, Oss, aziende che rende la rete pugliese ReMaR matura per il lancio di modalità nuove di cura a contrasto dei limiti, delle barriere, della solitudine di chi soffre”.

Oltre alle persone con patologia rara, nella prima settimana, HCasa integrerà i pazienti oncologici positivi al COVID come fortemente voluto dai centri della Rete Oncologica Pugliese e della Rete Ematologica Pugliese e saranno seguiti proprio dai loro specialisti di fiducia per il monitoraggio a distanza delle possibili complicazioni da COVID sulla patologia tumorale.

“La rete oncologica – dichiara il coordinatore Giammarco Surico - è impegnata a garantire anche in emergenza l’assistenza e la cura dei pazienti non solo in ambito ospedaliero ma soprattutto a domicilio attraverso una rete telematica che consentirà il monitoraggio e l’assistenza ai pazienti stessi. Il progetto mira a creare un filo diretto fra paziente e centro oncologico che sicuramente ha finalità cliniche ma anche psicologiche consentendo una vicinanza ed una presa in carico completa”.

Nei giorni scorsi sono state recapitati ad AReSS i primi mille pulsossimetri bluetooth che serviranno per i casi più semplici di telemonitoraggio domiciliare e sono già nella disponibilità dell’Agenzia cento kit più avanzati, una sorta di minilaboratori, da utilizzare per pluralità di pazienti nelle residenze per anziani e pazienti fragili.

Per Ottavio Di Cillo, direttore medico Area EHealth di AReSS: “Il Progetto ha il pregio di dare una visione sistemica e ambiziosa dell’innovazione digitale, e non parziale su geolocalizzazioni di piccole dimensioni, adoperando tecnologie a supporto delle reti cliniche integrate. Siamo in grado, oltre che diagnosticare e seguire i pazienti con infezioni da COVID19 acclarate e ingravescenti, di fare medicina preventiva ben prima della comparsa dei sintomi. La Control Room offre inoltre soluzioni per monitorare i processi e acquisire dati per aumentare efficienza e sicurezza dell’assistenza sanitaria”.

Entro dieci giorni il sistema si estenderà anche ai pazienti positivi al virus e isolati a casa, con il telemonitoraggio del proprio medico curante.
Il progetto non si ferma alla fase emergenziale. Nelle fasi di rientro dalla pandemia i dati raccolti potranno essere utilizzati sia per studi epidemiologici sia per migliorare le metodologie messe in campo per affrontare il contagio; e le esigenze di “contatto” espresse da fasce particolarmente fragili di cittadini – malati rari e oncologici – potrebbero trovare in questa opportunità in urgenza l’occasione per una prossimità di cura più efficace e più vicina al proprio vissuto.

La soluzione è stata sviluppata da Dedalus Italia e si basa sulla tecnologia derivante, per parte tecnica, dal Contratto di Programma HLCM – Health Life-Cycle Management - del valore di 9 milioni di euro (4 di cofinanziamento regionale) e, per parte organizzativa dal PON Talisman proposto da una cordata di 16 partner italiani ed esteri, tra cui AReSS Puglia, e che si è aggiudicato a metà 2018 9 milioni e 800mila da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca.

Il direttore Gorgoni spiega che nelle settimane scorse la Regione Puglia ha avuto moltissime proposte di sperimentazione gratuita della stessa natura, tutte molte interessanti, da altrettanti attori del settore dell’ICT ma, per ragioni di rapidità decisionale e anche per cominciare a mettere a frutto i risultati del citato Contratto di Programma, ci si è orientati su questa soluzione.
Con una nota della Regione Puglia, nei giorni scorsi, è stata accettata la proposta di sperimentazione che vede AReSS Puglia quale coordinatore tecnico-scientifico del progetto e l’AOU Policlinico di Bari quale soggetto attuatore.
L’adozione del “TH Covid-19 Management System” avverrà, secondo quanto precisa la nota, alle condizioni di gratuità e temporaneità come previste nella proposta di Dedalus Italia e la sperimentazione sarà disciplinata con un apposito atto sottoscritto tra AreSS, il Gruppo industriale e il Policlinico di Bari.

 
 
 

Pagamento Pensioni Maggio 2020/ Date anticipate: calendario per poste e banca

Post n°25976 pubblicato il 22 Aprile 2020 da forddisseche

Pagamento Pensioni Maggio 2020/ Date anticipate: calendario per poste e banca  

  
 

Come è successo per il pagamento delle pensioni di Aprile, anche a Maggio l’INPS anticiperà l’assegno per i pensionati a causa dell’emergenza del Coronavirus. Anche questo mese quindi per evitare assembramenti e code alle poste, coloro che non hanno richiesto l’accredito del trattamento pensionistico su conto corrente postale o su libretto postale si dovranno recare agli sportelli scaglionati in vari giorni. Vediamo il calendario completo.

 

Poste Italiane S.p.A. adotta misure di programmazione dell’accesso agli sportelli dei soggetti titolari del diritto alla riscossione delle prestazioni di cui al comma 1 idonee a favorire il rispetto delle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19, anche attraverso la programmazione dell’accesso agli sportelli dei predetti soggetti nell’arco dei giorni lavorativi precedenti al mese di competenza delle prestazioni medesime”.

 Calendario Pagamento Maggio: ritiro pensioni in posta a partire dal 27 

Di conseguenza la misura riguarda anche il mese di maggio e riguarderà anche le pensioni di giugno. Il pagamento non sarà quindi il 4 Maggio come di consueto (prima data utile visto il ponte dell’1-2-3 maggio), ma sarà anticipata a partire dal 27 aprile.

 

I primi a potersi presentare agli sportelli saranno i pensionati il cui cognome inizia con la lettera A, la lettera B e probabilmente anche la lettera C, e nei giorni seguenti si continuerà lo scaglionamento fino ad arrivare alla lettera Z il 30 aprile.

 Pagamento Pensioni Maggio 2020, date per le banche e per over 75 

Al momento non vi è notizia di un anticipo del pagamento della pensione per chi solitamente la ritira presso un istituto di credito. Il pagamento avverrà quindi normalmente il primo giorno bancabile del mese, che in questo caso sarà il 4 maggio 2020. Questo perchè il 1 maggio è festa nazionale dei lavoratori, ed il 2-3 maggio cadono di sabato e domenica. Toccherà quindi aspettare lunedì 4 per poter ricevere il pagamento della pensione in banca.

 

Ricordiamo infine, che per l’emergenza del Coronavirus le pensioni per tutti gli over 75 che faranno richiesta potranno esser portate a casa direttamente dai carabinieri.

 
 
 

Vieste - Polmoni e libertà. Riceviamo e pubblichiamo

Post n°25975 pubblicato il 22 Aprile 2020 da forddisseche

Vieste - Polmoni e libertà. Riceviamo e pubblichiamo  

  

Come un miraggio scolpito dalla luce, così è Vieste – la terra – ossigenata dal silenzio salutifero degli uomini (parlano le case accalcate). Gli scorci tacciono con le coste e le spiagge, sospesi negli occhi di una curiosità storica. Le campagne si richiamano nell’eco delle fronde. Sempre mute restano le nuvole, viaggiano sostenute dal vento; il mare riflette la superficie delle metamorfosi aeree. Un autoscatto della natura per una cartolina autentica, senza destinatari e senza mittenti. Una beffa. Ma è un momento, una parvenza dovuta a una striscia di tempo, il tempo di un’infezione. Ci ritroveremo.
Se le città respirano in una solitudine fortunata, ingabbiato l’uomo vive con la psiche messa a dura prova, in attesa del vaccino che lo liberi. Pieno di speranza, nel frattempo guarda, ascolta, legge, spesso scrive il suo disagio col mondo. Nella clausura prosperano le riflessioni, queste ne sono un esempio.
Pensieri vaganti depositati dalle giornate d’ozio – lo scrivere come pratica del tempo libero –, Considerazioni inutili agli stimoli di qualsivoglia rinnovamento sociale. Nessuna parola per i riformatori dell’umanità, con lo spirito debosciato dal profitto, il destino dei popoli è cosa scontata: un grande animale ammansito dalle mani lascive degli stati e dei suoi adescatori.
L’unica ambizione sarà quella di rivolgersi alla sovranità del singolo, all’individuo che si sente padrone solo della sua ombra. Con gli altri si condivide l’osservanza delle norme restrittive: la salute prima di tutto.
Mala tempora currunt, ma se ne preparano di peggiori. Non sarà la salute a preoccupare. Alcuni mesi in compagnia di un virus ci garantiscono 10-20 anni di sane argomentazioni socio-finanziarie. I risvolti non saranno di natura medica, ma di sfacelo economico, con tutto il suo fiume di melma che si riverserà nel mare dell’esistenza. Si spera nel buono che si cela nelle sciagure: “ne usciremo diversi”, “l’uomo sarà più responsabile, capirà cosa conta veramente”. È ovvio! Rivoluzioni sociali, religiose, economiche, scientifiche, stravolgimenti che hanno agito sui millenni tranne che sull’uomo: le forze immutabili che lo governano – dell’istinto e della storia - inducono a cambiare palcoscenici e registi, ma non il copione. A teatro, a riproporre vecchi vizi vestiti di nuovo pelo.
Storditi e smemorati, come si reagisce davanti a una comparsa imprevista, a un personaggio sconosciuto? Un caso eclatante è l’apparire di una epidemia, contagio sempre in marcia nelle tenebre (oggi abbastanza illuminate), quando tutta la società è in preda alla paura, con il rischio di consegnarle la propria dissoluzione. Pronta anche alle peggiori delle schiavitù, l’umanità è disposta a donarsi ai più insulsi faccendieri: i mercanti si contendono la tratta sia col sacro che col profano. Dalla matrice religiosa, inutile un ripristino delle forze celesti, per noi troppo ambigua e terribile è la collera della misericordia divina. Tra gli esempi di timoroso sospetto, il secondo libro di Samuele 24: Dio propone al più grande dei re (naturalmente peccatore) tre sciagure per il suo popolo. Angosciato, Davide sceglie i tre giorni di peste, evitando i tre anni di carestia e i tre mesi di fuga davanti al nemico: meglio cadere nelle mani di Dio che nelle mani degli uomini.
Più efficace della tirannia celeste è la tirannia del vero. La schiavitù al servizio della “vera” verità è chiara e dignitosa. Un capolavoro da alcuni secoli nei laboratori dell’intelligenza umana: la scienza - insieme all’informazione, alla bellezza, all’arte e alle scarpe di pelle - ci salverà (da cosa non lo sappiamo, forse da altre superstizioni non allineate). Ma da sinistra a destra, da meridione a settentrione, anche la scienza vacilla cedendo il comando alla tecnologia, sua figlia snaturata e fuori controllo: è lei l’ispettrice generale, angelo disumanizzante.
Viviamo tempi di frodi planetarie, manovre per docili schiene e dure cervici. Siamo tutti intronati da un silenzio assordante, quello di una cultura tutta votata alla mercificazione. Il mondo è nelle mani di figuri senza volto, i rappresentati visibili sono accattoni prezzolati. Crisi e pericoli subdoli mettono a tacere ciò che accomuna i cuori, trasformandoli in simboli da zuccherificio diabolico. Ci unisce la paura lenta e solitaria, il vagare in un labirinto di tanti piccoli terrori che sfociano in un’agonia intravista e travisata.

 

Notizia 22 04

 

Alla fine, interessa la malattia e non la sofferenza dell’uomo. Anche la sacralità del dolore ha fallito la sua funzione salvifica e trasfiguratrice della vita, il vivere monetizzato non lo permette. Rimettiamoci alla buona volontà dell’uomo. Le visioni di redenzione universale si offrono con spontanea naturalezza. All’augurio di una salvezza collettiva fanno da contraltare la pena e la solitudine dell’individuo, il sasso scagliato come pietra tombale o proiettile impazzito. Ma è solo nella dimensione individuale che si può trasformare il sepolcro in una porta del risveglio e lo sparo in un canto di rinnovamento. Purtroppo, è alla morte che sacrifichiamo l’esistenza, al nostro limite personale, non alla vita. E come potrebbe essere altrimenti: la vita è senza volto, non ha misura, non ha luoghi prestabiliti, è tutto lo spazio, tutto il tempo. Volendo scorgere, non solo simbolicamente, un luogo dentro di noi, del nostro corpo, che ci colleghi direttamente alla vita, questi è il torace, corazza dei polmoni: i mantici della condivisione, il veicolo di contatto tra esterno e interno. Sede di quel respiro che ci anima e tramite cui possiamo dire di esistere, il soffio vitale che non è nostro ma ci appartiene. Il respiro è l’apertura, mai chiusura: è il ricevere e il dare, il ritmo regolatore della vita.
Il saluto al mattino del mondo, l’inizio che riassorbe anche l’espressione della morte. Nessun sapere, nessuna conoscenza può creare l’alito del respiro. Davanti ai maestri di verità, faccio appello al poeta: “The Tree of Knowledge is not that of Life”. La vita, questa sconosciuta.
Incipit.

 

Francesco Lorusso (ass. Camera Cromatica)

 
 
 

NOTIZIE UTILI/ Affitti, per le associazioni sì al credito d’imposta. Risponde di furto chi si impossessa di cibo

Post n°25974 pubblicato il 22 Aprile 2020 da forddisseche

NOTIZIE UTILI/ Affitti, per le associazioni sì al credito d’imposta. Risponde di furto chi si impossessa di cibo  

  
 

Bonus affitti: via libera anche alle as­sociazioni culturali o di promozione culturale in possesso di partita Iva per l’ac­cesso al credito di imposta per negozi e botteghe previsto dal decreto Cura Italia, lbonus affitti prevede il credito di im­posta pari al 60% del canone di locazione ai soggetti esercenti attività di impresa. Per beneficiarne è necessario essere in possesso di partita Iva; essere locatari di un immobile censito come C/l; non rien­trare tra le attività di impresa che non hanno interrotto la loro attività lavo­rativa; aver pagato effettivamente il ca­none di locazione per il mese di marzo 2020.

 

 La sospensione delle polizze RC auto fino al 31 luglio e la richiesta di eventuali rimborsi legati all’emergenza Corona- virus devono valere in modo indistinto per tutti gli assicurati, indipendente­mente se l’auto assicurata è parcheg­giata in garage o su strada. Lo chiede il Codacons, che ha inviato una richiesta a governo, Ania e Ivass. Un emendamento al decreto Cura Italia approvato al Se­nato introduce, infatti, la possibilità di chiedere la sospensione della copertura assicurativa fino al 31 luglio. La misura, se sarà approvata in modo definitivo, è di certo positiva per gli utenti, purché, ri­levi l’associazione, non vi siano distin­zioni tra vetture parcheggiate in strada o in garage.

 

Un disegno di legge che con­senta a tutti di poter stipulare contratti preliminari e/o rogiti notarili online attraverso la comunicazione audiovisiva e la firma digitale grafometrica, è stato chiesto da Associazione nazionale agen­ti e mediatori di affari. Questo permet­terebbe quindi a molte persone di ven­dere o acquistare casa senza dover in­terrompere il distanziamento/isolamento sociale a cui sono sottoposti è stato chiesto da Associazione nazionale agenti e mediatori di affari. Da quando è stata imposta la chiusura delle attività a causa del Covidl9 sono stati annullati più di 20.000 atti di compravendita immobiliare. Per questo, l’Anama chiede al governo di intervenire, validando con mo­dalità telematica le scritture che hanno ad oggetto le compravendite immobilia­ri.

 

È necessaria una leg­ge circostanziata per effettuare un pre­lievo salivare del Dna. In caso contrario, ovvero in mancanza di una norma autorizzatoria, il prelievo deve ritenersi illegittimo e contrario alle decisioni della Corte europea dei diritti dell’uomo che i tutela il diritto al rispetto della vita privata e familiare.

 

Si possono comminare sanzioni pecuniarie a chi non rispetta i regolamenti condominiali. A farlo dovrà essere l’amministratore dopo aver convocato l’assemblea che dovrà deliberare a maggioranza. Per le infrazioni al re­golamento di condomini o può essere sta­bilito, a titolo di sanzione, il pagamento di una somma fino ad euro 200 e, in caso di recidiva, fino ad euro 800. La somma è devoluta al fondo di cui l’amministra­tore dispone per le spese ordinarie.

 

Armarsi di un piccone, mostrandolo dopo aver proferito frasi ingiuriose, in­tegra il reato di minaccia perché incide sulla libertà morale dell’individuo. A stabilirlo la Cassazione che ha ribadito che il reato non viene meno neppure se la vittima, a sua volta, assume una i condotta provocatoria o minacciosa. Non occorre quindi che la persona offesa si sia sentita intimidita, basta che la condotta dell’aggressore sia in grado solo di incidere sulla sua libertà.

 

La compiuta giacenza presso gli uffici postali deve iniziare a decorrere dal 30 aprile 2020 e i termini di decadenza e prescrizione delle raccomandate con ricevuta di ri­torno inviate nel periodo di emergenza sono sospesi. Con i divieti di spostamen­to vigenti in questo periodo emergen­ziale, il limite di dieci giorni per la com­piuta giacenza prevista dalla legge avrebbe potuto, di fatto, rischiare di ostacolare il destinatario, soprattutto qualora il recapito fosse avvenuto in luo­go diverso dalla sua dimora. La noti­ficazione a mezzo posta di atti giudiziarie delle multe per violazione del Codice del­la Strada, porta a spostare la compiuta giacenza negli uffici postali al 30 aprile 2020.

 

Fino all’11 maggio 2020, è sospeso il termine per la proposizione del ricorso, da parte del contribuente, alla Commis­sione tributaria provinciale territorial­mente competente. L’ha stabilito l’Agen­zia delle Entrate che ha anche sospeso il termine di novanta giorni per la conclusione del procedimento, di mediazione riguardante le controversie di valore non superiore a 50.000 euro. La sospensione non opera per i termini relativi ai procedimenti cautelari. Sono infine esclusi dalla sospensione i termini per il pagamento anche rateale delle somme dovute a seguito di conciliazione giudi­ziale, istituto che si perfeziona, peraltro, non con il pagamento, bensì con la redazione del processo verbale ovvero con la sottoscrizione dell’accordo, a seconda che si tratti di conciliazione in udienza o fuori udienza.

 

 Impossessarsi di generi alimentari, anche del valore minimo di qualche eu­ro, asportandoli da banchi di vendita di un esercizio commerciale è furto. L’ha stabilito la Cassazione che in merito all’invocata causa di giustificazione del­lo stato di necessità, ossia del furto com­messo per fame, ha rimarcato l’assenza di prova circa la finalità legata al reato». Gli Ermellini hanno evidenziato che «rubare per fame deve essere giustifi­cato da un’esigenza impellente per sod­disfare un bisogno di prima necessità».

 

In caso di soppressione del volo, de­cide giudice italiano sulla compensazio­ne pecuniaria anche nell’ipotesi in cui il contratto concluso con la compagnia ae­rea contenga una clausola di proroga della giurisdizione. L’ha stabilito la Cas­sazione. Nel caso di biglietti acquistati on line, la giurisdizione coincide con il do­micilio degli acquirenti, in quanto luogo ove si sia venuti a conoscenza dell’ac­cettazione della proposta formulata tra­mite portale web.

 

 Accolta dall’Antitrust la denuncia presen­tata dalla Regione Lazio relativa alle spe­culazioni legate al Coronavirus. L’Am­ministrazione regionale dopo aver ri­cevuto segnalazioni circa l’offerta a prez­zi esorbitanti, da parte di strutture e laboratori privati di test sierologici. I prezzi dei listini fuori mercato, varia­vano da 150 a esame a 600 euro in caso di test eseguiti presso cliniche private. Alle strutture sanitarie interessate, l’Agcm ha richiesto, in particolare, di indicare la tipologia di test eseguiti; le modalità con cui i clienti vengono informati delle caratteristiche e dei limiti dei suddetti test; le modalità di esecuzione delle prestazioni (presso le sedi o a domi­cilio); i prezzi a cui i test sono offerti. I costi che i clienti dovrebbero pagare per questo tipo di test, secondo la regione dovrebbero prevedere 20 euro per test rapido da sangue capillare (a fronte di costi sostenuti dalla struttura erogante di 15 euro) e 45 euro per un test sie­rologico con prelievo venoso,a fronte di costi sostenuti dalla struttura erogante di 30 euro.

 

 Sospendere il pagamento delle rette a carico delle famiglie, è la richiesta di Federconsumatori. Addebitare rette scolastiche non fruendo del servizio non è possibile. L’associazione chiede anche al governo di dare una mano alle scuole materne private con aiuti vincolanti al mantenimento dei posti di lavoro. La sopravvivenza delle scuole, specialmen­te in quelle regioni del Paese in cui gli asili nido e le materne pubblici sono ridotte al lumicino praticamente inesi­stenti, è una questione prioritaria, se­condo l’associazione.

 
 
 

PSR/ Fitto: altro che Fase 2, in agricoltura la Regione continua a non spendere i fondi europei, la puglia sempre maglia nera i

Post n°25973 pubblicato il 22 Aprile 2020 da forddisseche

PSR/ Fitto: altro che Fase 2, in agricoltura la Regione continua a non spendere i fondi europei, la puglia sempre maglia nera in Italia  

  
 

Di seguito la dichiarazione del co-presidente del gruppo europeo ECR-FRATELLI D’ITALIA, Raffaele Fitto

 

“Si parla molto di Fase 2 e di ripartenza ma purtroppo ci scontriamo con inefficienze consolidate. Niente da fare, gli errori del passato non sono serviti ad un sostanziale e poderoso cambio di marcia! I dati dell’AGEA (si allega tabella) sono chiari: l’avanzamento della spesa (pubblica e quota Feasr), al 31 marzo scorso, sostenuta per gli Aiuti in Agricoltura (il famigerato PSR) continua a vedere la Puglia fanalino di coda di tutte le altre Regioni italiane. Il dramma è che in questo caso non esiste neppure un SUD che arranca rispetto alle Regioni del Nord, perché, per esempio, la Calabria è fra quelle più virtuose avendo già raggiunto e superato il target di spesa previsto al 31/12/2020.

 

“Né tanto meno la ‘maglia nera pugliese’ può essere imputata al Covid-19, in quanto il coronavirus è un’emergenza nazionale che riguarda tutte le Regioni. Perché avrebbe dovuto penalizzare solo la Puglia che con un avanzamento della spesa pari al 30,62% è notevolmente al di sotto la media nazionale che è del 45,07%, ma anche di quella delle Regioni del Sud che è pari al 39,81%?

 

“Il mancato utilizzo dei fondi europei sarebbe per il 2020 un vero e proprio delitto che ha per vittime gli agricoltori pugliesi alle prese con la Xylella che avanza inesorabilmente, ma con un settore agricolo ed in particolare caseario-florovivaistico praticamente al collasso.

 

Chiediamo, quindi, anche più aiuti al Governo e all’Europa, ma diamine spendiamo almeno le risorse che abbiamo! Tenuto conto che la Regione Puglia è anche ultima, a notevole distanza dalle altre Regioni, come percentuale di realizzazione delle spese degli anni di impegno 2015+2016+2017 con appena il 61,60%.

 

Lo scorso 31 dicembre abbiamo corso il rischio di perdere definitivamente oltre 86 milioni di quota FEASR, recuperati grazie a un pressing trasversale sul commissario all’Agricoltura europeo.

 

Quest’anno i fondi europei ancora da spendere entro il prossimo 31 dicembre sono ad oggi oltre 336 milioni di euro di spesa pubblica dei quali circa 204 milioni di euro di quota Feasr, e siamo ad aprile, ci rimangono solo otto mesi. Ad occhio e croce la situazione è notevolmente peggiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando occorreva ancora spendere al 31/12/2019 oltre 290 milioni di spesa pubblica, dei quali circa 176 milioni di euro di quota Feasr”.

 
 
 
 
 

22 Aprile 2020 - 18:45:53 Coronavirus: oggi 108 casi in Puglia, 37 in Capitanata. Lopalco spiega i dati [Video] C'è tanta confu

Post n°25971 pubblicato il 22 Aprile 2020 da forddisseche

 
22 Aprile 2020 - 18:45:53
 Coronavirus: oggi 108 casi in Puglia, 37 in Capitanata. Lopalco spiega i dati [Video]C'è tanta confusione nei dati diramati oggi nel consueto Bollettino epidemiologico della Regione Puglia che fa registrare una notevole impennata dei contagiati rispetto ai giorni scorsi. In Puglia oggi su 2358 test effettuati sono risultate positive 108 persone, delle quali ben 37 in Capitanata, la provincia maggiormente infettata rispetto al numero degli abitanti con 933 casi. Si registrano altri 3 mortri, portando il numero complessivo dei deceduti a 110. Ma che cosa sta succedendo? A fare chiarezza interviene il prof. Pier Luigi Lopalco,…

 
 
 

Regione/ 7 distretti del cibo per dare impulso delle eccellenze pugliesi

Post n°25970 pubblicato il 22 Aprile 2020 da forddisseche

Regione/ 7 distretti del cibo per dare impulso delle eccellenze pugliesi  

  
 

Sette distretti del cibo per dare impulso allo sviluppo del­le eccelìenze pugliesi nel set­tore agroalimentare. C’è l’ok della giunta regionale, che ieri ha proceduto al primo riconos­cimento di sette diversi dis­tretti del cibo che rappresen­tano una specifica classifica­zione dei distretti produttivi previsti dalla legge regionale n. 23/2007, con l’obiettivo di promuovere, attraverso le at­tività agricole e agroalimentari, lo sviluppo locale sostenibile, la coesione e l’inclusione sociale, la salvaguardia del territorio e del paesaggio rurale.

 

Nè dà notizia l’assessore allo Sviluppo Economico Mino Borraccino, che spiega come i distretti proposti da comita­ti promotori costituiti a livello locale, congiuntamente, da re­altà associative e istituziona­li, “intendono valorizzare le di­verse vocazioni del territorio pugliese, puntando alle filiere produttive connesse al rura­le, all’agroalimentare e allo st­esso biologico, in una logica di sistema in grado di coordinare le iniziative sul territorio con gli indirizzi strategici genera­li delle politiche di sviluppo re­gionale”.

 

Borraccino aggiunge: “Sono utili strumenti per supportare la realizzazione, in una logica di sussidiarietà orizzontale, di proficue reti tra realtà diverse, pubbliche e private, presenti sul territorio e in grado di rilan­ciare e valorizzare le eccellen­ze dell’agroalimentare pugliese in modo che possano rappre­sentare un volano sempre più importante per il nostro svilup­po economico.

 
 
 

Allerta gialla oggi e domani in tutta la provincia di Foggia

Post n°25969 pubblicato il 22 Aprile 2020 da forddisseche

Allerta gialla oggi e domani in tutta la provincia di Foggia  

  
 

Non si arresta l’ondata di maltempo che sta colpen­do diverse zone della peniso­la. Il Centro funzionale de­centrato della protezione ci­vile ha emesso un bollettino di allerta gialla per rischio idrogeologico e idraulico in tutta la provincia di Foggia e nell'intero territorio pug­liese, a partire dalla mat­tinata di oggi e per le suc­cessive 36 ore.

 

Si prevedo­no, infatti, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a car­attere di rovescio o tempora­le con quantitativi cumula­ti generalmente moderati. I fenomeni saranno accompag­nati da rovesci di forte inten­sità, frequente attività elettri­ca e forti raffiche di vento.

 
 
 

CAMPEGGI, CON LA “FASE 2” VERSO LA RIAPERTURA - “ASSOCAMPING”: È IL MOMENTO DI FAR COMPRENDERE IL POTENZIALE DELLA RICETTIVITÀ

Post n°25968 pubblicato il 22 Aprile 2020 da forddisseche

CAMPEGGI, CON LA “FASE 2” VERSO LA RIAPERTURA - “ASSOCAMPING”: È IL MOMENTO DI FAR COMPRENDERE IL POTENZIALE DELLA RICETTIVITÀ ALL’ARIA APERTA  

  
 

Come uno tsunami, il lockdown legato al Coronavirus ha fatto da subito sentire i suoi effetti nel comparto economico legato ai viaggi e alle vacanze: secondo Confesercenti nel commercio e nel turismo un’impresa su tre teme di chiudere definitivamente. L’avvicinarsi della Fase 2 – domenica prossima il Governo ne comunicherà i dettagli – è atteso e ad un tempo denso di interrogativi anche per il comparto delle strutture ricettive all’aria aperta, che dopo il mancato inizio stagione in corrispondenza del periodo di Pasqua e del ponte di inizio maggio dovranno fronteggiare un altro lungo periodo di inattività prima dell’effettiva riapertura, e fare i conti con una previsione di incasso che, nella migliore delle ipotesi, sarà inferiore del 50% rispetto allo scorso anno.
Eppure il comparto presenta dei punti di forza rispetto ad altre forme ricettive.
«In un momento critico come questo campeggi e villaggi turistici hanno un potenziale enorme per la loro naturale capacità di offrire l’ambientazione adatta a un soggiorno sicuro» afferma Monica Saielli, presidente di Assocamping Confesercenti. «Il loro valore aggiunto è rappresentato, oggi più che mai, dagli ampi spazi che li rendono paragonabili a grandi parchi, in cui l’incidenza dei volumi chiusi è minima rispetto alla superficie della struttura e dove il metro interpersonale può essere ampiamente rispettato. Ciascun equipaggio gode non solo di uno spazio riservato – la piazzola, un’area verde e alberata che può avere una superficie che va dai 65 mq ai 120 mq, sulla quale è installato l’allestimento mobile di proprietà del cliente (camper, roulotte o tenda) o predisposto dal gestore (casa mobile o bungalow) – ma anche di spazi comuni così ampi per cui è possibile ritenere che ciascun ospite possa disporre mediamente di 30 mq e ciascuna famiglia o gruppo, formato da 4 persone, di ben 120 mq. Pulizia ed igiene sono, da sempre, il fiore all’occhiello delle nostre strutture: implementeremo i turni di pulizia, disinfezione e sanificazione degli ambienti e locali comuni adottando tutti gli accorgimenti gestionali, organizzativi e strutturali necessari a rendere sicuro l’ambiente di lavoro dei nostri collaboratori e la permanenza ed il soggiorno dei nostri ospiti. Offriremo, anche in questo contesto emergenziale, una vacanza all’aria aperta sicura».
Mentre si evidenzia la necessità di individuare, con l’ausilio del Ministero della Salute o gli Assessorati Regionali, i tempi di apertura e i protocolli da adottare in vista della stagione estiva, i parametri di riferimento già esistono. Sono quelli pubblicati lo scorso 31 marzo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con la collaborazione dell’UNWTO, l’agenzia ONU dedicata al turismo, nell’ambito di un documento contenente le linee guida per il settore ricettivo in emergenza da Coronavirus, con indicazioni pertinenti a vari aspetti della gestione tra cui accoglienza, pulizia e sanificazione, servizio colazione, gestione del personale, prevenzione dei rischi.

 

«Ma per il riavvio servono tutte quelle misure economiche e finanziarie, avanzate al Governo, a sostegno delle imprese del settore che ancora non abbiamo visto: istituzione di un fondo di emergenza per il turismo, credito d’imposta sui canoni di locazione riconosciuto anche ai gestori di strutture ricettive, moratoria di ogni forma di finanziamento a 18 mesi, esenzione di tari e imu, sgravi contributivi per nuove assunzioni. Lo stesso decreto liquidità non tiene conto delle esigenze del settore: campeggi e villaggi turistici sono strutture complesse, con costi fissi elevati, che hanno investito ingenti risorse, in un’ottica di riqualificazione e di innalzamento del livello qualificativo del servizio. Burocrazia e nuovo indebitamento per far fronte alle spese correnti non è possibile. Serve liquidità, da restituire in tempi dilatati e a tasso zero. Abbiamo bisogno di fiducia per poter superare questa emergenza che non è solo sanitaria, ma economica: l’esecutivo ascolti la nostra voce».

 

(fonte:plenair.it)

 
 
 
 
 

SENZA LA MOBILITA’ FRA REGIONI QUEST’ANNO IL TURISMO IN PUGLIA… ANDRA’ IN VACANZA

Post n°25966 pubblicato il 22 Aprile 2020 da forddisseche

SENZA LA MOBILITA’ FRA REGIONI QUEST’ANNO IL TURISMO IN PUGLIA… ANDRA’ IN VACANZA  

  
 

L’emergenza sanitaria per il Covid-19 ha stravolto l’economia, in Italia come nel resto del mondo. Tanti i settori costretti a fare i conti con il cosiddetto “lockdown”. In particolare quello del turismo che si base essenzialmente sullo spostarsi da un luogo all’altro, sul soggiornare in una struttura ricettiva, sul visitare le attrattive di una località e sull’intrattenersi in locali pubblici.
Tutte attività che oggi devono fare in conti con il ben noto “distanziamento sociale” che ne diverrà elemento vincolante da inserire nella filiera turistica (trasporti, soggiorni, ecc.) con le opportune buone pratiche.
Ma questo dato “operativo”, seppur di non semplice applicazione, alla fine è il problema minore.
Quello più importante, anzi vitale, è la possibilità della mobilità fra nazioni, regioni e territori.
Se la mobilità intraeuropea è per ora un miraggio, al turismo italiano non resta che il mercato interno.
In attesa di indicazioni del Governo sulla mobilità, qualcuno ipotizza un “turismo di prossimità” o meglio “regionale”.
Un’ipotesi che si rivela però del tutto priva di senso perchè in Italia il turismo per avere un riscontro di sostenibilità economica, deve essere consentito su tutto il territorio nazionale. Così secondo quell’ipotesi a Firenze dovrebbero andarci solo i toscani, a Venezia solo i veneti, a Roma solo gli abitanti del Lazio.
Roba da ridere, se non fosse che ci sarebbe da piangere per le casse di quei Comuni e per il loro settore turistico.
L’assurdità per un’ipotesi di “turismo di prossimità” o meglio “regionale” vale ancor di più per la Puglia che in grandissima parte, dal Gargano al Salento ed alla Valle d’Itria, si basa su flussi nazionali provenienti da altre regioni, soprattutto del nord.
Tradotto in pratica significherebbe “i pugliesi turisti in Puglia”.
E vi sembra un’ ipotesi sensata?
Ma anche ammesso che i pugliesi aderiscano, sarebbe comunque un turismo “mordi e fuggi”, con basso indice di soggiorno e numeri esigui che costringerebbero gli imprenditori del settore ricettivo a non aprire proprio le loro aziende.
Quindi oggi più che perdersi in pianificazioni sulla sicurezza fra plexiglass, distributori di gel disinfettanti e sanificazioni varie, l’attenzione va incentrata sull’avere la mobilità fra regioni.
Senza di questa il turismo in Puglia quest’anno… andrà in vacanza!

 

(A.T.)

 
 
 
 
 

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