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Peschici 24/lug/2007 per non dimendicare

 

 

Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 25/04/2020

Pesca illegale sul Gargano: sequestrati metri 600 circa di reti da posta tipo tramaglio per la pesca di frodo delle seppie

Post n°26018 pubblicato il 25 Aprile 2020 da forddisseche

Pesca illegale sul Gargano: sequestrati metri 600 circa di reti da posta tipo tramaglio per la pesca di frodo delle seppie

  
 

Continua l’attività di repressione in materia di pesca sul litorale del Comune Peschici unitamente a quella di controllo finalizzata al rispetto delle misure urgenti in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica da covid19.

L’attività di controllo condotta dagli uomini della Guardia Costiera di Peschici, nelle giornate tra il 23 aprile ed il 24 aprile guidati dal Titolare della Delegazione di Spiaggia di Peschici e coordinate dal Comandante del Circondario Marittimo di Vieste, TV (CP) Giuseppe Saverio ZACCARO, ha portato a rilevare un totale di n.4 verbali amministrativi per la pesca non consentita con annessi n. 4 sequestri amministrativi di circa 600 metri complessivi di reti sequestrati per un valore di Euro 2500 circa.

Inoltre sono state elevate n. 4 sanzioni amministrative di volere complessivo di 1.600 euro per la normativa in tema di contenimento e gestione dell’emergenza CIVID-19, in quanto veniva accertata la non sussistenza, comprovata esigenza e stato di necessità. In particolare, l’attività si è svolta sia in ambito Portuale del Comune di Peschici che nelle località Manaccora e San Menaio, ai danni di pescatori improvvisati e sprovvisti della prevista Licenza di Pesca, che hanno violato anche la normativa in materia COVID19.

Come è noto, durante il periodo di Marzo e Aprile, viene effettuata questo tipo di pesca abusiva con reti di tipo TRAMAGLIO, armati con piombi e sugheri, tipo attrezzi da Pesca Professionali non consentiti per la pesca sportiva e pronti all’uso per la pesca illegale.

Tali controlli proseguiranno in maniera incessante e senza soluzione di continuità al fine di contrastare anche tale attività di pesca illegale. Si coglie l’occasione per ricordare che la partecipazione attiva dei cittadini (per le emergenze in mare tramite il numero 1530) alle varie vicissitudini legate al mare risulta essere un attimo contributo a preservare non solo la vita umana in mare, ma anche a proteggere l’intero ambiente marino.

 
 
 

LA FIAMMA DEI VIESTANI Si sono conclusi i "sabato di Santa Maria"

Post n°26017 pubblicato il 25 Aprile 2020 da forddisseche

 
 

Si sono conclusi i "sabato di Santa Maria"

 

Vieste/Santa Maria 2016 ,l'arrivo al santuario di Merino - YouTube

 

Mentre va a definirsi sempre meglio come verrà celebrato il novenario  in onore di Santa Maria di Merino,che vivremo fra pochi giorni e di cui vi informeremo meglio appena possibile, nel santuario diocesano di Santa Maria di Merino si sono concluse le celebrazioni dei “sabato di Santa Maria”. A tali celebrazioni tutti abbiamo potuto partecipare grazie alla instancabile presenza degli amici di Gargano TV, ai quali dire grazie sarebbe troppo poco.

 

Una preparazione alla festa di Santa Maria vissuta nella tristezza del momento, per la tragica diffusione del coronavirus. Ma anche in questo momento di prova, ha detto il rettore del santuario Don Giorgio Trotta, dobbiamo saper offrire le nostre angosce e i nostri sacrifici guardando con speranza, e non come punizione, all’alba che presto arriverà per dare posto al pieno sole. “Mi ha commosso ed ho particolarmente gradito, ha confidato Don Giorgio, il dono di un cero fatto da una persona a nome di tutti i Viestani sparsi nel mondo e che abbiamo acceso davanti alla copia della statua di Santa Maria collocata nella chiesa all’aperto. Essa brillerà di luce propria per indicare la presenza viva dei viestani, anche se materialmente assenti. Noi non siamo prigionieri,ha detto ancora Don Giorgio, ma nello spirito dobbiamo goderci la massima libertà. Diciamo di liberarci da questo momento, anche se quest’anno non potremo godere la festa. Con la fantasia siamo liberi di andare dove vogliamo, per questo nella nostra festa dobbiamo essere lieti e partecipare spiritualmente alla gioia che comporta. Dentro di noi, infatti, possiamo vivere con uguale intensità la festa come l’abbiamo vissuta lo scorso anno o gli anni passati, ma senza ribellarci alle costrizioni che ci indicheranno. Per noi è pesante non poter celebrare la festa, ma dobbiamo viverla nelle dimensioni diverse, vivendo il punto di riferimento che meglio di tutti sapranno indicarci Gesu’ e la Madonna, per obbedire ciecamente alle disposizioni.

 

Io sogno e propongo, ha concluso don Giorgio, di poter vivere la festa di Santa Maria con la celebrazione di una santa messa qui nel santuario il giorno nove maggio, a mezzogiorno, con la presenza dei confratelli. Spero che le condizioni ce lo permetteranno. Sarebbe una occasione per poter festeggiare meglio la presenza di Santa Maria in mezzo a noi".

 

Un sogno che certamente condividiamo noi, insieme a tutto il popolo viestano,che si appresta a festeggiare la sua Madre Protettrice.

 
 
 

Fase 2: ecco il mini-bazooka della Regione Puglia

Post n°26016 pubblicato il 25 Aprile 2020 da forddisseche

Fase 2: ecco il mini-bazooka della Regione Puglia  

  
 

Fase2: riaperture progressive delle attività economiche attualmente sospese. L’esecutivo ha sviluppato un piano nazionale per tutte le regioni con linee guida omogenee, che prevedono un programma articolato che tuteli salute ed esigenze produttive. A margine del confronto tra il premier Conte e i presidenti di regione, c’è una significativa adesione delle regioni al piano adottato dal governo.

 

La Fase 2, che prenderà l’avvio dal 4 maggio, sarà caratterizzata da un potenziamento del lavoro in modalità smart working – nei casi in cui è possibile attuarlo – oltre all’implemento dei protocolli di sicurezza negli ambienti di lavoro.

 

Mentre Walter Ricciardi – rappresentante italiano del comitato esecutivo dell’OMS – ha espresso perplessità per la decisione del governo di riaprire le attività produttive in tempi così brevi, l’esecutivo si sta muovendo, parallelamente, nell’ottica di un rafforzamento degli ospedali Covid, per garantire un più efficace controllo dei contagi.

 

La convivenza del paese con il coronavirus (fino all’azzeramento dei contagi nel lungo periodo o ad un vaccino che possa debellare il virus), è una realtà con cui si dovrà fare i conti, scongiurando una possibile seconda ondata di contagi. Ecco perché il governo e le singole regioni si muovono nella direzione di mediare per trovare una soluzione che risulti efficace alla ripartenza del motore economico, nell’ottica del distanziamento sociale.

 

Sull’avvio della Fase2, il governatore della regione Puglia, Michele Emiliano, ha sottolineato la necessità di rispettare “le regole comportamentali degli esperti”, aggiungendo la necessità di un’unica cabina di regia del governo e di un decreto legge che “copra le scelte delle regioni”.

 

Il governatore Emiliano ipotizza la ripartenza della Puglia a partire dal settore del turismo, che “dovrà prepararsi ad ospitare meno persone di quelle che potrebbe”. Poi toccherà “alla filiera agroalimentare” e – conclude il governatore – “subito dopo arriveranno le produzioni industriali strategiche e il grande sistema dei trasporti”.

 

Le misure adottate dal governo regionale in questi giorni tendono, in linea con l’approccio del governo centrale, a favorire nuove forme di organizzazione del lavoro; la Regione Puglia ha infatti pubblicato due Avvisi: il primo Avviso, con dotazione economica di 14.500.000,00 di euro è rivolto alle piccole e medie imprese con “Attivazione di un Piano di Innovazione Family friendly nelle PMI” per la formulazione di un Piano, da parte delle PMI della durata di 18 mesi.

 

La finalità di questo Avviso, spiega l’assessore al Welfare della Regione Puglia Salvatore Ruggeri è “favorire l’adozione di modelli di organizzazione del lavoro improntati alla destandardizzazione degli orari, attraverso strumenti come la flessibilità in entrata e in uscita, gli orari a menù, la banca delle ore e così via, oppure attraverso le nuove e innovative modalità di lavoro, quali telelavoro o smart working.”

 

Uno strumento, messo a disposizioni delle PMI, che prevede la copertura dell’80% della spesa per la redazione ed esecuzione del Piano ed una copertura del 100% della spesa per la formazione, preparatoria all’attuazione del Piano stesso.

 

Il secondo Avviso, “Promozione del welfare aziendale e della flessibilità nelle PMI” – con una copertura finanziaria di 1.500.000,00. Euro – è destinato invece agli Enti bilaterali pugliesi, per la diffusione delle conoscenza, informazione e promozione della conciliazione vita-lavoro; che si concretizzerà, per i soggetti ammessi al finanziamento – e per un periodo massimo di 12 mesi – in attività volte a promuovere l’adozione di modelli organizzativi family friendly, con sportelli informativi e attività di sensibilizzazione sulla gestione del personale orientate al benessere dei lavoratori e delle loro famiglie.

 

Queste misure si inseriscono nel quadro di una programmazione per sostenere le imprese e favorire un riavvio graduale delle attività produttive.

 

Il turismo, uno dei perni cruciali nell’economia della regione Puglia, potrebbe essere la chiave di volta per vedere uno spiraglio e dare, soprattutto, ossigeno agli operatori del settore: con l’ordinanza del 15 aprile e poi con l’ordinanza del 21 aprile, in riferimento ai parchi acquatici, agli stabilimenti balneari, alle concessioni demaniali marittime, alle strutture ricettive all’aperto (previa comunicazione al Prefetto) è ammesso l’accesso da parte dei titolari, di personale dipendente o terzi delegati, per lo svolgimento di interventi di manutenzione, sistemazione, pulizia, installazioni e allestimenti senza esecuzione di modifiche o nuove opere.

 

Parallelamente a questi provvedimenti, la regione Puglia ha messo in atto una serie di misure a sostegno delle PMI attraverso diversi strumenti tra cui:

 

La cassa integrazione in deroga (106,5 milioni di euro) e l’anticipo della Cig a costo zero e tasso zero;

 

Un progetto di riconversione aziendale per la produzione di DPI;

 

La sospensione dei mutui regionali fino a 6 mesi per 3461 imprese;

 

Pagamenti anticipati alle imprese di lavori, servizi e forniture delle Pubbliche amministrazioni;

 

Il sostegno al lavoro agile nei call center – con un finanziamento per l’acquisto di strumenti e attrezzature con un rimborso del 50% per il costo sostenuto dalle aziende;

 

Lo stanziamento di 36 milioni e 200 mila euro per il sostegno delle PMI (per tutti i settori produttivi e per gli investimenti nel settore turistico);

 

Un Fondo centrale di garanzia per le PMI con l’istituzione di una sezione speciale ed un aumento della copertura ordinaria di controgaranzia fino al 90%;

 

Il credito diretto alle PMI e ai professionisti, per assicurare liquidità immediata, attraverso autorizzazione ai Confidi assegnatari di Fondi regionali (con dotazione economica di 20 milioni di euro).

 

Altre misure sono previste dalla regione Puglia, a sostegno dei settori cultura, spettacolo e turismo attraverso alcuni provvedimenti e programmi di valorizzazione, con la previsione di proroghe specifiche per gli adempimenti prescritti e connessi ad investimenti cofinanziati dalla Regione.

 

La tempestività di accesso al credito delle PMI rappresenta, però, un fattore determinante per la ripresa ed è al centro delle perplessità di Confindustria Taranto, che chiede risposte certe da parte degli Istituti di credito: “Il Decreto Liquidità, così come presentato dal Governo, doveva servire a immettere nuove risorse immediatamente fruibili per il sistema produttivo italiano.

 

Questo importante, per molti aspetti vitale, intervento finanziario – spiega Confindustria Taranto – sta invece mostrando tutti i suoi limiti sia rispetto alle modalità di accesso richieste alle aziende, quindi alla farraginosità delle condizioni imposte alle imprese per poterne fruire, sia in ordine alle effettive aperture di credito proposte, che appaiono ben diverse da quella vigorosa immissione di liquidità di cui si è parlato e che dovrebbe servire alle attività produttive per garantirsi una “ripartenza” sui mercati.

 

Sono già molteplici le aziende – conclude la nota – anche del nostro sistema confindustriale, che lamentano difficoltà di accesso alle misure ed altrettante quelle che non riscontrano benefici immediati in termini di immissione di liquidità rispetto agli interventi previsti dal decreto.”

 

Alessandra Cannetiello.

 

pugliapress

 
 
 

25 Apr - 10:31:31 Vieste - QUARANTENA, DAL CENTRO RIABILITAZIONE DELLA “TURATI” UNA SERIE DI VIDEO INFORMATIVI Il Centro di ria

Post n°26015 pubblicato il 25 Aprile 2020 da forddisseche

 
25 Apr - 10:31:31
 Vieste - QUARANTENA, DAL CENTRO RIABILITAZIONE DELLA “TURATI” UNA SERIE DI VIDEO INFORMATIVI 
Il Centro di riabilitazione di Vieste ha messo a punto un servizio per contribuire a informare la popolazione sul Covid-19 e sulle problematiche di interesse riabilitativo collegate all’emergenza. Dai fisioterapisti consigli e suggerimenti in un ciclo di video diffusi via web: tra i temi toccati la sindrome ipocinetica e quella posturale. -----Dopo oltre un mese di lockdown può risultare prezioso un supporto a…

 
 
 

“Sentieri di incontro”/ Ottenuto finanziamento di 116.843,25 euro per il recupero e la valorizzazione del sentiero dei due conv

Post n°26014 pubblicato il 25 Aprile 2020 da forddisseche

“Sentieri di incontro”/ Ottenuto finanziamento di 116.843,25 euro per il recupero e la valorizzazione del sentiero dei due conventi tra S. Giovanni Rotondo e S. Marco in Lamis  

  
 

Il finanziamento di Gal Gargano vede il Comune di San Giovanni Rotondo come capofila nell’ambito del progetto condiviso con il comune di San Marco in Lamis e denominato “Interventi di sentieristica attrezzata per la valorizzazione del Sentiero dei Due conventi nei territori dei comuni di San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo”.

 

L’intervento mira al recupero e alla valorizzazione di itinerari, sentieri e antiche mulattiere esistenti per rafforzare la vocazione turistica locale.

 

Per maggiori informazioni:

 

https://www.comune.sangiovannirotondo.fg.it/retecivica2/images/sentieri%20di%20incontro.pdf?fbclid=IwAR3HQQxG4eTIqlVZCfsu-nP0ihqzoxzncZZYH61RPNsiwOZUyjfEgOKt6fQ

 
 
 

25 Aprile/ SPUTARE SULLA LIBERTÀ

Post n°26013 pubblicato il 25 Aprile 2020 da forddisseche

25 Aprile/ SPUTARE SULLA LIBERTÀ  

  
 

Chi, quando si parla di libertà, non pensa ad altro che alla libertà degli automobilisti, alla libertà economica e alla libertà di diventare ricchi, sputa sulla parola «libertà».

 

Peter Bichsel

 

Il titolo è divertente, Al mondo ci sono più zie che lettori, e riflette la emperie del suo autore, lo scrittore svizzero Peter Bichsel, nato a Lucerna nel 1935, che critica la grettezza della società contempora­nea, inalberando però il vessillo della fiducia nella forza dell'imma­ginazione, della creatività, dell'estro umano.

 

Proprio per questo egli detesta chi umilia la parola «libertà» applicandola solo al libero mer­ito, alla furbizia nell'arricchirsi, all'arbitrio di fare ciò che aggrada sempre e comunque. Un pensiero che vorremmo proporre nel gior­no della nostra festa nazionale che parla di valori autentici di auto­nomia, di civiltà, di liberazione e di diritti contro ogni prevaricazio­ne, oppressione e servitù.

 

Purtroppo queste categorie nobili spesso sono solo ben stampate sui libri di scuola, mentre nell'esperienza quotidiana predomina pro­prio quello «sputo» sulla vera libertà, fatto di sguaiatezza, di imbro­gli, di truffe, di furberie, di condoni, di privilegi, di abili sotterfugi, di abusi codificati talora persino con leggi e con favoritismi formalizza­ti.

 

È, allora, necessario riproporre un sussulto della coscienza e della moralità che sono la vera anima della libertà. Solo così si pulisce que­sta parola dagli abusi che fioriscono sulle labbra e nel comportamen­to di molti. Solo così il vocabolo ritorna a essere una realtà genuina, vero cuore della società ed espressione della dignità umana. «La sta­tua della Libertà» scriveva nella Morte di Danton (1835) il drammatur­go tedesco Georg Buchner «non è ancora fusa, il forno è sempre ro­vente, e tutti possiamo scottarci ancora le dita.»

 

Gianfranco Ravasi

 
 
 

FDI/ Sì al 25 aprile no alle messe. Il virus è rosso

Post n°26012 pubblicato il 25 Aprile 2020 da forddisseche

FDI/ Sì al 25 aprile no alle messe. Il virus è rosso  

  
 

A Pasqua ci hanno tenuti chiusi in casa. Così con messe e preghiere è fini­ta nel dimenticatoio una festa in cui Croce e Resurrezione so­no simbolo di pace e fratellan­za, ma anche di comune identità culturale e religiosa.

 

E in casa, in questi sessanta e passa giorni bui, ha dovuto pregare e piangere chi ha perso un proprio caro portato via dal virus. Ma il 25 Aprile, simbolo con gli orrori di piazzale Loreto della divisione nazionale, sono pronti a festeggiarlo in piazza.

 

E pur di farlo non esitano a mettere a repentaglio la sicurezza e la salute di una maggioranza decisa a starsene a casa. È la becera protervia dell’antifascismo militante. Una protervia a cui si piega il governo Conte concedendo all'Anpi di celebrare in piazza la Liberazione. Una concessione irrispettosa della salute pubblica ed estremamente faziosa.

 

L’Anpi non rappresenta più i veri partigiani, ma solo una minoranza erede dell'antifascismo più bieco ed spietato. Quello di chi, 75 anni fa, non sognava di restituirci la libertà, ma di sostituire il fascismo con il comunismo. Quello di chi con Volanti Rosse da una parte e titini dall’altra continuò a massacrare a guerra finita non solo gli ex fascisti,

 

ma anche i partigiani colpevoli di opporsi a un nuovo totalitarismo. L'antifascismo di chi, oggi, nega la tragedia delle foibe o attacca anche da morto un Giampaolo Pansa colpevole di aver raccontato le vergogne della resistenza con la «r» minuscola. E così grazie alla debolezza di un governo Conte succube dei troppi ex comunisti del Pd anche quest'anno s’è persa un'occasione.

 

A suggerirla c’aveva provato l'ex ministro della Difesa Ignazio la Russa invitando a trasformare il 25 Aprile in una solenne commemorazione delle vittime della pandemia. In un solo giorno avremmo potuto ricordare i morti di due guerre ugualmente spietate e crudeli. Tutti i caduti del secondo conflitto mondiale e tutti quelli falcidiati, in questi due mesi, da un virus invisibile, ma spietato. Accogliendo quel suggerimento avremmo definitivamente sepolto 75 anni di odi e lacerazioni nazionali.

 

E avremmo celebrato non più la vittoria o la sconfitta di un’altra Italia, ma la grandezza di un Paese unito capace, oggi come nel 1945, di lottare e risorgere dalle proprie ceneri. Ma ancora una volta non ce l’hanno fatto fare.

 

Perché quelli pronti a scendere in piazza sono gli stessi che 75 anni fa festeggiavano sotto i cadaveri di piazzale Loreto. Allora sognavano di allinearsi al comunismo sovietico. Oggi amano vederci divisi e litigiosi, incapaci di ritrovare quell’unità nazionale senza la quale sarà impossibile far valere la grandezza dell’Italia davanti all’Europa e al resto del mondo.

 

FRATELLI D’ITALIA

 
 
 

IL DOPO CORONAVIRUS: RIPARTIRE DAI PICCOLI COMUNI

Post n°26011 pubblicato il 25 Aprile 2020 da forddisseche

IL DOPO CORONAVIRUS: RIPARTIRE DAI PICCOLI COMUNI  

  

La rivincita dei piccoli comuni, dei borghi, delle località turistiche del Gargano. Il dopo coronavirus potrebbe ripartire proprio da questo come afferma la presidente dell'associazione Borghi Autentici, Rosanna Mazzia, sindaco di un piccolo paese in provincia di Cosenza: Roseto Capo Spulico.

 

I Borghi italiani sono la spina dorsale del nostro Paese, sono luoghi in cui si vive meglio e diversamente dalle grandi città, a misura d'uomo; sono luoghi del pensiero e della lentezza, quella lentezza che rappresenta la cifra dell'Italia artigianale, dell'agricoltura di qualità, della tutela della biodiversità, del paesaggio sospeso tra città e campagna, tra mare ed entroterra. Sono questi concetti che tuteliamo e diffondiamo come Associazione Borghi Autentici d'Italia da oltre 18 anni, costruendo insieme ai nostri Sindaci e alle nostre Comunità, giorno dopo giorno, le condizioni per migliorare la qualità di vita dei residenti e dei visitatori (per noi Cittadini Temporanei) e per rendere sempre più attraente vivere in questi luoghi spesso periferici.

 

Solo da qualche anno i borghi italiani sono stati rivalutati, perlopiù come luoghi da visitare per le vacanze e in effetti in numerosissimi borghi non vi sono ancora le condizioni necessarie per decidere di trasferire la propria residenza o il lavoro (proprio quello smart). C'è carenza di infrastrutture tecnologiche come la banda larga o ultralarga, la sanità (anche quella di prossimità) è assente o distante,  lo spopolamento, in particolare giovanile, è evidente e spesso per la conformazione dei luoghi l'accessibilità a tutti è complicata se non impossibile. Il rovescio della medaglia è che laddove però si stanno compiendo passi da gigante grazie alla volontà politico amministrativa di valorizzare questo immenso patrimonio che compone l'Italia e che tutti ci invidiano, i risultati si vedono eccome.

 

I Borghi Autentici, ad esempio, oggi 300 in Italia sono realtà abitate da comunità vivaci, con profonde radici nel territorioluoghi sinonimo del buon vivere e di una dimensione sociale dolce. Sono Sindaci e comunità locali che decidono di non arrendersi di fronte a un possibile declino ma scelgono di mettere in gioco le proprie risorse per creare nuove opportunità di vita moderna: ricariche per auto elettriche; raccolta differenziata spinta; produzioni agroalimentari di altissima qualità; lotta ai pesticidi; piste ciclabili, cammini, solidarietà intergenerazionale e tanto altro ancora. La pandemia da coronavirus ha minato ovviamente anche queste piccole economie locali come il resto dell'Italia, ma la qualità ambientale che viene strenuamente tutelata dagli amministratori locali e dagli abitanti dei borghi e la disciplina, anche quella autoimposta, hanno fatto sì che ancora una volta i borghi primeggiassero con la loro carica di resilienza e affettività.

 

Pensare ai borghi come luoghi in cui trasferire la propria residenza certo! Ed occorre farlo con rispetto dei luoghi e delle comunità attualmente residenti, con la voglia di costruire un nuovo progetto di vita migliore e attento a valori divenuti sempre più irrinunciabili: amore per l'ambiente, cura della casa comune, minimizzazione dell'impronta ecologica, sviluppo sostenibile e voglia di comunità.

 
 
 

Turismo – ENIT ED I COMUNI DEL "G20s" INSIEME PER PROMUOVERE LA PROSSIMA STAGIONE BALNEARE

Post n°26010 pubblicato il 25 Aprile 2020 da forddisseche

Turismo – ENIT ED I COMUNI DEL "G20s" INSIEME PER PROMUOVERE LA PROSSIMA STAGIONE BALNEARE  

 
  
 

Proseguono i momenti di confronto nell’ambito del G20s che raggruppa le maggiori destinazioni balneari italiane, fra cui Vieste. Lo scorso 23 aprile si è svolta una conference call in cui i rappresentati della varie località turistiche del G20s (per Vieste sono intervenuti il sindaco Giuseppe Nobiletti e l’assessore al Turismo Rossella Falcone) hanno dialogato con Giorgio Palmucci ed il direttore Gianni Bastianelli, rispettivamente presidente e direttore dell’Enit. Il confronto è stato proficuo e costruttivo con un’ampia e dettagliata disamina delle problematiche del settore. In particolare si evidenziata l’importanza della sicurezza nelle località turistiche. I rappresentanti dell’Enit hanno assicurato uno sforzo eccezionale a favore della promozione delle località balneari, fortemente esposte ai paventati rischi della recessione.

 

 

L’incontro era stato richiesto da tutti i Sindaci per avere indicazioni chiare sulle prossime azioni di promozione e comunicazione che il Governo, per il tramite di ENIT progetteranno per il rilancio della prossima stagione turistica balneare. Le parole d’ordine saranno: sicurezza sanitaria sulle spiagge e turismo di prossimità.

 

Tutti hanno sottolineato l’importanza  di continuare nel percorso di raccordo ed interlocuzione per assicurare tutto il necessario sostegno alla tenuta del settore in questo delicatissimo momento.

 

La situazione ora è in piena evoluzione – ha affermato Giorgio Palmucci presidente ENIT – quello che  in questo momento stiamo facendo è quello di lavorare in maniera tale che si possa prevedere un’azione di supporto alle Regioni, agli  operator, alle associazioni di categoria in maniera tale che questa estate che stagione estiva possa iniziare, partendo dal turismo di prossimità, quindi italiano. La Sottosegretaria Bonaccorsi, mi ha confermato che nel ‘Decreto Aprile’ che dovrebbe essere emanato ad  inizio settima  prossima, ci saranno misure di sostegno al turismo,  agli  operatori  e ai turisti“.

 

Durante l’incontro è emerso l’impegno di ENIT a creare  azioni di promozione dell’Italia e del turismo italiano, senza privilegiare un territorio rispetto all’altro, ma un intervento che comunichi i valori del turismo italiano.

 

Oggi, le stime sul turismo 2020  parlano di -60% di prenotazioni  rispetto a stessa data 2019 e quindi le azioni prossime devo essere orientate a  produrre “volumi” tali per cui  le destinazioni e gli operatori riescano quantomeno a salvare la stagione o recuperare una parte delle perdite ad oggi generare dalla crisi.

 

Il direttore ENIT Gianni Bastianelli ha confermato la  linea del Presidente: “Noi come Enit faremo una campagna appena ci saranno le condizioni, una azione di promozione a beneficio di tutti e basata sui temi della sicurezza delle destinazioni e sulla fiducia rispetto all’organizzazione delle stesse. Siamo pronti a partire con i mezzi di comunicazione e i media che abbiamo a disposizione, insieme possiamo costruire delle azioni che tengano però conto degli aspetti – sicurezza e mobilità limitata dei turisti – derivate dall’attuale crisi sanitaria.”

 

I Comuni del G20s sono a disposizione di ENIT per collaborare alla progettazione delle prossime azioni di comunicazione, nel momento in cui ci saranno i presupposti sociali e sanitari per programmare interventi di comunicazione chiari e certi post quarantena.

 

“Coinvolgerò tutte le componenti territoriali – ha annunciato l’assessore Falcone - per convergere su una politica condivisa, che si traduca il più possibile in provvedimenti concreti che diano risposte quanto più immediate. Non si può attendere oltre”.

 
 
 

San Giovanni Rotondo – DOPO LA GUARIGIONE, DIMESSO UN PESCHICIANO [Video]

Post n°26009 pubblicato il 25 Aprile 2020 da forddisseche

San Giovanni Rotondo – DOPO LA GUARIGIONE, DIMESSO UN PESCHICIANO [Video]  

  

Tra i guariti di delle ultime ore a “Casa Sollievo della Sofferenza”c’è anche una cittadino di Peschici. E’ stato perciò dimesso dall’ospedale di San Giovanni Rotondo. Si chiama Elia S. ed aveva contratto il coronavirus all’inizio dell’epidemia. Ora è tornato nella sua casa di Peschici.  

 
 
 

Puglia/ Lidi riaperti prime regole. Ombrelloni dimezzati. La task force per il settore: come essere operativi in sicurezza

Post n°26008 pubblicato il 25 Aprile 2020 da forddisseche

Puglia/ Lidi riaperti prime regole. Ombrelloni dimezzati. La task force per il settore: come essere operativi in sicurezza  

  
 

Tamponi agli ingressi dei villaggi turistici, ombrelloni più distanti, in­centivi per promuovere voli char­ter, Iva giù al 10 per cento per equi­parare tour operator e alberghi, al­lungamento delle concessioni de­gli stabilimenti balneari fino al 2033.

 

Oltre naturalmente a distan­ziamento interpersonale e masche­rine all’ingresso degli stabilimenti e in luoghi di aggregazione, come chioschi e bar. Sono soltanto alcu­ne delle proposte che potrebbero regolamentare la prossima stagio­ne estiva in Puglia, in particolare sui 900 chilometri di costa della re­gione. L’obiettivo è provare a riapri­re gli stabilimenti balneari entro metà giugno, sempre che la diffu­sione del contagio e le relative re­strizioni del governo entro quel pe­riodo si saranno allentate.

 

 Le regole d’ingaggio

 

La Regione ha affidato a Pier Luigi Lopalco (capo del coordinamento emergenze epidemiologiche) il compito di preparare un piano per garantire la stagione estiva in sicu­rezza. L’epidemiologo ha costituito un gruppo di lavoro formato da do­centi di tutte le università pugliesi.

 

Saranno loro a stilare le regole di in­gaggio che serviranno sostanzial­mente per andare in alberghi, mas­serie e soprattutto andare al mare in lidi privati e spiagge pubbliche. Il primo confronto fra la squadra di docenti (rappresentata da due pro­fessori del Politecnico di Bari: Leo­nardo Damiani e Angela Barbanente, assessora regionale all’Urbanisti­ca con Nichi Vendola) e le associa­zioni dei balneari è servito a mette­re giù i primi punti fermi. I rappre­sentanti delle associazioni balneari (Federazione italiana balneari, Federbalneari e Società italiana di sal­vamento, assenti invece Cna e Sib) hanno formulato alcune priorità: per quanto riguarda i lidi privati, al­lungamento della distanza fra ombrelloni dagli attuali 2,5 metri a al­meno 3,5 metri (che di fatto ridurrà del 50 per cento in gran parte degli stabilimenti privati il numero di om­brelloni), obbligatorietà della ma­scherina all’ingresso e al bar e di­stanziamento fisico di almeno un metro.

 

Resta però il nodo spiagge li­bere. I gestori dei lidi privati si rifiu­tano di prendersi in carico la gestio­ne della sicurezza anche nei pezzi di costa pubblici e chiedono che sia­no i Comuni a gestirli ingaggiando bagnini e polizia municipale.

 

I tamponi nei villaggi

 

A complicare il quadro ci sono le in­certezze in ambito nazionale. Non è ancora chiaro se dopo il 4 maggio e dall’estate sarà permessa soltanto la circolazione all’interno delle re­gioni (in questo caso la Puglia potrà contare sul 20,5 per cento di turisti identitari, cioè di coloro che non la­sciano la regione in cui vivono per trascorrere le vacanze, come emer­ge da un’indagine di Demoskopica) o per macroaree oppure anche fra Nord e Sud. Lo scenario dunque è tutt’altro che definito.

 

Motivo che spinge il presidente della Regione, Michele Emiliano, a valutare anche nuove strade, come quella dei tam­poni da effettuare all’ingresso dei villaggi: «Stiamo pensando a misu­re molto rigide a tutela della salute che consentano a chiunque decida di spostarsi per passare un periodo di vacanza di effettuare i tamponi all’entrata delle strutture turisti­che, in modo tale da garantire tutti gli altri ospiti». L’obiettivo della Re­gione è salvare la stagione turistica: «L’alternativa è quella di far saltare tutto, terrificante per noi». In gioco ci sono un fatturato annuo intorno al un miliardo di euro e la sopravvi­venza di centinaia di aziende.

 

 Gli incentivi i per i voli

 

Le proposte però non si fermano qui. A dimostrazione che la stagio­ne turistica in arrivo è ancora tutta da costruire ci sono anche le idee lanciate da Giuseppe Pagliara, am­ministratore delegato dei brand Vaitur e Nicolaus (con sede a Ostuni): «Il turismo - dice Pagliara - non può aspettare, serve un quadro normativo chiaro per evitare il collas­so».

 

Da qui la proposta di linee gui­da definite per gli operatori e un in­centivo per promuovére i voli char­ter rafforzando la mobilità Nord-Sud, oltre all’abbassamento dell’Iva dal 22 al 10 per cento per equiparare i tour operator e gli al­berghi. Intanto però i balneari si muovono anche a livello nazionale. Da giorni il settore preme sulla poli­tica per sventare la scadenza delle concessioni dei lidi privati prevista per quest’anno.

 

Una scadenza che in questo contesto è vista come un impedimento a fare investimenti sui lidi per sistemarli nell’era del Co-vid-19. Da qui la pressione per spo­stare quella scadenza al 2033. Il pri­mo a muoversi in Puglia in questa direzione è stato il sindaco di Taran­to, che ha approvato una delibera per estendere le concessioni antici­pando di poco il governo.

 

Il mini­stro della Cultura e del Turismo, Da­rio Franceschini, ha proposto di in­serire in un prossimo decreto una disposizione che sospenda ogni procedimento di riassegnazione o riacquisizione eventualmente av­viato dalle amministrazioni conce­denti in contrasto con la proroga fi­no al 2033. «È una cosa positiva - commenta Fabrizio Santorsola, pre­sidente regionale della Federazio­ne italiana balneari - ma fino a quando non viene messa nero su bianco aspettiamo a esultare».

 

Antonello Cassano

 

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