I NOSTRI ANNI 80

GAZEBO...


Gli anni '80 furono in tutto il mondo il periodo della disco music, che in Italia acquistò caratteristiche particolari tali da distinguersi come Italo-disco. Il termine fu coniato da Bernhard Mikulski, produttore e discografico tedesco, nel 1983 per indicare le produzioni del nostro Paese di brani da discoteca con testo in inglese.
Molti furono gli artisti che incisero canzoni di questo genere: dai fratelli La Bionda (chi non ricorda One for you, one for me?) a Gepy &Gepy con Body to body,ma anche Alan Sorrenti , Baltimora, Raf, Den Harrow, i Righeira e Ken Laszlo. Lo stile musicale abbastanza uniforme coniuga una melodia vocale calda e ripetitiva (spesso "effettata" dal vocoder) a un suono futuristico, "spazioso" e tremendamente ballabile, creato da effetti di prima generazione prodotti da sintetizzatori, drum machine e vocoder.Una banalità, a prima vista, ma una vera svolta, a guardar bene. Mentre i futuristi tedeschi creavano musica più fredda e meccanica e gli sperimentatori francesi giocavano con l'avantgarde gli italiani davano vita a un mondo cibernetico perfetto per il dancefloor, per il missaggio dei pezzi e dal caratteristico gusto latino per la melodia e il romanticismo decadente. I testi sono in inglese e oltre ad ispirarsi ai temi classici della vita quotidiana, dell'amore e della tecnologia, in Italia spesso giocano sul non senso.
Come interprete del genere abbiamo scelto di proporvi Paul Mazzolini, in arte GAZEBO, nato a Beirut nel 1960 da padre italiano e madre statunitense, cantante che gli trasmise il suo talento musicale. Di natura cosmopolita, egli agli inizi della carriera sperimentò diversi generi, dal jazz al rock e al punk, fin quando non iniziò a collaborare con un DJ, Paolo Micioni, che diede la svolta disco alla sua musica. Il suo primo singolo fu"Masterpiece" che nel 1982 divenne rapidamente una hit sulle scene europee ed asiatiche.
MASTERPIECE
Che giornata meravigliosaE' tutto OKNessun problema nella menteLe preoccupazioni lasciate alle spalleFatta eccezione per un dubbio che haiPer quanto riguarda il tuo abito da seraAllora prendi una bottiglia di vino franceseE poi dici che non si vive due volteE lanci i dadiCapolavoro, avresti dovuto vederloQuell'arcobaleno nel bagliore lunareCapolavoro, tu devi viverlaQuella nuova alba di domaniGuidando attraverso Beverly HillsSenti la brezza del passato nei polmoniChe posto eleganteTu cammini con la grazia di un elefanteTutta Sunset BoulevardHa atteso la stellaTutti si riuniscono per celebrare"Buon compleanno mia dolce cara"Che gioia vedere i tuoi vecchi compagniIn questa atmosfera di HollywoodCon noi, finalmente!Capolavoro, avresti dovuto vederloQuell'arcobaleno nel bagliore lunareCapolavoro, tu devi viverlaQuella nuova alba di domaniCapolavoro, non reciterai maiMa la vita è un filmCapolavoro, devi provarloSiamo sicuri che potresti andare viaHai ballato troppo il tangoTu dici che ti terrai in contattoTorniamo a casa nella tua Rolls RoyceTu sorridi e pensi ai ragazziTutto ad un tratto la tua vista si oscuraE i tuoi ricordi vagano nell'ariaE finalmente ti senti sicuraTu sei un'altra stella lassùUna stella lassùCapolavoro, avresti dovuto vederloQuell'arcobaleno nel bagliore lunareCapolavoro, tu devi viverlaQuella nuova alba di domaniCapolavoro, non reciterai maiMa la vita è un filmCapolavoro, devi provarloSiamo sicuri che potresti andare via
Classico esempio di ritmo del tempo, ancor oggi piacevole e che, sicuramente, a quanti l'hanno ascoltata ricorda atmosfere piene di entusiasmo, anni in cui pareva che il mondo potesse essere conquistato...e spesso il mondo altri non era che la ragazza/il ragazzo con cui si ascoltavano questi brani a modo loro romantici... La stella Gazebo, però inziò a brillare soprattutto con il brano "I Like Chopin". Nonostante l'opinione popolare e la presenza di un motivo al pianoforte non è una composizione dell'autore polacco, ma una melodia dolcissima e orecchiabile con cui un Lui si rivolge alla sua ragazza per rinsaldare il loro amore. Chi ha vissuto quegli anni non l'avrà certo dimenticata...fu la regina dell'estate...e delle classifiche europee.
I LIKE CHOPIN
Ricordo quel pianocosì deliziosamente inusualeQuella sensazione classicaConfusione sentimentaleEro solito direMi piace ChopinAmami ora e di nuovoGiorni piovosi, non dire mai addioal desiderio quando siamo insiemeGiorni piovosi, il crescere nei tuoi occhimi dice dov'è la mia stradaImmagino la tua faccianel riflesso del soleUna visione di cielo bludivertimento eterno
Nel 1984 pubblicò "Lunatic"LUNATIC
un travestimento...cammini nella luce della lunanon ti piace l'ombravivi seguendo la mareasembri Nostradamusma non sei altrettanto famosoil tuo passo è veloce e nervosonon puoi fermartilunatico e aristocratico(eccoti)lunatico e i tuoi occhi sono magicilunatico e aristocratico(eccoti)lunatico e ciò che è strano è logicofai una puntatadue fiches sul nove rosso(lui) balliamo(lei) sì caro...la prossima voltatu non sei Casanovasei solo un numero solitariosei malato di sessomanianon puoi fermartilunatico e aristocratico(eccoti)lunatico e i tuoi occhi sono magicilunatico e aristocratico(eccoti)lunatico e ciò che è strano è logico
Rispetto alla canzone precedente "Lunatic" ha un merito in più perchè riuscì a bissare il successo ottenuto con il singolo precedente, cosa che non a tutti riesce. A Gazebo, invece andò bene e anche se non raggiunse la vetta della classifica, il singolo si piazzò in terza posizione in Italia, quarto in Germania e sesto in Svizzera. La sua carriera poi procederà tra molti alti e bassi, ma l'importante è che è ancora attivo oggi, dopo ben trent'anni di carriera, anche se il suo nome riporta immediatamente tutti noi negli anni '80.
Buon ascolto e buon divertimento, 80's Ever