La polemica nata sulla festa del 2 giugno mi sembra alquanto sterile. Così come appaiono le proteste, le “contromanifestazioni” per il pacifismo (valore che condivido, ma che va rivendicato in momenti più utili alla causa) in programma oggi in risposta alla parata militare ai Fori Imperiali. Non che sia a mio parere necessaria ed insostituibile in sé tale parata, quest’anno peraltro prevista in toni e presenze minori, ma che qualcuno dica che la festa andrebbe addirittura abolita o che si dichiari “contro il 2 giugno” mi appare una proposta poco significativa, che a poco o nulla serve politicamente ed in merito alla partecipazione italiana in Irak e dove sono presenti ns forze militari. Mi sembra in certi casi una presa di posizione superficiale, anche perché la manifestazione non si riduce ad una parata di militari ma è un momento di partecipazione collettiva di tanti corpi, organismi ed istituzioni che noi ci siamo dati per il bene comune. "Il 2 giugno e' la festa della Repubblica, il giorno in cui celebriamo la riconquistata liberta': tutte le componenti della societa' partecipano a questa festa comune e dunque anche le Forze Armate, che sono a presidio della nostra libertà ", ha affermato il ministro della Difesa, Arturo Parisi. “[..] siamo un paese libero dove anche i pacifisti possono manifestare, dando un contributo che non toglie nulla ai valori di questa festa [..]” ha affermato il ministro degli esteri D’Alema. Dunque festeggiamo il valore della Repubblica, come scelta di democrazia per tutte le forze politiche e civili, ed accettiamo chi vuol festeggiare in maniera pacifica e diversa dalle istituzioni (con buona PACE al Presidente della Camera Bertinotti). Ho molto piacere che questa giornata, il 2 giugno, continui ad essere caratterizzata da un festivo momento di condivisione del valore della Repubblica, tanto più che essendo nato proprio in questo giorno
E' la festa della Repubblica, il valore condiviso di una scelta di democrazia
La polemica nata sulla festa del 2 giugno mi sembra alquanto sterile. Così come appaiono le proteste, le “contromanifestazioni” per il pacifismo (valore che condivido, ma che va rivendicato in momenti più utili alla causa) in programma oggi in risposta alla parata militare ai Fori Imperiali. Non che sia a mio parere necessaria ed insostituibile in sé tale parata, quest’anno peraltro prevista in toni e presenze minori, ma che qualcuno dica che la festa andrebbe addirittura abolita o che si dichiari “contro il 2 giugno” mi appare una proposta poco significativa, che a poco o nulla serve politicamente ed in merito alla partecipazione italiana in Irak e dove sono presenti ns forze militari. Mi sembra in certi casi una presa di posizione superficiale, anche perché la manifestazione non si riduce ad una parata di militari ma è un momento di partecipazione collettiva di tanti corpi, organismi ed istituzioni che noi ci siamo dati per il bene comune. "Il 2 giugno e' la festa della Repubblica, il giorno in cui celebriamo la riconquistata liberta': tutte le componenti della societa' partecipano a questa festa comune e dunque anche le Forze Armate, che sono a presidio della nostra libertà ", ha affermato il ministro della Difesa, Arturo Parisi. “[..] siamo un paese libero dove anche i pacifisti possono manifestare, dando un contributo che non toglie nulla ai valori di questa festa [..]” ha affermato il ministro degli esteri D’Alema. Dunque festeggiamo il valore della Repubblica, come scelta di democrazia per tutte le forze politiche e civili, ed accettiamo chi vuol festeggiare in maniera pacifica e diversa dalle istituzioni (con buona PACE al Presidente della Camera Bertinotti). Ho molto piacere che questa giornata, il 2 giugno, continui ad essere caratterizzata da un festivo momento di condivisione del valore della Repubblica, tanto più che essendo nato proprio in questo giorno