In-Forma Mentis

Visto il film "La ricerca della felicità"


Essendo la maggior parte dei blog anche (solo, in certi casi) dei diari personali e volendomi concedere una divagazione extracalcistica ed extrapolitica, condivido due spezzoni del film che ho visto ieri sera.Non avevo mai visto prima "La ricerca della felicità" (titolo originale: "The Pursuit of Happyness"), film americano del regista italiano Gabriele Muccino; mi è piaciuto molto.Mi ha emozionato la storia del protagonista, interpretato da Will Smith per una storia vera, quella di Chris Gardner. Il suo impegno quotidiano nello 'sbarcare il lunario' mi ha portato una certa tensione poi dissolta nel lieto fine, il premio ai suoi sforzi, alla tenacia e ai sacrifici: la conquista di un posto di lavoro. Ho visto la sua storia, specie il suo carattere, come un esempio. Non azzardo un paragone personale, non essendomi mai trovato nelle stesse condizioni di disagio ma qualche punto in comune, però, c'è. Qui posso dire che anche io sono diventato per alcuni giorni un senza dimora (avendo però più di un amico pronto ad ospitarmi, come effettivamente avvenuto) ed anche io ho fatto il venditore 'difficile', del genere 'porta a porta'.Riporto due tra le scene che ho trovato e che più ho apprezzato. Nella prima, dopo consuete vicissitudini che si ripercorrono nella trama, Smith-Gardner sostiene in modo brillante ed originale un colloquio di lavoro, a cui arriva in condizioni personali difficili.   In un altro video, Smith motiva il figlio ad inseguire i propri sogni, a proteggerli e a portarli avanti senza permettere all'invidia altrui d'infrangerli.   Pensare che il "diritto alla felicità" è un diritto costituzionale americano, grazie a Thomas Jefferson e ad altri che lo consigliarono.E' dura ma motivante lottare ogni giorno, per la felicità, per i sogni-obiettivi che possiamo inseguire e realizzare, per la realizzazione continua di sé!