respiro di frequente

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Ho preso una gabbia d’oro,l’ho data al mio amico dalle dita di ferro .il mio amico dalle dita di ferro cammina a piedi nudi per il deserto e cerca tra le rocce le sue madri lontane.ha 17 anni e cammina a piedi nudi per il deserto infuocato.una volta ha incontrato un carro trainato da due cavalli senza testa e due cavalieri senza braccia. su questo carro era custodito uno scrigno. ha chiesto ai due cavalieri cosa ci fosse nello scrigno. hanno dato all’unisono due risposte differenti:uno ha risposto il verde dei campi,l’altro ha risposto l’acqua del cielo,poi hanno ripreso il cammino. Al dodicesimo giro di ruota,alcuni mendicanti li strangolarono ed aprirono lo scrigno.nello scrigno era custodita una lamina di bronzo su cui era graffiata la parola alleanza.il mio amico, con le piccola dita di ferro, raccoglie ogni creatura che sibila. ora nella mia gabbia d’oro ha messo un crotalo ed è diretto verso di me. mi chiama da lontano salutandomi con le sue dita di ferro. quando mi saluta fa un rumore come di clanghete clanghete. comincia ad urlare:ce l’ho, è qui,ho qui la tua anima,l’essenza della tua anima,è qui con me .è qui con te!il crotalo è arrotolato su se stesso con la punta della coda che tintinna in bella vista. -ora va,libera la tua anima,vai nei pressi di un ginepro e libera la tua anima. la tua anima è il crotalo ma il pericolo non è il crotalo,è la gabbia.- sono arrivato nei pressi di un roveto mentre il crotalo sobbalzava, sibilava, tintinnava nella gabbia.ho superato il roveto che sono le tue parole,ho superato la conca di sabbia che sono le mie abitudini,ho superato il valico d’ossidiana che sono le notti in cui ho dormito senza sogni ed ho trovato un ginepro o una ginestra o un nuovo giro di giostra. era una strada con una gran luce come di giorno. su questa strada ora libero questa mia anima sibilante,biforcuta ,polverosa, strisciante. la vedo sgusciare senza fare ritorno mentre scaglio la gabbia dorata  che rimbalza come un cuore tra le sponde taglienti delle mie decisioni.la gabbia ora è sciolta in ventiquattro serpenti coriandolo che strisciando lontano sbuffano in aria vapori di farfalle nere.