respiro di frequente

ho preso dei pezzi e li ho incollati così come si fà con certi giochi seri.


Se mi avessi dato le tue dita adesso scriverei lettere diverse ma io ho solo le mie dita e non mi rimane che comporre melodie già sentite.Il tuo garbo,la tua gentilezza ha l’incarnato del marmo e le tue mani sono manufatti di perle e mollica.Avrei voglia di raggiungere la sera  dopo aver goduto del tramonto e dei papaveri oro tra i campi di grano e vento tiepido. non lo farò la mia inerzia mi opprime sul divano molle delle riviste. rimarrò qui ed ascolterò musica naturale quella che s’assomiglia fino a divenire silenzio.Hai ragione,non esistono scorciatoie quando si deve partire per un lungo viaggio.Mi ricordi tanto quella frase di chi anela e di chi non vuol salpare. caro amico,il tempo fecondo ha il suo tempo.