Non per tutti

Attese inutili.


Son passati i miei due giorni di festa, quelli che, retaggio dell'infanzia, mi facevano sentire "importante". Ora sono anche "saggia" in questo, non mi aspetto nulla col ragionamento. Ho imparato che facilmente sono peggiori degli altri 363 perchè ogni cosa contraria mi sa di ingiustizia. Anche quello a cui di solito non faccio caso, fosse pure un saluto, in questi due giorni mi pesa un pò.Niente bilanci, ci mancherebbe!! Niente voglia di tristezza, niente passato da ricordare, ma solo un piccolo appunto sul presente. Non calcolo l'importanza che una persona ha per me dal fatto che mi faccia o no gli auguri, ma non posso non rifletterci e mi torna in mente quella frase che tutti conoscono: "Alcune persone entrano nella tua vita per una ragione, altre per una stagione, altre per sempre."Quelle che sono entrate per una ragione e quelle che ci sono state per una stagione devono essere quelle che per qualche anno, solo uno o parecchi, si sono ricordate di me in uno di quei giorni, però poi mi hanno cancellato, per scelta o per sopravvenuto disinteresse. Non saprò mai se qualcosa ricordano, ma a me basta il fatto che non ci siano più. Tra tanti miei difetti, una qualità: rispetto SEMPRE le scelte degli altri.Il sadismo è fare l'elenco di chi "c'è stato" ed ora "non c'è stato più", ma serve a ricordare e ricordare non sempre è un male. La cattiveria invece è cancellare ogni traccia, compreso lo spostare in avanti e poi di nuovo indietro la data del compleanno sui network che fanno gli avvisi in automatico. E' chiaro che non mi aspetto che lo sappia chi non lo ha mai saputo, ma è il mio (un pò perfido, ma senza conseguenze immediate) metro di valutazione che, logicamente ed erroneamente, si basa sul mio modo di "vivere" gli amici.E' tanto ormai che i giorni più belli, onomastico e compleanno, han perso il fascino che avevano da bambina. Ora sono i giorni dell'attesa, non voluta, ma inesorabile, di qualche dimostrazione d'affetto che, essendo normale che non ci sia più, mi lascia il gusto amaro del giorno inutile e dell'attesa idiota. Ed anche per quest'anno è andata.