Non per tutti

Campomaggiore Vecchio (PZ)


La città dell'utopia.La storia del paese di Campomaggiore è molto interessante...La cittadina - in antico Campum Majorem - fu progettata nel 1741, sulla base delle teorie utopistiche di Fourier e Owen, dall'architetto Giovanni Patturelli, con l'obiettivo di dar vita ad una città in cui non esistessero povertà e differenze sociali.Il paese fu progettato per sole 1600 persone, con case disposte a scacchiera, i cui abitanti avevano tutti un pezzo di terra da coltivare con un numero di ulivi destinato e una vigna.Nel 1833 la popolazione era di 1500 persone e fu uno dei primi paesi ad avere una stazione ferroviaria, un cimitero e una grande fontana come lavatoio, più vari frantoi dislocati sul territorio e il comando delle forze armate. Era un paese all'avanguardia!Nel 1855 una frana lo distrusse, mandando in frantumi il progetto utopico del suo creatore. ll borgo fu abbandonato nel 1885 e i suoi abitanti lo ricostruirono circa 400 mt più in alto, a 4 km delle rovine del vecchio paese.E' interessante immaginare un paese creato per essere "perfetto", che era anche riuscito nel suo intento, emergendo nel campo dei servizi per i propri cittadini ed è poi strano pensare che sia finito miseramente per cause naturali che, forse, si era trascurato di valutare, a favore dell'aspetto più superficiale.Peccato che sia inutile andarci!Il paese vecchio non è visitabile. Tutto recintato, le sue rovine sono visibili solo da lontano e anche se si parla di rivalutazione dei resti antichi come attrattiva turistica, sono ancora un pò indietro rispetto a paesini simili, meglio gestiti.Non era stato nemmeno difficile trovarlo, anche se ci vuole sempre un pò d'impegno per raggiungere questi posti che hanno un "omonimo" più vitale. Sono sempre paesi che vale la pena di visitare, ma dover "restare fuori" è deludente.