Cercavo una spiegazione natural-poetica al fatto che verso la fine del decennio dei quaranta, si comincia a non vedere più tanto bene da vicino.Scartando tutte le spiegazioni che non hanno almeno un accenno di poesia, potrei pensare al fatto che, con una certa maturità, arriva anche la saggezza di guardare il mondo in generale, senza badare troppo alle piccolezze, ai dettagli che distolgono da una considerazione generale.Bello il tramonto, inutile far caso ai fili d'erba secchi!Oppure potrei pensare che accade perchè si è imparato a guardare, in un volto, il sorriso aperto, piuttosto che a far caso alle smorfie di disappunto o, peggio, alle rughe.O sarà perchè ormai non importa più tanto leggere sulle confezioni il numero di calorie per 100 grammi??