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VULVO-VAGINITI DA CANDIDA ALBICANS


Si può sicuramente affermare che l'epidemiologia delle infiammazioni ( flogosi ) dell'apparato genitale femminile ha subìto negli ultimi tempi una evidente evoluzione, anche se esistono notevoli difficoltà a precisare quali microrganismi siano frequentemente in causa in una determinata area geografica.Queste difficoltà derivano dal fatto che sussitono diversità etniche, ambientali e socio-economiche che condizionano la prevalenza dei vari agenti patogeni e quindi delle varie malattie.In America ed in Inghilterra, ad esempio, il gonococco risulta essere ridiventato uno degli agenti patogeni importanti; si xalcola circa l'8 - 10%.Si prenda la Vulvo vaginite da candida albicans da funghi o detta pure micotica, la si riscontra più di frequente di quella da Trichomonas.La Candidosi vaginale è, come la Trichomoniasi una malattia tipica dell'età feconda e si riscontra in circa il 10 - 15% delle donne in questa fase della vita. Non tutte le pazienti portarici nelle loro secrezioni vaginali di candida albicansi sviluppano i sintomi di un'infezione.Poichè la candidosi si manifesta di più in un ambinte acido, umido e caldo,  avviene che, nelle secrezioni delle pazienti portarici di candida albicans si reperiscono in abbondanza anche lattobacilli di Doderlein al contrario di quanto si verifica  per la vaginite da Trichomonas.La trasmissione da candida è molto facile perchè molti individui sono portatori abituali della candida nella cavità  orale e vaginale, nelle feci, a livello della sede inguinale ecc. Anche l'inquinamento di bagni, biancheria, asciugamani può essere fonte di contagio.I fattori che rendono il soggetto suscettibile di contrarre l'infezione è lo stato immunitario, le condizioni dismetaboliche, la presenza di infezioni ecc., hanno però molta importanza. Esistono percgiò individui particolarmente predisposti a questa malattia che si pensa abbiano un deficit di immunità locale cellula mediata; ovverosia, quella funzione effettrice da parte dei linfociti "T" che serve come meccanismo difensivo contro agenti patogeni che vivono all'interno delle cellule fagocitarie o che infettano cellule non fgocitiche.Infine, a favorire questa malattia contribuiscono condizioni particolari che influenzano l'ambiente vaginale rendendolo più recettivo ai funghi.Nella fase premestruale, si ha un momento in cui di sovente la malattia inizia e si aggrava.Inoltre, l'assunzione di contraccettivi orali estroprogestinici e la gravidanza.Circa un terzo delle gestanti è portarice di Candida albicans e talune di queste manifesta sintomi di vaginite.Si ritiene che questa suscettibilità alla vaginite, delle gestanti e di coloro che assumono contraccettivi deriva dal fatto che  il rivestimento della vagina in queste condizioni è particolarmente ricco di glicogeno ed in qualche caso vi è tendenza anche alla iperglicemia e alla glicosuria( zucchero nelle urine ).Altro fattore predisponente è la presenza di dispositivi intrauterini, oppure per la somministrazione di antibiotici, quali il metronidazolo ecc. o cortisonici.Altro fattore predisponente il diabete mellito.La sintomatologia ha come carattreistiche la forma asintomatica, la forma acuta, la forma cronica recidivante.Nella forma acuta ed in quella cronica il sintomo caratteristico è il prurito più o meno intenso; nella fase acuta questo disturbo si associa a bruciore ed arrossamento della vulva e ad edema localizzato soprattutto alla superficie  mucosa delle piccole labbra.Il bruciore è frequente durante la minzione a causa delle escoriazioni provocate dal grattamento.Il rapporto sessuale è spesso impossibile( dispareunia ) perchè risveglia il dolore. la secrezione vaginale è biancastra e in genere non è maleodorante se nomn si associano altri agenti infettivi.L'acidità vaginale ha uno pH bassissimo, quindi fortemente acido, al contrario dell'infezione da Trichomonas che è alcalino.La Diagnosi si avvale ovviamnet con la messa in evidenza del microrganismo tramite esame microscopico o colturale e la misurazione del pH che è acido( 3,5-4,5 ). Tuttavia, la somma dei sintomi clinici, quale presneza di placche bianche sulla mucosa vaginale, l'arrossamento, il prurito e bruciore sono già significativi di infezione da candida.TERAPIA, Gli antimicotici più usati sono gli Imidazolici tipo il Miconazolo oppure la Nistaina che è un antibiotico antifungino specifico. Per la somministrazione della Nistaina si preferisce la via Topica sotto forma di candelette vaginali: 1 ogni sera per due settimane oppure formulazione a crema.Il Miconazolo si utilizza sotto forma di crema vaginale che deve essere applicata anche sulla vulva; in particolare  in regione  paraclitoridea e vestibolare, quasi sempre interessate dall'infezione.Una forma preventiva da non dimenticare nei soggetti che hanno la tndenza alla candidosi è quella di associare, ogni qualvolta la paziente debbe assumere antibiotici per altre ragioni, di associare  dei fungicidi imidazolici della Nistaina per via vaginale( candelette ).