Fortaleza Report

Nostalgia ad ondate...


Se  a Fortaleza c'è un luogo che gli abitanti amano più intensamente degli altri, che ricordano con un affetto misto a nostalgia, cui associano momenti importanti della propria vita, legato a sensazioni di divertimento e relax, ecco.. questo è la Praia de Iracema. Un luogo, un quartiere, una spiaggia  che  rappresenta una delle facce della città, quella votata al dolce far niente, al godimento di brezze marine, accompagnati da suoni e canti, appagati da bevute e mangiate di pesce fresco, in compagnia di amici, parenti o anche semplici sconosciuti.. il luogo del divertimento per tutti.. bambini, adolescenti, adulti ed anziani.. ognuno ha sempre trovato il suo spazio, il suo modo... 
Antico "bungalow" ora pousada in Avenida Beira-mar, Praia de Iracema In origine era un piccolo quartiere di pescatori, umilissime casette di paglia, un vasta striscia di sabbia e tante palme di cocco.. chiamata anche Praia do peixe (spiaggia del pesce) perchè come in un eden si viveva solo di pesca..la bellezza del luogo e la nuova moda salutistica di fare bagni di mare, a partire dagli anni'20, trasformerà radicalmente il luogo.. i pescatori verranno, senza tanti complimenti, fatti sloggiare, e le famiglie più in vista della città costruiscono qui, proprio davanti al mare, le loro villette per le vacanze, i caratteristici bangalò (bungalow). Nel 1924 un giornalista lancia l'idea di costruire un monumento ad Iracema, l'india eroina dell'omonimo romanzo di Josè de Alencar, si cambia nome alla spiaggia che d'ora in poi sarà conosciuta come praia di Iracema, le vie prendono nomi di tribù indigene (Pacajus, Tabajaras), il tutto allo scopo di diffondere l'idea di un quartiere bucolico, di prestigio, di relax elitario..una suggestione elaborata a tavolino che attecchirà nelle menti e nei cuori dei fortalezensi. Sorgono i primi stabilimenti balneari dove era possibile affittare costumi e cuffie da bagno e custodire i propri effetti personali. Una linea di tram apposita portava i bagnanti fin qui.  
Ristorante "Da Ramon" - praia de Iracema 1930Negli anni '30 aprono anche i primi clubs privati ("Praia Clube", "America", "Jangada Clube") e i ristoranti, fra cui il celebre "Ramon", di proprietà dello spagnolo Ramon Romero Castro, una cucina di prim'ordine, con pesce direttamente comprato dai pescatori, i camerieri in giacca bianca immacolata..e se da una parte era luogo di villeggiatura per la buona società, dall'altra ospitavano i pontili  (Ponte Metallica e Ponte dos Ingleses), da dove sbarcavano ed imbarcavano merci (cotone, pelli e cera di carnauba) e persone. Uno spazio dunque assai vivo, pulsante, nella routine urbana, dove si concentravano attività lavorative e di svago. 
dimore signorili in Rua dos Tabajaras - Praia de Iracema Gli anni '40 segnano una nuova fase per la zona.. la decisione di spostare il porto ad est, nell'area di Mucuripe, e la costruzione dei lavori determinerà una serie di trasformazioni : il mare avanza, la spiaggia si ridurrà enormemente con conseguenti, fortissime, ripetute mareggiate  che distruggeranno gran parte delle abitazioni e dei locali.Muta radicalmente il paesaggio, e di bucolico rimane ben poco. Fu necessario costruire protezioni di contenimento che deturparono la spiaggia ma, quanto meno, la salvarono. Il degrado sarà lento e graduale, si aprono bordelli negli ex-magazzini abbandonati, alcuni edifici vengono abitati da classi medio-basse, un declino che però non impedisce negli anni '50 l'apertura di nuovi locali, bar, e ristoranti, quasi uno accanto all'altro..segno di una volontà di sfruttare la potenzialità del luogo..Il ristorante "Lido", perfetto per mangiare le aragoste, il "Nick Bar", il "bar Jangadeiro", il "Tony's Bar" di proprietà di un certo Figuereidão, dove si trovavano i migliori gelati della città e dove una domenica mattina verrà assassinato un noto playboy, l'"Eldourado" e il primo hotel sul mare, l'"Iracema Plaza Hotel".
Edificio São Pedro, angolo Rua dos Tabajaras/Av. Almirante Barroso - Praia de Iracema Occupava la parte frontale dell'Edificio São Pedro, che con la sua silhouette simile ad una nave, voleva ispirarsi ai suoi consimili in quel di Miami..Non era stato costruito per ospitare un hotel e venne fatte apposite modifiche. Al piano terra il ristorante Panela accolse per molti anni personalità straniere venute a Fortaleza, nonchè politici e membri dell'elite urbana, diventando un prestigioso punti di incontro, almeno fin negli anni '70, quando venne disattivato. La parte posteriore dell'edificio era invece stata suddivisa in appartamenti privati. 
Vila Morena- Estoril in Rua dos Tabajaras - Praia de IracemaAltro edificio significativo del quartiere è sempre stato l'Estoril. Era qui, in quella che fino ad allora si chiamava Vila Morena, che durante la guerra gli americani avevano installato il loro quartier generale (USO, United State Office), una sorta di club socio-sportivo per i loro militari. Da luogo esclusivo la zona diventa sinonimo di baldoria sfrenata e peccaminosa, con la famose "coca-colas", ragazze perbene fortalezensi che frequentavano i soldati ed imitavano tutte le mode americane..Ed è sempre qui che parecchi anni dopo, nel pieno degli anni '70, durante l'epoca grigia della dittatura, mentre imperversavano torture e sparizioni, molti giovani di sinistra, intellettuali, filosofi, compositori, artisti, poeti  si ritrovarono per discutere di tematiche serissime, oltrechè per farsi una bevuta in compagnia. 
Mural del Bar do Mincharia in Rua dos Pacajus, Praia de IracemaUno degli agitatori della notte più scalmanato e famoso fu il Mincharia, alias Antonio Aurilio Gurgel Nepomuceno, uomo dalla doppia personalità. Di giorno impeccabile dirigente commerciale in giacca e cravatta, al calar della sera, smetteva la giacca per indossare una sgargiante camicia a fiori e si trasformava in allegro viveur ed impareggiabile animatore. Era nella sua casa, la famosa "Mansão do Guarà" che riceveva  amici illustri o emeriti sconosciuti, per fare festa insieme fino all'alba.  Dopo la sua precoce dipartita nel 1985, i compagni di merenda  aprirono, in suo ricordo, la "Confraria do Mincharia", una confraternita giocosa con l'intento di continuare e celebrare le loro allegre serate, che, dopo qualche tempo, si svolsero con regolarità nel Bar do Micharia. 
chiesetta di São Pedro, angolo Rua dos Tabajaras/Av. Almirante Barroso - Praia de IracemaNei decenni successivi, soprattutto negli anni '80 il quartiere continua il suo iter di trasformazione.. da uno stretto passaggio di sabbia si passa ad un primo tratto di lungomare piasterellato, si procede con  espropriazioni forzate, si abbattono romantiche casette per costruire orrendi edifici a più piani, aumenta il passaggio di persone, ma aumentano pure  i venditori ambulanti,  piccoli artigiani che vendono le loro cose, spuntano sbandati e senzatetto, si installano baracche irregolari di legno a cartone, iniziano i primi furti ed assalti, aumentano le prostitute. Nonostante ciò, come già in passato, tanti i momenti di grande vitalità.  
edifici in Rua dos Tabajaras - Praia de IracemaE' nel ricordo di cantanti, musicisti, compositori, scrittori, proprietari di bar e ristoranti, giornalisti, ma anche camerieri che emerge tutto l'affetto possibile.. è da qui che, per molti di loro, è iniziata la loro carriera artistica, esibendosi sul palco dei numerosi locali, sorti come funghi nella bistrattata, ma sempre amata Praia de Iracema. Il "Pirata Bar", il "Kangaru", il "Sobre o mar", il Bar- ristorante "Opcão", il "Cais Bar",  il "Deck Bar," e tanti altri ..qui sono state festeggiate le ricorrenze più importanti,  lanciati i loro primi dischi, esposte le prime opere d'arte, celebrati gli anniversari e i compleanni. Di recente il lungomare è stato oggetto di re-styling, la spiaggia si è rifatta il trucco.. maggiori controlli e sicurezza, rifacimento di opere ed arredo urbano, restauro dei pochi edifici antichi non demoliti..i giovani sfrecciano sui pattini, le onde si infrangono violente ed i surfisti del quartiere ci si buttano dentro, piccoli nuotatori in erba svolgono qui i loro allenamenti.. c'è chi si sdraia sotto una delle poche palme, chi legge, assapora il vento costante, butta giù uno schizzo.. i vecchi sono perennemente all'ombra ed escono solo al tramonto, coppie di fidanzati sulle panchine, come in tutto il resto del mondo e poi turisti che a tutte le ore immortalano la baia..Praia de Iracema, affettuosamente chiamata PI, non ha mai rifiutato nessuno..