Fortaleza Report

Gli ingegneri del pentagono


Hanno lasciato tracce indelibili nella storia e nell'arte del Portogallo prima e delle sue colonie, Brasile in testa, poi. Tecnici che hanno messo la loro conoscenza e la loro competenza sacrificando spesso la vita per realizzare progetti ambiziosi ed innovativi, con una buona dose di senso dell'avventura ed anche un pò sognatori. Sono un'esercito - calza a pennello - di ingegneri militari italiani che a partire dalla metà del '500 vengono incaricati dalla Corona portoghese di progettare fortificazioni in varie località dell'Impero. Un pò matematici, un pò cartografi, un pò geografi ed astronomi i loro compiti erano quelli di individuare attentamente il luogo della fondazione, dopo accurati calcoli astronomici, di mappare minuziosamente il territorio, di disegnare e seguire i lavori.
Fortezza del Real Principe da Beira - rio Guarapè- AmazzoniaIl primo di questa lunga serie era stato Baccio da Filicaia strappato al Granduca di Toscana e nominato Ingegnere capo del Brasile. Se infatti, in un primo momento i re portoghesi si erano accontentati di inviare loro tecnici in Italia per copiare ed apprendere i nuovi concetti architettonici rinascimentali quali la città fortificata quadrangolare con linee perpendicolari (tipo castrum romano) e i forti poligonali (elaborazione dell'Uomo di Vitruvio di Leonardo da Vinci) dotati di baluardi, e in un secondo momento di importare i trattai architettonici rinascimentali italiani, nei secoli successivi preferirono rivolgersi direttamente a tecnici italiani, preferiti in tutta Europa perchè fortemente cattolici e per via della lingua neolatina che avrebbe permesso loro di capire e parlare il portoghese.
mappa della Fortezza dei Re Magi a Natal (1603)A partire dal XVII secolo la Corona Portoghese inaugura una politica di costruzione di forti lungo tutta la costa brasiliana ( emblematico il Forte dei Re Magi a Natal realizzato nel 1603 da Luis Frias su tracciato pentagonale italiano) e la fortificazione di città come Salvador de Bahia e Rio de Janeiro, politica che proseguirà anche nel secolo seguente. Altra necessità era quella di ridefinire i confini e le frontiere con la Spagna prima del Trattato di Madrid (1751). Di qui l'esigenza di possedere una dettagliata mappatura dei territori, compiti eseguiti magistralmente da vari cartografi italiani quali Domenico Capassi ed il genovese Tosi Colombina.
Fortezza del Real Principe da Beira - rio Guarapè- AmazzoniaDopo il trattato di Madrid la restituzione di terre e città in alcune aree, fra cui quella amazzonica, spinse il re portoghese a modernizzare l'architettura civile e militare, con impianti  più razionali ed innovativi. Di qui il progetto di costruire due grandi fortezze, quella di Sao Josè de Macapà alla foce del Rio delle Amazzoni e quella del Real Principe da Beira sul Rio Guaporè.
 Fortezza di Sao Josè de Macapà- Rio delle AmazzoniLa prima venne progettata e costruita dall'ingegnere militare italiano Enrico Antonio Galluzzi di Mantova, fra il 1763 e il 1769. La seconda venne realizzata da Domenico Sambuceti, genovese, fra il 1776 e il 1780.
 
Dettagli della Fortezza di Sao Josè de Macapà- Rio delle AmazzoniOpere imponenti, con impianto pentagonale che riproponevano  lo schema ormai consolidato (chiamato in Portogallo "tracciato italiano") delle fortezze rinascimentali italiane, ossia il modo più sicuro di difendere tutti i lati di una fortificazione e che ancora oggi testimoniano, fra acque e foreste tropicali un talento ed una sapienza tutta made in italy. I due ingegneri italiani purtroppo non riuscirono a godersi i benefici della loro opera e a vederne l'inaugurazione.. entrambi morirono di malaria, ma, in questo modo, forse, si evitarono anche possibili spiacevoli inconvenienti che sarebbero potuti occorrere loro per quello che oggi è definito- spionaggio industriale-la grande paura della Corona che i tecnici stranieri potessero trafugare disegni ed informazioni a venderle ad altri paesi. Chissà ...avrebbero anche potuto finire come i malcapitati  ingegneri dell 'Impero Cinese, il cui premio, alla fine dei servizi resi, era il taglio della testa...