Copernicia prunifera o Copernicia cerifera, detta anche palma della cera, pianta simbolica, unico biotopo tipicamente brasiliano, cresce esclusivamente negli stati del Piauì, Cearà e Rio Grande do Norte, caratterizzandone il paesaggio. Per il suo tronco bellissimo, elicoidale, altamente decorativo questa palma, che può arrivare fino a 40 metri di altezza, viene piantata anche nelle aiuole urbane e nei giardini a scopo ornamentale. Alla base il tronco presenta particolari piccioli duri e pungenti (caracas), come protezione dagli animali, disposti su 8 fitte spirali. Quando la pianta cresce, i piccioli cadono ed il tronco si presenta completamente liscio. Nel territorio cearense ci sono vere e proprie coltivazioni per lo sfruttamento della cera che si deposita sulle foglie. Per sopravvivere in un territorio arido, la pianta ha sviluppato questa sorta di difesa naturale, una pellicola protettiva sia contro la siccità che contro la pioggia. La cera, estratta a partire dal decimo anno d'età, viene utilizzata in campo cosmetico (rossetti e creme), nella realizzazione di prodotti alimentari (lucidante per cioccolatini e caramelle tipo M&M's, Tic Tac, Golia Bianca), di candele, e come rivestimento di pastiglie e capsule medicinali. Inoltre, mescolata alla cera d'api, è usata nelle cere per lucidare mobili, pavimenti, scarpe ed automobili. Fin dal 1935, Herbert Johnson, presidente della SC Johnson, che produce i noti prodotti di pulizia, giunse nel Ceará per ricerche sulla carnaúba. Per assicurarsi l'approvvigionamento di quella che è una delle materie prime principali della multinazionale, Sam Johnson, il figlio, nel 1998 fece donazioni ad entità statali cearensi : intere fazende per la coltivazione di carnaúba, come la Fazenda Raposa a Maracanaú e la riserva Serra das Almas a Creatèus, trasformata in Riserva Particolare del Patrimonio Naturale, donata all' Associação Caatinga. Ed aggiungerei.. mi pare il minimo...
Una palma vitale
Copernicia prunifera o Copernicia cerifera, detta anche palma della cera, pianta simbolica, unico biotopo tipicamente brasiliano, cresce esclusivamente negli stati del Piauì, Cearà e Rio Grande do Norte, caratterizzandone il paesaggio. Per il suo tronco bellissimo, elicoidale, altamente decorativo questa palma, che può arrivare fino a 40 metri di altezza, viene piantata anche nelle aiuole urbane e nei giardini a scopo ornamentale. Alla base il tronco presenta particolari piccioli duri e pungenti (caracas), come protezione dagli animali, disposti su 8 fitte spirali. Quando la pianta cresce, i piccioli cadono ed il tronco si presenta completamente liscio. Nel territorio cearense ci sono vere e proprie coltivazioni per lo sfruttamento della cera che si deposita sulle foglie. Per sopravvivere in un territorio arido, la pianta ha sviluppato questa sorta di difesa naturale, una pellicola protettiva sia contro la siccità che contro la pioggia. La cera, estratta a partire dal decimo anno d'età, viene utilizzata in campo cosmetico (rossetti e creme), nella realizzazione di prodotti alimentari (lucidante per cioccolatini e caramelle tipo M&M's, Tic Tac, Golia Bianca), di candele, e come rivestimento di pastiglie e capsule medicinali. Inoltre, mescolata alla cera d'api, è usata nelle cere per lucidare mobili, pavimenti, scarpe ed automobili. Fin dal 1935, Herbert Johnson, presidente della SC Johnson, che produce i noti prodotti di pulizia, giunse nel Ceará per ricerche sulla carnaúba. Per assicurarsi l'approvvigionamento di quella che è una delle materie prime principali della multinazionale, Sam Johnson, il figlio, nel 1998 fece donazioni ad entità statali cearensi : intere fazende per la coltivazione di carnaúba, come la Fazenda Raposa a Maracanaú e la riserva Serra das Almas a Creatèus, trasformata in Riserva Particolare del Patrimonio Naturale, donata all' Associação Caatinga. Ed aggiungerei.. mi pare il minimo...