Fortaleza Report

Trans-Amazzonica


Quando uscì nelle sale, nel 1976, in piena dittatura militare fu subito censurato e proibito, ed il pubblico brasiliano dovette aspettare fino al 1981 per poterlo vedere.
 Iracema - uma transa amazônica  é  una coproduzione brasiliana, francese e tedesca, girato da Jorge Bodansky ed Orlando Senna. E' un film/documentario, di denuncia, affresco impietoso dell'impatto dell'apertura della Transamazzonica, un mostro di asfalto, lungo migliaia di km che collegava la capitale Brasilia all'Amazzonia, e terminava a Belèm, nel Parà -inaugurata nel 1974,  e dello straniamento e peggioramento delle condizioni di vita degli abitanti.
lavori di costruzione della BR-230, 1971Il film era una sorta di ritratto realistico della popolazione che viveva lungo la via, dei problemi e dell'impatto distruttivo che tale strada causò sull'ambiente, umano e naturale. Deforestazione, prostituzione infantile, miseria, sfruttamento sessuale, corruzione ed illegalità. Questi alcuni dei "regali" che la strada portò con sè. Il titolo è un evidente gioco di parole .. ( in portoghese transar significa fare sesso) Racconta la storia di una ragazzina di quindici anni, Iracema, di un paesino sperduto dell'interno del Nord del Brasile, che si reca con la famiglia a Belém, per compiere il voto fatto in occasione della festa religiosa di Cìrio de Nazaré.
Un ambiente completamente diverso dal suo e la compagnia di ragazze più grandi la spingono, anche se minorenne, alla prostituzione. Conosce in un cabaret un camionista Tião "Brasil Grande" (appellativo assai significativo, in quanto uno degli slogans del governo dittatoriale Medici), il quale vende e trasporta legname viaggiando per la TransAmazzonica. Influenzata dalla altre prostitute chiede all'autista un passaggio  desiderosa di viaggiare e vedere le grandi città, come São Paulo e Rio.
 Tião accetta la proposta, la prende con sè ma dopo poco si stanca di lei e l' abbandona in un postribolo lungo la strada. Tempo dopo i due si rincontreranno. Tião sembra cambiato, ha migliorato la sua vita, ha un camion nuovo ed adesso trasporta bestiame. Iracema invece è ormai completamente immersa e coinvolta da un ambiente di miseria e prostituzione.   Tião è una sorta di portavoce ufficiale del governo : parla sempre della sua fiducia nel progresso del Brasile e del benessere che la creazione di questa strada porterà alle popolazioni. Sul suo camion, attaccato in bella vista sul parabrezza, c'è l'adesivo "Brasil, ame-o ou deixe-o" (Brasile, o lo ami o lo lasci) diffuso durante il regime militare e sul parafango la scritta " Dal destino nessuno fugge". Ma in totale contrasto con tale approccio ottimistico, quelle che scorrono attraverso il finestrino del camion,  sono immagini  tristissime di deforestazione, incendi e devastazioni della foresta. Le persone con le quali il camionista conversa, si lamentano di numerose illegalità, documenti falsi per prendere possesso delle loro terre.  Tião gli risponderà che sono ingenui ed ignoranti, che comprano la terra senza chiedere la giusta documentazione. E se continua a decantare la bontà di tale infrastuttura, dall'altra i suoi colleghi camionisti affermano che spesso sono costretti a costruire essi stessi dei tratti per arrivare sul luogo di carico del legname.  Iracema segue e accompagna i camionisti senza meta, assiste ad assunzioni irregolari di lavoratori, con falsi o nessun contratto di lavoro, senza alcuna tutela e con alte tasse di commissione da pagare all'agente negoziatore. 
 Oggi “Iracema - uma transa amazônica” é considerato un  film cult .. Nel frattempo, poche cose sono cambiate..