incontenibile

Come un ragazzo


Stamattina mi sono svegliato presto. Stringevo forte il cuscino tra le braccia, la bocca era tutta impastata, e fili di cotone, erano appicciati alle mie labbre. La bocca era riarsa dalla sete, la mente offuscata, i capelli spettinati, il letto completamente disfatto, la pelle emanava un forte odore di sudore. Eppure, non ha fatto caldo stanotte. Poi, appena la consapevolezza del corpo si riappropia della mente, una sensazione di appiccicoso mi arriva come una martellata al cervello. La mia mano indaga. Immagino già il motivo, ma lo temo.  Come sospettavo. Sono stupito, turbato, ho un senso di vergogna e prostazione. Era da quando ero ragazzo, molti molti anni fa, che non mi succedeve una cosa simile.  Per un ragazzo, è normale,  ma per un uomo, non direi. Piano piano, mi sveglio, i miei sensi tornano vigili, attenti, scattanti. Mi ricordo. Ieri sera prima di andare a letto l' ho pensata. Intensamente, con passione. E' stata l' ultima cosa che avevo in mente, prima di addormentarmi. Ma del sogno che ho fatto, o dei sogni, non ricordo nulla. E' tutto buio, scuro, confuso il mio sogno. Eppure, solitamente, faccio bei sogni, e gli ricordo bene, con i particolari ben delineati. Ed invece stavolta, buio completo. Pensandoci bene, è normale che non abbia ricordi visivi. Non conosco il suo volto, non conosco il profumo della sua pelle, non conosco la passione dei suoi baci, non conosco il caldo tepore che emana. Conosco solo, un idea che mi sono fatto di lei.  Di sicuro è stata questa idea a solleticarmi nel sogno. La natura, è saggia. Bilancia da se, tra l' immaginazione e la realtà. Traendone, le sue conclusioni. Se solo penso che nel sonno ho baciato il mio cuscino, mi viene da ridere. Ma rido, per non piangere.