CLUB FORZA BOLOGNA

E ORA, CHE BOLOGNA VORREMMO ?


UFFICIALE LA CESSIONE DI DELLA ROCCAANCORA NESSUNA SOLUZIONE AI DISSIDI TRA MARAZZINA E ULIVIERIAllora non era un'invenzione. Una delle indiscrezioni che ha causato il silenzio stampa della società, si è dunque rivelata fondata. Gigi Della Rocca adesso passa davvero alla Triestina, con la formula della comproprietà. Mossa quasi obbligata, per non creare troppo affollamento in un reparto che già manifesta sufficienti malumori da sovrannumero.Ora, iniziamo a chiederci come sarà l'assetto del Bologna che affronterà la seconda parte del campionato, e cosa ancora manca a questa squadra.Alcune considerazioni in ordine sparso. Ammesso (e non concesso) che Marazzina resti, la squadra avrà davanti Bellucci (imprescindibile), uno a scelta tra Marazzina e Danilevicius, e dietro a loro Zauli, Meghni, Fantini, Nervo, e (per quel che potrà fare) Cipriani. Tutti non possono giocare, ma tutti servono, se si vuole mirare alla promozione.L'equivoco maggiore è, a nostro avviso, quello di Fantini. Qual'è adesso la sua collocazione? Può e deve giocare? E soprattutto, in quale posizione può giocare? Allo stato delle cose, l'unica posizione possibile è sulla fascia destra, dove nelle ultime partite ha giocato Filippini. Il quale, se Ulivieri volesse ritoccare il modulo (ma non vorrà mai!!!), potrebbe essere impiegato in un centrocampo a tre, per dare man forte ai generosissimi Mingazzini ed Amoroso, che non potranno continuare all'infinito ad esaurire le riserve d'ossigeno in compiti di copertura, come abbiamo visto finora.  Si parla di scambio tra Abbruscato (dal Toro) e Marazzina. Ma Abbruscato finora non ha giocato, e comunque non segna quanto Marazzina. Lo stesso vale per Floccari e  probabilmente per qualunque altra punta che sia in questo momento alla portata del Bologna. Per non parlare poi del possibile acquisto di quel Nicolas Ignacio Vigneri di cui si vocifera, la cui credenziale migliore è quella (per chi crede nella cabala) di provenire dalla stessa squadra (il Penarol di Montevideo) da cui arrivò il mitico Raffaele Sansone, negli anni in cui il Bologna faceva tremare il mondo.  Marazzina invece ha dimostrata di vedere la porta, di sapersi rendere sempre insidioso, di saperla buttare dentro. Insomma, la garanzia di qualche altro gol ce la da. Ed è probabilmente giusto considerarlo, al momento, la migliore delle alternative possibili.Il centrocampo: ci servono rinforzi? Verrebbe da dire di no, anche in considerazione del fatto che il "duo dinamico" Mingazzini-Amoroso per Ulivieri è iintoccabile. Qualunque nuovo acquisto partirebbe quindi dalla panchina, su cui già sta mettendo le radici Morosini. Se ci saranno nuovi arrivi, saranno perciò necessariamenti di seconda fila, cioè finalizzati alla quantità e non alla qualità.Sentiamo dire dalla quasi unanimità della stampa bolognese, sempre molto politicamente corretta, che la difesa va bene così, e che non ci saranno probabilmente arrivi di rilievo. Ci permettiamo di dissentire con decisione. Se c'è un reparto a cui bisogna fare un'iniezione di vitamine, questo è proprio la difesa. Ma non tanto per la mancanza di un centrale alto e cattivo. E' vero, un centrale di peso, che sappia imporsi nel gioco aereo ci farebbe molto comodo. Ma è sugli esterni che dovremmo veramente concentrare le ricerche. Nessuno, tra quelli che abbiamo, è un marcatore vero. A sinistra in particolare, Manfredini e Smit, che garanzie ci danno? Quella di svolgere un onesto compitino, senza infamia e senza lode, ma niente di più. Meglio allora, per quel che si è visto, la corsa vigorosa di Andrea Costa. Ma in quanto a marcare, in tutti notiamo sempre troppo affanno. Quello che ci servirebbe davvero, per un salto di qualità, è proprio un esterno che sappia fermare l'uomo, oltre che andare in profondità.Certo non sappiamo se sia lecito chiedere a Cazzola altri sacrifici, dopo l'arrivo di Danilevicius. Considerando anche il fatto che lo stadio continua ad essere cronicamente semivuoto. D'altra parte, se si ambisce a tornare subito in serie A, bisogna intervenire dove è necessario. Finora, il lavoro dei dirigenti è stato ottimo. Guardiamo perciò con fiducia alle prossime mosse. Siamo certi che, se sarà possibile, non si faranno sfuggire l'occasione di colmare anche le ultime lacune.