CLUB FORZA BOLOGNA

L'INTER, IL BOLOGNA, LO SCANDALO DOPING: IL RACCONTO DI ALFEO


Nei post precedenti abbiamo spesso parlato di Calciopoli, di partite taroccate, di dirigenti senza scrupoli, e di giornalisti compiacenti. E crediamo di averne avuto per tutti e di non aver risparmiato nessuno. Ciò nonostante, a lamentarsi dei nostri commenti sono sempre e soltanto i tifosi Juventini, i quali, poverini, sono ormai totalmente posseduti dal loro isterico vittimismo.Ancora una volta ribadiamo che il calcio corrotto non viene da Moggi, che è stato sì la massima espressione di questo sistema, ma purtroppo soltanto la punta dell' iceberg di un andazzo che viene da ben lontano. A tal proposito, vogliamo ricordare una truffa d'annata, con un documento importante. Si tratta dello scandalo del doping del '64, che coinvolse il Bologna nell'anno in cui vinse il suo, aihmè, ultimo scudetto.Come si ricorderà, in quell'anno, fu ordito un complotto ai danni del Bologna, nel tentativo di fermare in ogni modo quel formidabile squadrone, che avrebbe poi superato la grande Inter di Moratti-padre nello spareggio per il titolo. Il complotto consisteva nel falsificare gli esami antidoping di alcuni giocatori rossoblu, in modo da farli risultare positivi, cosicchè la squadra subisse delle penalizzazioni. Fortunatamente il complotto fu scoperto, e "quelli del paradiso" conquistarono trionfalmente lo scudetto.Nel documento che mettiamo a disposizione, il grande giornalista bolognese Alfeo Biagi ci relaziona su chi ideò la truffa e su come fu messa in atto. Una testimonianza importante, ma anche un modo per rendere omaggio ad un indimenticabile protagonista della stampa bolognese, un sottile ed intelligente polemista, un fine cantore delle cose rossoblu, e, soprattutto, un vero innamorato del Bologna. Un esempio che rimpiangiamo, al cospetto di certi "giornalai" sportivi del giorno d'oggi. Ricordiamo che Alfeo, quando sbagliava un commento, era solito dire "faccio ammenda e mi cospargo il capo di cenere".Molta stampa sportiva odierna, nella cenere dovrebbe infilarci tutta la testa.L'intervista è tratta da una puntata del "Pallone Gonfiato" del 1990. Ringraziamo Alberto Bortolotti per averci autorizzato ad utilizzare il filmato.Se hai difficoltà a visualizzare il video clicca qui