CLUB FORZA BOLOGNA

SOTTO TIRO !


Ulivieri, il pricipale accusato dai tifosi. Ulivieri, l'uomo che ha la completa fiducia della società. Forse. Per ora.Ma per quanto tempo può rimanere al timone un comandante la cui nave, alla completa deriva, non riesce più a ritrovare la rotta?E' chiaro che, seppur a tutt'oggi la società lo definisca inamovibile, la sua posizione potrebbe radicalmente cambiare se nel derby col Rimini di sabato prossimo il Bologna non si mostrasse capace, non diciamo di vincere, ma almeno di saper ritrovare il gioco da troppo tempo latitante.La posizione dell'allenatore è singolarmente condizionata dai precedenti dello scorso anno. Si dice che Ulivieri non verrà cacciato alla svelta per il timore di ripetere l'esperienza seguita al suo esonero nel passato campionato. E' però altrettanto vero che si teme che attendere a lungo possa riproporre la situazione creatasi con Mandorlini, quando si aspettarono per troppo tempo quei miglioramenti che non vennero mai, fino a ritrovarsi con la stagione compromessa.Ma allora, Ulivieri deve essere esonerato o no? Così come siamo stati contrari al frettoloso inserimento di Danilevicius, perchè vanificava molto del lavoro fatto fino ad allora, coerentemente non potremmo gioire di una brusca interruzione della guida tecnica, che vorrebbe dire ripartire quasi da zero, tra mille incognite, a stagione già inoltrata. Per questo, il nostro parere è che sarebbe preferibile di no, però... è un no condizionato da molti se.No, se Ulivieri rivedesse certe sue idee fisse, se adottasse diversi atteggiamenti tattici, se ammettesse certi suoi errori, se, se, se... troppi se. E conoscendolo, difficilmente vorrà smentire le tesi tecniche sostenute finora.D'altra parte, è innegabile che il Bologna abbia urgentemente bisogno di essere profondamente rivisto. Lasciamo perdere il pessimo arbitraggio del signor Gava e l'handicap di aver giocato in dieci. Pure con con l'attenuante degli episodi contrari, che non possono essere un alibi, questa squadra non ha esibito neanche il minimo sindacale che era lecito aspettarsi: gioco zero, idee zero, tenuta fisica zero, tiri in porta zero.Come sempre, le colpe vanno condivise tra giocatori ed allenatore. E' ovvio che siamo di fronte ad una involuzione importante, questo gruppo ha problemi dovuti a fattori sia tecnici, sia fisici, sia mentali. E' altrettanto vero però che  l'allenatore si sta dimostrando incapace di ovviare a  questi problemi. La prima colpa di Ulivieri, è stata quella di aver voluto spostare gli equilibri della squadra proprio nel momento in cui, dopo un inizio stentato, stava dando i primi importanti segnali di crescita. E nel contempo di non aver mai cercato di integrare nell'ossatura di base gli altri elementi della rosa di cui disponeva, ostinandosi in un piano tattico che prevede sempre gli stessi giocatori. Questa squadra, si dice, è Bellucci-dipendente. Non è un caso che all'attuale sterilità del capitano, corrisponda anche il calo fisico di Amoroso, che nella prima parte del campionato era stato il miglior suggeritore dell'attaccante. Ma era proprio così improponibile un centrocampo a tre?Ulivieri ha messo in mostra una povertà di soluzioni tattiche desolante, legandosi a pochi e ripetuti schemi, sia nel mettere in campo la squadra, sia nell'interpretazione dell'andamento delle gare. Non è mai riuscito, con i suoi cambi sempre tardivi e senza coraggio, a imprimere svolte positive alla gestione di una partita.Dall'inizio del campionato lo abbiamo sentito sentenziare che questa squadra non può tenere le due punte, non può tenere i tre centrocampisti, non può tenere chissà quale difesa... ce lo dica una buona volta che cosa può tenere questa squadra!Questo allenatore, oltre a scelta tattiche discutibili, sta dilapidando anche un patrimonio tecnico di valore, per colpa della pessima gestione delle risorse umane. Per tutti, parla l'ormai famoso "tormentone Marazzina", un calciatore prezioso che rischiamo di perdere. Ma si sa che Ulivieri ha sempre mal sopportato i calciatori con forte personalità. A lui sono sempre piaciuti i soldatini obbedienti come i Nervo e i Paramatti, che recitino la parte di diligenti comprimari, senza portargli via il ruolo di primadonna. Ruolo che ricopre con l'esperienza di attore consumato, al momento di rilasciare interviste.Sabato scorso l'abbiamo sentito recitare un copione che non sarebbe credibile neppure in un telefilm di Star Trek: Danilevicius è in crescita, il Bologna è tutto meno che in crisi, si è vista una squadra con testa, morale e gambe (!!!), si è giocato un buon calcio, la squadra è stata soddisfacente... Che dire? Con tutta questa meraviglia, abbiamo perso due a zero, pensa un po' se avessimo giocato male...