CLUB FORZA BOLOGNA

Post N° 55


SODDISFATTI DI QUESTO PAREGGIO?CI SI ACCONTENTA DI POCO!
Allenatore, presidente, giornalisti, tutti soddisfatti del punto ottenuto contro il Rimini. Pagelline sui giornali, quasi tutti tra il 6 e mezzo e il 7. Quindi va bene così? Sì, basta accontentarsi.I tifosi del Bologna si lamentano sempre. Questo è quello che si sente dire e si legge sui media bolognesi. Secondo loro, il tifoso rossoblu, da sempre definito (a torto) un palato fine, è in realtà un eterno scontento afflitto da frequenti paturnie, che ne provocano una continua ma immotivata critica verso quel che si vede in campo.Certo per noi tifosi è più facile vedere difetti dove non ce ne sono: al contrario dei giornalisti bolognesi, non vediamo la partita in tribuna, non dobbiamo ricevere interviste dai giocatori e dall’allenatore, non dobbiamo tenerci amici i dirigenti. E poi, a noi Ulivieri non ci ha mai offerto una cena. Ecco perché molto spesso noi vediamo una partita e loro un’altra. Avete letto i voti dati ai giocatori dai giornali bolognesi? Guardando i tabellini, chi non avesse visto la gara potrebbe legittimamente farsi l’idea che il Bologna abbia giocato una partita sontuosa. Sei e mezzo e sette a volontà.Per non parlare del coro di commenti nel dopo partita, quasi un inno all'ottimismo.E’ vero, il Bologna ha mostrato impegno e volontà. Per di più, Ulivieri ci ha stupito positivamente rinunciando a schierare Danilevicius a favore di Marazzina. Quanto meno, non si è visto lo squallore delle ultime desolanti prestazioni. Ma da qui a dire che il Bologna è in ripresa, e che la prova è stata soddisfacente, ce ne corre.L’atteggiamento volonteroso della squadra, non può nascondere le idee opache, il gioco inconcludente, le insufficienze tattiche ed atletiche, e la totale sterilità offensiva. I gol non possono sempre essere frutto di fortuite casualità o di sporadici spunti personali.Il problema di questo Bologna è sempre lo stesso dall'inizio del campionato: pochi tirano, nessuno fa gol. Prima non ce ne accorgevamo, perchè ci pensava Bellucci. Ora purtroppo, la crisi del capitano ha rivelato tutte le debolezze dell'assetto tattico voluto da Ulivieri. A Rimini, da lui ci si aspettava qualche mossa capace di dare uno scossone alla squadra. Al contrario è risultato chiaro che, nel bene e nel male, Ulivieri questo è, e questo sarà, e ciò che si è visto finora è tutto quanto può dare.Al di là della riproposizione di Marazzina, (a nostro avviso schierato più come alibi che per convinzione tecnica, per poter dire, nel caso non fosse andata bene, che la colpa era di chi lo invocava da settimane) si è capito che proprio non se ne parla nè di rinforzare il centrocampo, nè di sfruttare la panchina, nè di cambi tempestivi, nè di riuscire a cambiare gli equilibri in corso di gara.Detto ciò, se questo non-gioco soddisfa tecnico, presidente e stampa, si può anche tranquillamente continuare così, vivacchiando tra qualche prestazione insipida e qualche onesta vittoria, trainati più dalla buona o cattiva vena dei singoli che da un gioco d'insieme. Sufficiente, per togliersi qualche soddisfazione in un tranquilllo campionato di serie B, del tutto insufficiente se, come tutti vogliamo, si ambisce a tornare protagonisti nella massima serie. A noi tirare a campare non va bene: lo diciamo a malincuore, ma Cesena deve necessariamente essere l'ultima possibilità per Ulivieri.O la squadra viene disposta e gestita in modo più proficuo, sennò a casa. Con il ritmo attuale in serie A non ci si va. Se non si migliora il passo, arrivare settimi con Ulivieri o dodicesimi con un altro allenatore è la stessa identica cosa. Quindi, tanto vale provarci.Coloro che  dicono di non preoccuparsi perchè mancano ancora 18 partite, sono gli stessi che sei turni fa non erano preoccupati perchè ne mancavano ancora 24. E nel frattempo i gol non arrivano. Non possiamo aspettare che la stagione finisca per fare i risultati.Meglio cambiare no?