CLUB FORZA BOLOGNA

BENTORNATO BOLOGNA!!!


A CESENA FINALMENTE IL BOLOGNA RITROVA LA VITTORIA, ASSIEME A CONVINZIONE E GIOCO. UNA VITTORIA  DI TUTTA LA SQUADRA. UN SUPER MARAZZINA E UN POLEMICO DOPOPARTITA.Sarà che i tempi erano maturi, o forse sarà frutto del caso, fatto sta che il reimpiego in pianta stabile di Massimo Marazzina coincide con una crescita di tutto il resto della squadra, e con il ritorno del gioco e della giusta mentalità, che si erano persi nelle ultime settimane.Chiariamo: non è stata solo la mancanza di Marazzina a mandare in crisi il Bologna, come non è stato solo il suo ritorno a farlo diventare di nuovo vincente. Ma sicuramente ha inciso. Forse il fatto di poter tornare a giocare con geometrie già ben collaudate ha restituito ai giocatori le sicurezze perdute. Forse il rendersi conto che tensioni e polemiche, dovute ad insensati ostracismi verso un giocatore importante, stavano per essere accantonate, ha ridato serenità all’ambiente. O forse più semplicemente la contemporanea crescita di condizione atletica di più elementi fondamentali ha messo nuovamente benzina nel motore di questa squadra.Sia quel che sia, ciò che ci importa è che il Bologna visto a Cesena ha giocato una partita gagliarda, e gettato buone fondamenta per il suo rilancio. Resta il dubbio, senza controprova , di che cosa avrebbe potuto fare la squadra se Danilevicius non fosse stato così precipitosamente preferito a Marazzina. Il quale, alla faccia di chi temeva che la panchina potesse arrugginirlo (noi compresi), ha fornito una prestazione magistrale.Assieme al risorto Conte Max, una spanna sopra a tutti Amoroso e Filippini, inesauribili creatori di gioco e di idee. Ma sugli scudi oggi, finalmente anche Meghni. Il francese ha fornito la sua miglior prestazione stagionale, lasciando da parte i numeri da foca ammaestrata a cui ci aveva abituato, per confezionare una gara concreta e volitiva. Bravo! Ma a questo proposito è doverosa una precisazione.Meghni è giocatore di indubbie capacità tecniche, finora tuttavia assolutamente inespresse in campo. In questi ultimi quattro anni, ha dimostrato di saper dare del tu al pallone, ma non ha mai dato prova di saper mettere concretamente a frutto questa sua dote naturale. Le favelas brasiliane sono piene di ragazzini che fanno i giochi di prestigio con la palla, ma da qui a essere calciatori veri ne passa.Meghni è stato clamorosamente gonfiato dalla stampa e sopravvalutato dagli addetti ai lavori, a cominciare dal nefasto soprannome di Piccolo Zidane. Ora, noi siamo evidentemente ben contenti che Mourad abbia giocato una buona partita. Ma una ogni quattro anni è ancora un po’ poco. A Cesena, Meghni ha fatto né più né meno quello che ci si aspetta da un giocatore che vuole essere utile alla squadra. Era ora! Ma perchè esaltarlo tanto, per aver fatto una volta sola in quattro anni le cose che un Filippini o un Mingazzini fanno abitualmente ad ogni partita, senza suscitare tanto clamore?Abbiamo sentito parlare di partita sontuosa, di fenomeno ritrovato. Certo, per chi si è abituato al pane secco, anche un piatto di fagioli sembra un lusso. Ma per favore, evitiamo di ricadere nel vecchio errore. I fenomeni stanno bene al Circo Orfei, noi abbiamo bisogno di giocatori di calcio. Quindi, riconosciamogli i giusti elogi, ma evitiamo trionfalismi. Meglio attendere le prossime partite, e se son rose...Sempre nell'intento di rimanere con i piedi per terra, cerchiamo anche di capire se tutto è stato davvero così perfetto, o se c'è stata anche qualche ombra. Dicevamo poc'anzi che il Bologna ha giocato una partita gagliarda, il che è vero, almeno fino a quando Ulivieri non ci ha messo del suo per guastare lo stato di grazia della squadra. Può sembrare assurdo muovere critiche a un allenatore la cui squadra vince 4 a 1 fuori casa, ma questa critica non va a discapito della indiscutibile parte di merito che l’allenatore ha in questa vittoria. Però è altrettanto indiscutibile che nel momento in cui sono stati fatti i cambi, la squadra, pur giocando 11 contro 9, qualche cedimento lo ha accusato. Filippini non stava bene, ma perché inserire Nervo? Non poteva entrare subito Fantini, che ha un bisogno disperato di ritrovare condizione e fiducia? E perché non trovare spazio anche per Morosini? Se non lo fai giocare sul 3 a 1, tanto più con Amoroso già ammonito, quando troverà spazio? E per ultimo, perché non concedere un quarto d’ora anche a Danilevicius? All’unanimità del Club Forza Bologna, questi tre sarebbero stati i cambi giusti.Speriamo solo che, come era stato accantonato Marazzina, ora non venga accantonato il lituano. La cosa che ci auguriamo, è che con lui si ricominci da zero il lavoro di inserimento graduale che doveva essere fatto due mesi fa, per consentire di metabolizzare il nuovo ingranaggio con naturalità e senza fretta. Si provino anche, sempre con gradualità, eventuali soluzioni alternative, per esempio Marazzina prima punta e Danilo seconda, in previsione di eventuali emergenze future che potrebbero presentarsi.Solo così, con un impiego intelligente di tutti, facendo sentire tutti importanti, si potranno valorizzare appieno gli elementi di questa ricca rosa. Davvero ci sarà bisogno di tutti da qui alla fine.E speriamo che Ulivieri, una buona volta, se lo sia messo bene in testa. Perché i Filippini, i Zauli, i Marazzina, i Morosini in panchina, e relativi mugugni, non ce li potremo più permettere. Da ultimo ci sarebbe da parlare della divertente polemica del dopo gara tra Marazzina e il giornalista Alberto Bortolotti. Ma ci siamo dilungati troppo, e teniamo l'argomento per il post successivo, tra qualche giorno, in cui documenteremo fatti, antefatti e misfatti, con dovizia di particolari. A presto