CLUB FORZA BOLOGNA

L'ALFREDO FURIOSO


IL CLUB FORZA BOLOGNA APPOGGIA CAZZOLALunedì sera, ore 21. Il presidente del Bologna Alfredo Cazzola appare in TV al "Pallone nel Sette" e attacca senza reticenze il "suo" allenatore Renzo Ulivieri, e i giornalisti bolognesi che per amicizia lo sostengono contro ogni ragionevole evidenza.Dopo la gara col Mantova, il presidente aveva affidato al sito ufficiale del Bologna un comunicato che non lasciava dubbi sulle valutazioni societarie circa l'operato dell'allenatore: disposizione tattica imbarazzante, preparazione "distratta" della partita, errori di gestione, e altre simili piacevolezze.Dopo questo assaggio, ecco l'affondo televiso: Cazzola, invitato a èTV, rinforza i concetti già espressi, aggiungendo anche l'elemento "gossip" : con Ulivieri, interrrompe ogni rapporto che non sia quello professionale, a causa di non meglio precisate esternazioni dell'allenatore nei suoi confronti.Cosa gli avrà detto Ulivieri? Cazzola non l'ha riportato, ma noi possiamo azzardare che ci sia stata una risposta dal sapore troppo "toscano" che l'allenatore potrebbe aver dato allorchè gli si chiedevano spiegazioni sulla assurda tattica adottata nell'ultima partita: si sa, a Ulivieri non piacciono le critiche e ancor meno piace ammettere i suoi errori. Quindi, dopo l'offesa, niente scuse.Fatto sta che il "motivo personale" ha fatto venire allo scoperto il "motivo tecnico", che evidentemente doveva essere latente già da parecchio tempo, nonostante i diplomatici attestati di stima che venivano periodicamente lanciati. In sostanza, il presidente ne ha piene le scatole della gestione sia umana che tecnica della squadra, e ha richiamato Ulivieri con grande durezza ad ottemperare ai suoi impegni di "dipendente " della società Bologna FC: visto che gli è stata messa a disposizione una squadra da serie A, e visto che sono state assecondate tutte le sue richieste, il tecnico si adoperi per portare il Bologna là dove gli compete, senza distrazioni, senza litigi coi giocatori, senza improvvisazioni tattiche e tecniche. Basta alibi arbitrali, basta sperare nelle disgrazie altrui, basta accontentarsi. Da ora in poi conta solo vincere. Non fa una piega.Riguardo alle motivazioni addotte contro Ulivieri è difficile da parte nostra aggiungere altro, dato che  Cazzola ha fatto una felicissima sintesi delle argomentazioni che sosteniamo ormai da alcuni mesi. Chi ci legge frequentemente potrà ritrovare nei nostri post precedenti tutti quei temi che il presidente ha messo a fuoco con precisione, dando finalmente voce a tutte le critiche che noi abbiamo fatto negli ultimi tempi, al pari di una buona fetta di tutta la tifoseria.E questo per noi è molto importante, dato che molto spesso il parere di tanti tifosi è stato invece ignorato, per non dire completamente ribaltato, dai pochi personaggi che detengono la gestione dei mezzi di informazione, che si sono spesso serviti di questi strumenti per propagandare tesi di comodo, supportate più da motivazioni personali che non da analisi oggettive, che vanno però inevitabilmente a condizionare pesantemente l'opinione pubblica.Ci riferiamo ovviamente all'appoggio incondizionato che molta stampa ha dato a Ulivieri, in virtù dei rapporti di stima ed amicizia che li legano, e grazie ai quali l'allenatore ha goduto di una sorta di impunità, ricevendo sempre sostegno e giustificazioni ad ogni suo errore.Finalmente, ora che anche il presidente la vede come noi, abbiamo la conferma che i nostri punti di vista non erano così strampalati come certi giornalisti asserivano. Quindi, grazie ancora a Cazzola, per aver evidenziato anche questo importante aspetto, da noi già dibattuto in passato, e sul quale torneremo nel prossimo post.Al di là della piena condivisione con le opinioni di Cazzola, c'è da interrogarsi tuttavia sull'opportunità che valutazioni prettamentamente tecniche siano state rese pubbliche solo in seguito a motivazioni di carattere personale.In altre parole ci domandiamo: se (come si presume) Ulivieri non avesse insultato Cazzola, il presidente avrebbe ugualmente comunicato in pubblico tutto quanto pensava sulla gestione tecnica? O non si sarebbe piuttosto limitato ad un regolamento di conti all'interno del suo ufficio?Abbiamo estrema fiducia in Cazzola, uomo e presidente, confidiamo che le decisioni prese siano state attentamente valutate e ponderate con i suoi soci e collaboratori, e non crediamo siano il frutto di una semplice reazione ad uno sgarbo: le ripicche personali normalmente non possono essere motore di scelte imprenditoriali, almeno per imprenditori vincenti e capaci.Vogliamo credere quindi che tutto ciò serva al bene del Bologna, e che la squadra saprà affrontare con positività, professionalità e carattere questo nuovo episodio.Almeno lo speriamo, perchè alla fine non contano gli allenatori, non contano i presidenti... CONTA SOLO IL BOLOGNA !