CLUB FORZA BOLOGNA

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UNA NUOVA CRONACADI GIULIANO BONIZZATOPubblichiamo il nuovo pezzo di Giuliano Bonizzato, comparso martedì 10 aprile sul quotidiano "La Voce di Rimini". Questa volta l'articolo ci riguarda da vicino...CLUB FORZA BOLOGNA. ABITUATI A SOFFRIREL’ideale, per un uomo, è avere una compagna che sia, nel medesimo tempo, moglie (con tutte le caratteristiche positive che tale ruolo comporta) ed amante. E viceversa. Si tratta ormai di un concetto talmente ovvio, che il nostro Don Oreste ebbe a suo tempo a rivolgere, in tal senso e alla faccia di chi accusa la Chiesa di demonizzazione del sesso,  un accorato appello alle parrocchiane riminesi nel quadro della sua strenua lotta contro l’immoralità dilagante. Ed infatti cosa c’è di meglio, per rafforzare i legami monogamici, di un rapporto di coppia sessualmente disinibito e fantasioso? Tutto si consuma in famiglia,  si evitano litigi e rotture, ne guadagna la salute e il portafoglio, i figli crescono sereni,  e (se si è vip) non si corre il rischio di capitare nelle mani di certi fotografi. Insomma, avere una bella moglie-amante, è come avere in banca un “tesoretto” (termine ora di moda) da spendere nel modo migliore. Nel tifo (soprattutto calcistico) la metafora “squadra del cuore=moglie-amante”, regge benissimo. Un Milanese, ad esempio, quale sia tra le due la sposa che si sceglie, si porta sempre a letto un gran bel tocco di squadra. I guai nascono invece quando dalle metropoli si passa in provincia. Prendiamo la nostra Città. Squadra-moglie è ovviamente, una casalinga angelo del focolare, ma, almeno fino all’altro ieri, una vera frana nel talamo. E così il Riminese ha fatto come tutti i mariti insoddisfatti. Si è preso l’amante. In genere la Iuve. Ma c’è pure, da noi, chi, da sempre, intrattiene  relazioni adulterine con il Bologna. Tutto filava liscio. Le amanti se ne stavano nel loro mega-attico situato nelle grandi città, e la compagna di una vita non ne sapeva nulla. Dal canto suo il riminese aveva ogni domenica fantastici rapporti calcistici di Serie A, pur continuando ad entrare più o meno saltuariamente, nello stadio della moglie.  Poi è arrivato Bellavista, il  Don Benzi della situazione, a scuotere dal suo torpore la parrocchiana e si è assistito alla entusiasmante  trasformazione della azdora in geisha.  Contemporaneamente Iuve e Bologna, le amanti lontane, si sono trasferite in un appartamento di serie B a due passi da casa nostra il che è quanto di peggio possa capitare a un adultero soprattutto quando le due rivali s’incontrano sul pianerottolo. Se vi affacciate, il sabato pomeriggio alle quattro, al bar Chesa Vecia di Viale Tripoli ove ha sede, sin dai tempi in cui il Rimini sognava la serie C, il Club Forza Bologna, scoprirete che siamo gente abituata a soffrire più degli altri a causa di un’amante che dà più dolori che gioie e di una moglie che ormai sopporta d’esser tradita soltanto con le Vecchie Signore.Giuliano Bonizzato