CLUB FORZA BOLOGNA

NON PUO' ESSERCI CONVIVENZA: O MOGGI O NOI!!!


Un estratto dell'articolo di Emilio Marrese da Repubblica.it che sintetizza alla perfezione il nostro punto di vista.Per favore, diteci che è uno scherzoAccostare quel nome al Bologna è un insulto imperdonabileE´ uno scherzo, vero? Perché come scherzo fa già abbastanza schifo, non fa per niente ridere, ma come realtà sì che andrebbe oltre ogni limite immaginabile del ridicolo. Moggi consulente del Bologna? Volevamo proprio vedere chi avrebbe avuto il coraggio di far rientrare dalla porta di servizio questo signore: ebbene, siamo noi. Anzi, no: sono loro. Gli ineffabili Menarini. Che pensavamo fossero solo improvvisati e sprovveduti, e invece no. La dabbenaggine e l´incompetenza non sono peccati capitali, l´assenza di etica sì. Questi costruttori di palazzine, restauratori di cupole e distruttori di sogni non solo non capiscono un accidente di calcio, ma affidandosi a Moggi dimostrerebbero di non capire un accidente neanche della città dove sono nati e vivono. Accostare il nome di quel signore, un frequentatore dei tribunali sportivi, a quello del Bologna è un insulto imperdonabile, aldilà dell´etichetta che gli vorranno eventualmente appiccicare: consigliere del presidente, consulente, maggiordomo personale. O stalliere. Non siamo retrocessi per miracolo il 31 maggio, ma lo siamo adesso..........E´ un´ipotesi che dà la misura dello stato di pericolosa disperazione in cui versano gli attuali proprietari del Bologna calcio. Ci pensa il tentacolare Lucianone, allora. ..... Di questo passo, i Menarini ci faranno rimpiangere Casillo.Il fine non deve giustificare i mezzi. Riscriveremmo queste stesse parole, si badi bene, anche il giorno in cui l´inestimabile esperienza del signor Moggi dovesse portare il Bologna in Champions League. Se il Bologna diventa in qualche modo affar suo, non può più essere nostro e di chi ha un´idea diversa di sport. Non saremo complici........ E vogliamo proprio vedere con quale faccia e quali parole potrebbero presentare l´Impresentabile. Bisogna essere senza vergogna per farlo. E se non si vergognano loro, lo facciamo noi di loro e per loro. Se anche ci venisse a raccontare che è stato tutto un equivoco o che ha cambiato idea, ci basta solo sapere che l´ha accarezzata o coltivata un solo istante per esprimere un giudizio senza ritorno sulla cifra tecnica e morale di questa dirigenza. Meno di zero. Se ne devono andare, punto e basta.I tifosi, invece, potranno manifestare tutto il loro giustificato dissenso disertando i botteghini per l´abbonamento. Sarebbe, lo sciopero dei baiocchi, la forma di protesta più civile ed efficace. Auspicabile.Cari Menarini, si fa per dire, le nostre strade si separano qui: tanti cari auguri. O, forse, dovremmo dire baciamo le mani?