Un blog creato da Club_Forza_Bologna il 15/09/2006

CLUB FORZA BOLOGNA

I tifosi del BOLOGNA FC a Rimini

 
 
 
 
 
 

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CHI SIAMO

Difficile essere tifosi del Bologna FC in Romagna, terra Bianconera per tradizione (tutti o quasi per Juve e Cesena). Tanto più difficile a Rimini, dove l'entusiasmo per i Biancorossi locali negli ultimi anni è enormemente cresciuto. Sono stati anni molto difficili quelli passati: le delusioni, le ruberie, i diritti non riconosciuti, la "giustizia ingiusta", ma anche nostre indiscutibili colpe, e vicende societarie per le quali ha sempre pagato la squadra ed il tifoso, dal crollo di Gazzoni alle promesse di Tacopina, fino alla fuga senza scrupoli di Cazzola. Momenti di grande sconforto ma anche di gioia incontenibile, nel ritrovare con la serie A il posto che ci compete. Ora ci aspettano altre soddisfazioni ed altri momenti difficili. Ma indipendentemente dagli eventi, l’amore per il Bologna va oltre i risultati, e oltre ogni motivazione razionale. Per questo, anche in una città dove i Rossoblu sono cosa rara, noi manteniamo viva la nostra passione. Il Club Forza Bologna è nato nel 1996 con l’intento di essere il punto di aggregazione di tutti i tifosi del BFC di Rimini e dintorni, perché in compagnia si tifa meglio e di più. E così, anche quest'anno, il Club è vivo e pulsante, proprio come la nostra fede, quella ROSSOBLU!

 
 
 
 
 
 
 

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NUOVA SEDE 2012-2013 DEL CLUB FORZA BOLOGNA

Post n°316 pubblicato il 28 Agosto 2012 da Club_Forza_Bologna

 
 
 

GRAZIE DI TUTTO, CAPITANO!!!

Post n°315 pubblicato il 04 Maggio 2012 da Club_Forza_Bologna

 
 
 

AUGURI BFC!!!

Post n°311 pubblicato il 22 Dicembre 2010 da Club_Forza_Bologna

 
 
 

MENARINI, OPERAZIONE SALVATAGGIO

Post n°306 pubblicato il 20 Novembre 2010 da Club_Forza_Bologna
Foto di Club_Forza_Bologna

QUINDICI AMICI PER NON FALLIRE

Da un vertice tenuto in un circolo cittadino può uscire la soluzione: un esborso pro capite per finire l'anno.
Due mesi di relativa tregua: la prossima scadenza è il 15 febbraio, quando andranno saldati gli stipendi del secondo trimestre

di FRANCESCO SAVERIO INTORCIA

Good morning Bologna. Il rumore delle uova sul pavimento sveglia tutti quelli che hanno dormito finora. Le spie erano accese da tempo, il deferimento è arrivato un mese dopo il pasticcio dell'Irpef.
Ma adesso la parola fallimento scuote tutti. Manca un piano razionale, c'è invece l'obiettivo comune: salvare il Bologna. Tenerlo in vita. E in Serie A.

Indipendentemente dall'esito delle due inchieste giudiziarie sulla truffa al Bfc, i quattro mesi con Porcedda al verde hanno stroncato la sua avventura, spezzato l'idillio coi tifosi, smascherato una gestione spericolata, dove ogni scadenza è un calvario e ogni ritardo amministrativo vanifica gli sforzi profusi sul campo.
Il presidente l'ha capito, o almeno è quello che ha detto a Renzo Menarini nei colloqui privati. Dove ha promesso che continuerà a lottare per dimostrare la sua buona fede nella vicenda stipendi, ma che cederà gratuitamente le quote che in fondo non ha mai pagato.
Atteggiamento diverso dal patron orgoglioso che dichiarava di non aver bisogno di nessuno.

Il Geometra, di contro, ha rotto gli indugi. Perché, anche se non è più il padrone, c'è dentro fino al collo: suo il 20% delle quote (intestate formalmente ancora tutte ad Aktiva), sue le fideiussioni. Sa bene, lui, che il fallimento del Bfc travolgerebbe anche la sua immagine di uomo e costruttore bolognese.
"Faremo il possibile e l'impossibile", ripete: cerca un acquirente, deve trovarlo da solo, visto che le persone cui s'è rivolto di recente Porcedda non sembrano troppo affidabili. Ha escluso di tornare subito al timone, ma quasi certamente lo farà se sarà l'extrema ratio. E in questo, secondo indiscrezioni, sarebbe più deciso di sua figlia Francesca, un tempo accusata di nostalgie presidenziali.
Così, il signor Cogei ha radunato un gruppo di quindici imprenditori disposti ad aiutarlo a finire la stagione, con un modico impegno pro capite, ma, a quanto pare, senza assumere la gestione del club. Un patto stipulato in un salotto buono della città.
Il gruppo avrebbe però chiesto un mese di tempo per chiarire il quadro complessivo del Bologna, oggi nebuloso, nei conti come in classifica. Ipotesi, nulla di più. E l'ex patron Alfredo Cazzola dice: "La città, se chiamata, risponderà, anche se temo che il latte sia stato versato e ci sia poco da fare".

La soluzione migliore resta vendere ad un imprenditore solido. È anche la più difficile. Menarini faticava a cedere una squadra salva, vergine di penalizzazioni, bagnata da una pioggia di soldi dalle tv, con un bilancio da risanare ma anche un organico alleggerito da pesi morti e la possibilità, per il suo successore, di aprire un ciclo tecnico tutto nuovo.
Ora c'è un Bologna già fatto, con arretrati da saldare, creditori alla porta, e ricavi attesi, in gran parte, già impegnati. Eppure, resta una squadra interessante, che schiera il portiere della Nazionale e può lottare ancora per salvarsi, oltre la penalizzazione.
E se il rischio di fallimento non è escluso, almeno sul piano sportivo la prossima scadenza non è immediata: il 15 febbraio, oltre agli arretrati, andranno pagati gli stipendi del secondo trimestre.
Il 30 novembre va saldata la terza rata delle operazioni di mercato (1,360 milioni), ma è garantita in parte dalle fideiussioni dei Menarini e in parte dai soldi delle tv: se va male qui, non ci saranno ripercussioni sulla classifica. Al momento la nuova proprietà terrebbe immobilizzati a garanzia degli acquisti effettuati circa 12 milioni, proventi dei diritti televisivi, che potrebbero essere sbloccati e dare ossigeno al Bologna.
Se non un Paperone con molti contanti già in tasca, insomma, serve un imprenditore che goda di credito presso le banche. E che possa ottenere una fideiussione senza mettersi nei guai.

Scoppiato il bubbone, qualcuno s'è interessato a capire che problemi ha il Bfc e quanto costerebbe. È circolato il nome di Maurizio Mian, presidente onorario della Carrarese, famoso per le sue trovate mediatiche quand'era padrone del Pisa. C'è quello di Aldo Spinelli, patron del Livorno, pista possibile solo a giugno. S'è mosso anche un imprenditore della Lunigiana.
Ma parlare di trattative o possibili acquirenti è ormai fuori luogo per una piazza a cui solo quattro mesi fa Porcedda prometteva l'Europa, e a cui non è riuscito invece a dare neanche l'euro.

fonte: Repubblica.it

 
 
 

PORCEDDA SENZA ONORE - di Guido De Carolis

Post n°305 pubblicato il 19 Novembre 2010 da Club_Forza_Bologna
Foto di Club_Forza_Bologna

Porcedda, senza onore
Bufera nel club, ultimo sfregio al Bologna 

fonte: Corriere di Bologna/ Corriere.it

«Bologna è una città provinciale», disse Sergio Porcedda.
Vero. Una di quelle province sanamente paciose e denuclearizzate, ma da ieri atomizzata e piena di scorie radioattive come dopo una catastrofe.
Il sogno dell’imprenditore (ma chissà se è ancora giusto chiamarlo così?) non ha retto neanche lo spazio di un quadrimestre. Salvo imprevedibili e miracolosi capovolgimenti.
Bocciata la sua gestione e quell’idea spericolata di guidare un’azienda, con migliaia di tifosi e simpatizzanti, senza averne (per quello fin qui visto) le capacità finanziarie e gestionali. Può già riparare verso Cagliari, ai suoi occhi città di più ampie vedute. La spocchia e i sorrisi si sono sciolti, resta il fumo con cui ha provato ad abbindolare il popolo rossoblù.
Per qualche mese c’è pure riuscito. Aiutato da chi ha fatto finta di non vedere, continuando a suonare l’orchestrina mentre il Titanic rossoblù s’era già schiantato contro un iceberg e colava a picco.
Oggi è unanime l’urlo «vattene», ma fino a 48 ore fa gli scettici venivano irrisi e additati come disfattisti. A ottobre, quando il presidente bucò il pagamento dell’Irpef, questo giornale titolò: «Un macigno sul futuro rossoblù».
La storia ha emesso la sua sentenza: resta solo un filo di speranza che non sia definitiva. Purtroppo paga il club e sconteremo tutti assieme. Colpisce, e spaventa allo stesso modo, vedere con quale facilità la Bologna d’oggi accetti e si sottometta come un vecchio cagnolino stanco e mansueto.
Porcedda è l’ultimo sfregio a una città che nell’immaginario collettivo di mezza Italia era sempre stata capitale del vivere bene e degli amministratori virtuosi. Non lo siamo più e l’abisso in cui è precipitato il club rossoblù fa seguito a quello della politica.
Il tutto sfocia in un’unica sintesi: decadimento. Cui va aggiunto il ridicolo — gravato dalle certe penalizzazioni per la squadra — di cui ci stanno coprendo in questi giorni. Abbiamo già perso una formazione di basket, ora il rischio è di vedere scomparire pure il calcio perché il fallimento è dietro l’angolo.
Infierire su Porcedda è giochino fin troppo semplice, ma pure sterile. Siamo all’ovvio chiedendogli di togliere le tende e di non ripresentarsi mai più. Il calcio è un gioco costoso, ma non solo.
Ha ricadute economiche, d’immagine (quasi tutte le più grandi città d’Italia hanno almeno un club in serie A), sociali e storiche. Porcedda ha provato a distruggerle in un sol colpo. In questi mesi abbiamo tentato di capire come il proprietario di un bagno in Sardegna potesse avere le carte in regola per gestire un club che ogni anno esprime un budget di circa 45 milioni.
Si sono spulciati conti, fatte visure camerali, si è battuta ogni strada nel tentativo disperato di incappare in un tesoro nascosto. Tutto per il bene della società, del nostro Bologna.
Alla fine però abbiamo trovato solo una grotta vuota. Possiamo definire quella del presidente rossoblù una vera follia, inspiegabile resta invece la strategia di Renzo Menarini.
La Riviera è disseminata di insegne «Bagno Lido», ne abbiamo uno pure a Casalecchio. Alla luce dei fatti sarebbe stato lo stesso per il Geometra chiedere a un omino qualunque di Cervia di rilevare il Bologna.
Il presente è una commedia dell’assurdo, il futuro un dramma. Si è incanalato nel tunnel più nero e a tutti pare con una sola uscita forzata: verso il fallimento.
Ora gli unici a poter far qualcosa sono i giocatori. Si sacrifichino per una maglia gloriosa dalla storia centenaria che non merita di essere infangata così.
Oggi l’unico simbolo rimasto a questa città è Marco Di Vaio.
Il capitano ha, per l’ennesima volta, un doppio grande onere: continuare a segnare e gestire la squadra.
Non spetta a lui è vero. È però l’unica speranza di non veder morire un sogno.

Guido De Carolis
19 novembre 2010

 
 
 

VERGOGNA PORCEDDA!

Post n°302 pubblicato il 19 Novembre 2010 da Club_Forza_Bologna

COMUNICATO STAMPA DEI GRUPPI DELLA CURVA ANDREA COSTA



A seguito di quanto accaduto in queste ore ai danni del nostro amato Bologna FC, noi Gruppi della Curva Andrea Costa esigiamo che il signor Porcedda Sergio non si presenti più a Bologna e al Dall’Ara. A cominciare dalla partita interna col Chievo, pretendiamo che quello che già ora noi chiamiamo ex Presidente non metta mai più piede nel nostro stadio. In caso contrario, pronti ad assumercene ogni responsabilità, interverremo direttamente. 
Questo, per la gravità delle sue azioni, anche nel caso in cui rimanga in carica o ottemperi in ritardo i suoi impegni.
Chi tradisce la nostra fiducia, con noi chiude per sempre.
E paga le sue colpe
.

Fino alla fine Forza Bologna

                                                       GRUPPI CURVA ANDREA COSTA

 
 
 

RIUNIONE PRE-CAMPIONATO 2010-2011

Post n°301 pubblicato il 19 Agosto 2010 da Club_Forza_Bologna

 

Come ogni anno ci ritroviamo al Club per contarci, attivare l'affiliazione e programmare le attività da svolgere per seguire con l'entusiasmo di sempre la nostra squadra.

Tutti i vecchi soci e tutti gli appassionati interessati ad aggregarsi al nostro Club sono invitati a partecipare alla riunione.

FORZA BOLOGNA!!!

 
 
 

SERGIO PORCEDDA E' IL NUOVO PRESIDENTE DEL BOLOGNA F.C.

Post n°300 pubblicato il 08 Luglio 2010 da Club_Forza_Bologna

SALUTIAMO SERGIO PORCEDDA E IL SUO STAFF, AUGURANDOGLI BUON LAVORO E UNA LUNGA SERIE DI SUCCESSI, NELL' INTERESSE SUPREMO DEI COLORI ROSSOBLU.

RINGRAZIAMO LA FAMIGLIA MENARINI PER AVERE FINALMENTE TOLTO IL DISTURBO DOPO DUE ANNI DI DISASTRI SPORTIVI E DI PRESE IN GIRO, ASSAI TARDIVAMENTE MA MEGLIO ORA CHE MAI, NELL'AUSPICIO CHE PRESTO ANCHE IL RESTANTE 20% DI QUOTE IN LORO POSSESSO DIVENTI UN LONTANO RICORDO.
A MAI PIU' RIVEDERCI, MENARINI...

E ORA AL LAVORO, E SEMPRE FORZA BOLOGNA!!!

Sergio Porcedda

 
 
 

MENARINI, VERGOGNA!!!

Post n°297 pubblicato il 15 Maggio 2010 da Club_Forza_Bologna

CI VERGOGNAMO DI QUESTA PROPRIETA'

15 maggio 2010 - "Contatti con Luciano Moggi, soggetto inibito e comunque non autorizzato". È la motivazione che ha portato al deferimento, da parte del Procuratore federale, del presidente del Bologna, Francesca Menarini, dell'amministratore delegato del club rossoblù, Renzo Menarini, e del direttore generale dell'Arezzo, Francesco Ceravolo.

Il deferimento alla Commissione disciplinare riguarda i contatti con Luciano Moggi "al fine di raggiungere un accordo - è indicato su una nota della Figc - per il tesseramento del signor Ceravolo quale direttore sportivo del Bologna". Per responsabilità diretta è stata deferita anche la società Bologna 1909 SpA.

Francesca Menarini, dopo il pareggio col Catania che domenica scorsa ha sancito la salvezza del Bologna, aveva definito "una provocazione che non raccolgo" la voce su una candidatura di Franco Ceravolo per il Bologna ed aveva parlato "di pressioni esterne che condizionano i giornali: c'é gente, fuori dalla società, che ci vuole male". 

Due giorni fa il padre Renzo aveva comunque ribadito, con una battuta ai giornalisti, l'amicizia con Moggi della quale si era tanto parlato mesi fa: "Se mi pedinaste mi vedreste parlare con tante persone, anche con Moggi".
Nomi e situazioni che fanno crescere il malumore della tifoseria scatenata nella contestazione alla dirigenza anche a salvezza conquistata, mentre circiolano ancora voci sulla cessione della società.

Ieri al centro tecnico di Casteldebole è comparsa una lettera aperta dei tifosi che non approvano il rapporto con Moggi, e che oggi hanno fatto pubblicare un avviso a pagamento su 'Stadio Corriere dello Sport' dal titolo chiarissimo: "Zero entusiasmo".
.

Fonte: Sportitalia.com

 
 
 

MERITIAMO DI PIU'

Post n°296 pubblicato il 12 Maggio 2010 da Club_Forza_Bologna

LA COREOGRAFIA, LE BANDIERE, I CORI, L'INNO E...
MERITIAMO DI PIU'!!!

Curva Andea Costa... Bologna-Catania del 9 maggio...
una curva da pelle d'oca!!!
Questi tifosi meritano la coppia Menarini-Moggi?

 
 
 
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A.MINGARDI, L.CARBONI, G.MORANDI - Le Tue Ali Bologna

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LE "CRONACHE" DI BONIZZATO

In questa sezione raccogliamo i contributi di Giuliano Bonizzato al nostro sito. Da sempre appassionato tifoso e socio del Club Forza Bologna, Bonizzato è avvocato, scrittore, collaboratore del quotidiano "La Voce" di Rimini. In questo box la copertina del suo penultimo libro, "Le Saraghine e l'Immortalità dell'Anima". Per visitare la sua pagina cliccate sull'immagine qui sotto.

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