FOSCO

SE NON FOSSE e PER IL MIO CUORE


Continua la mia saga a puntate sulle poesie meno conosciute di Neruda, con altre due liriche (e con queste siamo a metà strada perché sono una decina credo, poi passeremo ad altro
).Visto che nel mio blog questo autore l'ho letto molte volte nelle sue poesie più conosciute, ho pensato che fosse giusto presentare anche alcuni suoi lavori considerati a torto o a ragione minori, anche se la mano di Neruda si sente comunque e quella musicalità e sensualità che lo contraddistigue, intrisa di metafore suggestive, è presente in gran parte anche in queste.                                                           
SE NON FOSSE Se non fosse perché i tuoi occhi hanno color di luna, di giorno con argilla, con lavoro, con fuoco, e tieni imprigionata l'agilità dell'aria, se non fosse perché sei una settimana d'ambra, se non fosse perché sei il momento giallo in cui l'autunno sale su pei rampicanti e anche sei il pane che la luna fragrante elabora passeggiando la sua farina pel cielo, oh, adorata, io non t'amerei! Nel tuo abbraccio io abbraccio ciò ch'esiste, l'arena, il tempo, l'albero della pioggia, e tutto vive perché io viva: senz'andare sì lungi posso vedere tutto: vedo nella tua vita tutto ciò che vive.SE VUOI ASCOLTARLA CLICCA QUI
PER IL MIO CUOREPer il mio cuore basta il tuo pettoper la tua libertà bastano le mie ali.Dalla mia bocca arriverà fino in cielociò che stava sopito sulla tua anima.E' in te l'illusione di ogni giorno.Giungi come la rugiada sulle corolle.Scavi l'orizzonte con la tua assenza.Eternamente in fuga come l'onda.Ho detto che cantavi nel ventocome i pini e cme gli alberi maestri delle navi.Come quelli sei alta  e taciturna.E di colpo ti rattristi, come un viaggio.Accogliente come una vecchia strada.Ti popolano echi e voci nostalgiche.Io mi sono svegliato e a volte migrano e fuggonogli uccelli che dormivano nella tua anima.SE VUOI ASCOLTARLA CLICCA QUI