FOSCO

NEL TUO RICORDO


Non si può sfuggire ai ricordi, a volte ti assalgono nei momenti più strani, nelle situazioni più impensabili...e ci sono quelli che sai che non ti abbandoneranno mai.                                   *******Ogni tanto osservo il volto triste di mio padre seduto su una sedia di paglia in cucina, stanco, distrutto ormai dal male, che mi guarda con un occhio dolce, tenero, affettuoso, orgoglioso di questo figlio che divora i libri di fronte a lui, che é così bravo a scuola che forse può riscattare i tanti anni di umiliazione morale ed economica vissuta dalla famiglia.Il suo sguardo era buono, il suo grande affetto lo sentivo sulla pelle, lo vedevo entrare nei pori per poi ripararsi nelle cavità del cuore e tra le pieghe dell’anima.Tu sapevi che non avevi molto tempo, io no, non pensavo affatto che entro  pochi mesi sarebbe entrata nella mia casa la tragedia più grande della mia vita..Mi osservavi per portare con te nel cielo il ricordo di questo figlio che amavi, mi guardavi per mettere impresso nella tua mente qualcosa di me che ti tenesse compagnia nei momenti peggiori, mi fissavi così intensamente per farmi capire quanto mi volessi bene...e quanto ti dispiaceva lasciarmi solo.Ero tuo figlio ed ero davanti a te, apparentemente debole, timido, ma con una gran forza di carattere…E su questo tuo figlio tu avevi riposto tante speranze, e su questo tuo figlio avevi depositato tanto amore…Ed io ti rivedo ogni tanto lì, seduto, che mi guardi ancora, e cerco allora come sempre di non deluderti, di essere coerente con le mie idee, di lottare per le ingiustizie che anche tu hai subito…e provo ad essere degno della tua grande umanità.Mio padre era molto buono, umile, tollerante, disponibile…ed io, come se seguissi il filo della sua memoria, amo senza ritegno le persone buone, soffro quando i buoni subiscono le solite ingiustizie…e mi dispero per questo mondo che vorrei diverso, che vorrei unito nella fratellanza e nell'amore, ma che invece obbedisce ad altre regole tutt'altro che nobili.Sono passati tantissimi anni, ma non potrò mai dimenticare  quegli occhi che mi guardavano, quel volto triste, emaciato, ma sereno, quell’infinito amore che veniva da lui e che era la mia sicurezza.Non è stato giusto rubare un padre ancor giovane ad un ragazzino di 14 /15 anni…Ed io  ancora non riesco a scrivere e parlare di te senza che le lacrime mi scendano sul volto, ed  è anche per questo cara Eri, che ho evitato un commento da te, nel tuo dolce, amorevole, rispettoso post per tuo padre…per non soffrire in casa d’altri.Eppure sono una persona forte, che ha superato momenti molto difficili nella sua vita, che ha visto morire altri famigliari e amici attorno a sé, che ha lottato come un leone contro tutti e contro tutti…però tu eri mio padre, non eri un padre qualunque, eri mio padre…un padre meraviglioso, giusto, onesto, affettuoso…un buon padre.Ho cercato di essere come te, ma forse non ci sono riuscito del tutto, perché la rabbia e il dolore per averti  perso è stata compagna della mia vita per tanti anni, anche se per fortuna mitigata dal ricordo della tua bontà e del tuo esempio, così che ha potuto essere incanalata per costruire qualcosa di positivo e non per distruggere e autodistruggersi.Ti voglio bene padre, da sempre e per sempre…Potessi farlo ora, ti darei un abbraccio,  forte, vigoroso, intenso, quell'abbraccio che era nell'aria ma che non ci è stato più concesso.Tuo figlio Carlo.