FOSCO

PAURA DELLA VAGINA?


Quello che sto per raccontare potrà forse far capire quanto io  sia poco convinto delle capacità terapeutiche dei vari psicologi, analisti e via dicendo, che per certi versi mi sembrano così poco lontani dagli inutili astrologi e assimilabili in qualche modo agli economisti e metereologi, anche perchè come costoro ben difficilmente ne azzeccano una
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 LEI HA PAURA DELLA VAGINA !!!Il fatto risale a più di 20 anni fà, quando su consiglio di mio fratello che soffriva di depressione, e che ne soffre ancora, nonostante i consulti di vari specialisti e le tante medicine sperimentate, tornando da una veloce vacanza al mare, anche perché era sulla mia strada, mi recai da un "famoso" psicoterapeuta di scuola "freudiana" (tanto per intenderci coloro che fanno risalire al sesso ogni tipo di disturbo comportamentale)...Era un periodo che dormivo poco o niente, che mi sentivo agitato e depresso e che talvolta venivo preso da immotivate paure che mi provocavano anche attacchi di panico, insomma in uno stato che potremmo definire ansioso-depressivo, per cui ritenevo che fosse utile una visita specialistica che potesse consigliarmi un percorso terapeutico più efficace delle pasticchette del medico di famiglia, che non poteva avere ovviamente tutte le competenze necessarie per analizzare nel profondo i mie disturbi di natura nervosa...Una voluminosa infermiera mi fece accomodare in una sala d'aspetto praticamente vuota e attesi con pazienza che il professionista mi chiamasse....Dopo mezz'ora l'infermiera aprì la porta dello studio del luminare e mi disse di entrare.Lo studio dell'insigne terapeuta era in penombra, tanto è vero che faticai a vedere dove si era posizionato, visto che  si muoveva lentamente, tra la scrivania e la parete laterale, a  6-7 metri di distanza da me...ombra tra le ombre.Faccio notare questo particolare perchè in quel periodo ci vedevo benissimo sia da lontano che da vicino, presumo quindi che anche lo studioso non potesse distinguere bene i particolari della mia figura, visto poi che non avendo avuto da lui nessun cenno, ero rimasto per qualche momento fermo sulla porta d'ingresso, in controluce, quindi come sanno tutti i dilettanti di fotografia, molto  poco visibile da chi mi stava quasi di fronte.Lo specialista però, doveva avere delle qualità  divinatorie  o una vista speciale che  non solo analizzava tutti i particolari  del viso e ne carpiva tutte le espressioni, ma come una specie di raggio X penetrava all'interno del corpo per mettere l'anima a nudo.In fondo non dovrebbe essere questo il compito di un psicologo?Pertanto, il valente studioso, mentre io, incerto sul da farsi, stavo ancora immobile sulla porta del suo ingresso, fermò il suo peregrinare meditabondo e senza probabilmente aver notato se la figura in ombra che si trovava di fronte fosse uomo o donna, giovane o vecchio, gay o etero, puntò un dito contro di me e pronunciò queste fatidiche parole che sono ancora impresse nella mia mente come un marchio di fuoco: "LEI HA PAURA DELLA VAGINA"...Ora, a parte che non mi aveva mai visto e conosciuto, a parte che, come detto, ero in una posizione dalla quale difficilmente poteva distinguere la natura della  mia ombra, e impossibile vedere i tratti del viso, come diavolo  poteva affermare con tanta sicurezza, a priori, che la persona che stava per entrare nel suo studio avesse  tanto timore di un particolare anatomico femminile così delizioso (che peraltro mi era abbastanza famigliare essendo già sposato e padre naturale di  una figlia di 5 o 6 anni) e che per forza di cose avevo dovuto biblicamente conoscere e, come dire, "percorrere" più volte, anche prima del matrimonio e anche con donne diverse (pochissime per la verità, ma b(u)one 
).Non sono mai stato nè un don giovanni, nè un macho, nè un bello, non ne ho mai avuto il fisico, non ero insomma  uno di quei ragazzi che poteva piacere al primo impatto e interessare o far inamorare l'universo femminile, però mi piacevano le donne, le frequentavo, avevo avuto fin da ragazzino molte amicizie dell'altro sesso, ero sempre in compagnia di donne molto belle e attraenti, insomma, di paure ne avrò avute pure tante, ma  paura della Vagina, insomma mi sembrava un po' innaturale
. Però che ne sappiamo noi dei meandri nascosti della nostra psiche? Che ne sappiamo noi per quali segrete vie nascono le nostre paure, le nostre ansie, i nostri timori, i nostri disagi, le nostre depressioni, le nostre malattie psicosomatiche?Magari aveva ragione lui, avevo paura della Vagina senza saperlo....
 Così avanzai lentamente verso la sua scrivania e mi sedetti composto, ansioso di sapere a cosa dovevo quei disturbi che mi tormentavano e come potevo pormi rimedio.Dopo quel lapidario commento iniziale, il professore, senza praticamente chiedermi nulla nè del mio passato nè del mio presente, si dilungò in una lunga dissertazione sulle cause del mio malessere, partendo dai rapporti con mia madre (che non conosceva ma che a lui sembravano così chiari) fino a tornare sul punto iniziale, che cioè i miei disagi provenivano da una paura generica del mondo femminile e in particolare della Vagina,  come se ciò che le donne avevano in mezzo alle gambe, una volta messo a nudo, potesse assumere l'aspetto di un mostro con una lunga fila di denti acuminati, come quelli che spesso vediamo nei nostri incubi da bambini."Senta dottore", mi permettei di dirgli timidamente "francamente a me non sembra di avere poi tanta paura di quella cosa a cui lei accenna e che a onor del vero non mi ha mai disgustato"...Lui neanche fece caso alla mia osservazione e continuò con la sua filippica sugli aspetti devastanti dell'organo genitale femminile sulla mia fragile psiche...
Alla mia domanda finale: "Cosa posso fare dottore, come devo comportarmi, come posso curarmi?" pensavo mi avrebbe risposto che ogni volta avessi dovuto avere un incontro ravvicinato con una Vagina avrei dovuto munirmi di un coltello fra i denti, oppure chiudere gli occhi per non vedere, o magari scherzarci un po' per rabbonirla, o ancora rifiutarmi addirittura di entrarvi dentro onde evitare conseguenze disastrose per la mia mente...
Niente di tutto questo...Mi disse solo "prenda due pasticche di Tavor da 1.0 mg. al giorno per un paio di mesi..." e mi liquidò dopo essersi prese ben 60.000 delle vecchie lire senza nessuna ricevuta fiscale.(Vorrei far notare che le due pasticche di Tavor erano la stessa identica cura che mi aveva prescritto giorni prima il mio medico di famiglia, senza peraltro immaginare che i mie disturbi derivassero da cotanta paura della Vagina
).Devo confessare però che per molti anni ho guardato le donne con una certo timore, poi piano piano ho cominciato con cautela a rifrequentarle, e in qualche rarissimo caso a finire nel loro letto, prima con qualche insuccesso (beh, colpa della paura no?
) poi con sempre minore angoscia, anzi anche con un certo entusiasmo...però, oggi, vista anche la mia veneranda età, consiglierei alle signore che mi frequentano che, ove sentissero il desiderio sadico di mostrarsi nude davanti a me, lo facciano con molta cautela, perché magari se mi tornano le vecchie paure stavolta potrei anche rimanerci secco...e nelle cronache scriverebbero: “Trovato morto stimato insegnante di liceo, marito irreprensibile, ottimo padre di famiglia (dei defunti si parla sempre bene
) capitato "casualmente" nel letto di una signora, deceduto in seguito al terribile spavento provocato dalla di lei Vagina messa incoscientemente a nudo”
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