PENITENTIAGITE...

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Prologo... quella che state per leggere è una storia vera: la storia di quello che credevo essere amore e che invece si è dimostrato.... mah ancora non so cosa si sia dimostrato.Di certo lei non è più con me, ma quello di cui ancora non riesco a farmi una ragione è il modo in cui ha deciso di chiudere ...Andiamo con ordine....Quelli che leggerete sono dei racconti che abbiamo scritto per darci reciprocamente la percezione di quello che stavamo provando...Buona lettura...Come l'ho vista io....…il primo contatto non è dei più incoraggianti…è interessata solo a capire non a vivere il BDSM…Pazienza è simpatica, gentile, non se la tira e poi vuole sapere e a me le persone che cercano di capire piacciono sempre…La sommergo dei miei scritti, lei legge, commenta a tono, apprezza…peccato sia solo una curiosaPoi mi da MSN, poi mi manda una foto di 10 anni prima…carina ma chissà che è diventata nel frattempo… e poi mi sa che non ha tette…Poi apre MSN… le tette le ha eccome!!!Prima era carina, ora è bella!Il dialogo si approfondisce, comincia a piacerle ciò che le dico, esegue dei piccoli ordini.Fosse vero!Bella è bella, docile è docile, mi cerca con insistenza: dove sta il trucco?Sono un vecchio Orko scettico, non mi risulta che le donne belle intelligenti e schiave di trovino sotto i cavoli eppure…Mi aspetto tempi biblici ed invece eccoci qua…La macchina scivola tranquilla nel traffico rilassato di una città semivuota; trovo parcheggio davanti al museo, sarà un segno del destino? Macchè segno e poi, anche se fosse, che segno è? Le ho telefonato per avvisarla del ritardo: un incidente in autostrada mi ha fatto perdere un’ora. La voce è sempre sommessa un po’ roca “non importa ti aspetto faccio un giro per il museo, quando arrivi avvisami che scendo”Accosto, mando un SMS “Sono arrivato, scendi” Mi guardo attorno: nessun segno di parchimetri né di parcheggiatori, mi avvio verso la scalinata, entro, faccio il biglietto e chiedo all’addetta se sa dirmi dove trovare il gratta e parcheggia.“c’è sempre l’omino fuori” mi dice “non l’ha visto?”Do una rapida occhiata alla scalinata: non arriva, mi avvio verso la strada per vedere se trovo l’omino del parcheggio: non si vede manco lui!Torno dentro giusto per vederla comparire in cima alla scalinata.Non sarà Wanda Osiris, ma il cuore ha un sobbalzo: è anche più bella di come me l’aspettavo: maglietta nera traforata che le fa risaltare il seno jeans (me l’aveva detto “è solo un incontro voglio sentirmi a mio agio” scarpe basse, ma mi mozza il fiato.Mi avvicino sorridente ma non sono tanto sereno: sono pur sempre un vecchietto con la pancia…Ci incontriamo a metà scala, dietro una colonnaMi avvicino e la prendo per le spalle per darle un leggero bacio, lei mi abbraccia, posa la sua mano sulla mia nuca e si stringe a me.Sento distintamente il tremito che la pervade, un tremito che mi manda in risonanza e fa tremare anche me.Allora non era fantasia: è proprio vera, ed è come non avrei osato sperare.La cassiera mi raggiunge, dicendomi che il parcheggiatore forse è mangiare al bar dell’ultimo piano, le dico “vieni con me?” Lei fa un sorriso timido ed annuisce.L’ascensore è vuoto, l’abbraccio lei ricambia, un leggerissimo bacio a fior di labbra, un altro sorriso imbarazzato.Il parcheggiatore non si trova, mi spediscono a cercare all’edicola, che, ovviamente è chiusa. Lei mi aspetta sui gradini del museo e fuma una sigaretta con lo sguardo perso nel vuoto. Oddio che starà pensando? Delusa, annoiata, preoccupata?Lascio 5 € alla cassiera pregandola di provvedere lei appena possibile e cominciamo a girare il museo.Senza nemmeno rendermene conto le prendo le mani, gliele incrocio dietro la schiena e gliele blocco nella mia.Lei non si ribella, accetta senza reagire, sento che capisce il significato del gesto e lo apprezza. Giriamo tutto il museo così: qualche commento ai reperti, qualche tentativo di parlare di ciò che ci circonda, ma il vero dialogo si svolge tra la mia e le sue mani e tra i nostri occhi.Si è proprio vera…ed è mia…