PENITENTIAGITE...

...non raccontate...


...giro per il web e trovo blog di vario genere che spesso trattano di sentimenti, di amore, talvolta di sesso.Leggo descrizioni mirabili di amplessi ai confini della realtà, mi immagino corpi scultorei che si avvinghiano in un parossismo di orgasmi multipli e fantasmagorici, poi mi fermo a pensare e mi chiedo se sia io l'unica vittima di questa triste maledizione che mi impedisce di prendere sul serio tali mirabolanti esperienze.Come uno sgradevole retrogusto non riesco a togliermi dalla testa la sensazione che a dispetto ti tanta perfezione, un po' come ne "Il mistero del giardino di Compton House", prima o poi
si finisca sempre per intravedere una calza smagliata una mutanda con l'elastico molle, una scoreggia che scappa al momento meno opportuno (e l'ancor più deprecabile ooops)Lo so, siamo tutti convinti di vivere esperienze straordinarie, io stesso narro le mie passioni e le mie delusioni, ma quello che spesso non posso evitare di riscontrare è che a una fortissima emozione che si vuol trasmettere, non corrisponde un'altrettanta elevata capacità d mettere in prosa ciò che si prova.
Non ne faccio una questione di stile o di eleganza e nemmeno una sorta di razzismo culturale: il bolg è uno strumento autogestito che permette a chiunque di diventare editore di se stesso, quello che voglio esprimere è il disagio che spesso mi assale nel leggere resoconti che molto meglio avrebero fatto a rimanere riposti nel segreto della memoria di chi li ha vissuti.La mia, in fondo, vuole essere solo una raccomandazione a non banalizzare quanto di più prezioso abbiamo: le nostre emozioni e i nostri sentimenti: è talmente facile trasformare il sublime vissuto in un patetico resoconto di un'avventura fantozziana...