PENITENTIAGITE...

Omaggio


N. è la schiava di M.: questo è un dato certo ed incontrovertibile che la rende ai miei occhi off-limits. Detto ciò, N. è anche una carissima persona che stimo e per la quale provo un sincero affetto. Così non ho trovato nulla di strano, quando ho ricevuto la sua telefonata.Ciao Luca, devo venire a Padova per un lavoro la prossima settimana, ti va se ci vediamo?Certo che sì N. Che fai ti fermi da me o ti cerco un albergo?Meglio un albergo, sono con un altro tecnico.Dici che troviamo posto in quel agriturismo dove hai organizzato la cena di chat?Non credo ci siano problemi, mi informo e ti faccio sapere.Detto fatto telefono e prenoto due camere e, dato che ci sono, riservo anche un tavolo per la cena.Passiamo una serata piacevole, poi, mentre il tecnico accusa la stanchezza e si ritira per la notte, N., che è sveglia come un grillo, mi propone di continuare la serata altrove.Giriamo senza meta per Padova lasciandoci trascinare da una delle nostre solite discussioni sul BDSM, su chi lo fa, sul perché si fa, sulle mille mistificazioni che ammorbano questo mondo. La serata è deliziosa, la conversazione vivace, il tempo vola. Ad un certo punto ci accorgiamo che sono quasi le tre. Disastro! Il gestore è stato chiaro:mi fermo fino all’una, se pensa di arrivare dopo telefoni, altrimenti chiudo tutto e vado a casa. Che fare? Vista l’ora, tornare all’albergo è, ovviamente, improponibile: non mi resta che invitare N. a passare la notte da me.Come ho detto, per me la donna di un altro è più o meno asessuata, per cui, dopo un supplemento di “cialcole”, davanti ad un Lagavullin, preparo il letto nella camera degli ospiti e do la buonanotte alla mia ospite e mi infilo nel mio letto.La mattina dopo, mi sveglio con la sensazione di essere osservato, mi giro e cosa ti vedo?N. inginocchiata a fianco al mio letto le la testa china le mani tese in avanti che mi porge una tazza di caffè fumante.A distanza di anni, ogni volta che ripenso a questo episodio, non posso fare a meno di sorridere e di riprovare il singolare piacere che quel gesto mi ha procurato.Né io né N. siamo più tornati sulla questione: non ce n’è mai stato bisogno. Quell’omaggio, lungi da qualsiasi servilismo, era un attestato di stima nei miei confronti e della considerazione che N. ha per il mio modo di vivere il BDSM.Devo ammettere che non ricordo molti gesti di una mia schiava altrettanto graditi e significativi.Grazie N., un bacio!