PENITENTIAGITE...

...ancora su BDSM e amore


Doverosa premessa: quello che sto per scrivere non è ripeto NON è un distillato di saggezza, ma solo il mio umile parere (che peraltro condivido).Ci si è sempre scannati su amore sì e amore no nei rapporti BDSM.Dopo molti anni e molte esperienze sono addivenuto ad una conclusione che per me risulta piuttosto evidente e che si potrebbe riassumere nel postulato: NON esiste alcun rapporto causa effetto tra amore e BDSM.Con questo non voglio dire che amore e BDSM non possano convivere ma, semplicemente, che sono due realtà totalmente scisse: l’amore è un sentimento e il BDSM una sorta di filosofia, di stile di vita e questo non irrilevante particolare ne rende incongruo l’accostamento.Provo a spiegarmi con un esempio.Ho talvolta paragonato il BDSM alla montagna: al pari di essa, anche il BDSM vada praticato con attenzione e rispetto per i pericoli che può nascondere.Ipotizziamo due persone che decidano di fare roccia assieme: capo cordata e secondo.Il capo cordata è esperto, detta i tempi e i modi, decide e ordina perché da quell’ordine, spesso perentorio, può  dipendere la vita di chi si affida a lui.Guarda caso non è una condizione molto differente da ciò che avviene in un rapporto BDSM no?Bene! Ho la speranza che nessuno possa pensare che il successo della scalata sia condizionato dal fatto che  capocordata e secondo si amino. Le relazioni sentimentali tra di loro afferiscono ad un ambito che nulla ha a che vedere con la pratica dell’alpinismo. So benissimo quanta gioia  procura vivere intense esperienze assieme alla persona amata, ma, per contro, non credo che l’amore sia l’unica chiave di lettura e l’esclusiva discriminante delle mie scelte e dei miei comportamenti.Pur amando mia moglie, non mi sarei mai sognato di costringerla a praticare sci alpinismo, né lei si sarebbe mai sognata di impedirmelo, proprio perché non sta scritto da nessuna parte che due persone che si amano debbano fare tuttomapropriotutto assieme. Amare è soprattutto rispettare la personalità dell’altro accettando anche ciò che di lui non condividiamo.Il problema del BDSM è che, nato come esperienza di nicchia, riservata (almeno in teoria) ad una ristretta schiera di spiriti liberi, si è trasformato, complice una sorta di pubblicità nemmeno tanto strisciante, in una sorta di nuovo eldorado della trasgressione.Non è da ieri che mi lamento di questo imbarbarimento, di questa banalizzazione del BDMS.Oggi come oggi, la gran parte di chi si avvicina al nostro mondo lo fa più sull’onda della novità che per il risultato di un serio e approfondito percorso di autocoscienza sulla propria intima natura.Non deve stupire allora che la parola amore sia diventata una sorta di alibi da esibire, un passe partout da utilizzare per “forzare” i limiti  che la nostra morale piccolo borghese ci pone.Sono abbastanza vecchio per ricordarmi di quando le ragazze dicevano: “ah no! MAI sesso senza amore!” Scelta legittima, ci mancherebbe altro, perfino coraggiosa! Peccato che poi, nel 90% dei casi, l’altisonante proposito venisse bellamente aggirato fingendosi innamorate dello “scopando” di turno.Il punto è tutto qui: posso amare e praticare il BDSM, posso viverlo senza amare l’oggetto del mio possesso, ma non posso MAI dico MAI dimenticare la responsabilità che assumo nel momento in cui una donna si affida a me e questo, ripeto, nulla ha a che vedere con l’amore.Credo che sia legittima ogni  possibile combinazione: amore non amore, amore amore, non amore non amore, quello che conta è che le persone che vivono il rapporto sappiano di che stanno parlando e non si nascondano dietro a definizioni di facciata buone solo a giustificare le peggiori turpitudini coprendole da un velo di ipocrita rispettabilità.…Se stupro e incendio, se veleno e spada non hanno ancora con graziosi segni ricamato il banale canovaccio dei nostri miserevoli destini, è perché, non ha, ahimè,  bastante ardire l’anima nostra…C. Baudelaire - Al lettore