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merita 30 anni di galera"


Hanno sottolineato di non aver chiesto l'abbreviato per conseguire uno sconto di pena ma per ottenere subito l'assoluzione e hanno richiamato l'ordinanza del gip Giulia Pravon che, il 28 settembre 2007, non convalidò il fermo, ritenendo l'insussistenza di gravi indizi di colpevolezza oltre che del pericolo di fuga e scarcerando il giovane dopo quattro giorni.Criticano le indagini condotte in un'unica direzione e insinuano dubbi sulla solidità degli alibi di altre persone, in particolare di una delle gemelle cugine di Chiara, Stefania Cappa, e della madre di lei, Maria Rosa Poggi.Stefania la mattina del 13 agosto 2007 ha parlato al telefono di casa con un'amica dalle 9,37 alle 10,08, poi è rimasta a studiare (come confermato dalla gemella e dalla madre) e tra le 11,27 e le 12,45 ha concordato con alcuni sms di incontrarsi con un amico in piscina, dove è andata alle 13,30.La madre tra le 9,30 e le 11,30 ha fatto la spesa al supermercato e commissioni in banca, farmacia, posta e in uno studio medico, ha fatto visita alla suocera e una tappa al bar con due amici; tutto confermato da scontrini e testimoni.Fonte: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200904articoli/42696girata.asp