FOTOGRAFIA E NATURA

INSANE ABITUDINI


Era settembre.Stavo sdraiato tra i cespugli, al tramonto, contemplando le nubi in cielo con la testa per aria, ascoltando i racconti di chi questi momenti li vive di mestiere, e un sottofondo di leggero vento e di semplici rumori del bosco.
La guardia mi diceva di come fosse cambiato, il bosco. Di come fosse stato vivo, e ricco, e denso di vita di teneri cerbiatti che zampettavano sulle rocce, un tempo, di gatti selvatici silenziosi tra le erbe, di martore, topolini ed api. Ma non c'era bisogno che mi dicesse cosa ora, oramai, si è perso.Mentre l'asfalto copre la terra un cinghialetto muore, agonizzante, nel fragore di un fucile.Mentre muoviamo le fauci e sgradevoli rumori vengono dal nostro masticare vorace, un piccolo capretto vaga orfano per le campagne, domandandosi quali siano i confini della propria casa.30 settembre 2007.
Roberto Pia muore, per errore, ucciso da un proiettile partito da un cacciatore. Un cacciatore che come lui seguiva le tracce di un giovane cinghialetto. Entrambi sulla stessa preda, ognuno incurante dell'altro. E mentre il piccolo di cinghiale lotta per la libertà, scalcia, il proiettole lo manca, trafiggendo per errore l'addome del 31enne di Geremeas.Ma quale è stato, veramente, l'errore?E mentre l'8 settembre 32 cani da caccia vengono requisiti al proprio spregevole padrone, che li costringeva ad una vita di strettezze e sudiciume, insieme in uno spazio angusto e incurante delle sofferenze e del loro morire nell'angoscia e nella sporcizia, qualcuno imbraccia il fucile, e si prepara a partire per l'ormai spoglia campagna, perché il suo divertimento, è quello di organizzare con qualche amico, nuove stragi.Basato su avveniementi reali del settembre e dell'ottobre 2007 - RINGRAZIO la nostra GranSasso per lo spazio concessomi -Jona