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1968: l'autunno «caldo»


La rivolta popolare di Battipaglia dell'aprile 69 (successiva a quella di Avola del 1968) e gli scioperi nelle campagne del Mezzogiorno del giugno-luglio di quell'anno rappresentarono l'effettivo inizio delle diverse ondate di lotte che si estesero ad altri settori produttivi, tra i quali l'edilizia, prima di dilagare nella grande industria.La scelta del movimento studentesco di privilegiare il lavoro politico all'esterno della scuola, in cerca di una prospettiva rivoluzionaria, ridusse la spinta iniziale per un cambiamento strutturale dell'università e della scuola.il 1968 a Bari A Bari, tessuto connettivo della protesta dei diversi gruppi maoisti, lottacontinuisti e operaisti, trotsksti, fu la lotta antimperialista e antifascista, in particolare la denuncia della violenta repressione in Grecia nei confronti di studenti ed intellettuali e la solidarietà nei confronti dei molti esuli sottoposti a provocazioni di fascisti italiani e di esponenti dei servizi segreti.Il dibattito teorico del marxismo internazionale, alimentato dalla pubblicazione dalla edizione italiana da parte della Dedalo della «Montley Review» (la rivista di noti intellettuali americani che denunciavano le storture del capitalismo e analizzavano criticamente le vicende del comunismo internazionale) furono al centro, di approfondimenti, discussioni, controcorsi, ma anche di dispute dottrinarie non aliene da atteggiamenti elitari e settari. Fonte: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=268917&IDCategoria=1