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La nascita di Sardegna Democratica


In migliaia ieri a Sanluri per la nascita di Sardegna Democratica. "Lavoriamo insieme e ognuno faccia la sua parte" AGI - domenica 29 marzo 2009 - ore 01:21La nuova associazione "Sardegna democratica" fondata da Renato Soru per riorganizzare i suoi sostenitori non nasce come corrente del Pd. Lo ha assicurato lo stesso ex presidente della Regione parlando nella natia Sanluri davanti a oltre mille persone che gremivano la sala dell'Hotel Rosy, mentre altre centinaia sono state costrette a rimanere all'esterno. "Non stiamo parlando di una corrente del Pd - ha spiegato Soru vestito con un gilet scuro e la camicia senza cravatta come durante la campagna elettorale - ma di gente che nella società sarda vuole impegnarsi per il bene comune e che, magari, non vuole varcare la porta di un circolo di partito". Soru, nel ripercorrere i temi più importanti affrontati durante la recente campagna elettorale per le regionali, ha rimarcato l'importanza del ruolo dei partiti nella politica anche se non ha potuto non evidenziare il crescente distacco da parte di molti giovani. "Se vi iscriveste tutti al Pd - ha detto l'ex presidente della Regione parlando davanti alla folta platea di sostenitori - ne sarei felice come sono stato felice del ritorno di Prodi e del fatto che abbia preso la tessera del partito. Non riesco a immaginare la deriva in cui finirebbero la Sardegna e l'Italia, - ha proseguito - se il progetto del Pd dovesse fallire. Spero che vada avanti e io voglio lavorare lealmente perché vada avanti". Soru ha parlato di un Pd che in campo regionale dovrà essere "fortemente connotato dall'idea di un sardismo diffuso", di un partito che "sappia rappresentare le istanze della Sardegna per il futuro". Un Pd, ha aggiunto, "che sappia capire le istanze dei giovani che vogliono partecipare ad un partito dove i posti non siano già tutti occupati". Renato Soru, intervenuto sia in apertura dei lavori che in chiusura dopo aver ascoltato gli interventi di alcuni sostenitori, ha anche sottolineato come sia venuto "il momento di spersonalizzare" per cui ha annunciato il cambiamento del nome del suo sito internet con quello dell'associazione Sardegna Democratica. "Non parliamo più di soriani o non soriani - ha proposto - ma soprattutto di programmi politici". La nuova associazione, secondo il suo fondatore, dovrà da un lato occuparsi dei grandi temi per lo sviluppo dell'isola trattati nella campagna elettorale e dall'altro dell'impegno diffuso nel territorio. Un Soru combattivo, dopo la pausa di riflessione in seguito alla sconfitta politica, ha manifestato l'intenzione di riprendere da sabato prossimo il suo tour in Sardegna. "Se mi inviterete - ha detto ai sostenitori giunti anche con alcuni pullman da diverse parti dell'isola - girerò per i diversi centri come in campagna elettorale".