FRAMMENTI D'AMICIZIA

Post N° 165


Sono a casa della mia amica Silvia (in realtà non ho amiche nella vita reale con tale nome). Ha appena concluso una telefonata.. con te. La notizia mi da fastidio. Sento una forma di gelosia. Lei sa cosa c’era tra noi e, pur essendo una mia amica, o supposta tale, non le è importato nulla di causarmi dolore. Una ben strana concezione di amicizia, la sua!!
Ora decide di richiamarti, non so se per una sorta di ripicca o per sistemare le cose tra noi. La vedo digitare distintamente il tuo numero dell’ufficio. Tu, stupito, ma felice, le chiedi se sia successo qualcosa -d’altronde avete appena finito di chiacchierare- e Silvia, come risposta, mi passa la cornetta del telefono. Appena capisci che stai parlando con me, ti imbarazzi, si percepisce chiaramente. Ti senti in colpa per essere sparito così, senza spiegazioni. Ti scusi dicendo che avevi perso ogni mio recapito, che non sapevi come ricontattarmi. Ti  rispondo che, se fossi stato interessato, li avresti chiesti all’amica Silvia. Ti ridò i miei numeri, sapendo con certezza che non li userai mai. Ho capito perfettamente. Ormai IO sono il passato. Ho la “morte” nel cuore.
Mi risveglio con queste immagini negli occhi e con una sensazione strana. Lo so, è stato tutto un sogno, ma questo sogno rivela delle grandi realtà. Ho capito di avere ormai “perso dei treni” nella mia vita, anche ultimamente. Ormai sono ripartiti senza di me, senza rimpianti né rimorsi. Io invece, nel mio cuore e nella mia mente, sono ancora nel passato e non mi voglio rendere conto di avere sciupato delle occasioni di cambiare la mia vita o, solamente, di provare a darne un senso differente. Mi si erano presentate, ma non le ho colte, forse per vigliaccheria o insicurezza o mancanza di chiarezza nella mia testa. Lo so, devo andare avanti, crearmi nuove opportunità, ma sono una sentimentale, mi affeziono troppo alle persone, e non riesco a riprendere quella parte del mio cuore e della mia mente che ho donato loro, anche quando per loro non sono più nulla. Mi è difficile archiviare le emozioni e le persone che me le hanno prodotte.E' questo un mio grande limite.