“Questo sono io, e queste sono tre persone, a cui darò il mio aiuto, ma deve essere qualcosa di importante, una cosa che non possono fare da sole, perciò io la faccio per loro... e loro la fanno per altre 3 persone...”, così Trevor il piccolo protagonista del film Un sogno per domani presenta, scrivendo alla lavagna, la sua idea per cambiare il mondo.
Chamdi, un bambino brillante, nelle sue preghiere dice “prometto di essere felice”. Sa di essere più fortunato dei ciechi, o dei bambini malati, o anche dei cani randagi , con quei corpi tutti ammaccati. È il bambino con i petali in tasca. Ha un grande sogno: vedere Bombay trasformata in una città senza tristezza. Dall’orfanotrofio, in cui ha sempre vissuto, parte alla ricerca del proprio padre, con dei petali di bouganville in tasca, per tenere con sé quei colori che l’hanno accompagnato in ogni istante della sua vita e in cui ha sempre creduto. Un romanzo delicato, dolcissimo, che ha un mondo da raccontare, un mondo fatto di sogni, che non si infrangono neppure di fronte alla cruda realtà. Nel giro di pochi giorni sono stata catapultata nel mondo di questi due bambini, sognatori come me, idealisti, che vedono, o cercano di vedere, sempre il bello nella vita. Hanno la speranza di veder cambiare il mondo, scoprendo quanto però è fragile la loro innocenza.Lo devo ammettere. In ambedue due i casi…ho pianto.
Enya .... Paint the Sky with Stars ... Quando il primo bambino rise, la sua risata si infranse in mille piccoli pezzi, che scintillarono per il mondo; così nacquero le fate (J.M.Barrie)
