FRAMMENTI D'AMICIZIA

Post N° 275


I miei riflessi stamattina risultano alquanto appannati. Sono particolarmente assonnata.  
Non ho fatto nulla di strano ieri sera. Non ho tentato di battere qualche mio record alla Nintendo, né letto alcun libro, né visto film interessanti….la pigna di panni da stirare è sempre lì, anche se ha cercato, con lusinghe, di attirarmi verso di sé …..però.... mi sono persa a leggere una rivista letteraria. Ho letto trame e recensioni di vari libri….e una di queste mi ha colpita particolarmente, non tanto per la trama, quanto per il personaggio principale: l’amico immaginario. È logico, nella mia testa è subito partito il raffronto con la mia vita e le mie esperienze. Ho scavato nei ricordi del mio passato, di quando ero, anagraficamente, una bambina. No. Io non ho mai avuto un amico immaginario. Ho, da sempre, avuto l’abitudine di parlare ad alta voce con me stessa, di farmi domande e, spesso, darmi anche le risposte, ma non mi sono mai inventata qualcun altro che interagisse con me.Non so, forse, anche se non me ne rendevo conto, sono sempre stata bene con me stessa, quindi, non ho mai avuto bisogno di crearmi un altro mio io, che fosse un po’ la voce della mia coscienza, che si prendesse le colpe per le marachelle combinate o che potesse fare tutto quello che a me non era permesso….a posteriori penso….chissà come sarebbe stato se ci fosse stata una Sarah, un Michael, una Ginger qualsiasi a giocare con me…gli studi dicono che i bambini con un amico immaginario sono più comunicativi, meno timidi e più fantasiosi…perché non ho avuto anche io un amico immaginario?!!?  Ho imparato a sognare