Lourdés à porterIn fila alla cassa di rosso bianco capannone alto furibondo, oggi che è oggi. Una coppietta mediamente attempata ben pasciuta casualmente assortita (l'occhialuta bombarola e lo sbeffardone longomonte) hanno comprato 14 puffi per un totale di euro ottantadue. La considero una crisi. Anzi una crasi. Credo che riguarderò i Tenenbaum. Io sono Margot. Anche col catarro. |
BRAINCOLLAGE
Primo. Oro Potabile.
Il Sangue per gli alchimisti.
Due. Ho saltato diverse sessioni.
Mi si perdoni me stessa lo chiedo a me, io sola, che qui non c'è nessuno.
Nemmeno i maiali o i Santi demoni
che affollano le salumerie.
Avevo l'acqua in casa
e sotto le carrucole che fanno trantran
ma il tram lo perdo come sempre.
Tre. Giustamente imperfetto. Fallico. Quattro.
A volte il tratto infantile reca in sè la barbarie dell'assassinio primordiale.
E quindi, al cinque, doverosi i pregi e i difetti. I polsi e le loro anime. Pregio.
Il sangue in soffitta. Difetto.
Che l'oro non lo bevo che dell'oro me ne frego. E del sangue cerco solo le parole.
In visioni.
I MIEI BLOG AMICI
Post n°15 pubblicato il 11 Ottobre 2012 da cafcapress
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Post n°13 pubblicato il 10 Ottobre 2012 da cafcapress
Sei un pover'uomo, se lo sei, un uomo. |
Post n°12 pubblicato il 09 Ottobre 2012 da cafcapress
Una pulizia del viso mi regalò lo scettro minimal della tua codarda alienazione. E a colpi d'estetista, i giallastri punti insoluti del nostro diremo, si risolsero in un tavolo da ping-pong illogico, dove palleggiare pavidi le ingiurire liquide, scrupolosamente accolte nella raccolta differenziata delle ore che ci rimangono. (un continuum)
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Post n°11 pubblicato il 09 Ottobre 2012 da cafcapress
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Post n°10 pubblicato il 09 Ottobre 2012 da cafcapress
L'Apocalisse mi dona. L'Apocalisse mi dona. L'Apocalisse mi dona. Lo spogliatoio è acceso di drappi metà fisici metà no. Io sono l'eteronimo Quotidiano, l'anima che si scarna in parole per indossare passamanerie passa passa tutto passa panta rei. I panta vanno di moda, dicono. Mi interessa poco, rei è t ta ta ta tan. Atos, credo di averti incontrato. |
Post n°9 pubblicato il 09 Ottobre 2012 da cafcapress
Ho visto un albero piangere. Naturale Natura che guarda immobile quando non deve, milliardi di occhi cellulari, singole stille di pioggia a snellire il simulacro della colpa. (La cura dimagrante per l'opulenza del Peccato Originale) |
Post n°8 pubblicato il 09 Ottobre 2012 da cafcapress
Decapitazione autonoma batte roulette russa 34 a 11. Appunto lo sgarbo bianco di vena, e rimetto a posto un poco il cuore che spinge contro la milza fiaccata, che ti duole la scortesia come si stappa un vino d'annata. |
Post n°6 pubblicato il 08 Ottobre 2012 da cafcapress
------------- (la A di non so mangiare come si deve Sai di lui cosa mi manca di più? Che mi scoppiano dentro come carezze. |
Post n°4 pubblicato il 08 Ottobre 2012 da cafcapress
E una notte che aveva finito il cioccolato, Gisella, la ramazzina di caramelle, entrò senza sbattere i piedi nel sito maestro di blind-dates, mentre Gustavo stava caricando sull’Ipod sluccichevole, l’ennesima fila di note che avrebbe voluto farsi uccidere nelle orecchie. Lei stava sbirciando il consueto agire dell’uomo medio, che posta metà foto senza l’altrametà, l’autoscattolaido da sirenetto in bagno (ma han tutti dei cessi così, ‘sti maschi, con la greca grigiolina che ti fa scendere la catena? Si chiedeva la Gise, furba sui suoi passi), la normo pic da cellulare con dietro un mare ripugnante, un dettaglio sulla moto chepalle…insomma tutto era già molto chiaro, altro che blind. Semmai era Gustavo il suo date preferito, ma lui preferiva le farfalle in scatola, quelle da comodino. Che durano un giorno, come suole, e la natura fa il suo giro. Fine. |
Post n°3 pubblicato il 08 Ottobre 2012 da cafcapress
E man mano i fiori - passo senza toccare la notte. E ancora. Un giorno e la notte, e ancora distanti. Il mito arcigno digrignerà la sua bocca di lupo, e allora non ci saremo per nessuno. Che tanto gli Dei sono morti, e sarà quasi Natale. |
Post n°2 pubblicato il 08 Ottobre 2012 da cafcapress
Le parole finite galleggiavano sul bicchiere d'acqua malservito. |
Post n°1 pubblicato il 08 Ottobre 2012 da cafcapress
Nell’assurdità dell’assenza, credevo di essere tua moglie, io. Ed è un controsenso amarsi al contrario. |
Inviato da: Velo_di_Carne
il 06/06/2013 alle 09:25
Inviato da: viacon.me
il 17/11/2012 alle 15:03
Inviato da: cafcapress
il 15/10/2012 alle 11:43
Inviato da: lost4mostofitallyeah
il 15/10/2012 alle 11:13
Inviato da: cafcapress
il 13/10/2012 alle 12:48